Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo VII

Ero carichissima. Il giorno della missione era arrivato. Questa volta sarei stata ben attenta a non farmi lanciare incantesimi oscuri: non volevo di certo trovarmi altre ferite e cicatrici sul corpo. Quei delinquenti avrebbero dovuto tenere alta la guardia... Keela Callaghan li avrebbe sconfitti e consegnati ad Azkaban.

Ovviamente con l'aiuto di Severus. Anzi, io aiutavo Severus, se volevamo essere precisi.

Non mi capacitavo ancora del fatto che fosse stato un Mangiamorte. Non riuscivo ad immaginarlo mentre lanciava un'Avada. Era scorbutico e acido, il tutto confezionato da una buona dose di sarcasmo, ma, tralasciando la sua passione per le Arti Oscure, non vedevo in lui il classico seguace del Signore Oscuro.

Come mi aveva ripetuto più volte, errore di gioventù.

Nel pomeriggio mi smaterializzai ad Hogwarts, diretta al suo ufficio. Infatti, come al solito, solamente lui conosceva i dettagli. Non me li rivelava mai. Neanche andassi a spifferarli a tutto il mondo magico.

"Ciao, Keela!"

Mi portai una mano al petto, spaventata. Di solito era Severus che mi faceva questi agguati, ma dovevo ammettere che Pomona aveva imparato i trucchetti del pipistrello dei sotterranei.

"Ciao!"

"Sei tornata già ad Hogwarts?" Mi domandò sorpresa.

"No, c'è una missione, quindi devo incontrare Severus."

"Mi raccomando, stai attenta." Aggiunse poi, mettendomi una mano sulla spalla. "Ah, quasi dimenticavo... hai qualche programma per l'ultimo dell'anno?"

"No."

Ovviamente con la mia vita molto attiva a livello sociale, non ero stata invitata da nessuna parte.

"Allora potresti passarlo qui, ci sarà una piccola festa, Minerva ha spedito degli inviti al Ministero. Insomma, staremo in compagnia."

Avevo i miei dubbi che fosse piccola, considerando anche gli inviti al Ministero, ma se Minerva voleva festeggiare in grande, chi ero io per impedirglielo? Sarebbe stata un'occasione per vestirmi elegantemente ed indossare un abito da sera, cosa che non facevo da un secolo.

"Ci sarò di sicuro! Ma ora devo proprio scappare... ci vediamo!"

Lei mi salutò ed io sfrecciai verso l'ufficio di Severus.
Se fossi arrivata in ritardo mi avrebbe come minimo uccisa, solo per qualche minuto si alterava!

"Ciao Severus, ci sei?" Chiesi entrando nel suo laboratorio, dopo aver bussato, e guardandomi in giro.

"Non ti hanno insegnato ad aspettare il permesso prima di entrare?" Fece lui, alzandosi dalla poltrona.

"E a te non hanno insegnato che è buona educazione rispondere ad un saluto?"

L'unica risposta che mi diede Severus fu un mormorio infastidito.

"Ti sei alzato con la luna storta questa mattina? Sei più scorbutico del solito."

"Andiamo Callaghan." Concluse Severus, dopo avermi lanciato un'occhiataccia delle sue, per poi porgermi un piccolo vaso. Molto probabilmente era la nostra passaporta.

"Agli ordini, comandante." Lo presi in giro allora, afferrando l'oggetto che mi aveva porto in precedenza.

Ci smaterializzammo in un vicolo buio, tutto pieno di pozzanghere: sembrava Nocturn Alley.

"Ma dove siamo?"

"A Nocturn Alley. Da brava ragazza non sarai mai capitata qui, nemmeno per caso." Mi sfotté Severus ed io sbuffai: c'erano maghi poco raccomandabili in questa zona.

"Non dirmi che dormiremo qui in una topaia!"

"No, a Diagon Alley."

Stavo per fargli un'altra domanda, quando sentii un rumore alla nostra destra. Sobbalzai lì sul posto dalla paura e mi strinsi a Severus.

"È solamente un gatto." Sbottò irritato, iniziando a camminare. Lo seguii, standogli accanto, quasi appiccicata al suo corpo. Ma perché quando doveva afferrarmi il polso non me lo prendeva?

Avevamo il cappuccio del mantello in testa, cosicché non ci riconoscessero, ma c'erano tanti maghi e streghe dall'aria losca in giro, che mi facevano accapponare la pelle.

Questa volta gli afferrai io la mano, mentre cercavo di non perdere il contatto con il suo corpo. 

"Ci stanno osservando tutti... ho un brutto presentimento. Non lasciarmi sola, ti prego." Lo supplicai sussurrando e lui roteò gli occhi, senza dirmi nulla.

Ci appostammo in un altro vicolo, molto più buio e freddo del precedente e ci sedemmo su delle casse di legno che erano addossate ad un muretto.

"Che facciamo ora?" Gli domandai allora, guardandomi intorno, schifata. Certo che faceva proprio ribrezzo questo posto.

"Aspettiamo che escano allo scoperto." Mi rispose lui semplicemente, come se fosse ovvio.

"Potrebbe volerci fino a questa sera, lo sai vero? E sono appena le quattro del pomeriggio. Devo stare cinque ore a congelarmi il sedere per questi due delinquenti?"

"Smettila di lamentarti. Altrimenti ti lascio nella taverna che hai visto mentre venivamo qui."

"Mi stai minacciando per caso?" Chiesi per conferma, anche se erano evidenti le sue intenzioni: se lo aveva detto, era in grado di metterlo in pratica.

"Non ti sfugge nulla Callaghan."

Ancora con questo Callaghan! Era da un mese che eravamo entrati in sintonia, passavamo molto più tempo insieme e ancora mi chiamava con il cognome.

"Mi chiamo Keela, ti entrerà mai in testa?"

"No. Ora taci."

~☆~

Quel pomeriggio si sarebbe rivelato più complicato del previsto: la Callaghan non stava zitta un secondo e, dato che aveva paura, era costantemente incollata a lui. Quasi sicuramente quei due imbecilli per quel giorno non si sarebbero fatti vedere. Il Ministero doveva sempre esagerare. La missione sarebbe potuta benissimo durare un solo giorno e invece doveva dormire in una squallida camera di un hotel.

Era calata la sera oramai e ancora i Mangiamorte non erano usciti dal loro nascondiglio, quindi le sue supposizioni erano giuste.

"Severus, mi sto congelando." Fece poi lei e Piton la guardò irritato.

"E allora?"

"Quando andiamo? Ormai non succederà nulla, non possono nemmeno scappare, con le restrizioni imposte dal Ministero."

"Smettila." Sbottò infine, alzandosi e cominciando a camminare velocemente, cosa che la fece annaspare dalla paura.

Poco dopo si avviluppò al suo braccio, afferrando la sua mano.

Sarebbe stata una lunga spedizione... uscirono in poco tempo da Nocturn Alley e la Callaghan sospirò felice, respirando a pieni polmoni l'aria.

"Bene, dov'è questo hotel?"

"La smetti di fare domande?" Disse Piton infastidito.

Il suo comportamento troppo sfacciato, come quando aveva osato baciarlo, non doveva più emergere. Quindi con una buona dose di acidità e sarcasmo pensava di tenerla a bada.

~☆~

Severus aveva decisamente una giornata storta: mi aveva sempre risposto in malo modo.

Fortunatamente a momenti mi sarei ritirata in camera mia, così il pipistrello si sarebbe calmato in santa pace. Infatti eravamo arrivati all'hotel: non sapevo nemmeno della sua esistenza, non lo avevo mai visto. Però era veramente carino e accogliente.

"Buonasera, ci dovrebbero essere due camere prenotate. Callaghan e Piton."

Non mi pareva proprio il caso di far parlare lo scorbutico vestito di nero alle mie spalle, quindi mi ero rivolta io alla receptionist, evitandole così di rimanere bruciata con lo sguardo inceneritore di Severus.

Lei consultò il suo libro, ma ci stava mettendo troppo per i miei gusti.

"Guardi che forse intendeva una camera doppia a nome Piton... il suo cognome purtroppo non risulta nell'elenco." Disse infine, facendomi prendere un colpo.

Molto probabilmente il Ministero non aveva capito una pluffa.

"È uno scherzo per caso?" Ringhiò Severus, guardando la ragazza di fronte a me in cagnesco.

Non aveva nessuna colpa lei!

"Spero che abbia una spiegazione decente!"

"Severus! Non è colpa sua! È colpa del Ministero!"

"Non c'è nessun problema, stia tranquilla." La rassicurai io, prendendo le chiavi che mi porgeva.

"La cena sarà servita fra mezz'ora in camera. Mi scuso ancora per l'inconveniente."

"Non si preoccupi."

~☆~

Piton era furibondo. Non si preoccupi? Una cosa dovevano fare quelli del Ministero: non capivano un accidente quegli idioti!

La camera sarà stata doppia, ma lui non aveva intenzione di dividerla con una donna: non lo aveva mai fatto e non aveva intenzione di cominciare in quel preciso istante.

Avevano appena finito di cenare e pensava che la Callaghan lo avrebbe sedotto alla grande. Invece da quando erano entrati nella stanza era stata tranquilla, non lo aveva stuzzicato.

"Severus, vai prima tu in bagno? Perché ho intenzione di usare quella splendida vasca che ho visto prima." Lo avvisò poi, mentre leggeva il giornale.

"Vai." Le disse solamente, non alzando nemmeno lo sguardo dall'articolo che stava leggendo.

"Va bene."

~☆~

Severus mi aveva dato il via libera: il bagno era mio. La vasca era immensa e con un colpo di bacchetta la riempii di acqua calda e bolle di sapone.

Mi sarei decisamente rilassata.

C'era solo un piccolo problema per la nottata: avevo una sottoveste che mi arrivava appena a metà coscia.

Non pensavo nemmeno lontanamente di essere nella stessa camera di Severus quando avevo deciso cosa indossare per la notte.

Avevo intuito che non fosse il momento adatto per provocarlo, dato che mi era sembrato abbastanza incavolato quel giorno.

Però la sottoveste era nella tasca del mantello e non avevo intenzione di trasfigurarla: la seta si rovinava.

E come mi sarei dovuta comportare con il fatto che avremmo condiviso lo stesso letto? Solo al pensiero di stare al caldo sotto le coperte con Severus, il mio stomaco faceva le capriole.

Solo che, se mi fossi azzardata a sfiorarlo, mi avrebbe affatturata. L'ultimo bacio che gli avevo dato lo aveva chiaramente destabilizzato. Non c'era altra spiegazione. Mi aveva tenuto il muso tutto il giorno!

Mi immersi nell'acqua, sospirando di piacere, e appoggiai la testa sul cuscino che era presente sul bordo della vasca: con tutto il freddo del pomeriggio, quello era il paradiso.

~☆~

Forse non era la mossa migliore aver lasciato il bagno alla Callaghan: un'ora e mezza ed ancora non si decideva ad uscire.

Di questo passo sarebbe invecchiato lì su quella sedia.

Stava per alzarsi e andare a bussare, quando lei uscì e Piton cercò di tenere il suo sguardo puntato nei suoi occhi: aveva i capelli sciolti, una sottoveste abbastanza provocante e lui era inebriato dal suo profumo.

"Pensavo fossi morta." Ghignò infine, superandola per andare a prepararsi per la notte.

"Per tua sfortuna sono ancora viva e vegeta." Gli rispose lei, facendogli l'occhiolino. Chiuse la porta del bagno e sbuffò: sarebbe stata una lunghissima e difficilissima notte.

Ovviamente non aveva avuto bisogno di portarsi bagagli: il pigiama era rimpicciolito dentro una tasca del mantello e molto probabilmente anche lei aveva avuto la sua stessa idea.

Si fece una doccia veloce e si cambiò, tornando in camera, e rimase decisamente spiazzato da quello che vide.

La Callaghan si era sistemata sul letto e non gli pareva il caso di distendersi vicino a lei: voleva evitare conseguenze spiacevoli.

"Dove vai scusa?" Gli chiese poi, mettendosi a sedere.

"A dormire."

"Dove? Nel terrazzo?"

"Sul divano." Disse infine, alzando un sopracciglio, aspettando che lo rimbeccasse.

"Ma è scomodo! C'è un letto matrimoniale qui, c'è spazio a sufficienza."

~☆~

Severus voleva dormire sul divano: immaginavo che quella sarebbe stata la sua reazione non appena mi avesse vista distesa a letto. Ero seria, però. Per una volta ero seria.

Dopo l'appostamento al freddo non poteva dormire tutto accartocciato su un divano. Non lo avrei toccato contro la sua volontà, ma lui non sembrava molto convinto.

"Non vorrei mai che mi violentassi." Disse Severus, guardandomi con le braccia incrociate al petto.

"Non ti sfiorerò nemmeno, Severus."

Cosa pensava, che fossi una specie di maniaca sessuale? Ero stata un po' avventata con i baci, ma non lo avevo di certo molestato. C'era stato un chiaro interesse da parte sua, che non venisse ora a dirmi che non aveva provato nulla.

"Stai attenta che se mi tocchi anche solo con un dito, ti schianto. Questa volta sono serio." Si arrese lui infine, venendo a distendersi al mio fianco.

"Stai tranquillo." Gli dissi, sorridendogli.

"Hmpf." Sbuffò lui, mettendosi sotto le coperte.

"Buonanotte Severus."

"Buonanotte."

Gli diedi la schiena, coprendomi bene e mettendo un braccio sotto il cuscino, però continuavo a sentire un leggero spiffero d'aria fredda sulla schiena, molto fastidioso.

Tirai leggermente le coperte, ma ogni volta che ci provavo il pipistrello mi faceva tornare al punto di partenza.

"Severus, pensi di smetterla di tenerti tutte le coperte? Sto morendo di freddo." Feci allora, dando uno strattone più forte del precedente, riuscendo a prendermi la parte che mi spettava.

"Se permetti ho diritto anch'io a restare coperto." E dicendo questo si riprese il lenzuolo con il piumino.

"Sei impossibile!" Sbuffai infine e senza preavviso ripresi la mia lotta, solo che lui, dopo aver trattenuto le coperte per un po', le lasciò andare, cosicché finii con il sedere a terra.

Per la prima volta sentii Severus ridere leggermente, una risata bassa e roca, molto sensuale.

"Felice di farti divertire." Dissi alzandomi e rimettendomi al mio posto, rinunciando a mettermi contro l'uomo accanto a me.

Mattina presto

Mi svegliai mezza intontita la mattina successiva: non riuscivo bene a capire dove fossi... cercai di fare mente locale: la missione, l'hotel, il disguido con la camera.

Ecco quello che mi serviva sapere. Non ero nelle mie stanze, quindi non dovevo far rumore se avessi avuto bisogno di andare in bagno, altrimenti Severus si sarebbe svegliato.

La notte passata su un letto nuovo stava dando i suoi frutti: tutto il braccio sinistro era addormentato, dato che ero ancora distesa sul fianco.

E poi avevo un caldo pazzesco... cercai di girarmi, ma qualcosa me lo impedì. Il mio cuore iniziò a battere furiosamente: ci misi un secondo a capire. Severus era incollato al mio corpo e non appena mi ero mossa mi aveva stretto di più.

Santo Merlino! Un suo braccio mi avvolgeva la vita, l'altro era bloccato tra me e il materasso, e la sua mano era posizionata proprio sul mio seno.

Dovevo mantenere la calma, ma nel mio stomaco stavano volando mille farfalle.

Comunque, nonostante questa situazione molto piacevole, il braccio era tutto indolenzito, quindi molto lentamente mi spostai di qualche millimetro, giusto per fargli tornare la sensibilità.

Rimasi poi ferma, in dormiveglia, gustandomi il contatto con il suo corpo. Sentivo il suo respiro sul collo, che mi faceva venire i brividi, e solo successivamente mi accorsi di un piccolo particolare.

Beh, piccolo, non sembrava tanto piccolo... lui si era mosso e avevo sentito qualcosa contro il sedere. Già, mi sembrava che Severus fosse abbastanza eccitato.

Una scossa di eccitazione mi arrivò dritta al basso ventre, ma cercai di non andare incontro al suo bacino. Non volevo che si svegliasse, interrompendo così quel momento di pura beatitudine.

Alla fine mi appisolai fra le sue braccia, come nei miei sogni.

~☆~

Piton si svegliò rilassato, sbattendo piano le palpebre: c'era qualcosa che non quadrava.

Continuava a sentire il profumo della Callaghan e sentiva soprattutto il suo corpo.

"Maledizione." Mugugnò cercando di togliere le mani senza svegliarla, ma non appena ci provò, lei sospirò, iniziando a girarsi.

Vide il suo viso addormentato sprofondare nell'incavo del suo collo e infine si rese conto di un problema: era molto eccitato. Troppo eccitato.

Ebbe un fremito, quando lei, inconsciamente, strusciò la coscia contro il suo membro duro.

Doveva scivolare fuori dall'abbraccio in cui era intrappolato, anche se stranamente gli faceva piacere sentire il corpo della Callaghan aderire al proprio. Molto delicatamente le spostò una ciocca di capelli, tracciando poi il contorno del viso, carezzandole gentilmente la guancia.

Avrebbe dovuto alzarsi, ma rimase a rilassarsi sul letto, abbracciato a lei. Lo sapeva che ci sarebbero state conseguenze spiacevoli. Chiuse di nuovo gli occhi, al diavolo anche i Mangiamorte!

Se solo non si fosse sentito in colpa, si sarebbe aperto con lei... ma sicuramente avrebbe sofferto, l'avrebbe lasciata con il cuore in mille pezzi.

Non era il tipo d'uomo che baciava ogni minuto la sua donna per renderla felice. Non era l'uomo che lei pensava che fosse.

Pensando attentamente, si ricordò di non aver mai avuto una fidanzata: ovviamente nessuna si era mai avvicinata a lui. E Piton di certo non ne aveva avuto bisogno, avrebbero solo intralciato il suo lavoro.

Mentre era perso in quei pensieri deprimenti sentì un ticchettio alla finestra. Aprì un occhio e riconobbe subito il gufo del Ministero. In quel momento doveva proprio alzarsi, quindi lentamente cercò di spostarsi senza svegliarla: fortunatamente ci riuscì e sgattaiolò alla finestra. Prese la lettera senza far entrare l'animale e la lesse.

Falso allarme: i due individui loschi che stavate tenendo sotto osservazione non sono Mangiamorte. Missione annullata.

"Idioti."

~☆~

La seconda volta mi svegliai con lo scrosciare dell'acqua: Severus si stava facendo una doccia.

Mi stiracchiai felice, per poi alzarmi ed andare alla finestra.

Guardai la via trafficata di Diagon Alley, imbiancata dalla neve, mentre una marea di persone camminava abbastanza velocemente avvolta nei suoi mantelli.

Faceva un freddo cane: già mi veniva male pensando all'appostamento che avremmo fatto di lì a poco... e dato che non volevo beccarmi un raffreddore andai a frugare nella tasca del mantello, dove avevo messo una veste da strega più pesante.

Mi tolsi la sottoveste e proprio in quel momento si aprì la porta del bagno. Proprio. In. Quel. Momento.

"Severus! Aspetta!"

D'istinto mi catapultai contro la porta, chiudendogliela in faccia. Mi vestii in fretta e furia, guardandomi velocemente allo specchio.
I capelli erano un disastro e avevo lo stampo del cuscino sulla guancia.

"Mi potresti spiegare perché mi hai chiuso la porta in faccia?" Sbottò lui, massaggiandosi il naso.

"Ero nuda."

"Sai che spettacolo..." ghignò Severus, facendomi un sorriso maligno e passandomi una lettera.

"Missione annullata." Disse solamente, iniziando a mettersi il mantello.

Bene, almeno non avrei sorbito il freddo dell'appostamento, però ero rimasta allibita da quello che mi aveva detto poco prima.

Sai che spettacolo.

Stava per andarsene, ma lo bloccai in tempo, prendendolo per un braccio e facendolo girare.

Respirai profondamente e gli afferrai il mantello, avvicinandolo a me, tanto da sentire il suo respiro.

"Guarda che ti ho sentito questa mattina. Non mi pareva ti dispiacesse avermi vicino." Sussurrai sulle sue labbra, guardandolo intensamente negli occhi.

"Sono un uomo. Quello che hai sentito mi succede ogni mattina." Sibilò lui, ricambiando i miei sguardi di fuoco.

"Dai Severus, non hai quindici anni. Non sparare cazzate."

Esasperata lo lasciai andare e lui mi lanciò uno sguardo torvo.

"Ma cosa vuoi saperne, ragazzina."

"Severus! Ho solamente qualche anno in meno di te!"

Lui in risposta alzò solamente le spalle, facendomi innervosire: odiavo quando era così menefreghista.

"Scommetto che ti porterà ricordi piacevoli, sarà il primo che hai sentito nella tua vita." Continuò poi a prendermi per i fondelli, aumentando il mio già consistente nervosismo: aveva il potere di infastidirmi in tre secondi.

"Credo che lo stesso valga per te. Hai mai avuto una donna nel tuo letto?"

Severus mi guardò in cagnesco, per poi girarsi e andare verso la porta.

"Non ne hai idea, Callaghan." Disse solamente con un tono monotono, infine uscendo e sbattendo la porta.

Io mi buttai a peso morto sul letto, sbuffando: perché finivamo sempre con il litigare?

_____________________________

Spazio autrice

Ciao a tutte! Ed eccomi qui con il settimo capitolo! Scusate per la mia enorme assenza, ma sono stata molto impegnata e non avevo mai il tempo per modificare questo capitoletto.

Però tra varie peripezie ce l'ho fatta, quindi spero che vi sia piaciuto.

Vi prometto che a breve potrebbe esserci qualche svolta, ma non vi svelo troppi dettagli.

Un Whiskey tira l'altro, atmosfera di festa, tutti abbassano la guardia e puf! Il gioco è fatto. ;)

Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo? E soprattutto, si riappacificheranno Keela e Severus?

Fatemi sapere cosa ne pensate, se ne avete voglia lasciatemi una piccola recensione e alla prossima! :)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro