22- Senso di colpa
Mi sveglio al suono di un bip assordante. I miei occhi vagano dispersi nella stanza intorno a me. Non è la stessa in cui mi trovavo prima. Ho un tubicino infilato nel naso, da cui soffia un'aria pura e rinfrescante che mi gonfia dolcemente i polmoni.
« Alla buon ora... » Parla una voce. Rox. Il verde dei suoi capelli mi prude agli occhi. « Vado via due giorni e scopro che stavi per morire bruciata e che ci hai rimesso la pelle una seconda volta. Complimenti. »
« Federico... » Sussurro con un filo di voce.
« Sul serio? Ho lasciato il lavoro solo per vedere come stai e tu mi chiedi dov'è Federico? »
Sorrido debolmente.
« È fuori. Ora lo chiamo. »
La guardo allontanarsi velocemente.
Una scarica di brividi mi oltrepassa la schiena. Sono brividi di terrore. Di paura. Nella mia mente vagano mille immagini. Tutte collegate ad un solo volto: Ingrid.
La porta della stanza si apre e finalmente lo vedo entrare.
Una lacrima scivola giù dalla mia guancia.
C'è qualcosa di strano in lui. Federico evita in ogni modo di guardarmi negli occhi. Si avvicina al bordo del mio letto e mi prende la mano, continuando ad evitare il mio sguardo.
« Come stai...? »
« Bene. Ora che ci sei tu molto bene.» Dico cercando di rafforzare la presa sulla sua mano, ma sono ancora troppo debole.
« Ash... io... sono felice di vedere che stai bene. È solo che... »
« Dimmi. »
« Ecco io... »
« Tu cosa? »
Lui abbassa la testa e io lo guardo confusa.
« Mi sento così... così... così in colpa. »
« Cosa...? » Domando perplessa
« Dovevo proteggerti. E non l'ho fatto! » I suoi occhi si bagnano leggermente, è sul punto di piangere.
« Non potevi saperlo. Non hai colpe. »
« Sì, invece. Oggi ho rischiato di perderti due volte! Ti rendi conto? Due fottutissime volte, cazzo!»
« Non è una risposta e non giustifica tanto meno quello che è successo.»
« Federico, credimi non saresti riuscito a fermarla! »
« Fermarla? Fermare chi? Ashley! Tu sai chi ti ha fatto questo?!? »
Abasso lo sguardo immediatamente.
« Devi dirmelo! »
Scuoto nervosamente il capo. Lo so che Ingrid ha sbagliato ma a causa mia e della mia famiglia la sua vita è diventata un inferno. Ha perso sua madre e suo fratello. Glielo devo in qualche modo.
« Ashley! »
« Federico, ti prego, no... »
« Non devi avere paura. Non ti farà più del male. Questa volta glielo impedirò. »
« Tu non capisci! Non è questo il punto! »
« E allora qual'è?!? » Sbraita. Improvvisamente la sua stretta sulla mia mano si fa più forte.
« Io... »
« Ashley... non è un gioco devi dirmelo. Chi è stato? »
« E colpa mia... »
« No non lo è. Non avere paura. Avanti dimmelo. »
Scuoto di nuovo la testa.
« Ashley! Ashley dimmelo! Ora! »
« Federico... »
La sua mano mi stringe più forte e io mi sento soffocare.
« Non temere. Non ti succederà nulla. » Sussurra. « Chi è stato il bastardo a farti questo? »
« Ingrid. » Non so come sia successo ma le mie labbra su sono mosse da sole e il suo nome mi è uscito come un lamento sofferente.
Lo sguardo di Federico si accende e si spegne un secondo dopo. La presa sulla mia mano si scioglie e lui corre via.
SORRY ! Non aggiorno da due giorni ma ho avuto da fare.
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