Mi prese per un braccio e mi riportò nel bosco "cosa stai facendo?" Gli chiesi spaventata "ti ho trovata! Ti abbiamo ritrovata!" Ma di cosa stava parlando? Io dovevo tornare nella mia casa con la mia famiglia. Cosa ci facevo ancora lì?
Ci inoltrammo nel bosco dove si nascondeva il loro villaggio e il ragazzo cominciò ad urlare "Gahege! Grande capo Gahege!" Stava cercando il capo tribù? Avevo fatto qualcosa di sbagliato? Non sapevo cosa fare.. Forse sarei dovuta scappare ma nel momento in cui mi balenò questa idea in testa vidi uscire un uomo enorme da una delle abitazioni. Era ancora più vecchio di quello che avevo visto poche ore prima. I suoi occhi mi terrorizzavano.
"Grande capo, questa ragazza dice di essere Shivani" gli riferì Adahy "No aspetta, io non ho mai detto una cosa del genere, ti ho raccontato uno stupido sogno" risposi subito io. Volevo evitare malintesi.
"Così ritieni che i sogni siano stupidi? E chi ti dice che non sia tu la stupida, ragazzina?" Il grande capo si stava riferendo a me e io guardandolo dal basso arrossii per l'imbarazzo.
Intanto intorno a noi si era formata una folla. "Spogliatela" ordinò il capo "cosa?!" Dissi io, ma ormai era troppo tardi per fuggire. Tutti stavano ubbidendo agli ordini e si erano lanciati su di me. Qualcuno, però, in mezzo alla folla mi stava tendendo la mano. Io la afferrai e fui tirata fuori con un grande strattone.
"Non le sembra di esagerare grande capo?" Disse colui che per la seconda volta mi aveva salvata. "Come osi rivolgermi così la parola?" "Voglio solo dirle che se sta cercando qualcosa potrebbero occuparsene le donne della nostra tribù" "hai ragione Adahy"
Così delle donne mi portarono in una delle abitazioni. Erano casette composte di bambù e foglie, molto piccole ma con tutto l'occorrente all'interno.
Mi fecero spogliare completamente e nonostante chiesi varie volte il perché non mi risposero. Mi ritrovai completamente nuda di fronte a delle donne che neanche conoscevo, che mi stavano toccando e scrutando per cercare qualcosa di cui forse neanche io ero a conoscenza. Dopo qualche minuto di ricerca trovarono qualcosa "l'ho trovato! È lei! Sei tornata Shivani!" disse una donna con le lacrime agli occhi. Ma io ancora non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.
Mi portarono fuori seminuda, e mostrarono al grande capo un tatuaggio che avevo dietro la coscia sinistra e che io avevo sempre scambiato per una voglia.
"È lei" disse e si inginocchiò davanti a me piangendo. Mi abbracciò "scusate ma io non so chi siete e dovrei tornare a casa.." "Shivani? Non ti ricordi nulla?" Mi chiesero altri componenti della tribù "io mi chiamo Isabel! Appartengo alla famiglia reale spagnola e non ho nulla a che fare con voi" dissi irritata.
"Famiglia reale spagnola? Quindi, ti sei alleata con il nemico.. Lasciatela andare" ordinò il capo. Così tutti si spostarono creando un varco per farmi passare e io me ne andai.
Era quasi buoi, mia madre era sicuramente in pensiero per me così decisi di non raccontargli nulla. Se avesse saputo una cosa del genere non mi avrebbe più fatta uscire da sola.
"Finalmente sei tornata Isabel" sentii dire da mia madre appena aprii la porta di casa. Girai l'angolo e la vidi seduta in salotto in compagnia della signora dell'altra volta con un ragazzo. Doveva essere sicuramente Ramirez, il mio promesso sposo. Non era brutto ma troppo grande per me. E mi stava fissando.. Ma cosa voleva? Mi accorsi che tutti mi stavano fissando così mi guardai un attimo. Ero completamente sporca, i miei capelli neri erano bagnati e pieni di frammenti di foglie e fango, portavo solo una sottoveste bianca anche essa sporca di fanghiglia e terra ed ero scalza. Dove avevo lasciato le scarpe?
Chiesi scusa inventandomi che ero caduta in una buca e corsi di sopra a farmi un bagno.
Mentre salivo le scale sentivo quella donna che parlava male di me e mia madre che cercava di difendermi come meglio poteva.
Chiesi a Sebastian di portarmi vestiti e asciugamani puliti, entrai in camera e chiusi la porta per non sentirle parlare.
Riempii la vasca di acqua calda e sapone, appena fu piena mi ci immersi dentro "chissà se quegli indigeni avevano davvero ragione su di me.. Forse dovrei chiedere spiegazioni a mia madre. Ma se io gli dicessi che ho scoperto tutto avrebbe due possibilità di risposta: potrebbe dirmi che sono impazzita e quindi tutto questo non sarebbe vero, oppure potrebbe arrendersi e rivelarmi la verità. Però potrebbe far finta di non sapere nulla e darmi della pazza anche se sto dicendo la verità.." Stavo pensando ad alta voce quando sentii la porta di camera che si apriva, sicuramente era Sebastian che mi portava quello che gli avevo chiesto. Ritornai ai miei pensieri.
Finito il bagno, uscii per andare in camera mia ma non appena alzai lo sguardo vidi un ragazzo seduto sul mio letto: era Ramirez ed io ero completamente nuda! "Come ti permetti di entrare in camera mia così?!" Gli dissi infuriata mentre cercavo qualcosa per coprirmi. Lui sentendomi urlare si avvicinò velocemente e mi tappò la bocca. "Non urlare carina, sta buona. Tra poco potrò vederti sempre nuda, non c'è motivo di scaldarsi tanto". Mi trovavo di fronte un pazzo! Con quale coraggio un ragazzo dovrebbe presentarsi in camera di una ragazza senza il suo permesso?
"Noi non siamo ancora sposati quindi per favore vattene." Gli dissi appena mi liberai dalla sua mano che mi copriva la bocca "come ti permetti di rispondere così al tuo futuro marito?" La sua faccia era rossa di rabbia. Volevo davvero passare la vita insieme a lui? No, non era quello che volevo. Al diavolo i vantaggi che mi avrebbe dato la famiglia nobile! Preferivo rimanere sola per sempre. Lui ancora rosso in volto, non sentendo le mie scuse, mi diede uno schiaffo così forte che caddi di fianco sbattendo la testa contro l'angolo del tavolo.
Nero.
Fu in quel momento che mi ricordai tutti.
La mia vecchia vita, mio fratello.. Ero troppo piccola per capire a fondo cosa era succedendo ma sapevo per certo che qualcuno aveva ucciso Enapay. Ora ricordavo anche il suo nome e finalmente ricordavo anche il mio: Shivani.