Capitolo XXVII
Talia e Corey si stavano dirigendo verso la stanza di Keela, ansiosi di rivederla. Era stato un gran sollievo sapere che fosse viva e vegeta, lei era persino scoppiata a piangere per la felicità.
Tutta colpa degli ormoni aveva ribadito quando suo fratello l'aveva guardata con un sopracciglio alzato. Purtroppo Daniel sarebbe andato a trovarla nel pomeriggio, colpa del lavoro. Invece loro avevano intenzione di passare tutta la mattina a tenerle compagnia.
"Secondo me stanno facendo sesso." Disse Corey, maliziosamente. Talia sapeva che la madre era a casa e purtroppo sapeva che il professor Piton aveva passato la notte a sorvegliarla, quindi glielo aveva detto al fidanzato di suo fratello, ma lui era veramente un pervertito.
"Corey! Sarà ad Hogwarts, manca mezz'ora all'inizio delle lezioni." Ribatté allora, guardando i numeri delle porte.
"Ecco, dovrebbe essere questa. Io entro, tanto hanno detto che dovrebbe essere già sveglia." Fece Corey, fermandola.
"La stupirò con il mio effetto a sorpresa."
Così spalancò la porta, entrando velocemente, e lei lo seguì: sapeva che non sarebbe stata una buona idea.
"Buongiorno principessa!" disse ad alta voce, ma rimasero entrambi fermi sulla soglia.
~☆~
Il giorno seguente mi svegliai di soprassalto: qualcuno era entrato urlando come un deficiente. Mugugnai contrariata, seppellendo il volto nel petto di Severus e inspirando il suo profumo. Anche lui si mosse, ma improvvisamente lo sentii irrigidirsi: il motivo mi era ignoto.
"Che succede amore?" gli chiesi cercando di aprire gli occhi. Mi spostai leggermente, girando il viso, e mi trovai davanti Talia e Corey. Lui sorrideva apertamente, sapevo cosa stava guardando: Severus. Era sempre il solito...
Invece mia sorella era pietrificata, oserei dire quasi disgustata.
"Potrei vomitare e non è colpa del bambino." Disse subito, uscendo dalla stanza, lasciando da solo il mio migliore amico.
"Corey, Severus è mio, non farti strane idee." Gli ricordai allora, scherzando.
"Sono fidanzato, cara." Ribatté lui prima di uscire.
Io ridacchiai, per poi distendermi sulla schiena, mentre Severus si era alzato non appena Corey era uscito dalla stanza.
Si stava abbottonando in fretta e furia la camicia, ma aveva saltato un bottone. Glielo feci notare, facendolo sbuffare, così dovette ricominciare da capo.
"Perché vai così di corsa?" gli domandai sbadigliando e lui nel frattempo aveva infilato la casacca e stava abbottonando anche quella.
"Sono in ritardo." Sbottò infastidito, mettendosi le scarpe e chinandosi per allacciarsele. Poi si passò una mano fra i capelli, cercando di sistemarseli il più possibile.
Stava quasi per andarsene, ma lo chiamai, costringendolo a tornare indietro. Cavolo, Minerva non lo avrebbe mica ucciso per dieci minuti di ritardo!
"Almeno un bacio..." dissi sorridendogli e questo sembrò calmarlo leggermente, infatti venne verso di me, sporgendosi sul letto.
Incollò le labbra alle mie e diede il via al bacio, così allacciai le braccia al suo collo, tenendolo stretto a me.
"Vorrei provare a sedermi sulle tue ginocchia per un momento." Sussurrai poi sulla sua bocca, continuando a posargli baci leggeri.
"Cinque minuti. Non di più." Mi avvertì Severus, aiutandomi a togliere le coperte e prendendomi in braccio. Era veramente strano non riuscire a muovere nemmeno un muscolo delle gambe, ma sembrava che a lui non importasse, faceva tutto con naturalezza.
Si sedette e mi sistemò a cavalcioni sul suo bacino, le gambe abbandonate sul materasso. Gli sorrisi e lo baciai nuovamente, facendo scivolare la lingua dentro la sua bocca ed andando a intrecciarla immediatamente alla sua.
In quel momento non avrei voluto essere in nessun altro luogo, se non lì con lui. Avevo avuto così paura di perderlo, di non vedere più nessuno, di morire. Mi si strinse il cuore quando pensai al momento in cui avevo deciso di arrendermi, ero veramente disperata.
Mentre ci stavamo baciando cominciai a piangere, senza un motivo apparente: mi sentivo triste pensando a quello che sarebbe potuto accadere. Severus interruppe il bacio, guardandomi sorpreso, ed io mi morsi il labbro per non singhiozzare. Improvvisamente sapere che se ne sarebbe andato mi metteva un po' d'ansia e non capivo il perché: pochi minuti fa ero tranquilla, ma cambiavo umore in un battito di ciglia.
"Bacio così male?" mi domandò dopo un po', cercando di sollevarmi il morale. Sorrisi leggermente, ma le lacrime scorrevano copiose, nonostante Severus me le asciugasse con il pollice.
"Perché piangi?"
"Non voglio che tu te ne vada." Dissi allora, abbracciandolo.
"Tornerò questa sera." Mi rispose lui, carezzandomi la schiena delicatamente, per non farmi male.
"Quei giorni in cui ero prigioniera ho avuto paura." Continuai dopo un po', piangendo sommessamente. "Pensavo di non rivedere la mia famiglia e soprattutto pensavo di perderti per sempre. Ti ho fatto stare male e guarda le mie gambe... quando andremo ad una festa io sarò su una sedia a rotelle, mentre tutte le altre donne si reggeranno su quelle bellissime gambe chilometriche."
Non riuscivo a guardarlo in viso, singhiozzavo piano contro la sua spalla. Mi stavo ponendo un problema idiota, anche un po' infantile se vogliamo, ma al solo pensiero di andare ovunque con una sedia a rotelle mi deprimeva incredibilmente. Severus mi prese il volto fra le mani, posandomi un bacio sulle labbra. Mi tolse le ultime gocce salate dalle guance, spostandomi una ciocca di capelli e mettendomela dietro l'orecchio.
"Se prestassi attenzione alle gambe chilometriche ti avrei ormai lasciata da molto tempo, non credi?"
Senza volerlo sorrisi, per poi baciarlo: a modo suo Severus mi sollevava sempre il morale.
"Il pipistrello se ne è andato?" domandò poi Talia, entrando nuovamente nella mia stanza. Era fatta così mia sorella: non riusciva mai ad aspettare troppo a lungo.
"Il pipistrello è ancora qui Callaghan." Sbottò Severus, interrompendo il bacio per guardarla di traverso.
"Aspetta un momento Talia."
Il mio amore mi rimise sul letto, sistemandomi i cuscini, per poi posarmi un bacio in fronte. Io gliene scoccai uno umido sulla guancia, sistemandogli il colletto della casacca.
"Vai prima che i miei ormoni abbiano di nuovo il sopravvento."
"Ci vediamo stasera." Disse infine, prendendomi il mento e lasciandomi un lungo bacio.
A malincuore mi staccai, sussurrando un ti amo sulle sue labbra e Severus se ne andò, passando vicino a mia sorella, la quale ci stava guardando con un sopracciglio alzato.
"Congratulazioni Callaghan, mi duole ammetterlo ma potresti essere una buona madre." Fece poi a Talia, accennando ad un sorriso.
"Mi ha appena fatto un complimento?" mi chiese sbalordita, non appena fu uscito dalla stanza. Io annuii, sorridendo felice: sapevo che non la odiava in fondo.
~☆~
"Quindi sta bene?"
"Sì, Minerva." Ripeté Piton per l'ennesima volta.
Stava distillando la pozione che avrebbe portato a Keela nella serata quando Minerva aveva fatto irruzione nel suo laboratorio insieme a Pomona.
"Ma è paralizzata? Poverina." Disse la professoressa di Erbologia, passandosi una mano sul viso.
"Cosa ne pensi tu Severus?" chiese poi Minerva, sedendosi sulla sua poltrona.
"Sinceramente non mi interessa."
"Non l'avrai lasciata!" esclamò subito Pomona, tossicchiando, dato che il the le era andato di traverso.
"No, per Merlino! La sua paralisi non mi crea disturbi. Comunque c'è un'alta percentuale di guarigione."
"Portale i nostri saluti. Appena posso vengo di persona a trovarla." Continuò Minerva, per poi alzarsi ed andare verso alla porta insieme all'altra professoressa.
"Severus?"
Piton alzò lo sguardo dal calderone, vedendo la preside sorridere con un'espressione vittoriosa. Solitamente lo guardava così solo quando Serpeverde perdeva contro Grifondoro.
"Sono proprio sicura che l'idea di affiancarti Keela per le missioni sia stata un colpo di genio. Devo ringraziare Albus per il suggerimento."
"Ora se permetti devo finire la pozione, ma tu vai pure a divertirti facendo la combina matrimoni con il tuo mentore." Sbuffò allora, facendola ridere leggermente. Si chiuse la porta alle spalle e lui si lasciò sfuggire un piccolo sorriso, pensando a tutto il piano che avevano architettato.
Ultimò l'unguento, mettendolo in un'ampolla, per poi prendere il mantello e afferrare un po' di polvere volante. Uscì con una fiammata verde in uno dei camini del San Mungo. Si diresse verso la stanza di Keela, sperando di non trovare sua sorella o il suo migliore amico: quel Corey lo metteva in imbarazzo, lo scrutava sempre come se fosse nudo. Qualcosa gli suggeriva che volesse proprio vederlo nudo: alla mattina quando era uscito dalla camera per andare ad Hogwarts lo aveva trovato appoggiato alla parete. Lo aveva salutato con un cenno del capo, ma poi lo aveva fatto rimanere di sasso con quello che gli aveva detto.
Comunque hai proprio dei bei pettorali.
Aveva cominciato a parlargli di creme anti-età, ma lui era fuggito, liquidandolo con un secco arrivederci.
Non aveva proprio intenzione di mettersi a discutere di cosmetici con un altro uomo, non lo faceva nemmeno con Keela!
Arrivò vicino alla porta della stanza e la sentì ridere, ma non era sola: infatti sentì una voce maschile e quella della sorella.
"E sia ben chiaro, non voglio che tu stia qui a piangerti addosso, perché devi essere la mia damigella d'onore a settembre. Mi dovrai spostare il velo e camminerai, ne sono certa."
"Disturbo?" chiese infine Piton, bussando sullo stipite.
"Severus, vieni qui." Disse subito Keela, battendo la mano sul letto. Si avvicinò, andandosi a sedere vicino a lei e posandole un bacio sulle labbra, mentre i due promessi sposi lo guardavano, ancora leggermente a disagio per la sua presenza: probabilmente non ci avrebbero mai fatto l'abitudine a vederlo insieme a Keela.
~☆~
Nonostante fossi inchiodata a letto mi sentivo al settimo cielo, tralasciando il problema gambe. Talia e Alex si sarebbero sposati! Il mio futuro cognato le aveva chiesto di sposarla proprio nella mia stanza d'ospedale. Non era il posto ideale per una proposta romantica, forse lo avevano fatto solo per rendermi felice, e dovevo ammettere che erano riusciti nel loro intento. Glielo aveva domandato un'ora fa e Talia era come impazzita, in senso buono intendo: aveva iniziato a parlare a raffica, a pensare al suo abito, a quello delle damigelle, il ricevimento, la location, la cerimonia... aveva già deciso la data! Non l'avevo mai vista così raggiante, sarà stato l'effetto della proposta di matrimonio.
Poi era arrivato Severus: avevo cominciato a sentirne la mancanza già nel pomeriggio. Tutto sommato il tempo era scivolato senza che me ne accorgessi: tra le visite di Corey, mio fratello, mia mamma, fisioterapia e sorprese con proposte di matrimonio non mi ero nemmeno accorta che fosse giunta la sera.
"Si sposano!" gli comunicai non appena mi ebbe dato un bacio, al settimo cielo. Lui alzò un sopracciglio, come se fosse sorpreso, per poi guardare Talia ed Alex.
"Congratulazioni. Chi l'avrebbe mai detto che saresti riuscita a trovare qualcuno che ti sposasse, Callaghan?" la prese in giro infine, con un leggero ghigno ad increspargli le labbra.
Lei alzò gli occhi al cielo, sbuffando, mentre Alex si mise a ridere.
"Se continua così non la invito al matrimonio."
"Potrei morire per questa terribile notizia." Aggiunse infine, sfidando mia sorella a ribattere.
Sembrava fosse appena cominciata una lotta all'ultima battuta, mancavano solo i popcorn per godermi lo spettacolo.
"Peggio per lei. Keela sarà la mia damigella d'onore e potrebbero esserci alcuni suoi ex che potrebbero provarci ancora."
Ecco in questo momento il punteggio era di 1-0 per Talia: puntare sulla gelosia era stato un colpo da maestro.
"Colpo basso, Callaghan. Ma vedi, la tua provocazione non mi sfiora minimamente. Ha un solo ex e in questo momento è sotto custodia."
Pareggio. Chissà chi avrebbe vinto, ma qualcosa mi diceva che Severus non avrebbe mollato. Decisi di intervenire, altrimenti avremmo continuato fino a notte fonda.
"Comunque quello che Severus cerca di dirti a modo suo è che sarebbe felice di partecipare al matrimonio al mio fianco." Conclusi infine, afferrandogli la mano.
Lui roteò gli occhi e Talia sorrise, così come Alex.
"Noi adesso andiamo. Vado a mostrare alla mamma l'anello, piangerà come una fontana. Tu riposati, domani torno qui a farti compagnia."
"Grazie Talia."
Così se ne andarono, mano nella mano, al settimo cielo.
"Sono proprio una bella coppia." Sospirai allora, adagiandomi sull'immensa pila di cuscini.
"Come stai?" mi chiese Severus, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
"Sinceramente non lo so. Sono felice e triste allo stesso tempo. Vorrei solo tornare ad Hogwarts in questo momento, camminare sulle sponde del lago per poi stare con te a letto, sotto le coperte, con Salazar che si raggomitola vicino ai piedi."
"Potremmo farlo quando ti sai ripresa." Mi propose lui, continuando a carezzarmi i capelli.
"Severus... ho veramente paura di non riuscire più a camminare."
"Devi essere forte. Devi crederci. Prefissati un obiettivo e metticela tutta." Mi rispose lui, stringendo di più la presa sulla mia mano.
"Oggi ho iniziato la cura e la fisioterapia. È una pozione sperimentale, ma dicono che potrebbe farmi camminare come potrebbe non funzionare. Non ho sentito nemmeno un formicolio mentre mi muovevano le gambe. Tutto fermo."
"Devi avere pazienza. È solo il primo giorno. Ti ho portato qualcosa che potrebbe sollevarti."
"Cioccolata?" gli chiesi subito, guardandolo speranzosa. Il cibo all'ospedale non era granché, una bella tavoletta di cioccolato mi avrebbe fatto veramente piacere.
Severus mi guardò divertito, per poi scuotere la testa. Frugò nella tasca del suo mantello, estraendo un'ampolla: dovevo ammetterlo, sapere che non era cioccolata mi aveva demoralizzato.
"Tutti i dolori alla schiena e i lividi scompariranno con questa."
"Non è come la cioccolata, ma mi aiuterebbe molto." Dissi con un sorriso, alzandomi per dargli un bacio. "Me la metteresti ora?"
"Solleva la maglia." Fece Severus, mettendosi in piedi e togliendosi la casacca. "Fa sempre così caldo qui?"
"Sì, per fortuna. Dopo tutto quel freddo che ho provato ho proprio bisogno di una stanza calda. Se non fosse per me il tuo studio ancora oggi sarebbe una ghiacciaia."
Si arrotolò le maniche della camicia ed io mi sporsi in avanti, così cominciò a spalmare delicatamente la crema sulla schiena, facendomi venire i brividi.
"Sai Severus, sono fortunata che tu sia etero."
"Come scusa?"
"Corey mi ha detto cosa è successo stamattina. Si diverte a metterti in imbarazzo. Lo ha raccontato anche a Daniel e devo ammettere che erano da mesi che non lo sentivo ridere così di gusto. È persino venuta un'infermiera per le troppe risate."
Risi di nuovo pensando alla scena e sentii Severus sbuffare.
"Così ridete di me quando non ci sono..." constatò sarcasticamente, abbassandomi la maglia.
"Ha iniziato a parlarmi di creme antirughe. Raccapricciante."
"Immagino... Severus, devi provare questa crema, è spettacolare. Domani devi venire con me dall'estetista, andiamo a farci una manicure." Continuai allora ridendo: cominciavano a farmi male le costole.
Cercai di calmarmi, appoggiando la schiena ai cuscini, osservando Severus: mi stava guardando con un sopracciglio alzato.
"Ti piace il braccialetto?" gli chiesi poi, indicando con un cenno del capo il suo polso.
Severus annuì, sedendosi vicino a me, posandomi un bacio in fronte, sulla guancia destra, per poi scendere sulla mascella e sul collo. Continuava a lasciare baci umidi su tutta la gola e una sua mano era posizionata sul mio seno. Avevo voglia di lui e se continuava a baciarmi mi sarei eccitata.
"Non hai idea di quanto ti desideri." Mugolai stringendomi a lui, carezzandogli l'interno coscia. "Mi sei mancato moltissimo."
"Le cose qui si fanno piccanti..." esordì Corey all'improvviso, così ci staccammo immediatamente.
"Bello, hai un tempismo di merda." Gli dissi allora, sistemandomi la maglia del pigiama.
Certo che era proprio un guasta feste!
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Spazio autrice
Ciao a tutte! Scusate tantissimo per questo ritardo, ma lo studio mi sta proprio prosciugando.
Finalmente sono riuscita a trovare un po' di tempo per scrivere il nel frattempo, ad Hogwarts. I capitoli sono già pronti, sto concludendo questa fanfiction, ma non vi svelo cosa succederà nel futuro. (ossia capitoli 41 e seguenti, indovinate voi 😂)
Stellinate, commentate e alla prossima! :)
Nel frattempo, a casa Callaghan
"Keela... fer-mati. Non possiamo."
"Perché? Hai paura che ci scoprano? Pensavo fossi più audace."
*Keela e Severus sono al cenone della notte di San Silvestro a casa dei genitori di Keela, ma in quel momento sono nella sua vecchia camera, lontano da occhi indiscreti. Keela continua a baciare il collo a Severus, cercando di farlo eccitare. Con tutti i parenti al completo Keela ha intenzione di rilassarlo in qualche modo, ma lui non vuole cedere. Alcuni baci sul collo, sulla mascella, sul lobo dell'orecchio, mentre seduta sul suo bacino, si muove maliziosamente.*
"Keela. Smettila."
"Rilassati... non si accorgeranno nemmeno che siamo qui."
*Dicendo questo si ferma momentaneamente, scendendo dal suo corpo, e Severus si mette seduto, sollevato dal fatto che Keela sembra essersi arresa. Invece Keela si toglie velocemente il vestito e l'intimo con un tocco di bacchetta.*
"Santo Merlino."
*Severus è allibito, mentre guarda Keela tornare all'attacco. Lo bacia con passione, facendolo gemere sulle sue labbra. Abilmente gli slaccia la cintura e inizia ad aprirgli i pantaloni.*
"Nessuno verrà qui. Ho detto che andavi a fumare e che io andavo in bagno. Ho chiuso anche la porta."
"Non mi fido. Tuo padre..."
*Severus non riesce nemmeno a finire la frase che Keela si inginocchia fra le sue gambe, abbassandogli completamente i pantaloni e i boxer, stringendo in una morsa il suo membro, muovendo su e giù la mano. Severus geme, appoggiando la schiena al materasso.*
"Senti quanto sei grosso e caldo... questa situazione ti eccita, non è vero?"
*Keela sta stuzzicando Severus, facendogli notare quanto è eccitato. Dopo un po' sale di nuovo sul suo bacino, accogliendolo dentro di sé. Inizia da subito a muoversi, mettendo una mano sulla bocca di Severus, per evitare che i suoi gemiti si sentano. Keela si muove incessantemente, cercando di far capitolare il suo uomo il prima possibile. Lei è vicina e quando Severus inizia a spingere l'orgasmo la travolge, lasciandola spossata sopra di lui e Severus la segue poco dopo, mordendole il collo.*
*Severus ha il fiatone e osserva Keela che, dopo avergli posato un bacio sulle labbra ed essersi alzata dal suo corpo, si sta rivestendo. Lui si sistema con un colpo di bacchetta, ma si mette solamente seduto, ancora stanco. Lei si avvicina di nuovo, guardandolo dolcemente.*
"Allora... piaciuto?"
"Non pensavo ti piacessero questi incontri sfuggevoli, Keela. Mi hai veramente sorpreso."
"Adesso che lo sai, potremmo divertirci più spesso, no?"
"Sei diabolica."
*Keela ridacchia, prendendolo per mano, andando nuovamente al piano inferiore, dove tutti stanno festeggiando. Keela e Severus si siedono al loro posto e Talia gira la testa con un'espressione indagatrice.*
"Sei andato a fumare?"
"Non sono affari tuoi, Callaghan."
"Come siamo suscettibili. Comunque avevi dimenticato il pacchetto di sigarette sulla sedia."
*Severus la guarda con un sopracciglio alzato, mentre lei gli porge il famoso pacchetto. Lui si schiarisce la voce prendendolo e per fortuna lo salva Keela.*
"Gli ho mostrato la mia vecchia camera, Talia. Sai, come tu hai fatto con Alex. Devo ammettere che dà un brivido..."
"Ferma, Keela. Concetto chiaro. Non credo che sarò mai pronta per sapere cosa fate sotto le lenzuola."
"Non eravamo sotto le lenzuola."
"Severus!"
*Severus alza un angolo della bocca, sorseggiando poi il suo vino con nonchalance, guardando Keela, che è sorpresa e ride leggermente, mentre Talia è allibita.*
"Tu sei tutta matta, Keela. Farlo con tutti i parenti qui."
"Grazie, Talia."
"Fare cosa?"
*Keela gira lo sguardo, vedendo suo papà guardarla con uno sguardo interrogativo.*
"Oh, niente di che. Stavo solo dicendo a Talia che fare una cena qui è stata proprio una splendida idea."
P.S. È passato da un po' capodanno, ma non importa. ;)
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