New York
12 Giugno 2017
Stiles' pov:
-Stilinski. Voglio portare con me Stiles Stilinski-.
Quando sento pronunciare il mio nome mi cadono le braccia. E le gambe. E le orecchie.
Scott mi spinge e mi riprendo. Cammino fino accanto a Derek.
-Signor Hale, è sicuro che vuole passare due mesi con quella piaga d'Egitto?- Sogghigna il coach. La Preside gli lancia un'occhiataccia.
-Congratulazioni, Stilinski!- Ulula la McKinnon.
Poi consegna i biglietti dell'aereo a Derek.
Leggo la destinazione: Philadelphia.
Al rientro a casa, dico la buona notizia a mio padre e per poco non gli prende un colpo.
-Tu passerai due mesi in giro per l'America con Derek Hale-
-Precisamente-
-Ne sei sicuro?-
-Si-
-Ha vinto lui il torneo, vero?-
"Precisamente"
-Va' a fare le valigie e sparisci dalla mia vista-
Corro in camera e comincio a prendere le cose che mi servono.
A cena papà ha invitato Scott, Allison, Lydia, Aiden, Ethan e Danny, così ci possiamo salutare per bene.
Mio padre non è un gran cuoco, perciò ordiniamo del cibo cinese.
Dopo cena cominciano i discorsi strappalacrime.
-Mi mancherai, fratello- Scott.
-Con chi litigherò in questi due mesi?- Aiden.
Allison e Lydia mi abbracciano soltanto.
Ethan e Danny mi danno una pacca sulla spalla.
Tutti però hanno le lacrime agli occhi.
-Ehi, ragazzi! Starò via solo per due mesi!- gli dico sorridendo, ma già si che starò malissimo senza di loro.
-E mi raccomando, prendetevi cura della mia jeep-.
Risate generali.
14 Giugno 2017:
Derek's pov:
Gaia mi ha accompagnato all'aeroporto e adesso stiamo aspettando Stiles.
Lo vedo arrivare da lontano. Si porta dietro una valigia che è pesante almeno il doppio di lui. Se la trascina dietro come se si portasse un macigno di dimensioni epiche.
-Ciao- mi dice, trafelato.
Gli rispondo con un cenno. Deve capire che non amo parlare.
Deve averlo capito, perché comincia a parlare con Gaia e quasi ignorarmi.
<<Ti sta ignorando, Derek, ammetti che non hai speranze di una convivenza civile con lui. Bella Scelta, Hale. Veramente>>
<< Zitta, coscienza!! Lui non mi sta ignorando, sta solo...evitando di rivolgermi la parola>>
Dopo questo momento di conflitto interiore cominciamo a fare i vari giri per l'aeroporto.
A chek-in completo, Gaia ci accompagna al terminal.
L'aereo sta per partire, quindi dobbiamo sbrigarci.
-Mi mancherai, Derek. Sul serio- mi dice Gaia.
-Devo stare via solo due mesi, Gaia. Sopravviverai. Vedi di non fare danni e occhio alla luna- Lei annuisce e mi abbraccia. Detesto quando lo fa, ma ne capisco il motivo.
-Ciao anche a te, Stilinski- aggiunge. Poi se ne va.
-Ok. Credo che dobbiamo salire-.
-Si- gli rispondo.
Percorriamo la scala è cerchiamo due posti liberi.
Stiles si sistema accanto al finestrino e io accanto a lui.
L'aereo parte.
Il silenzio fra noi è imbarazzante, ma non sarò sicuramente io a spezzarlo.
<<Hale, sei un cretino. Potevi portare Gaia con te e vi sareste anche divertiti; mentre adesso devi trascinarti dietro questo tizio.
Complimenti. Complimenti veramente>>
<<Ma perché tu, mia adorata coscienza, non chiudi mai il becco?>>
Scott's pov:
-Sento qualcosa. E non mi piace- dice Lydia con una faccia preoccupata.
L'odore di sangue si avverte da chilometri. L'ho sentito tornando a casa con Allison. Siamo andati a riprendere la Jeep di Stiles dal meccanico e svoltando verso il bosco ho sentito un odore di sangue che non promette nulla di buono; così abbiamo avvisato Lydia e siamo attivati a questo punto. Seguendo l'odore non si arriva a nulla, perciò dobbiamo affidarci alle doti soprannaturali della banshee biondo fragola.
Lydia entra in una specie di trance e comincia a camminare. La seguiamo.
Ci porta fino ad una tana abbandonata di un coyote.
E sicuramente avremmo preferito evitare di vedere quello che abbiamo appena visto.
Stiles' pov:
Io ci sto provando. Ci sto provando sul serio a fare conversazione con Derek, ma se lui risponde a soli monosillabi, non so che cosa fare.
"
-Non aiuti rispondendo a monosillabi- gli faccio notare.
-Detesto parlare- mi risponde semplicemente.
-Ci rinuncio-
-Saggia decisione-
Appoggio la testa al finestrino e ammiro fuori.
Stiamo volando sopra le nuvole ed esse formano una coltre spessa ma al contempo fragile che sembra zucchero filato.
Ad un certo punto probabilmente mi addormento e mi sveglio con la faccia appoggiata sulla spalla di Derek.
-Scusa!- Mi alzo. Spero di non avergli sbavato la maglietta.
-Figurati- mi risponde.
Poi fa un gesto inaspettato: mi prende il mento e mi fa rimettere nella posizione di prima.
-Perché mi hai fatto riappoggiare?- Gli chiedo stranito.
-Mi piace questa posizione- mi risponde semplicemente.
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Macciao!! Non sono morta, solo ci ho messo anni a fare 'sto schifo.
Ho deciso di aggiungere anche una parte thriller che si svolgerà solo (credo) a New York, al massimo Beacon Hills.
Avrete anche notato che Kira, Malia è un po' di altri personaggi non ci sono. Non credo che li aggiungerò, perchè per me diventerebbe complicato gestire troppi personaggi.
Detto ciò, vi saluto e vi bacio. Stellinate e commentate. Vvb❤❤
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