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Capitolo VIII

"Talia, credo di aver trovato l'abito giusto." Dissi a mia sorella, guardandomi allo specchio del camerino.

"Lo credo anch'io. Lo farai cadere ai tuoi piedi, senza ombra di dubbio."

Ero in un negozio con Talia da più di tre ore per cercare un vestito da sera sensuale per conquistare Severus. Quella sera stessa lo avrei indossato, alla festa di Hogwarts, ed era semplicemente perfetto. Non sarei di certo passata inosservata, dato che era rosso e aderente, con una larga scollatura sulla schiena.

"Ma con tutti gli uomini del mondo magico... proprio del professor Piton dovevi innamorarti?" Mi domandò poi, sedendosi su una sedia che era lì vicino.

"È tenebroso ed è intelligente. Ed è Serpeverde. Tre punti a suo favore."

Ovviamente lei scosse il capo e potevo capirla. Era più giovane di me, quindi il professore di pozioni nei suoi ultimi anni ad Hogwarts era stato Severus e lei non era mai stata una cima in pozioni.

"Anche Daniel pensa che tu sia pazza."

Ecco, nemmeno mio fratello era favorevole alla relazione: l'unica che mi appoggiava era mia mamma. Non volevo nemmeno sapere se lo avesse già detto a mio papà.

In teoria Daniel aveva frequentato Hogwarts insieme a Severus, e dato che avevano la stessa età, magari avevano condiviso anche la camera.

"È bello avere una famiglia che ti sostenga." Sbuffai sarcastica, guardando di sottecchi mia sorella mentre mi toglievo il vestito.

"Beh, se lo porti ad un pranzo di famiglia, avvisami prima, così me la svigno."

"Talia!"

~☆~

L'umore di Piton era nero: doveva presentarsi ad una stupida festa di fine anno in Sala Grande. E avrebbe dovuto rivedere Potter, Weasley, la Granger e altri idioti del Ministero, ma soprattutto la Callaghan.

Era ancora infastidito da quello che gli aveva detto la mattina precedente: e così pensava che fosse un verginello? Dopo che aveva osato dirlo, aveva pensato di prenderla e sbatterla contro un muro, per farle effettivamente rimangiare quello che le era sfuggito dalla bocca.

Ma poi ci aveva ripensato, sarebbe stato solo sesso e lui non voleva complicazioni.

Finì di prepararsi e si recò nella Sala Grande: molti ospiti erano già arrivati e stava già rimpiangendo di essersi presentato.

Si andò a sistemare in un angolo, dove c'erano gli altri professori.

"Severus, come sei elegante!" Esclamò Minerva, osservandolo attentamente.

Elegante... aveva solo cambiato casacca: era sempre nera, ma aveva dei motivi argentati lungo i bottoni.

Lui fece una smorfia, così Minerva continuò a parlare del programma della serata, e poi la vide.

In tutto il suo splendore fece il suo ingresso nella Sala.

Deglutì a vuoto, osservando un punto preciso oltre la spalla di Minerva.

Così semplice, con un filo di trucco.

Sembrava una dea. In quel momento non riusciva a pensare ad altro.

"Severus, mi stai ascoltando?" Gli domandò Minerva, facendolo uscire dallo stato di torpore in cui era caduto.

"Come prego?" Fece leggermente spaesato, togliendo gli occhi dalla Callaghan.

"Minerva, credo che Severus abbia cose più importanti da fare piuttosto che ascoltarti..." ridacchiò Poppy, facendole l'occhiolino.

"Come per esempio contemplare la visione in rosso che è appena arrivata." Aggiunse Vitious e Piton sbuffò, roteando gli occhi.

"Non so di cosa stiate parlando."

Gli altri stavano per ribattere, quando il Golden Trio si avvicinò a loro.

"Buonasera professori."

Doveva andarsene da lì... prevedeva parecchie sviolinate e non aveva né la pazienza né la voglia di assecondarli.

~☆~

Ero appena entrata in Sala Grande e dovevo ammettere che in molti avevano accettato l'invito della McGrannit: era un party in grande stile.

Ovviamente non riuscivo a vedere Severus, ma mi sarebbe bastato scorgere una macchia nera in quel mare di vesti eleganti e colorate e il gioco era fatto.

Avevo intenzione di scusarmi per quello che gli avevo detto. Aveva iniziato lui, ma avrei potuto evitare di sottolineare la sua solitudine a letto. Non mi pareva il caso di rovinare la nostra pseudo-conoscenza per un battibecco del genere.

Ma nonostante i tacchi che mi avevano leggermente resa più alta, non lo trovavo proprio.

Mi avvicinai al tavolo dei drink, per prendere dello champagne: ovviamente non avrei esagerato con i superalcolici, evitando di cacciarmi così in situazioni imbarazzanti.

Mi era bastata quella volta quando ancora ero una studentessa ad Hogwarts. Un mio amico era riuscito a tornare nella sala comune con una bottiglia di Whiskey Incendiario. Un bicchiere aveva tirato l'altro ed io la mattina seguente mi ero ritrovata travestita da Ippogriffo. In Sala Grande. A dormire sotto l'albero di Natale.

Era stato un miracolo che nessuno ci avesse scoperto, ma da quel momento non avevo più esagerato con l'alcol.

"Buonasera Callaghan. Serata incantevole, non trovi?"

"Ciao, Severus. Stavo cercando proprio te. Comunque sì, è una serata incantevole."

Lui sorrise leggermente, sorseggiando il suo spumante. Era stata una mia impressione oppure Severus aveva appena cercato di rompere il ghiaccio?

"Comunque volevo scusarmi per quello che ti ho detto ieri mattina, non volevo litigare." Gli confessai poi, dopo aver bevuto un sorso di champagne. "Mi perdoni?"

"Non cambierai mai... parli senza pensare e poi pretendi che ogni volta io ti perdoni." Disse Severus, con una voce melliflua.

"Ma senti da chi viene la predica... hai cominciato tu a stuzzicarmi, ricordi?"

"Siamo pari allora." Concluse infine, guardandosi intorno disgustato.

"Cos'è che ti dà così fastidio?"

Un gruppo di persone lo aveva appena salutato.

"Questi idioti del Ministero. Sono tutti cordiali e gentili, e così falsi... un anno fa avrebbero voluto la mia testa su un piatto d'argento." Disse amaramente, finendo tutto d'un fiato il contenuto del suo calice, per poi appoggiarlo sul tavolo.

Avrei voluto aggiungere che c'erano anche delle donne che lo stavano osservando, probabilmente per capire se fosse solo o accompagnato, ma tenni a freno la mia lingua.

Una vena di gelosia si era impossessata del mio stomaco, ma non potevo tenerlo con me per tutta la serata.

Non feci nemmeno in tempo a chiedergli se volesse venire con me, giusto per offrirgli una via di fuga da delle conversazioni che si preannunciavano noiose, che tre uomini eleganti vennero immediatamente verso di noi.

"Professor Piton, è un piacere rivederla."

"Auror Shacklehorn."

Severus aveva uno sguardo gelido e non accennava a continuare il discorso, quindi mi intromisi in quel silenzio imbarazzante.

"Severus, ..."

"... sarebbe estasiato di passare del tempo con me."

Una delle donne che avevo intravisto un attimo prima era apparsa a fianco di Severus, avviluppandosi al suo braccio e guardandomi con un sorriso falso.

"La guerra ha aperto molte porte, professore?" Disse un altro invitato, facendo ridere il gruppetto che si era formato.

Arrivarono altre persone, tra cui alcuni giornalisti e fotografi, che iniziarono a scattare delle foto alla nuova coppia della serata.

Spinta via in malo modo, iniziai a vagare un po' per la Sala, di pessimo umore. Quella stupida, ignorante e oltretutto cafona mi aveva letteralmente dato il ben servito. Che nervi!

Una cosa era evidente però: non potevo competere con la bellezza e raffinatezza di quella donna perfetta.

Senza rendermene conto, persa com'ero nei miei viaggi mentali, andai a scontrarmi contro la schiena di qualcuno. Quella sera non me ne andava dritta nemmeno una. Avevo le scuse pronte sulla punta della lingua, quando l'uomo misterioso si girò.

"Corey!" Esclamai felice, gettandogli le braccia al collo.

"Ciao Keela! Guardati, sei proprio uno schianto, tesoro." Disse lui, abbracciandomi.

Non vedevo Corey da due anni ormai, dopo che si era trasferito in Francia per approfondire il suo dottorato in Antichità Magiche, ed era uno dei miei migliori amici quando frequentavo Hogwarts. Era il famoso amico con cui mi ero ubriacata.

"Sediamoci, non ci sentiamo da una vita!"

"Certo, bellezza." Mi rispose lui, porgendomi il braccio.

"Allora, come va?" Mi domandò poi, mentre raggiungevamo un posticino tranquillo.

"Va benissimo. A gonfie vele."

Dato che avevo perso di vista Severus e non ero la benvenuta vicino a quelle arpie, mi misi comoda, iniziando a raccontargli della mia vita.

Gli dissi del lavoro al San Mungo, dei momentanei corsi lì a scuola e di come avevo passato le vacanze di Natale, e anche lui mi aggiornò sulle sue ricerche. Era tornato in Inghilterra per le vacanze natalizie e se non ci fossimo incontrati quella sera, sarebbe stata una questione di giorni prima che si fosse presentato con una bottiglia di Whiskey Incendiario davanti a casa mia per ricordare i bei tempi.

"Lo sai che non mi sarei ubriacata." Risi allora, bevendo un sorso dal nuovo bicchiere di champagne.

"Ammettilo che è stata divertente quella volta."

"Se mi ricordassi anche metà della serata sarebbe un traguardo."

Corey sorrise furbamente, sorseggiando il suo drink.

"Dovresti provare a bere qualcosa di più forte, sai? Ti inebri un po', trovi qualcuno con cui passare la nottata e ti garantisco che il sesso sarà fantastico."

Sbuffai divertita, dandogli uno schiaffo leggero sul braccio.

"È così che rimorchi gli uomini al bar? Offri da bere per farli ubriacare e non far capire loro con chi hanno a che fare?"

"Uh, Keela, questa mi ha ferito. Profondamente."

Iniziai a ridere di gusto e lui mi seguì a ruota, rovesciando quasi un vassoio che levitava lì vicino.
Non ci divertivamo così tanto dall'ultima festa a sorpresa di compleanno che mi aveva organizzato poco prima di partire.

"C'è qualche uomo nella tua vita? Un bel mago francese, per caso?"

"No... sono in astinenza da sesso da un bel po'." Sospirò lui, passandosi una mano fra i capelli. "Ma ci sto lavorando... c'è un apprendista carino nell'ufficio accanto al mio. E tu, bellezza? Qualcuno di affascinante ha catturato la tua attenzione?"

"È un po' complicato, a dire il vero. Conosci Severus Piton?"

"Mmhh... ti piacciono gli uomini tenebrosi." Mi stuzzicò lui, spostandomi una ciocca di capelli dal viso. "Ha già strisciato, subdolo come un serpente, tu-sai-dove?"

Scossi la testa, amareggiata, portandomi il calice alle labbra. Non eravamo lontanamente vicini a fare voi-sapete-cosa.

"Ci siamo baciati solo due volte, ma credimi quando ti dico che è stata un'esperienza magica. Il problema è che non vuole aprirsi e dare una chance al nostro rapporto."

"Beh, allora è un cretino. Sei una bomba, Keela." Fece Corey, dandomi un bacio sulla guancia.

"Dillo a lui, dato che sta girando per la Sala Grande con un'oca bionda arpionata al suo braccio."

Corey si mise a ridere, ma poi la sua espressione cambiò improvvisamente: lo sguardo che mi stava lanciando non prometteva nulla di buono.

"Che ne dici di far ingelosire un po' il tuo cavaliere oscuro?"

~☆~

Piton sentiva gli inizi di un'emicrania tremenda farsi strada nella sua testa. Fotografi lo stavano seguendo per assicurarsi una sua foto in compagnia del gentil sesso. Probabilmente il giorno successivo avrebbe trovato articoli che facevano varie congetture sulla sua vita privata.

Poi c'erano gli ipocriti del Ministero che sciorinavano lodi e facevano battute sul fatto che non gli mancassero le opportunità per concludere in bellezza la serata.

Grazie alla donna tutta curve e niente cervello che aveva incollata al braccio aveva sicuramente bruciato qualsiasi possibilità di restare da solo, anche solo per un momento, con la Callaghan. Quindi no, non avrebbe concluso in bellezza la serata.

Purtroppo il momento del ballo si stava avvicinando e Piton doveva trovare il prima possibile una soluzione per la sua sequestratrice. Nemmeno sotto un Imperius avrebbe danzato con lei. Poteva scordarselo.

E la sua occasione arrivò quando quella donna - Augustine - gli chiese di accompagnarla alla toilette, con fare malizioso.

Lui acconsentì, ma non appena furono lontani da occhi indiscreti, lo bloccò nel corridoio deserto, avviluppandosi al suo corpo in cerca delle sue labbra.

La sua mano stava percorrendo pericolosamente il suo addome, ansiosa di raggiungere la destinazione finale.

Veloce come un boccino d'oro, Piton sfilò la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e le lanciò un Confundus, per poi lanciare su se stesso un incantesimo di Disillusione. La osservò mentre si guardava intorno spaesata, per poi alzare le spalle e dirigersi verso questo benedetto bagno.

Poteva considerarsi finalmente salvo. Ancora leggermente scioccato dall'audacia della donna, tornò ai festeggiamenti, sistemandosi vicino al tavolo del punch.

Vide le prime coppie iniziare a ballare e scorse anche la Callaghan, con un uomo. Erano abbastanza affiatati e sentì una morsa allo stomaco guardandoli. La mano di lui era appena sopra il sedere ed erano molto vicini.

Strinse leggermente il bicchiere che aveva in mano, non distogliendo lo sguardo dalla coppia, e quasi lo stritolò quando vide che lui le aveva appena strizzato una natica, per poi tornare a posizionare la mano sulla schiena.

Ne ebbe abbastanza quando quell'uomo le lasciò un bacio sul collo, e buttando in malo modo il bicchiere su un vassoio che levitava lì vicino, se ne andò. Prese il mantello e velocemente uscì, dirigendosi verso la torre di astronomia. Doveva restare da solo per schiarirsi le idee, ma non poteva fare a meno di pensare a come quel verme la stesse toccando.

Lo avrebbe schiantato, ma non ne aveva nessun diritto. Lei non era sua.

Aveva rovinato tutto per l'ennesima volta. Quell'oca che gli era stata vicina per tutta la sera aveva fatto allontanare la Callaghan.

Da quello che aveva visto non aveva perso tempo a trovare qualcun altro. Rimpiazziamo il povero e sfigato Snivellus.

Guardò il cielo stellato, facendo un respiro profondo e si passò una mano sul viso, sentendo ancora la musica della Sala Grande in lontananza.

"Che ci fai qui? Si stanno divertendo tutti dentro." Esordì poi la Callaghan, avvicinandosi a lui, avvolta nel suo mantello argenteo.

"Non mi piace ballare." Disse solamente, stringendo i pugni.

"Torna dal tuo Romeo, voglio restare solo."

"Da chi?"

"Dall'uomo su cui eri avviluppata poco fa."

"Ah, Corey, intendi. Siamo solo amici, tranquillo." Lo rassicurò lei, mettendogli una mano sul braccio.

"E ti fai stringere il sedere da un amico in quel modo? Voleva venire a letto con te."

"A dire il vero era un test per te." Rise la Callaghan. "Più che nel mio, vorrebbe venire nel tuo di letto."

"Come prego?"

"Corey è gay. Voleva vedere se aveva veramente qualche chance per conquistarti."

Piton tirò un sospiro di sollievo, mascherandolo con un colpo di tosse.

"Non voglio sapere altro."

~☆~

Corey era un fottuto genio: era riuscito a far ingelosire Severus. Infatti mentre ballavo lo avevo visto uscire velocemente, con un viso talmente scuro da far spaventare anche un disennatore... e il mio amico, che lo aveva osservato per tutto il tempo, mi aveva riferito che stava per rompere il bicchiere di Whiskey vuoto che aveva in mano.

Per fortuna non avevo visto l'ombra della donna perfetta al suo fianco. Forse era riuscito a scrollarsela di dosso finalmente.

Lo avevo seguito poco dopo e lo avevo visto salire sulla torre d'astronomia: dovevo prendere coraggio e andare lì insieme a lui.

Accidenti, avrei dovuto superare la mia paura dell'altezza e l'avrei affrontata solo per Severus.

Gli avevo parlato e avevo sentito chiaramente la gelosia nelle sue risposte.

"E tu dove hai lasciato la tua deliziosa accompagnatrice?"

Severus mormorò contrariato, lanciandomi uno sguardo assassino.

"Ha cercato di molestarmi in corridoio. Le ho lanciato un Confundus."

La zoccola non aveva di certo perso tempo! Mi rincuorava il fatto che Severus non fosse interessato alle sue attenzioni. Forse era l'unica gioia della serata dopo essermi fatta mille film mentali.

Restammo per un po' in silenzio, e cercai di non guardare giù, bensì verso il cielo stellato: era proprio romantico.

Continuavo a sentire la musica della Sala Grande, che arrivava grazie al leggero venticello, e mi decisi a fare un'altra volta il primo passo.

"Severus, che ne dici di ballare un po'?" Gli chiesi infatti, prendendogli una mano.

"Non mi piace ballare, te l'ho già detto." Sbuffò lui, ma lo convinsi alla fine, tirandolo verso di me.

Si mise in posizione e mi attirò a lui, facendo scivolare la mano sulla mia schiena nuda, arrivando sopra il sedere. Intelligente l'uomo... aveva evitato il mantello, infilandosi sotto, cosicché rabbrividii di piacere.

Era un lento, molto romantico, e poggiai la testa sul suo petto, mentre iniziavamo a muoverci con grazia. Sentivo il suo cuore battere forte e deciso, e dopo un po' iniziai a tremare. Tra la mano di Severus e il freddo pungente di dicembre, avevo la pelle d'oca.

"Hai freddo?" Mi domandò lui a quel punto, stringendomi di più.

"Abbastanza." Sussurrai, alzando la testa, per guardarlo negli occhi.

"Forse potrei scaldarti io in qualche modo." Bisbigliò Severus, facendo uno dei suoi sorrisini, per poi avventarsi sulle mie labbra delicatamente.

Il mio cuore mancò un battito: non mi sarei mai immaginata che prendesse l'iniziativa e se aveva cominciato lui a baciarmi, voleva dire solo una cosa. Aveva deciso di cedere ai suoi sentimenti.

Fece entrare la lingua nella mia bocca, esplorandola gentilmente. Finalmente riuscivo a sentire il sapore di Severus misto a quello del liquore che tanto gli piaceva.

Quando rimanemmo senza fiato ci staccammo, ma non riuscivo a togliere gli occhi dai suoi. Erano così diversi dal solito.

Gli feci una carezza sulla guancia, lasciandogli un altro bacio sulle labbra, casto questa volta.

"Il tuo metodo ha decisamente funzionato."

Tornò a baciarmi: un bacio leggero sulle labbra, diversi sulla mascella per poi arrivare al collo, che mordicchiò con gentilezza.

Mi lasciai sfuggire un sospiro di piacere, che ovviamente non passò inosservato a Severus.

"Sei molto attraente questa sera." Aggiunse poi, staccandosi leggermente dal mio corpo.

Beh, dovevo ammettere che l'abito che avevo scelto aveva centrato in pieno l'obiettivo.

"Grazie. Sei molto elegante anche tu."

Severus continuava a guardarmi intensamente negli occhi, senza accennare a voler interrompere quello scambio di sguardi.

"Perché ora?" Mormorai sulle sue labbra, lasciandogli un lungo bacio dolce.

"Cosa intendi?"

"Ieri mi hai rivolto a malapena la parola. Sono solo stanca di questo prendere e lasciare."

"Ho avuto modo di pensare. Poi ti ho vista entrare nella Sala Grande questa sera e credo di aver avuto una rivelazione."

"Quindi hai intenzione di dare una possibilità alla nostra... conoscenza approfondita?"

"Direi di vedere dove ci porta." Concluse Severus, posandomi un bacio sulla fronte.

Lo abbracciai, stringendomi al suo corpo e sospirando soddisfatta.

~☆~

Piton si era lasciato finalmente andare, e non se ne era pentito per il momento, gli sembrava di essersi tolto un grosso peso dalle spalle.

Stavano andando nel giardino di Hogwarts, per fare una camminata. Infatti non aveva voglia di tornare all'interno del castello, Minerva & Co. avrebbero continuato a spettegolare per tutta la sera.

C'erano pochissime persone, solo carrozze e qualche studente che era rimasto ad Hogwarts anche per le vacanze.

C'era una coppietta di ragazzini che si stava baciando dentro una carrozza, li vedeva perfettamente dai vetri appannati. Stava per andare a sorprenderli per togliergli dei punti, quando lei gli strinse la mano.

"Sono felici, lasciali in pace." Ridacchiò facendogli l'occhiolino.

"Non sono luoghi adatti."

"Vuoi dire che non hai mai pomiciato in una carrozza?" Chiese sbalordita, alzando un sopracciglio.

"No."

~☆~

Severus mi aveva sbalordito: tutti si erano sbaciucchiati almeno una volta in una carrozza durante le feste! E invece lui no, sembrava anche abbastanza scocciato solo per il fatto che lo avessi insinuato.

In quel momento mi venne un'idea a dir poco folle: era tempo di fare una nuova esperienza.
Lo trascinai verso una vettura e gli stampai un bacio sulle labbra.

"Dai, Severus..." gli suggerii allora, aprendo la portiera.

"Sei completamente pazza." Mi rispose lui, guardandomi pericolosamente.

"Vieni qui, bacchettone." Risi infine, prendendolo per il mantello e trascinandomelo dentro la carrozza.

"Smettila... ci... potreb... bero... vedere..."

Severus stava cercando di fermarmi, ma nessuno sarebbe venuto a guastarci la festa. In fin dei conti il resto del corpo docenti stava festeggiando in Sala Grande.

"Ho chiuso la portiera a chiave. I finestrini sono già appannati. Non ci vedrà nessuno, fidati. Siamo in quella più isolata."

E dovevo averlo convinto, perché iniziò a ricambiare le mie attenzioni, prendendo il mio viso con entrambe le mani e baciandomi divinamente.

"Mi sto comportando come un adolescente." Borbottò Severus, mentre gli stavo mordicchiando e leccando la pelle del collo, con l'intenzione di lasciargli un succhiotto.

"Lasciati andare, vedrai che ti divertirai." Gli risposi allora, alzando leggermente il vestito e mettendomi a cavalcioni sul suo bacino.

"Ammettilo che è eccitante e pericoloso." Sussurrai sulle sue labbra, lasciandogli un piccolo bacio. "Proprio come te. Sei eccitante e pericoloso."

"Sono un professore, ho una reputazione da difendere. Se ci scoprono siamo finiti." Sibilò lui sulla mia pelle, mentre mi mordeva le corde del collo.

Sospirai estasiata, ma poi mi spostai leggermente, per guardarlo negli occhi.

"Ti ho portato qui per un motivo: la tua prima pomiciata in una carrozza. Cominciamo?" Gli domandai maliziosamente, giocando con le ciocche corvine.

"Sei così dannatamente Serpeverde." Ribatté lui, premendo le sue labbra sulle mie e stringendomi al suo corpo.

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Spazio autrice

Ciao a tutte! Ed ecco qui il capitolo VIII! È uno dei capitoli decisivi: Severus ha deciso di cedere ai suoi sentimenti per Keela! *la folla applaude e urla di felicità*

Ho deciso di pubblicarlo oggi per essere in tema con la giornata: ultimo giorno dell'anno nel nostro mondo e anche in quello potteriano. :)

Vi assicuro che il prossimo capitolo sarà hot (finalmente) e cercherò di pubblicarlo il prima possibile, anche se devo sistemare ancora qualcosina.

Intanto vi è piaciuto il bacio che Severus le ha dato? Vi anticipo già che non si fermeranno alla pomiciata mentre sono nella carrozza, ma potrebbe esserci qualche imprevisto.

Prima che mi dimentichi, ho anche la foto del vestito.

Che ve ne pare? Io lo adoro. :)
Se avete un po' di tempo, lasciatemi qualche recensione, sono proprio curiosa di sapere qual è stata la vostra parte preferita.

Alla prossima! ;)

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