9 Agosto 2017:
Stiles' pov:

Ci stiamo andando. Stento a crederci. Sto tornando a casa.

Sarà probabilmente una delle cose più pericolose che io abbia mai fatto, perchè maggior parte delle creature soprannaturali degli Stati Uniti sono rinchiuse lì da un incantesimo.

-Secondo voi perchè ha ucciso Lydia? Non aveva diciannove anni, decisamente non era vergine e non aveva i capelli ricci- chiedo io, rendendomi conto improvvisamente di quante cose non quadrassero.
-Aveva una carta d'identità falsa che usava per andare alle feste. Poi, sul rituale che abbiamo trovato in quel libro in biblioteca, la lussuria era l'unico peccato in cui la vittima non doveva essere vergine, altrimenti non sarebbe stata lussuriosa. E Lydia era lussuriosa, molto. E lo sapevano tutti.
E aveva i capelli ricci, ma non le piacevano, perciò se li stirava sempre. L'assassino deve aver trovato delle foto di quando era piccola, quando ancora non si stirava i capelli- spiega Aiden.
-Però aveva diciassette anni-
-Evidentemente l'età non è così importante-

Ora si che quadra tutto...

L'aereo atterra. Sarà circa mezzanotte. Ho vomitato sette volte. Penso che morirò.

Usciamo dall'aeroporto.
Facciamo un paio di chilometri in autobus, prima di arrivare in città.
Ma quando ci arriviamo, lo spettacolo è davvero raccapricciante.

Regna un silenzio inquietante, il buio sembra muoversi. L'aria è pesante. C'è odore di sangue, morte e putrefazione.
La strada è ricoperta di sangue, che sporca anche le pareti degli edifici.

Ci sono dei corpi per terra, dilaniati, smembrati...

Aiden, non abituato a vedere cadaveri, vomita in un angolo.

-Dobbiamo nasconderci, o attaccheranno anche noi- suggerisce Derek, stringendomi più vicino a se.
-La priorità è correre al Nemeton, adesso-suggerisce Gaia.
-Giusto. Andiamo-

Il Nemeton è esattamente come lo ricordavo. Un tronco mozzato con il diametro di due metri.

Sopra c'è un cadavere.
Una ragazza bellissima, che assomiglia a tutte le ragazze morte.
Capelli ricci e rossi, fisico perfetto.

Ci nascondiamo dietro un cespuglio ad osservare la scena.

L'assassino in mantello scuro sta sistemando intorno a lei gli organi strappati alle ragazze uccise.

Comincia a sussurrare una cantilena, che si ripete.

-È inquietante...- sussurra Afrodite.

Una luce dorata irrompe dal cuore della ragazza. Si espande tutto intorno in quattordici fili. Ogni filo si unisce ad uno degli organi intorno al cadavere.

-È uno spettacolo stupendo- bisbiglia Gaia.

Gli organi prendono fuoco.
Il fuoco si propaga sul tronco fino a lambire il corpo.

Mi formicola un piede. Cambio posizione.
Pesto un rametto, che si rompe producendo uno schiocco chiaro.

L'assassino si gira dalla nostra parte. Il fuoco illumina metà del suo volto.

-Oh mio Dio- soffio.

È Deaton.

Si avvicina al cespuglio. Ci ha visti.

-Ma di preciso, che ci fate voi qui?- chiede con l'aria infastidita.
-Fantastico. Adesso mi tocca eliminarvi. Ok, l'avete voluto voi-.

Schiocca le dita. Sentiamo un ringhio.
Un branco di lupi, o meglio, licantropi, irrompe dal bosco e ci attacca.
Siamo in cinque e loro sono una dozzina.

Derek, Aiden e Gaia si trasformano prontamente. Derek si sa trasformare in lupo, il che torna utile.

I lupi attaccano.

Derek scansa un lupo grigio, che però attacca Aiden.
Gaia lo difende e Afrodite la aiuta con una katana.
Intanto io prendo il pugnale dalla tasca.
Non intendo uccidere i lupi, solo ferirli per metterli fuori gioco.

Deaton continua il suo rituale intorno al Nemeton, ma ci mette poco ad accorgersi che i suoi lupi non ce la faranno a batterci.
Non con Derek dalla nostra parte.
Quel ragazzo è una macchina da guerra quando si arrabbia.

Si guarda intorno, consapevole che dovrà battersi per avere una speranza.

Tutto sembra rallentare.
Aiden sposta il suo sguardo su Deaton e ringhia.
Riconosce in lui l'uomo che ha ucciso la sua ragazza.

Si avvicina piano a lui.

-AIDEN, NO!- gli grido, ma è troppo tardi.

Gli salta alla gola, e rimane il suo corpo esanime, con la gola tagliata di netto dagli artigli del lupo, cade a terra con un tonfo secco.

I lupi nemici cadono a terra, morti.

I ragazzi si ritrasformano, guardandosi intorno sconvolti.

Tutto si spegne.
Era l'incantesimo a fare luce nella notte e una volta spento rimane il buio.

Mi giro verso il Nemeton.
La ragazza comincia a muoversi.

Si alza, piano, come se le girasse la testa.

Accendiamo tutti la torcia del telefono per fare luce sulla ragazza.

-Chi sei?- le chiede Derek mettendosi davanti a lei e porgendogli la giacca per coprire un po' del suo corpo nudo.
-Mi chiamo Lily. Sono la figlia di Alan Deaton-

E ogni cosa nel mio cervello va a posto.

-Ho capito tutto- affermo.
-Congratulazioni, Stiles, ma non serve granchè ora, non dopo che sappiamo che il rituale ha funzionato- commenta acida Gaia.

-Uffa-
-Cosa hai capito?- chiede Lily.
-Tuo padre ha ucciso sette ragazze per un rituale per resuscitarti, e ha inciso un giglio a fuoco sulla loro schiena. Era l'unico dettaglio che ancora non avevo capito.
Capivo il perché della cosa sui peccati capitali, ed è perché ognuno dei cervelli e dei cuori che hai avuto intorno fino ad ora è appartenuto ad una ragazza della tua stessa età con le tue stesse caratteristiche fisiche che peccava molto di ognuno dei sette peccati capitali. Ma il giglio era un mistero...beh, ti chiami Lily, Giglio, è chiaro ora- spiego brevemente.

-Mio padre non avrebbe mai ucciso nessuno. Era solo un veterinario-

-Mi dispiace molto, Lily...- mi avvicino a lei e le prendo la mano.
È ancora fredda. Cerco di allontanarla dal Nemeton. Lei mi oppone un po' di resistenza, ma si lascia trascinare.

-Andiamo via di qua- suggerisce Gaia.

-Concordo. Cosa ne facciamo di tutto questo casino?- chiedo.

-Diamo fuoco a tutto- suggerisce Derek.
-Preciso e letale- commenta Afrodite.
-E drastico- aggiungo io.

Gaia lancia il suo accendino nel centro del Nemeton, che prende subito fuoco.

Corriamo via, seguiti soltanto dalla scia di fumo.

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Buonasera. Non sono morta, semplicemente ho affrontato un periodo di blocco che mi ha impedito di scrivere...questo è io penultimo capitolo e niente, spero vi piaccia🖤