Capitolo XIX
Erano passati cinque minuti e ancora non si decideva a bussare.
Restava lì impalato di fronte alla sua porta, aspettando una qualche ispirazione. Era proprio codardo. All'improvviso Keela la spalancò, decidendo per lui.
"Pensi di entrare o vuoi mettere radici?"
Alzò un angolo della bocca, entrando nelle sue stanze.
La osservò. I capelli erano raccolti in uno chignon disordinato e alcune ciocche le ricadevano ai lati del volto, incorniciandolo.
Stava indossando la sottoveste in pizzo nero, una delle sue preferite, che gli faceva ribollire il sangue nelle vene.
A giudicare dall'espressione stanca disegnata sul suo viso, non doveva aver riposato molto nemmeno lei.
Piton non aveva chiuso occhio da quando se ne era andata, restando sveglio a pensare. Alla fine si era deciso a recarsi da lei, solo che una volta arrivato era rimasto a contemplare la porta. Non era di certo un Grifondoro, anche se il coraggio in passato non gli era mancato. L'amore lo stava decisamente rimbambendo.
"Come..."
Keela lo interruppe, sedendosi su una delle due poltrone sistemate vicino al camino scoppiettante, avvolgendosi in una coperta morbida e calda.
"... ho fatto a capire che fossi qui fuori? Ho sentito i tuoi passi."
Annuì, schiarendosi la voce. Si mise a guardare il panorama che veniva offerto dalla vetrata della camera. Riusciva a vedere il campo da quidditch illuminato dalla luce flebile dell'alba.
"Severus?"
"Mmhh?"
"Vuoi lasciarmi?"
Sgranò gli occhi, girando di scatto la testa per capire se stesse scherzando o meno. Lasciarla? Era impazzita per caso?
"Perché mai dovrei?"
Si avvicinò a Keela, accomodandosi di fronte. In risposta lei alzò leggermente le spalle, spostando lo sguardo.
"Non mi hai fermato quando me ne sono andata. Ora sei qui e non riesci nemmeno a parlarmi."
Sì. Non riusciva nemmeno a parlarle. Era terrorizzato all'idea di dirle quelle due parole che gli suonavano così estranee. Nessuno lo aveva mai amato e lui non aveva mai sperimentato un amore così totalizzante. Era un sentimento puro e genuino.
Aveva creduto di essere innamorato di Lily, ma da quando aveva cominciato a frequentare Keela, la sua prospettiva era decisamente cambiata. L'aveva posta su un piedistallo, ritenendola perfetta, rendendola l'oggetto della sua passione giovanile. Perso nella sua ossessione amorosa non si era fermato a riflettere su quanto veloce fosse stata Lily a dimenticarlo, consolata da San James Potter.
Se avesse evocato il suo Patronus in quel preciso istante, non era sicuro che sarebbe uscita la tenera cerbiatta a cui era abituato.
"Perché ti amo."
Finalmente lo aveva detto. Gli sembrava di essersi tolto un grosso peso dallo stomaco. Keela lo stava fissando, con le labbra socchiuse e un leggero rossore a pervaderle le guance.
Quello che fece dopo gli venne istintivo. Si alzò, prendendola in braccio e facendole agganciare le gambe ai suoi fianchi. Le spostò una ciocca di capelli, poggiando poi la mano sul viso.
"Ti amo." Lo ripetè con più sicurezza, guardandola dritta negli occhi.
Lei sorrise appena, baciandogli dolcemente le labbra.
"Ti amo anch'io, Severus."
Merlino, se la voleva. Desiderava toccare e carezzare ogni singola parte del suo corpo, bramava i suoi baci e la sua passione.
Si incollò alla sua bocca, avanzando alla cieca fino a che le gambe non toccarono il materasso.
Si lasciò cadere sul letto, sovrastandola con tutto il suo peso. Non si era mai fermato a dormire da lei, ma in futuro avrebbe potuto fare uno strappo alla regola. Il suo profumo dolce lo avvolgeva, facendolo sentire al sicuro.
"Hai troppi vestiti addosso." Mormorò infastidita, cercando di sbottonargli con impazienza la camicia.
Piton sussurrò un veloce incantesimo, trovandosi improvvisamente nudo. Rabbrividì sia per l'improvviso cambio di temperatura, sia perché Keela stava mordicchiando e leccando la sua cicatrice.
Mentre lei si dedicava al suo corpo, lui le tolse la sottoveste, carezzando con la punta delle dita le curve invitanti dei fianchi.
"Severus..."
Era già bagnata. Le passò l'indice e il medio fra le labbra della femminilità, andando a stuzzicarle la piccola perla gonfia di piacere.
I gemiti sommessi erano soffocati dai suoi baci insistenti. Non si sarebbe mai stancato di baciarla. Keela rispondeva con altrettanta passione, intrecciando la lingua alla sua e muovendo il bacino irrequieta, cercando di approfondire il contatto.
Afferrò il suo membro duro, posizionando la punta sulla sua intimità.
"Ti prego."
La sua streghetta era alquanto impaziente. Decise di accontentarla, dato che anche lui stava morendo dalla voglia di essere avvolto dal suo calore.
Cominciò ad entrare, centimetro dopo centimetro, lentamente, fino a riempirla tutta. Gemette gutturalmente quando la sentì stringere i muscoli attorno a lui. Era in paradiso.
Si ritrasse e spinse di nuovo, mormorando soddisfatto.
Optò per un ritmo languido e sensuale. Ogni centimetro dei loro corpi era a contatto. Per tenerla stretta aveva infilato le braccia fra lei e il materasso, avvolgendola in un abbraccio protettivo.
Keela si era aggrappata ai suoi fianchi spigolosi con le gambe, mentre le mani erano occupate ad intrecciarsi fra le sue ciocche corvine.
Aveva appoggiato la fronte alla sua, per poterla guardare negli occhi e non interrompere la connessione che si era formata.
Sembrava quasi che la loro forza magica fosse amplificata dal loro amore.
"Salazar, sei perfetta."
Keela in risposta inarcò la schiena, gemendo più forte. Il calore del suo rilascio lo investì. Si fermò un attimo, stringendo i denti e concentrandosi, altrimenti sarebbe finito tutto troppo presto.
"Ti amo, Severus."
Sollevò un angolo della bocca, incollandosi nuovamente alle sue labbra. Restarono lì a scambiarsi effusioni, senza affrettare i tempi, fino a quando Keela non lo spinse leggermente, così da farlo distendere sulla schiena.
Si accovacciò fra le sue gambe, afferrandogli il membro e muovendo la mano a pugno, con estrema lentezza. Si mise comodo, con un braccio a sorreggergli la testa, e la guardò stuzzicarlo.
"Ti stai divertendo?" Le chiese dopo alcuni minuti, dato che lo stava facendo impazzire. Ancora un po' e sarebbe scoppiato.
Si aspettava che approfondisse il contatto, ma continuava a regalargli solo tocchi leggeri, baci appena accennati e veloci tocchi con la lingua.
"Molto." Rispose lei, sorridendogli maliziosamente.
Fortunatamente ebbe pietà e sistemò la punta in bocca, cercando poi di prenderlo completamente, anche se non ci riuscì. Non era in una posizione ideale, ma apprezzava lo sforzo di compiacerlo.
"Così, brava, continua così." Mormorò rocamente, afferrandole delicatamente i capelli.
Keela muoveva il capo ritmicamente, alternandolo al movimento della mano, succhiando con forza ogni qualvolta giungeva in cima, per poi fiondarsi di nuovo verso la base.
Stava per venire, quindi la fece allontanare, sistemandola a cavalcioni sul suo bacino e dandole un bacio da capogiro.
Lei, senza dargli un momento di tregua, scivolò sulla sua erezione, accogliendola nel suo corpo.
Iniziò a salire e a scendere, appoggiandosi con le mani sugli addominali.
A Piton piaceva il suo modo di fare. In passato, quando era ancora un Mangiamorte e si intratteneva ogni tanto con qualche giovane appena entrata nella cerchia del Signore Oscuro, le poche che si era concesso non avevano mai preso l'iniziativa. Si facevano semplicemente sottomettere.
La osservò nel frattempo: aveva gli occhi chiusi, la testa gettata all'indietro, in estasi, e si mordeva il labbro.
Glielo avrebbe morso volentieri lui.
Si accontentò di afferrarle i seni: erano perfetti per le sue mani, né troppo grandi né troppo piccoli.
Le diede una spinta più forte e Keela si sbilanciò in avanti, finendo semidistesa su di lui.
"Severus... ho bisogno... ti prego..."
"Dimmi cosa vuoi, Keela."
Lei gemette rocamente, prendendogli il polso per indirizzarlo fra le sue gambe.
Evidentemente era sull'orlo dell'orgasmo e le serviva un piccolo aiuto per raggiungere la luce calda del rilascio.
Prese a spingere con vigore e a carezzarle con decisione il clitoride, mordendole anche la spalla.
Keela si lasciò andare, tremando e mugolando, stringendo il suo membro in una morsa. La sentiva pulsare e quella fu la sua rovina. Esplose con un gemito roco, che soffocò nell'incavo del suo collo.
Restarono lì, a gustarsi l'estasi del piacere appena provato, accaldati e ansimanti.
Le posò un bacio sulla fronte, inspirando il suo profumo dolce. Con un leggero movimento del bacino uscì dal calore avvolgente della sua femminilità, rabbrividendo.
Keela si era completamente accasciata sopra di lui e aveva iniziato a tracciare con la punta delle dita le cicatrici che si trovavano sul pettorale.
Con un incantesimo silenzioso fece in modo che il lenzuolo li coprisse, evitando di congelarsi in seguito e rovinare così quel perfetto momento di serenità.
~☆~
Era stata un'esperienza spettacolare. Non avevo altre parole per descriverla. Anzi, potevo aggiungere anche magica.
Da quando lo avevo lasciato nel suo laboratorio mi avevano assalito mille dubbi. Lo avevo scioccato con il mio ti amo? Non provava gli stessi sentimenti? Perché era rimasto lì come una mummia e non mi aveva seguito?
Insomma, una volta che l'adrenalina era passata non ero molto orgogliosa del fatto di essermene andata senza sentire quello che aveva da dire. Severus era un uomo riservato, ma non gli avevo nemmeno dato il tempo di controbattere.
Avevo cercato di recuperare un po' le forze, mettendomi sotto le coperte per riposarmi. In fin dei conti erano le 4.30 di mattina.
Non avevo chiuso occhio. Dopo mezz'ora passata a girarmi, rigirarmi e ad ingarbugliarmi con le lenzuola, ci avevo rinunciato. Così mi ero alzata, scocciata, nervosa e stanca.
Avevo acceso il fuoco e mi ero preparata una tazza di the nel piccolo angolo cucina che avevo a disposizione nelle mie stanze.
Mentre sorseggiavo la bevanda calda seduta in poltrona, osservavo le stelle brillare in cielo. Sarebbe stato romantico guardarle insieme a Severus. Probabilmente non ne avrei mai avuto l'occasione.
Mi erano cadute alcune lacrime, senza che potessi fare nulla per fermarle. Merlino, avevo rovinato tutto.
Così era stata lì a deprimermi e a creare una paranoia dopo l'altra.
Evangeline Dubois era un incubo. Si intrometteva continuamente e non perdeva occasione per infastidirmi. Non riuscivo proprio a capire perché non tornasse con quel cretino di Tom. Poteva averlo tutto per sé, io di certo non avrei fatto scenate di gelosia.
No, doveva fare il terzo incomodo nella mia relazione.
Che nervi.
Sospirando mi ero alzata dalla poltrona, finito il the, per posare la tazza nel lavello. Ed era lì che avevo sentito i suoi passi.
Era quasi sicura che fosse lui. Chi altro mi avrebbe cercato alle prime luci dell'alba? Stavo aspettando che bussasse, ma nulla, così avevo preso in mano la situazione.
Gli avevo aperto la porta e non appena avevo visto il suo sguardo, mi si era gelato il sangue nelle vene.
Non riusciva nemmeno a guardarmi negli occhi. Pareva fosse tormentato da qualcosa.
Mi stavo preparando mentalmente al peggio, al fatto che mi avrebbe lasciato e che io avrei dovuto raccogliere i pezzi del mio cuore infranto.
Invece mi aveva detto di amarmi. Ero stata talmente cieca e annebbiata dalle mie insicurezze da non rendermi nemmeno conto che Severus era solamente nervoso.
Sembrava che quelle due parole avessero fatto divampare la sua passione amorosa.
Era stato un incontro a dir poco elettrizzante. La nostra magia aveva amplificato le sensazioni, facendomi rabbrividire.
Ed ora, accaldata e tremante per il piacere appena provato, mi stavo rilassando sopra il corpo di Severus.
Il battito forte e deciso del suo cuore mi cullava, invitandomi a riposare. Cercavo di tenere gli occhi aperti, non volendo che quel momento di beatitudine finisse, ma ero veramente sfinita.
Purtroppo persi la mia battaglia contro la stanchezza e mi addormentai.
Quando mi svegliai mi guardai attorno disorientata. Ero da sola a letto. Severus se ne era andato?
A giudicare dalla luce debole del sole non mi ero appisolata per molto tempo.
"Spero non ti dispiaccia, ho usato la tua doccia." Disse a quel punto Severus, uscendo dal bagno.
Mi misi a sedere, osservandolo mentre si passava distrattamente un asciugamano sulla testa, per asciugarsi i capelli. Un altro era legato al suo bacino e sfortunatamente lo celava al mio sguardo indagatore.
Merlino, gli sarei saltata di nuovo addosso. Mi sentivo come una giovane donna che aveva appena scoperto il sesso. Nonostante ci fossimo divertiti nella Stanza delle Necessità e poi avessimo fatto l'amore, una scossa di piacere arrivò dritta fra le mie gambe.
"Nessun problema."
Sprofondai la faccia nel cuscino, evitando così ulteriori tentazioni.
Si stava avvicinando, sempre di più, finché con uno strattone mi tolse il lenzuolo.
"Severus!" Lo ammonii allora, lanciandogli un'occhiataccia.
"Perché ti vergogni?"
"Ti voglio ancora."
Mi coprii il volto con le mani, imbarazzata. Ero insaziabile.
Non sentivo nessuna risposta, quindi sbirciai fra le dita, vedendolo che mi osservava con un sopracciglio alzato.
"E questo dovrebbe dispiacermi?"
Sollevò un angolo della bocca, togliendomi le mani dal viso. Mi prese il polso e lentamente mi condusse al nodo del suo asciugamano. Lo afferrai, sciogliendolo, così rimase nudo.
Era eccitato anche lui. Il suo membro duro e pesante mi puntava, scattando involontariamente sotto il mio sguardo.
"La nostra forza magica si è intrecciata, Keela. Ci siamo aperti riguardo ai nostri sentimenti e si è creato un legame più forte tra di noi. È magia antica."
Ecco spiegato il perché dei brividi continui e dei tocchi elettrizzanti! Non era stato solo un caso. Eravamo entrati in perfetta sintonia. Non che ci fosse mai mancata la chimica a letto, sia ben chiaro.
"E questa magia amplifica anche la voglia?"
Lui annuì ed io alzai gli occhi al cielo, per poi ridere leggermente.
"Pensavo di essere diventata una ninfomane."
Severus sbuffò divertito, sistemandosi fra le mie gambe.
"Sono andato a farmi una doccia per lasciarti riposare. Il desiderio di averti di nuovo mi stava consumando."
E dicendo questo sprofondò il volto nella mia femminilità, leccando e succhiando il clitoride con decisione. Inarcai la schiena e intrecciai le dita fra le ciocche corvine umide, gemendo gutturalmente.
Muovevo irrequieta il bacino, andando incontro al suo assalto: sentivo ormai di essere sull'orlo del precipizio.
Severus aggiunse anche due dita, curvandole verso l'alto.
Spalancai gli occhi e mi irrigidii, rimanendo senza fiato. Avrei voluto fermarlo, dato che percepivo una pressione sconosciuta nel mio basso ventre, diversa dal solito. Però ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo, quanto avrei goduto.
"Severus..."
Mi lasciai andare, venendo investita da un orgasmo lungo e travolgente. Fiotti di liquido piacere bagnarono la mano e la bocca di Severus, che continuò a leccare fino a che il mio corpo fu scosso solo da tremolii.
Continuavo a carezzargli i capelli, mentre cercavo di regolare il respiro accelerato.
Santa Morgana, era stato esplosivo. La mia mente vagava leggera e i muscoli non avevano intenzione di collaborare. Ero letteralmente esausta. Chissà se Minerva avrebbe accettato spossatezza per orgasmo cosmico come scusa per non fare lezione.
Ritornai fluttuando sulla terra, percependo Severus risalire lungo il mio corpo, lasciandosi dietro una scia di baci.
"Sono sfinita." Sussurrai stancamente, incollandomi alle sue labbra.
Riuscivo a sentire il mio sapore dolce e salato mentre lo baciavo. Era un aspetto molto erotico. Erotici erano anche i mugugni di piacere sommessi di Severus, che muoveva leggermente il bacino per cercare sollievo.
Mentre continuavamo ad intrecciare le nostre lingue in una danza sensuale, feci scivolare la mano, andando ad afferrare il suo membro duro.
Lo posizionai sulla mia femminilità e lui con una spinta mi riempì.
"Ti amo." Bisbigliò Severus, non appena ebbe ripreso fiato.
"Ti amo, anch'io."
Adoravo il modo in cui le palpebre tremando si chiudevano ogni volta che gli dicevo di amarlo.
Severus aveva preso a baciarmi il collo e a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio. Sospirai, gustandomi ogni singola attenzione.
All'improvviso bloccò ogni movimento e uscì, ansimante.
Era lì immobile, con la mascella contratta: stava cercando di controllarsi.
Approfittai della piccola pausa per cambiare posizione. Mi sistemai a pancia in giù, sorreggendomi sui gomiti e alzando il sedere, per stuzzicarlo.
Severus mi afferrò i fianchi e spinse, involontariamente. Mi faceva piacere sapere di essere la causa della sua completa perdita di controllo.
"Lasciati andare, amore." Gli dissi allora, accogliendo di nuovo dentro di me.
Quasi ringhiò in risposta, riprendendo da dove si era interrotto.
Intrufolò una mano fra le mie gambe, per carezzare il centro del mio piacere.
Mi mancava così poco per venire e una spinta più forte fu la mia rovina. Urlai, trascinando con me anche Severus.
Tremante si accasciò al mio fianco, coprendosi il volto con un braccio. Mi avvicinai anch'io, per abbracciarlo e appoggiare la testa sul suo petto.
"Non dirmi che hai ancora voglia." Mi prese in giro lui, sistemandosi meglio e circondandomi le spalle.
"Sono sazia."
Severus sospirò sollevato, posandomi un bacio sulla fronte imperlata di sudore. Se con i due orgasmi esplosivi non avessi smaltito l'effetto di quella magia antica, mi sarei di certo fiondata sotto il getto di acqua gelida, senza pensarci due volte.
Decisi comunque di fare un piccolo scherzetto a Severus: in fin dei conti ero anch'io una Serpeverde. In più mi divertivano sempre le sue espressioni.
Con nonchalance mi alzai, stiracchiandomi e lanciandogli uno sguardo malizioso.
"Sono sazia, sì. Per il momento."
Scoppiai subito a ridere, sia per il suo sguardo sconvolto – come avevo predetto – sia perché mi aveva afferrato i fianchi per cercare di farmi il solletico.
Riuscii a sfuggire dalle sue grinfie, anche se questo significava ritrovarmi nuda in mezzo alla stanza a congelarmi. Mi diressi quindi in bagno, dove una bella doccia calda mi aspettava.
"Vuoi venire anche tu Severus?" Gli dissi allora, facendo capolino da dietro la porta.
Lui roteò gli occhi sentendo la mia battutina pessima – in effetti non era la migliore del mio repertorio – ma mi seguì comunque.
"Andiamo, mia piccola ninfomane."
"Hey!"
_________________
Spazio autrice
Ciao a tutte! Eccomi di nuovo qui con un bel capitolo hot. Finalmente Keela e Severus hanno messo in chiaro i loro sentimenti. Durerà il loro amore?
Vi anticipo poi che a breve nella storia arriverà il giorno di San Valentino. E se vi dicessi che la mamma di Keela, come da tradizione, prepara una festa e Keela e Severus sono invitati? Severus potrebbe incontrare la famiglia di lei, però non tutti ne saranno entusiasti.
Comunque da qui in poi i capitoli per un po' saranno tutti hot, per la vostra gioia e felicità.
Bene, detto questo vi saluto, se ne avete voglia lasciatemi una recensione e alla prossima! ;)
Nel frattempo, ad Hogwarts
*Keela è distesa su un telo nel giardino di Hogwarts, vicino alla capanna di Hagrid, e sta leggendo l'ultimo capitolo pubblicato, gustandosi nel frattempo il leggero tepore del sole e la tranquillità.*
"Sempre a leggere la storia di quella svitata suppongo."
*Severus è appena arrivato e Keela lo guarda, sorridendo.*
"Mi piace come scrive, dovresti darle una possibilità. Comunque ti sposteresti? Mi stai facendo ombra. Distenditi qui con me."
"Non è opportuno."
"Dai, brontolone, non c'è nessuno. Ho scelto apposta questo posticino isolato, aspettando che ti facessi vivo."
"Passavo di qui per caso. Non sei al centro del mio mondo."
*Severus comunque si siede vicino a lei, mentre Keela chiude il pc e si gira su un fianco, guardandolo divertita.*
"E così io non sarei al centro del tuo mondo? Ma come sei romantico... secondo me passavi di qui per caso dato che mi stavi cercando e non riuscivi a trovarmi."
"Insolente di una Serpeverde."
"Quindi mi stai dando ragione?"
*Keela sorride, mentre inizia a carezzare l'interno della coscia di Severus, il quale sussulta vistosamente.*
"Non dirmi che non hai mai fantasticato di fare sesso all'aria aperta..."
*Severus cerca di restare impassibile, ma l'idea lo sta eccitando. Non vuole ammetterlo, ma fare l'amore in pubblico è uno dei suoi sogni proibiti.*
*Keela continua a massaggiargli la coscia, avvicinandosi sempre di più al cavallo dei pantaloni. Severus la ferma, ma lei non ha intenzione di mollare.*
"Vieni con me."
*Keela si alza e gli porge la mano, portandolo dietro ad alcuni alberi, controllando che lì nei paraggi non ci sia nessun occhio indiscreto. Lo spinge dolcemente contro un albero e si stringe a lui, facendo scivolare una mano nei suoi boxer e iniziando a sussurrargli cose piccanti all'orecchio.*
"Sei così grosso e duro... ti eccita vero? Qualcuno potrebbe scoprirci da un momento all'altro... ti piace mentre salgo e scendo lungo il tuo membro caldo, mmhh?"
*Severus sta cercando di non gemere, ma è veramente eccitato oltre l'inverosimile. Improvvisamente Keela toglie la mano dai suoi boxer e sta per protestare, quando la vede abbassarsi i pantaloni e gli slip, appoggiandosi con il busto ad un albero vicino. A Severus si blocca il respiro in gola.*
"Severus... ho voglia di sentirti dentro di me. Ora."
*Severus si avvicina, aprendo solo la cerniera dei pantaloni e scostando i boxer, passando una mano sulla sua intimità, prima di appoggiarci il suo membro.*
"Sei così bagnata... avevi organizzato tutto, non è vero?"
"Può essere..."
*Severus scuote la testa divertito e si spinge dentro di lei, mettendole subito una mano davanti alla bocca. Inizia a spingere senza darle tregua, sentendola mugolare eccitata, i gemiti attutiti dalla sua mano. Lui sospira soltanto, per non farsi sentire.*
"Che c'è qualcuno lì?"
*Severus si ferma immediatamente, facendo un incanto di disillusione su di loro, mentre Hagrid inizia ad avanzare in mezzo agli alberi. Riprende a spingere piano, stando attento a non fare il minimo rumore, vedendo il mezzo gigante tornare indietro. Continua a spingere finché non sente Keela tremare dal piacere, la quale per non gemere gli morde il pollice e sospira estasiata. Alla fine viene anche lui, mordendo il collo a Keela. Toglie l'incanto di disillusione ed entrambi si sistemano, in silenzio.*
"È stato un bene che passassi di qui per caso."
*Keela abbraccia Severus dolcemente, baciandolo felice. Severus approfondisce il bacio, tenendola stretta a lui.*
"Già... proprio una fortunata coincidenza."
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro