L'amarezza comincia da un verbo amare.

Il rovescio della medaglia di un'azione che può finire, con al petto ancora il dispetto di un'onorificenza che batte sempre più.

L'amare è al principio una tagliente arma.

Lama che può trafiggerti la ragione a ripetizione, ma a ripetere quest'azione dell'amare siam portati a farlo sia io che tu.

Un cuore finisce nel passare delle sue ore.

Eppure all'amore non è concesso mai viaggiare in binari paralleli con lo scorrere delle lancette, che si lanciano in dejavu.

Sentimento ha azioni contrapposte in sé.

Siamo ad ascoltare l'altro naturalmente predisposti, disposti al contempo a mentire a noi stessi senza sapere come fu.

Nella parola concetti opposti, ossimori posti nel torace che allarmare fa l'amare e le sue tribù.

Ma io sarò saggio se assaggio ogni contrasto che Cupido cucinerà per me, in tutto il bel menù.

Nel nostro veloce passaggio sulla terra erra inevitabilmente chiunque, prima di andarcene nel blu.