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Drill Dream Squad- Alessandro


(Contiene scene un po' spicy)


Chiara ha appoggiato la testa contro il mio petto, con i capelli che si aprono a ventaglio. L'ho portata a casa mia a Palmaro, dato che Angela ha voluto invitare Andrew a casa loro per passare la notte insieme.

Tutta l'adrenalina che ho provato nel tirare un pugno a quel coglione è ormai scemata e se tornassi indietro lo rifarei, perché si è azzardato a offendere la piccoletta.

Chiara prende la mia mano e la esamina, ma la verità è che non mi fa per niente male.

<< Dei due è stato Mr. Venezuela a uscirne malconcio>> dico per tranquillizzarla.

È stato troppo cagasotto per battersi con me, ha incassato il colpo ed è sparito. Per me può anche marcire da qualche parte.

Posa le labbra sulle nocche, un gesto che trovo molto dolce. La stringo di più a me, rendendomi conto di quanto sono fortunato ad averla al mio fianco.

So che rivedere Christian l'ha spaventata, lui aveva provato ad instaurare nuovamente il suo meccanismo tossico, convinto di ritrascinarla dentro i suoi modi di fare contorti.

<< Non c'era niente di sano nella relazione che avevo con lui. Non gli piaceva l'idea che mi scrivessi con gli altri ragazzi del gruppo, soprattutto eri tu a dargli fastidio e stasera ho capito perché. Christian aveva già intuito cosa provavi nei miei confronti>>. La sua voce è leggermente tremante.

Mi avvicino al suo viso e le bacio l'angolo della bocca, beandomi del suo profumo al miele. Passa una mano tra i miei capelli, con la delicatezza che la contraddistingue.

Poso una scia di piccoli baci che partono dal lobo e scendono fino alla clavicola. La sua pelle si è dorata con l'abbronzatura, donandole un aspetto ancora più sexy.

Afferra il mio viso con le mani e puntando gli occhi nei miei si scioglie in una richiesta.

<< Mi ha chiamata puttana, ferendomi. Non faccio altro che pensarci. Ti chiedo, per favore, di togliermelo dalla mente>>. La sua voce bassa si tramuta in una specie di supplica.

<< Honey non sei una puttana. Christian è un grandissimo idiota>> Sentenzio serio.

Offenderla in quel modo è stato l'atto peggiore che potesse commettere, ma cosa vuoi pretendere da gente tossica come lui? Non sanno ragionare lucidamente.

Mi metto a sedere e lei fa lo stesso, appoggiandosi con la schiena alla testiera del letto. Indossa una vecchia t-shirt che usa come pigiama, lunga fino alle ginocchia.

Gliela tiro su fino alla pancia, perché voglio vedere le sue gambe. È nervosa da questo gesto, anche se non dovrebbe, dato che ho già visto il suo copro nudo. Eppure si vergona ancora di mostrare quelli che lei chiama difetti.

Poso una mano su una coscia, sentendo che Chiara si irrigidisce appena. Gliela accarezzo, continuando a mantenere il contatto visivo. Desidero solo che cominci a sentirsi a suo agio e nulla di più. Le mie carezze sono lente e circolari, mentre cerco di farla sciogliere dalla tensione che prova. Pian piano rilassa le spalle, perdendosi nel mio tocco, il respiro le diventa più irregolare.

Faccio scendere la mano lungo tutta la gamba, sentendone la morbidezza.

<< Un'altra cosa che non ha capito quello stronzo è che il tuo corpo non è un'oggetto>>. Risalgo con la mano fino a tornare alla coscia, soffermandomi al bordo delle sue mutandine.

Rabbrividisce al mio tocco, come se fosse percorsa da una potente scarica elettrica. Poso le labbra sulla pelle, dove prima si trovava la mia mano. La piccoletta afferra i miei capelli, si lascia sfuggire un basso gemito dove le lascio una scia di baci umidi.

Percepisco la sua tensione in questo momento, ma è diversa da quella di prima. È una tensione carica sessualmente, piena di desiderio puro.

La aiuto a liberarsi della maglietta, che finisci sul pavimento. Questo momento è solo per lei, mi ha chiesto di svuotarle la mente ed è quello che farò.

Mi allungo su di lei, ora il suo corpo è quasi esposto del tutto. Prendo il piccolo seno tra le mani e lo porto alle labbra succhiandolo.

Chiara chiude gli occhi, lasciandosi andare al piacere. Ha le labbra leggermente dischiuse, mentre si gode il contatto della mia lingua sul suo capezzolo. Le guance si sono tinte di rosso, regalandomi una visione da vera dea.

Mi stacco per concentrarmi anche sull'altro seno, mentre con la mano libera le abbasso le mutandine fino alle caviglie.

Struscia il bacino su di me, per cercare di placare la tensione che sente crescere.

Mi fermo e lei spalanca gli occhi, che sono lucidi per l'eccitazione. Le stampo un bacio passionale intrecciando le nostre lingue, fino a lasciarla senza fiato.

Le apro le gambe, mentre faccio proseguire il bacio lungo tutto il corpo, soffermandomi all'altezza dell'inguine. Voglio divorare ogni suo centimetro, renderlo mio, venerarlo.

Sposto la mia attenzione sull'interno coscia, che inizio a leccare fino ad arrivare alla sua intimità, dove inizio a torturala, mentre lei si dimena sotto il mio tocco. I gemiti si intensificano, mentre le dono piacere. Sento che strattona il lenzuolo, persa nell'estasi del momento.

In questo momento non esiste nient'altro che noi, due ragazzi incasinati e pieni di problemi, che si fondono in un'unica cosa.

Chiara è la cosa più bella e preziosa che la vita mi ha regalato e che custodirò nel mio cuore, come un diamante raro.

Continuo la mia tortura perso nel calore della sua zona più intima, finché non si scioglie nella potenza dell'orgasmo, che accolgo prontamente.

Quando mi scosto per guardarla, Honey ha gli occhi chiusi e sta cercando di regolarizzare il respiro, la fronte imperlata di sudore. La affianco, accarezzandole i capelli, dandole il tempo di riprendersi.

<<È s-stato travolgente>>balbetta ancora scossa dal piacere.

Mi stringo nelle spalle, d'altronde mi aveva chiesto di dimenticare. Le tiro su le mutandine, poi la faccio stendere sul letto, coprendola con il lenzuolo e stringendomela a me. La cullo, finché non si addormenta. Le poso poi un bacio sulla tempia. Spengo la luce e mi accoccolo accanto al suo corpo.

                                                                                      *

Il pomeriggio dopo Andrew e Angela vengono a trovarci, questa sera abbiamo un evento in Piazza De Ferrari.

Usciamo sul balcone, lasciando le ragazze in casa a parlare. Mi accendo una sigaretta e il mio amico mi imita.

<< Vedo che sei molto preso da Angela>> dico dopo aver preso una boccata di fumo.

Andrew si stringe nelle spalle<< tra di noi c'è una forte intesa, mi piace parecchio per i suoi modi di fare. Non sappiamo ancora dove questo sentimento ci porterà, ma abbiamo deciso di viverci il momento>> fissa un punto davanti a sé, poi si volta a guardarmi.

Annuisco, pienamente d'accordo con il suo discorso. Anche lui non è mai stato il tipo da legami duraturi, come il sottoscritto.

<< Tu e Chiara, invece, a che punto siete?>> Domanda sistemandosi gli occhiali.

<< Lei mi ha fottuto completamente, e la cosa inizialmente mi aveva destabilizzato. Provo un sentimento forte nei suoi confronti, ma so anche che viene fuori da una relazione di merda. Ma come avevo detto ad Andrea: quello che provo è sincero. Chiara è qualcosa che non si può spiegare>>.

Finisco di fumare e schiaccio la sigaretta nel posacenere, mi appoggio poi con le spalle alla balaustra, aspettando un suo commento.

<< Come sta psicologicamente? Sai che le voglio bene, come del resto anche gli altri ragazzi del gruppo>>. Abbandona la sua sigaretta accanto alla mia.

<< Deve imparare ad accettare i suoi presunti difetti, solo così potrà vivere tranquilla>>.

Il mio amico si gratta il braccio pensieroso, per nulla sorpreso da quello che ho detto.

<< Quando Andrea c'è l'ha fatta conoscere soffriva di anoressia. Povera ragazza, chiedeva solo di essere accettata così come era>> mormora perso nei ricordi.

Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non avesse chiesto subito aiuto, rendendosi conto della difficile situazione nella quale era caduta. È stato un lungo percorso, ma ne è venuta fuori.

Lancio uno sguardo all'interno della casa: Chiara è seduta in divano, ha le mani posate sulle gambe e sta ridendo di qualcosa che ha detto Angela. Quanto è bella quando è così spensierata.

Decidiamo di raggiungere le ragazze e parliamo della serata imminente. Honey si incarica di preparare il caffè per tutti; la osservo muoversi per gli spazzi, ormai ha memorizzato dove tengo le cose.

Resterei a guardarla per ore senza mai stancarmi, ha quello strano potere di catturare l'attenzione senza ostentare chissà che cosa.

Non le servono dei tacchi o delle minigonne per essere notata, la sua semplicità la rende bella alla pari di altre sue coetanee. Nessun vestito è banale indossato da lei.

Il fischio della moka mi risveglia dai pensieri, Chiara serve il caffè nelle tazzine, mentre per sé opta per bere un succo alla pera, preso dal frigorifero.

                                                                             *

Povs Chiara

Per la serata ho deciso di indossare una canottiera viola e dei jeans larghi sotto. Ovviamente ai piedi calzo le mie amate Converse nere.

Mi passo del mascara per enfatizzare le ciglia e decido di lasciare i capelli al naturale, legandoli in una coda.

Angela indossa un paio di leggins grigio perla che mettono in risalto le sue gambe e un top bianco con una stampa a stella. Si trucca di più della sottoscritta, realizzando uno smookie eyes. Come scarpe indossa delle Vans, in coordinato con i leggins.

Infila una serie di bracciali al polso sinistro, che tintinnano ad ogni movimento. Sembra una vera diva da copertina.

Mi siedo sul bordo del letto e dondolo le gambe. La mia amica si ammira allo specchio compiaciuta, poi si volta nella mia direzione.

<< Li stendiamo proprio i ragazzi così>> dice con malizia.

Scrollo le spalle, non sapendo cosa dire esattamente. Angela non ha mai avuto problemi di autostima e un po' la invidio.

Si siede al mio fianco, prendendomi la mano. Decido di rivelarle l'incontro con Christian avvenuto la sera prima, perché sento il desiderio di parlarne con qualcuno.

<< Spero veramente che abbia imparato la lezione>> sbuffa Angela, abbastanza infastidita.

<< Ale mi ha difesa dopo che quel bastardo mi ha dato della puttana. Mi fa sentire protetta e penso che mi sto innamorando di lui>> mormoro, sfiorando con le dita il ciondolo della Ghiandaia Imitatrice. Mi passa un braccio intorno alle spalle, aprendosi in un sorriso.

<< Te lo meriti tesoro>> dichiara dolcemente.

Le sorrido a mia volta, sono contenta di aver trovato in lei una buona amica e confidente. Prima non mi fidavo delle ragazze, per colpa delle bulle della mia scuola, ora invece le cose stanno cambiando.

<< E poi Christian si crede chissà chi, ma scommetto che a letto non è in grado di soddisfare neanche un manichino, Mr. Pene piccolo>> dichiara alzandosi di scatto dal letto e portandosi i capelli dietro la schiena.

<< Angela!>> La richiamo imbarazzata, mentre lei se la ridacchia beffarda.

<< Che c'è? Gli egocentrici sono così solitamente. Fidati che Andrew non ha niente da invidiargli>> continua lei senza pudore, mentre le mie guance iniziano a diventare più rosse di un pomodoro.

<< Non mi interessa sapere se il mio amico è super dotato>> mormoro con il viso che ora va letteralmente a fuoco.

Angela è fatta così: senza peli sulla lingua e non le importa di sembrare volgere in certi contesti, forse perché cresciuta in mezzo alla strada.

Per fortuna vengo salvata da Alessandro che ci comunica che sono pronti a partire. Se si è accorto che sono arrossita, non l'ho dà a vedere.

Raggiungiamo la piazza in circa un'oretta e salutiamo i ragazzi, che spariscono dietro le quinte. Afferro la mia amica per mano e guadagniamo posto in prima fila, appoggiandoci alle transenne.

Vengono presentati dallo speaker con i loro rispettivi nome d'arte, ovvero: Disme & Vaz Tè.

Andrew e Alessandro si alternano in un mix delle loro canzoni, mostrando una buona abilità a tenere il palco.

Io come al solito canto tutte le loro canzoni che ormai conosco a memoria. Vivo di questa musica da quando ero una ragazzina, la DrilLiguria ormai è parte di me.

Come gran finale cantano insieme Blueface, Angela inizia a ballare oscillando le anche, contagiando anche la sottoscritta.

Attiriamo gli sguardi dei curiosi, ma per una volta ne sono incurante. Continuo a muovermi seguendo la mia amica, lasciando scivolare le preoccupazioni.


Angolo Autrice: 

Siamo quadi alla fine della storia, manca ancora l'ultimo capitolo e l'epilogo. 

Secondo voi Christian avrà davvero imparato la lezione?

Angela si sta rivelando una buona amica per Chiara, vi piace come personaggio?

Come sempre vi ringrazio per le letture, i commenti e le stelline. Ringrazio anche chi mi sta leggendo silenziosamente.

Siamo arrivati a 1.K di letture e non me lo immaginavo proprio.

Questa storia è nata come esperimento, ma sono contenta che vi stia picacendo.

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