Non ho idea di quanto tempo sia passato. Un ora. Due. Forse tre. A me sembra un eternità. Fatto sta che la candela è sul punto di esaurirsi e le fiamme presto raggiungeranno il fieno.

Ho provato in tutti modi a liberarmi, ma la presa sui miei polsi era troppo forte. Sono accorto di energia, qualunque movimento faccia mi provoca un dolore accecante.

Sono disperata. Le lacrime non hanno mai smesso di scendere dai miei occhi, fino ad inzupparmi la maglietta.

Ho mal di gola per il troppo urlare. Ma nessuno mi ha sentito e quindi nessuno mi salverà.

Guardo affranta la piccola scintilla sfiorare il fieno e una fiamma di fuoco inizia a nascere estendendosi piano piano.

Osservo malinconica quel rosso ardente che anche se ancora lontano da me sembra mi stia lacerando da dentro. Risvegliando il mostro del mio passato.

Forse un attimo, un secondo, ma mi è apparso di sentire la voce di mio padre tra quelle fiamme, che iniziano ad espandersi con maggiore velocità.

Il fumo inizia ad inquinare l'aria, rendendola irrespirabile.

Tossisco bruscamente e cerco di allontanarmi il più possibile dal fuoco.

Il fumo però continua a mangiarsi l'ossigeno e io mi sento soffocare. Ho i polmoni in fiamme così come la gola che mi fa male a causa del troppo tossire.

È veramente finita. Morirò tra queste fiamme, come sarebbe dovuto succedere anni fa.

È giusto così. Credo di meritarmi tutto questo male.

Non c'è nulla per cui valga la pena vivere.

« EHI! C'È QUALCUNO! » Urla una voce da fuori il capannone. I miei occhi si spalancano quando la riconosco.

Federico.

Sì, mi sbagliavo. C'è una ragione per cui valga la pena vivere.

Lui.

È sempre stato il pilastro del mio mondo imperfetto. È lui il sorgere della mia alba, non posso permettere che io invece sia mio il tramonto.

« AIUTO! »
Urlo con tutta la forza che mi rimane.

E poi perdo i sensi.

Calmi gente! NIENTE PANICO. IL CAPITOLO È CORTO MA OGGI AGGIORNO DI NUOVO.

QUINDI SÌ NUOVO NON UCCIDETEMI!!🙌😘😣