|| Benjamin ||

« Quindi tu non ne sapevi nulla? » Mi domanda Anna. È visibilmente scioccata. Non la biasimo. Lo ero anche io. Quello che più mi dispiace però è di averle mentito. Lo so che sta lottando con se stessa per non saltare a false conclusioni. Sapere dell'esistenza del piccolo Tommaso deve essere dura da accettare per lei.

« Io...non volevo mentirti. È solo che non volevo addossarti altri problemi. Devi già pensare ai tuoi. »

« Però non dovevi. Avevo il diritto di saperlo. »

Abbasso il capo colpevole, quelle parole mi feriscono. So bene di aver sbagliato.

« Farò di tutto per farmi perdonare. Non hai idea di quanto sono mortificato. » Mi metto in ginocchio tra le sue gambe e intreccio le mie mani con le sue. « Amore mio, perdonami. Per favore? »

Lei vaga con lo sguardo su tutta stanza, evitando i miei occhi. Ma poi le sue labbra si piegano in una smorfia divertita. « Ti odio. Sei troppo carino quando sei disperato... »

« Ehi! » Mi fingo offeso scoppiando però a ridere. Lei mi segue un secondo dopo. China il capo verso di me e mi stampa un bacio sulle labbra.

« Ho fame. Andiamo a prendere qualcosa da mangiare? » Chiede Anna stringendomi più vicino a se, per quanto il suo pancione glielo permetta.

Annuisco e l'accompagno in cucina.

Troviamo l'amica di Rox mentre si gusta una deliziosa croissant alla crema.

Ci guarda accigliata.

« Avete già fatto pace? » Chiede incredula vedendoci mano nella mano.

Sorrido. « Ovvio! »

« Ma'. Voi siete strani. Io fossi stata al posto tuo Anna lo avrei ficcato in un frullatore fino a spremerlo del tutto. »

« E poi ti chiedi perché il tuo ex ti ha lasciato! » Esclama Anna dirigendosi verso il frigo.

« Dov'è Ashley? » Mi chiede Rox.

« Credo sia di là con Federico. »

Lei annuisce ed esce dalla cucina.

||Ashley ||

Le mie labbra sono ancora tenute in ostaggio da quelle di Federico. Sento la sua lingua accarezzare la mia.
Si stacca dolcemente per regalarmi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.

« Sbaglio o volevi interrogarmi. » Chiede divertito. Dopo che Anna ha letteralmente trascinato via Ben volevo estorcere qualche informazione da Federico, ma non so come mi sono ritrovata a cavalcioni su di lui, seduti sul divano, con le sue labbra addosso.

« Oh ma zitto! » Lo ammonisco io. Lui riddacchia e torna a baciarmi. Le mi dita scorrono veloci tra i suoi capelli. Sono soffici, morbidi, delicati... le ciocche bionde del suo ciuffo si stanno lentamente scurendo, passando da un biondo accesso ad uno un po' più rivolto sul cenere.

Un colpo di tosse ci riporta alla realtà. Ci stacchiamo bruscamente e ci giriamo verso l'origine del suono.

Rox.

Non adesso...

Lei mi fissa con un ghigno divertito.
Facendo girare il suo sguardo tra me e Federico. Posandosi poi sulla mano di lui che mi tiene stretta per un fianco.

« Ho interrotti qualcosa? »

« No. »

« Sì! » Rispondo io. Ma poi mi accorgo che la risposta che ha dato Federico è ben diversa dalla mia.

« Serve qualcosa? » Chiedo cercando di nascondere la mia irritazione.

« Posso parlarti? » Mi chiede lei.

Annuisco sbuffando. Mi alzo dalle gambe di Federico e la seguo di sopra.

« Hai rovinato un momento magico! » Ringhio arrabbiata.

Lei però non ci fa caso e scoppia a ridere. « Dovevi vederti! Sembravi un cucciolo San Bernardo mentre vi scambiavate la saliva! »

Faccio una faccia schifata. Incrocio le braccia e le chiedo di cosa voleva parlarmi.

« Parto in Norvegia. »

« Cosa?!? » Urlo sconvolta.

« No...mi correggo. Partiamo per la Norvegia! » Esclama entusiasta.

Ma di cosa parla, la tinta deve averle fuso il cervello.

« Ho partecipato ad un concorso online. E ho vinto sei biglietti per una settimana bianca in Norvegia. Forte vero! »

« Quando pensavi di dirmelo?!? »

« Oggi. Adesso quello che devi fare è convincere Ben, Anna e quel cucciolo bavoso del tuo ragazzo a venire. »

« Ma logo hanno il tour! » La ammonisco subito, cercando di frenare un po' del suo entusiasmo.

« Ho sentito che hanno posticipato le date. Ora hanno ben due settimane libere. Possiamo sfruttarle per partire » Dice lei. « Avanti, sarà grandioso. Ne sono sicura. »

Lo vorrei essere anche io...