Glory Days- Alessandro
"Solo per l'attesa che ripagherei
Resto qua coi miei, resto qua con lei
Perché mi conosce dal before the fame"
-Disme, Bresh & Vaz Te-
Sin dal nostro primo incontro avevo capito quanta fragilità avesse dentro Chiara, mi era bastato guardare nei suoi occhi scuri, per leggervi tutto il tomento che l'angosciava. Con il tempo, quando il nostro legame di amicizia si consolidò, cercai di farle capire che con me poteva aprirsi, senza mai forzare la mano, rispettando i suoi tempi.
Il suo cuore d'oro, mescolato con la sua riservatezza, la resero un bersaglio facile durante il periodo scolastico.
Il fenomeno del Body Shaiming purtroppo è una piaga che sta inquinando la nostra società. Le parole hanno un peso, peccato che gli adolescenti sembrano non capirlo.
Stanotte mi ha mostrato tutte le sue fragilità e io le ho accolte come parte del suo essere. La sua bellezza è proprio questa: essere sé stessa e non la copia di qualcun'altra. Il suo corpo non è imperfetto perché glielo ha detto qualche ragazza snob che si crede la barbie di turno.
Vederla ora rannicchiata contro il mio petto, ancora nel mondo dei sogni, e sapere che finalmente è mia, mi crea una strana felicità. Le voglio un mondo di bene e spero che dopo la notte di passione lo abbia capito.
Sentire l'odore della sua pelle ha uno strano effetto su di me, un qualcosa di ipnotico. Passo la punta del dito leggero sulle sue labbra, morbide come il miele.
Mugugna qualcosa, poi si gira dall'altra parte, ignara che il lenzuolo la scopra, facendomi beare della sua nudità.
<< Honey ho capito che hai un culo da favola, ma sarebbe ora di svegliarsi>>.
Lei si rigira sulla schiena, portandosi un braccio sugli occhi.
<< Perché devi sempre essere rompipalle. Oggi è il mio giorno libero>> sbuffa, la voce impastata.
<< Vorrei dirti che il lenzuolo non ti copre più, quindi ti conviene alzarti. A meno che tu non voglia ripetere le gesta di stanotte>> la stuzzico.
Leva il braccio di scatto e spalanca gli occhi, le sue guance si tingono di rosso.
Mi piego su di lei per baciare quella bocca così invitante, le prendo il labbro inferiore tra i denti e lo succhio. Sposto poi la mia attenzione sul suo collo, dove le lascio un succhiotto, tanto ci penseranno i capelli lunghi a coprire tutto.
Controvoglia mi stacco per alzarmi dal letto. Tolgo la mia t-shirt dallo specchio, recupero il resto dei vestiti e mi chiudo in bagno.
Il mio cervello si è completamente fuso, o non potrei spiegare quello che provo quando sono insieme a Chiara. Non posso più far finta di niente, ignorare i miei sentimenti, nasconderli nelle tenebre. Perché vederla con un altro mi ha distrutto il cuore, quando desideravo essere io la ragione del suo sorriso.
Esco dalla doccia con tutti questi pensieri che si scontrano nella mia testa, Chiara mi aspetta seduta sul bordo del letto. I capelli sono arruffati, ha lo sguardo ancora assonnato, le labbra gonfie per il bacio di prima, ma per me è bellissima.
Se solo riuscisse a vedere quanto è meravigliosa, a capire quanto è bella, a vedersi con i miei occhi, le sue insicurezze sparirebbero.
Mi scruta attentamente da sotto le ciglia, mentre avanzo verso di lei.
<< Quindi ora stiamo insieme>> bisbiglia cauta, poi lascia vagare lo sguardo in giro per la stanza.
<< Penso che dopo di ieri sia chiaro>> dico fermamente. Le poso un bacio sulla fronte, delicato come una piuma.
Mi sorride e le brillano gli occhi. Cazzo pagherei tutto l'oro del mondo per vederla sorridere, mi basta questo per mandarmi fuori controllo. Sembra non rendersene conto del potere che ha su di me, con quel visino tanto innocente e gli occhi da cerbiatta.
Usciamo dalla stanza e la prendo per mano, accompagnandola davanti alla porta della sua stanza. Bussa decisa e restiamo in attesa. Poco dopo Angela le apre e lei scompare alla mia vista.
Mi dirigo verso l'ascensore e scendo al pianoterra, attraverso la Hall fino alla sala da pranzo. Noto gli altri a un tavolo in fondo, che mi fanno un cenno con la mano.
Vado loro incontro, sposto una sedia da sotto il tavolo e mi accomodo. Chiedo al cameriere di portarmi un caffè e rubo due biscotti dal piatto di Diego, che mi guarda storto.
Ne addento uno e il sapore di cocco esplode nella mia bocca, quando provo a rubargliene altri mi dà un buffetto sulla mano.
<< Insomma serviti al buffet come tutti, non sono la mensa del pellegrino>> sbotta irritato.
Mi alzo sbuffando, facendo scivolare all'indietro la sedia, cammino fino all'area apparecchiata, prendo un piatto e ci infilo una manciata di biscotti.
Quando torno al tavolo, noto che Andrew si massaggia le tempie.
<< Notte brava, eh?>> Chiedo sorseggiando il caffè, che nel frattempo mi hanno servito.
<< Ha bevuto come al suo solito>> bofonchia Mario, grattandosi la testa.
Andrew è sempre stato un mezzo ribelle come il sottoscritto, anche se con il tempo è cambiato parecchio.
<< Ci hai mollati come degli stronzi ieri sera al Nest, senza dire una parola>> sottolinea Diego; so che si aspetta una spiegazione.
<< La musica Tecno mi fa schifo, stava per venirmi il mal di testa>> incrocio le braccia al petto, studiando a uno a uno i miei amici.
Andrea mi guarda interrogativo, ha capito che ho passato la notte con sua sorella. Non deve preoccuparsi, tutto quello che abbiamo fatto era perché lei era consenziente.
<< Almeno a te sembra esserti andata bene, io invece ho dovuto farmi una doccia fredda per colpa di Angela e delle sue provocazioni>> si lagna Andrew, continuando a massaggiarsi le tempie.
Scioglie un'aspirina nell'acqua e la trangugia, nella speranza di farsi passare il mal di testa da sbronza.
<< Sembrava che voleste scopare davanti a tutti, almeno hai avuto la decenza di tenerlo a bada>> Mario fa una smorfia.
<< Penso che le chiederò di uscire una di queste volte. Mi intriga parecchio la ragazza>> sentenzia il nostro amico, sistemandosi gli occhiali sul naso.
Scrollo le spalle, finendo di mangiare l'ultimo biscotto. Andrew ha la reputazione dello sciupafemmine del gruppo, rischi quasi di perdere il conto di tutte le ragazze che si è portato a letto.
Continuiamo la nostra conversazione, in attesa dell'arrivo delle ragazze. Il bip di un messaggio mi fa controllare il telefono.
Chiara
"Angela mi sta facendo Il terzo grado.
Scusa per il ritardo".
"Curiosa la ragazza.
Devo darle un premio, è riuscita
A far andare in bianco il mio amico".
-Visualizzato-
Mario parla dell'imminente Tour che lo aspetta in giro per l'Italia, in una data ci sarò anche io come ospite. Stavo pensando di portarmi Chiara come porta fortuna.
*
Povs Chiara
Prima di lasciare Portofino andiamo a farci un giro con la barca, che ci scarica nella Baia di San Fruttuoso, dove sul mare sorge l'abbazia.
L'ho sempre reputato un posto da sogno, uno dei più belli della mia regione.
Tolgo scarpe e calze, poi affondo i piedi nella sabbia. In giro non c'è tanta gente, così posso godermi la meraviglia che mi circonda.
Alessandro mi prende per mano e camminiamo per un piccolo tratto, seguiti dai nostro amici. Per ripararmi dal sole ho comprato un cappellino di paia, che mi dona un'aria adolescenziale.
Mario prende ad intonare Jolly Roger e gli altri lo imitano, si alza un coro per tutta la Baia, che mi strappa un sorriso.
Alessandro afferra il mio viso tra le mani e mi stampa un bacio in bocca, incurante delle occhiate curiose. Tra le sue braccia sono al sicuro.
Ho il ragazzo migliore, degli amici che non giudicano, un fratello al quale sono legate da sempre. Cosa posso chiedere di più in questo momento?
" Drilliguria- Wild Bandana. Non torneremo poveri"
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro