"Pronto?" Risponde la voce stanca del mio migliore amico, e rivolgo un'ultima occhiata alla ragazza tra le mie braccia prima di parlare.
"Hey, Luke, sono io" dico, schiaffeggiandomi mentalmente per la mia solita cattiva abitudine, ma lui risponde subito con un: "che succede?".
"Potresti tenere tu Amandine stanotte? Ormai è tardi ed io sono con Casey che sta male..." chiedo, spostando istintivamente una ciocca di capelli scuri dalla fronte della ragazza addormentata, e riesco quasi a percepire il sorrisetto malizioso di Luke in questo momento.
"È ancora malata?" Domanda, ed io annuisco prima di rispondere un flebile 'sí'.
"Prenditi cura di lei, domani é sabato quindi Amandine può stare con me anche tutto il giorno" propone, ed io sorrido davanti alla sua disponibilità.
"Grazie, domani pomeriggio vengo a prenderla...appena Casey sta meglio" sospiro, e la mia attenzione viene catturara dalla ragazza che mugula una parola nel sonno, ma in maniera troppo flebile affinchè riesca a comprenderla.
"Figurati, Ash, sai che adoro Amandine...adesso vado, devo controllare che non cada dal letto. Buonanotte" risponde, ed io sorrido prima di salutarlo e posare il telefono sul comodino, riprendendo ad abbracciare totalmente Casey, cosí piccola e delicata mentre sbuffa nel sonno per poi pronunciare nuovamente qualcosa, e stavolta capisco.
Gray.
Rimango stupito ma non mi muovo di un centimetro, continuando a passare il pollice sulla sua guancia liscia, e la realizzazione che mi sto innamorando di lei sempre di più mi colpisce come uno schiaffo, facendomi sentire qualcosa di nuovo nello stomaco, qualcosa che i libri chiamano farfalle ma a me non sono mai piaciuti gli insetti.
"Vorrei soltanto che le cose fossero più semplici" mormoro tra me e me continuando ad osservarla quando, improvvisamente, le sue ciglia sfarfallano e piano piano i suoi occhi si aprono, leggermente gonfi e rossi per la malattia.
"Non starmi così vicino, ti ammalerai anche tu" mormora con la voce roca, e sorrido notando che, proprio come una mamma, pensa subito agli altri, ma la stringo ancora di più, facendole posare la testa sul mio petto.
"Io non mi ammalo mai" rispondo, semplicemente, prima di portare una mano fredda sulla sua fronte che, nonostante la tachipirina, è ancora calda.
"Dovresti prendere dell'ibuprofene, vado a prendertelo" sussurro, facendo per alzarmi, ma la sua stretta gentile mi ferma.
"Rimani qui, per favore" mormora con voce addormentata, e nonostante un sorriso minacci di formarsi sulle mie labbra mi limito a replicare: "ma hai ancora la febbre, dobbiamo farla andare giù".
"Lo so, ma adesso preferisco dormire...mi racconti una storia?" Chiede, come i bambini, e stavolta non mi fermo e sorrido, probabilmente mostrando le fossette, prima di raccontarle la favola che ho inventato apposta per Amandine che le racconto la sera prima di andare a dormire oppure quando è ammalata.
Così, concluso il combattimento di Cuordileone e conquistata la principessa Dolcezza, sento il respiro di Casey farsi più regolare, e poco prima che anche io mi addormenti sento delle parole che potrei essermi semplicemente sognato.
"Come faccio a non innamorarmi di te?".