Capitolo 1
"Saprò correre il rischio, come sempre"
"Saprò correre il rischio.."
"Saprò.."
Apro gli occhi di scatto, sentendo la pelle delle palpebre scorrere sui miei occhi con facilità. É una sensazione strana.
Un raggio di luce molto forte ed intenso investe subito il mio sguardo, offuscandolo e costringendomi a richiudere gli occhi.
Le palpebre chiuse non bastano: la luce é troppo intensa, troppo chiara. Muovo con uno scatto il braccio sopra il mio viso; mi inumidisco le labbra con la lingua.
Sento solo il gelo, come se il sangue nelle mie vene non stia più arrivando al mio viso.
La luce é veramente troppo intensa, come se mi stiano puntando una lanterna in pieno viso.
Gemo dalla frustrazione, voltando il viso in ogni direzione per cercare di ripararmi.
La frustrazione cresce in pieno petto, liquida, annega la mia gabbia toracica, i miei organi, i polmoni che non si stringono più per farmi respirare e la gola che si blocca.
Non riesco più a contenermi e scatto istintivamente in piedi con un solo e sciolto movimento. Non so dove io mi trovi, non so perché vi sia questa luce acciecante ma inizio a correre verso la zona più buia ed invitante della stanza.
Ora mi sento più tranquilla. Bene. l'oscurità mi avvolge come una piacevole coperta invernale.
Rilascio un profondo respiro che non pensavo di trattenere. Chiudo gli occhi e li riapro più lentamente; porto una mano a stringere il petto e quasi ho un sussulto.
Ho un pezzo di ghiaccio premuto contro la pelle.
Abbasso lo sguardo sul mio corpo e mi rendo conto che è solo la mia mano a contatto con il busto. Come è possibile?
Subito inizio a tastare entrambe le mani tra loro; sono troppo fredde, troppo.
Inizio ad agitarmi sul posto. L'utima volta che sono entrata in contatto con una pelle così gelida é stata quando.. Quando Harry...
Harry.
Harry Styles.
Il ricordo mi investe all'istante e senza alcun preavviso, come un lampo durante una tempesta.
Ricordo di.. Di aver provato molta rabbia nei suoi confronti e che Niall, si Niall lo stregone mi aiutava, poi mi urlava contro.. E poi..
"Bliss? Mi senti?"
Scatto verso la voce roca e graffiante del riccio. Sgrano gli occhi riconoscendone perfettamente i contorni nel buio attorno a me.
La rabbia che provavo verso di lui si intensifica, mi annebbia i pensieri. Mi fa irrigidire e accorciare il respiro.
"Cosa vuoi" sputo acida, arretrando di un passo.
Lui indossa un'epressione preoccupata, sembra accigliato e.. Agitato per qualcosa.
Si avvicina di un passo. Il rumore del suo piede contro il pavimento é assordante e mi fa gemere dal dolore.
Allungo una mano verso di lui.
"Non.. Non muoverti piú" sibilo a denti stretti.
Lo sento fermarsi. Bene.
Sospira pesantemente e lo vedo passarsi una mano tra i ricci. Mi soffermo a studiare i suoi capelli che, non ho mai davvero ammesso, adoro.
Riesco a mettere a fuoco meglio ogni singolo capello riccioluto che gli copre il capo, e potrei mettermi a contarli ad uno ad uno.
La messa a fuoco improvvisa mi strappa l'ossigeno dal petto, facendomi girare la testa e causandomi un attacco di nausea molto forte.
"Bliss! Devi prendere un profondo respiro.. Devi.."
La sua voce risuona nelle mie orecchie come urla insensate. Perché parla con un tono di voce così alto? Sono solo a pochi metri di distanza da lui.
Serro gli occhi e mi stringo le mani contro le orecchie, sforzandomi di non sentire la voce trapanante del vampiro.
"Smettila di urlare!" sbraito all'improvviso, venendo sopraffatta dall'irritazione e accovacciandomi al suolo. L'aria fredda causata dal mio rapido movimento mi graffia la pelle, causandomi la pelle d'oca lungo tutte le braccia.
Harry fa altri due dannatamente rumorosi passi nella mia direzione. La terra sotto la suola delle mie scarpe trema. Quasi piango per la confusione nella mia testa, l'ansia che inizia a risalire per le pareti della mia gola.
"Cosa ho fatto.." aggiunge allora lui.
Prendo un profondo respiro, cercando di svuotare la mente e riprendere il controllo di me stessa.
Apro lentamente un occhio e fisso di sottecchi il suo viso.
Ricordi offuscati delle sue labbra sulle mie affiorano nella mia testa; hanno un effetto calmante sui miei nervi. Se mi concentro posso sentire la pelle bagnata di saliva della sua bocca scorrere sulla mia, il calore provocato da quel gesto..
Scuoto violentemente il capo.
"Harry, cosa mi sta succedendo?" chiedo supplicante.
Mi sembra di aver urlato troppo e sbraito, sentendo la mancanza del controllo sul mio corpo. L'eco delle mie parole che rimbomba per tutta la stanza.
Gemo.
Il riccio si accovaccia allora accanto a me: posso sentire il frusciare del suo respiro, il calore che emana il suo corpo, il suo odore così intenso e familiare.
"Non era mia intenzione farti stare così male.." sussurra, per la gioia delle mie orecchie.
La sua mano entra in contatto con la mia spalla e sobbalzo per la temperatura troppo alta sulla mia pelle. Il desiderio di allungare una mano lungo il suo busto muscoloso, baciargli e mordergli ogni lembo di pelle tatuato é troppo forte e
"Fai smettere tutto questo, ti prego" le mie labbra si muovono e le parole che producono non mi appartengono. Gli occhi si fanno lucidi ed inizio a singhiozzare sommessamente.
"Devi farla bere Harry, solo allora starà meglio e lo sai"
La voce di Niall entra nella mia testa dolcemente. Il suo accento irlandese é familiarmente buffo e.. Il suo odore. É un odore così invitante, Dio, più di qualsiasi altro cibo abbia mai cucinato. Invade le mie narici, lo respiro, lo assaporo nell'aria circostante.
Sposto lo sguardo su di lui, accennando involontariamente un sorrisetto. L'odore si intensifica, posso quasi tastarlo con la lingua.
Sono costretta ad aprire la bocca quando sento qualcosa di solido pungere sulla lingua. Prendo un grande respiro di quell'odore.
"Niall, vai via subito!"
Harry urla da qualche parte della stanza ma non mi interessa. Provo una sete insaziabile, che mi corrode l'anima e mi fa correre verso Niall.
É mio amico, saprà aiutarmi. Saprà dirmi da dove proviene quest'odore.
Gli sono addosso in meno tempo di quanto avevo calcolato. Non riesco a controllarmi, i suoi gemiti non mi fermano. Lo butto a terra con una spinta e lo guardo negli occhi. Sono così blu ed intensi ed.. Impauriti.
Impauriti da cosa?
Cosa sto facendo?
Sto per aprire la bocca quando qualcosa mi blocca: delle braccia mi stringono e mi allontanano da Niall, da ciò che poteva soddisfare la mia sete.
Inizio a scalciare e ad agitare le braccia forsennatamente.
"Lasciami! Lasciami ho detto!"
L'odore di Harry copre quello invitante, facendomi sbuffare ed irritare ancora di più.
Lui non mi ascolta, non mi lascia andare. Mi allontana con sé da Niall che, con una mano a massaggiarsi il collo, si rialza faticosamente dal suolo.
"Lasciami!" esclamo ancora, cercando di colpirlo con mani e piedi il più forte possibile. Non mi ascolta e, se possibile, aumenta maggiormente la sua presa su di me.
"Bliss! Devi riprendere il controllo, stavi per attaccare Niall!"
Sgrano gli occhi nel sentire quella frase. Attaccare. Io che attacco qualcuno. Come potrebbe succedere? E come potrei attaccare qualcuno? E perché soprattutto.
Faccio scorrere lentamente la lingua sul labbro inferiore, gelo. Qualcosa mi punge facendomi gemere sommessamente.
Trattengo il fiato ripetendo il movimento della lingua. Ho qualcosa in bocca di appuntito e..
Niall é nuovamente in piedi, una mano ad aggiustarsi i pantaloni sgualciti e l'altra premuta fermamente sul collo.
Lo osservo senza fiato, quando una goccia di sangue purpurea gli trapela dalle dita. La goccia rossastra percorre lentamente il profilo del suo dito, lasciandosi dietro di sé un' umida scia testimone del suo movimento; cade a terra a rallentatore, scomponendosi in gocce più piccole una volta scontratasi col suolo.
Sta sanguinando e.. Come se fossi stata appena colpita in pieno viso da una secchiata d'acqua gelida, realizzo di aver ferito io stessa il suo collo, e di volerlo fare ancora e ancora.
"Posso farle bere un po' del mio sangue, non è un problema" sento all'improvviso il biondo.
Smetto di agitarmi tra le braccia del riccio, rigida sul posto.
"E se non riuscisse a fermarsi? Non posso rischiare che tu ti faccia del male Niall, non se ne parla"
Si stanno rivolgendo a me con questi termini, come se io sia un mostro. Quell'odore però continua a sfiorarmi la pelle ed inizio a crederci anche io.
"Tirami via.. Prendimi a pugni se esagero ma.. Ti prego fammi bere" sussurro flebile, chiudendo gli occhi e provando vergogna ad ammettere cosa io voglia davvero.
Ho gli occhi di entrambi puntati addosso; Niall si volta poi verso il vampiro alle mie spalle e, dopo un rapido cenno, si avvicina a me cautamente.
Come se abbia paura.
Forse fa bene ad averne.
Ogni centimetro che compie verso di me, sgrano gli occhi, una forza innata risale il mio petto facendomi fremere di una voglia malsana e malata.
Sto per bere del sangue, e mi sembra la cosa più piacevole e soddisfacente del mondo.
Il biondo sposta lateralmente la testa, lasciandomi libero accesso al suo collo. La sua pelle chiara e liscia mi fa rabbrividire di piacere e, deglutendo a fatica un piccolo groppo in gola, mi avvicino a lui.
Cerco disperatamente di aggrapparmi con le unghie a quel sottile filo di sanità mentale che mi è rimasta ma, nel momento in cui le mie labbra sono su Niall, spalanco gli occhi e lo mordo.
Le mie mani si aggrappano fermamente alle sue spalle muscolose, temendo di poter perdere l'equilibrio per le nuove sensazioni che sto provando.
Lui freme sotto di me, trattenendo a stento un gemito di dolore; inizio a bere il suo sangue e finalmente inizio a sentirmi più rilassata e completa. I suoni non sono più amplificati, la fame insaziabile che va scemando.
Sento le labbra sporcarsi ed il liquido caldo scorrermi lungo la gola. Non sento più il freddo dentro di me, come se il sangue del mio amico stia sciogliendo il mio ghiaccio.
Due mani ferme mi strappano via dal biondo all'improvviso, facendomi rimanere a bocca aperta e senza fiato.
"Nialler, come ti senti?" la voce roca di Harry mi riporta indietro dallo shock.
Alzo lo sguardo e vedo il riccio accanto al biondo, una mano sulla fronte e l'altra a gesticolare nell'aria.
"Sto bene.. Mi sento solo un po' spossato"
"Bevi" scorgo quindi Harry mordersi con noncuranza il polso, avvicinandolo poi alla bocca socchiusa dell'amico.
Niall stringe gli occhi e storce il naso, ma accetta il suo aiuto; riprende il suo tipico colore roseo in viso in pochi secondi, permettendomi di tornare a respirare.
Il vampiro si scosta da lui, passandosi entrambe le mani tra i ricci e rilasciando un profondo respiro.
"Hai bevuto più di quanto mi aspettassi, dannazione nemmeno io avevo così tanta fame la prima volta" si volta e i suoi occhi di un verde smeraldo intenso mi lanciano un'occhiata quasi divertita.
Io scuoto il capo, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Come ti senti Niall?" chiedo preoccupata.
Lui mi dona uno dei suoi soliti sorrisi caldi e rassicuranti.
"Sto bene, tranquilla"
Lo guardo per qualche secondo annuendo una sola volta; mi volto poi verso il riccio.
La luce della stanza non è più così fastidiosa, e l'intenso odore di Niall é meno coinvolgente; ma la rabbia verso di lui si è triplicata.
É colpa sua se mi sento così.
É colpa sua. Solo dannatamente colpa sua.
Forse Niall intuisce il mio stato d'animo e, dopo un colpo di tosse in falsetto, si passa una mano sul collo e si stringe nelle spalle.
"Vado a vedere come si sente Liam, torno subito"
E quasi si allontana correndo, sotto lo sguardo impassibile del riccio.
Mi unimidisco le labbra con la lingua, ancora sporche di sangue; una goccia mi sfugge dalla bocca e prontamente, con un dito, la catturo.
Porto l'indice sotto al mio sguardo e, alzando gli occhi sul riccio, ancora in silenzio, ne succhio la punta.
Noto le sue iridi scurirsi vistosamente, e ghigno, roteando poi gli occhi al cielo.
"Andiamo, non mi guardare così. Suppongo ormai di dovermi abituare a me che bevo sangue, fallo anche tu"
Mi fissa.
"Bliss, ho dovuto farlo, tu non hai visto le condizioni in cui ti eri ridotta. Ormai sembravi un cadavere da quanto eri cerulea e fredda. Anche Niall era veramente spaventato. Cerca di capirmi"
Ricambio il suo sguardo in silenzio; gli occhi puntati nei suoi.
Non so prima come mi sarei comportata, ma di certo ora non mi va di arrabbiarmi e sprecare energie per nulla. Ha voluto agire di testa sua, scavalcando completamente il mio desiderio di non.. Di non diventare così. Ha deciso per me, ed io semplicemente non ci sto.
Non subiró più ciò che mi impongono gli altri.
Lo vedo sbuffare e stringere le mani a pugno lungo i fianchi.
"Parlami ti prego"
Storto il naso in una smorfia stizzita.
"A quale scopo? Sei sordo, non ascolteresti una parola di quello che avrei da dirti"
Lui scuote il capo più volte.
"Tu non.. " emette un gemito sommesso, distogliendo lo sguardo dal mio.
Torna a fissarmi, ha gli occhi lucidi e per un attimo tentenno nella mia rabbia.
"Non volevo perdere anche te" sussurra, ma lo sento perfettamente.
Respiro profondamente, provando a capirlo.
Dopo la perdita di una persona essenziale per la propria vita, si ha il terrore di rivivere lo stesso dolore, é inevitabile. Ma sono combattuta.
"Harry..." la mia voce tremola.
Mi passo una mano tra i capelli lisci.
"Io.. Ho capito cosa vuoi dirmi. Forse avrei agito allo stesso modo se fossi stata al tuo posto ma, diamine. Stiamo parlando della mia vita e di come la dovrò vivere a questo punto per.. Sempre?" sbuffo una risata.
"Non voglio essere così, e penso che non potrei mai abituarmici" allargo le braccia.
Lui annuisce piano, avvicinandosi finalmente a me. Sembra pensieroso, una mano premuta sul mento.
"Non ci stiamo dimenticando forse di un piccolo dettaglio? La cura Bliss. Ora abbiamo più tempo per cercarla e una volta trovata potrai scegliere e.."
Lo interrompo con un gesto secco della mano.
"Non si parla di scelta, perché è ovvio ciò che farò. Qui si parla di trovare una cura al tuo egoismo"
Lui rotea gli occhi al cielo.
"Mi torturerai fino allo sfinimento per essermi attaccato a te? Accettalo"
Sgrano gli occhi per la sua confessione, cercando disperatamente di controllare il mio respiro e di non tornare alle immagini di lui a torso nudo.
Perché ho ancora un problema sotto questo punto di vista: non riesco pienamente a controllare le sensazioni, anche se dopo essermi nutrita sono riuscita a recuperare il controllo del mio corpo.
Provo a tornare in me, passandomi entrambe le mani sul viso.
"Non ho più il controllo di me stessa, é snervante e.. Orribile" confesso.
Lui sembra rilassarsi vistosamente, quasi sorridere.
Gli spaccherei quel sorriso con un pugno da quanto è bello.
"Non sorridere, sei irritante"
"Scusa é... Che sei come un neonato ora, devi imparare tutto dall'inizio" ridacchia.
"I pugni li so ancora tirare sai?" rispondo a tono.
Lui alza entrambe le mani davanti a sé, scuotendo il capo.
"Più avanti avremo modo di testarlo. Ora c'è un problema più importante da affrontare: Niall é umano, devi stare il più lontano possibile da lui"
Storco il naso in una smorfia, annuendo piano.
Immagini di ciò che è successo poco prima invadono la mia mente, schiacciando contemporaneamente il mio orgoglio personale e la stima per me stessa.
"Ehi, non essere dura con te stessa ora. É stato più che normale quello che hai fatto"
"Tu che hai fatto appena diventato vampiro?" chiedo per cambiare momentaneamente discorso.
Lui sorride ancora, due piccole fossette ai lati delle labbra.
"Sono saltato addosso a Niall e poi ho ucciso una decina di persone per strada, non ne vado molto orgoglioso"
Spalanco completamente gli occhi, temendo di poterlo fare anche io.
"Ho imparato con Louis e Zayn come controllare il mio corpo. Le sensazioni ora sono totalmente diverse, non è vero?"
Arrossisco ed annuisco ancora, la voce nascosta da qualche parte nella mia gola.
"Perché arrossisci? Hai già iniziato ad avere qualche pensiero sporco su di me?" la sua voce si fa più roca ma con una sfumatura derisoria.
"Chi, io?" sopprimo a stento un sorrisetto nervoso.
Lui alza un sopracciglio, avanzando di qualche passo e facendomi arretrare di conseguenza.
Inizio ad agitarmi e spero con tutta me stessa che la smetta.
"Perché arretri allora, mh?"
"Perché.. Beh.. Io" balbetto e vorrei sprofondare.
"Ti si sono scuriti gli occhi, biondina. Sei abbastanza accaldata ora"
Accaldata si, sarò completamente rossa in viso in questo momento. Dannazione, sta testando fin troppo palesemente i miei limiti.
"E se io..." la sua voce si affievolisce quando con una mano si avvicina a me, sfiorando il mio collo con due dita.
Il movimento é lento a sufficienza per togliermi il fiato; caldo su freddo, brividi che mi percorrono tutta la schiena, i suoi occhi che monopolizzano completamente la mia vista. Vedo solo loro. Sento solo loro.
Non ci riesco, davvero, per quanto io ci provi é fin troppo vicino a me.
Prima se mi avesse baciato sarebbe stato diverso: perché se io ora non riuscissi ad avere il pieno controllo di me stessa, come poco fa? Cosa accadrebbe?
Il fiato è risucchiato dai miei polmoni e chiudo gli occhi.
"Non giocare con me in questo modo" esalo senza forze.
Lui non mi ascolta, avvicinando le sue labbra al mio orecchio. Il suo respiro tiepido mi circonda, scaldandomi interiormente.
"Cosa c'é di male nel lasciarsi un po' andare?"
La mancanza di controllo mi manda in crisi; sono colta dall'ansia, l'inquietudine.
Niente di quello che sto provando va bene, e, attratta da una forza invisibile, avvicino le mie labbra alle sue.
Lui abbassa lo sguardo intenso su di esse, facendole socchiudere come se la sola sua attenzione sia una chiave per aprirle.
Respiro la sua aria, la testa mi gira da quanto sia dentro a tutto questo.
Le mie mani iniziano a scorrere languide lungo il suo petto, tracciandone i contorni ben delineati e soffermandosi sul collo, l'unico lembo di pelle scoperto dalla maglia che indossa.
Anche il senso del tatto è amplificato: come se stia accarezzando lana pura.
Harry é per la prima volta fermo tra le mie mani, argilla modellabile dalle mie nuove mani.
E no, non mi dispiace.
Faccio scorrere la lingua con lentezza estenuante lungo tutto il suo labbro inferiore: lui aspira un soffio d'aria mentre io ne riconosco il sapore salato di sempre.
Una mano sale dal busto ai suoi ricci scomposti; deglutendo silenziosamente, gli tiro una ciocca di capelli con le dita, facendolo gemere gutturalmente sulla mia bocca.
In mancanza d'aria mi butto senza pensare sulle sue labbra, una caduta libera da un grattacielo.
Schiudo completamente le labbra e catturo le sue più e più volte. La mia lingua incontra violentemente la sua, i nostri denti si scontrano dolorosamente e mi dimentico totalmente dove io mi trovi ora.
Anche Harry si lascia andare nel bacio, facendo allacciare le mie gambe attorno al suo bacino con un rapido gesto delle mani, ora premute sul mio sedere.
Mi stringe una natica facendomi squittire, ma nessuno dei due se ne cura nel momento in cui il mio bacino si scontra con il suo per un movimento involontario delle gambe.
Dio.
"Beh, direi che Bliss sta meglio di quanto mi avevi descritto" commenta ridendo Liam.
Salve a tutti!
Allora, come state? Perdonate la piccola pausa che mi sono presa, sia per la scuola che per altro..
Ma sono già qui con questo piccolo regalo di natale!
Allora, cosa ne pensate dell'inizio di questo sequel? Io già lo adoro e Dio se mi divertirò a scriverlo.
Per chiunque si sia perso Bloody Lips, la prima parte di questa storia, la potete trovare sul mio profilo e beh, consiglio di leggerla o questo libro risulterà scritto tipo in arabo antico
Mi prendo queste ultime righe per rinngraziarvi, scrivere ed essere apprezzati è semplicemente.. Indescrivibile? Perdonate il gioco di parole.
Un abbraccio e al prossimo capitolo, che spero si formi al più presto
Laborlimes
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