Ringraziamenti
Per cominciare, vorrei che sapeste che Amami rappresenta un punto di svolta per me. Prima scrivevo i miei capitoli appena tornata da scuola, in pausa studio pomeridiano per una verifica di qualche giorno a venire o addirittura del giorno seguente.
Adesso che vado all'università, la gestione del mio tempo è cambiata totalmente (come ho cercato di spiegare in un capitolo): gli orari sono meno fissi di quelli del liceo, il materiale di studio e il modo di procurarselo solo differenti, l'ambiente in sé non è lo stesso. Ma a me piacciono i cambiamenti, li prendo con spirito d'avventura e fiducia nel futuro.
Il problema è stato abituarsi a vivere da sola. O, meglio, vivere da sola e far funzionare tutto. Quando si ha tanta libertà si rischia di abusarne e tutt'ora sto cercando di capire se il modo in cui mi sto gestendo è quello giusto per me oppure no. Suppongo che sarà l'esito della sessione (che sta per iniziare) a dirmelo.
A proposito di sessione, Amami è stata in gran parte scritta durante la sessione invernale, perché scrivere costituisce un'ottima valvola di sfogo per lo stress, quindi mi aspetto di sfornare qualcos'altro in sessione estiva 🌸
Parlando strettamente della storia, l'idea di associarle una canzone di Emma non è nata subito, ma l'ho trovata calzante per la vicenda che intendevo narrare: una scintilla tra due persone che faticano a darle l'impulso per splendere di tutta la luce che serba. E allora si appellano l'una all'altro, timorosi di esporsi, ma abbastanza consci del loro passato per non dimenticarlo.
Emma ha un suo intrinseco significato nell'incoerenza sostanziale dell'essere umano, la mia in primis. Prende una decisione, cambia idea nel mentre e riscontra difficoltà nel fare pace con ciò di cui era convinta in partenza. Credo che l'abbiate giudicata male per come si è comportata con Nicola, ma lei credeva davvero che sarebbe stata felice con lui. È stata la sua morte, con tutte le conseguenze psicologiche che essa reca, a condurla a nuove conclusioni.
Nicola ha ispirazione in un individuo reale, non altrettanto brillante, a dire il vero... Peccato, perché è proprio un tipo affascinante. La mia versione romanzata, invece, lo rende vicino a quel che tante di noi cercano: un ragazzo carino e intelligente, con dei bei modi di fare. Non odiatemi per la fine che gli è toccata.
Anche Alessandro è tratto da una persona reale, ma ho applicato una distorsione massiccia e ne è venuto fuori un ragazzo che non sa bene cosa vuole, come ce ne sono a bizzeffe. Che sia perché vogliono troppo e non hanno voglia di lavorare per ottenerlo o non sanno come fare, che sia perché sono abituati ad avere tutto servito su un piatto d'argento o piuttosto che abbiano ricevuto delle batoste in passato, questi ragazzi soffrono di intrinseca insicurezza. E, come è ben noto a tutti, è difficile risolvere i problemi di insicurezza personale.
Abbiamo poi Sara, l'amica e coinquilina di Emma, anch'essa incarnante una persona reale. Gira voce che la convivenza mini le amicizie oltre che le coppie, ma non è questo il caso: ho cercato di mostrare quanto sia forte il legame fra loro, anche attraverso l'avversione di Sara verso Alessandro. Vi avviso che la loro tregua rimarrà sempre in bilico, perché lei non smetterà mai di tenerlo sotto esame. Tuttavia, finisce per invaghirsi del cugino di Alessandro, riuscendo fortunatamente a chiudere la porta in faccia all'ex. Letteralmente.
Chiara altri non è che fletcherssmile98, dallo shopping da Sephora al sarcasmo intrecciato a romanzi come quello di Jennifer Spice. Suppongo che, oltre a diventare famosa, sogni di limonarsi un certo Seb per davvero 😏
Mi auguro vivamente che vi sia piaciuta la storia, che vi siano rimaste le sensazioni che ho provato io scrivendo i flashback e cercando di dare un senso ai pensieri similpoetici di Alessandro. E dico similpoetici perché ci ho provato, ma non credo di saper fare poesia 😂
Grazie mille per aver letto, commentato e supportato questo mio piccolo lavoro! Tanti baci e alla prossima storia! ❤
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