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Capitolo 25 • Ego

"Lunatica" non è esattamente la definizione adatta per Emma. "Bipolare", nonostante indichi un disturbo diagnosticato, si avvicina già di più. Non è scientificamente possibile che una persona finga così bene che non sia successo nulla di intimo o di importante di recente, che si fermi ad un punto precedente del proprio vissuto con te.

Sono scombussolato. Pensavo, come minimo, che continuasse a provocarmi con gli sguardi, che mi lasciasse intendere qualcosa... qualsiasi cosa. Invece niente, nulla di nulla. Si dedica a Nicola a tempo pieno.

Vorrei avere la facoltà di fermarla e chiederle se i suoi neuroni stiano giocando a Burraco invece di mettere insieme un piano d'azione intelligente, ma ho Lisa alle calcagna e l'operazione si rivela piuttosto complicata.

- Che ne pensi, Ale? - mi si rivolge per l'ennesima volta la bionda.

Mi giro, seccato.

- Di cosa?

- Ne ho parlato fino adesso! - si lamenta lei, al che nella mia testa parte un violentissimo "e questo non dimostra quanto me ne importi?", prontamente silenziato - Dicevo che potremmo andare a giocare a bowling sabato sera.

Lisa è fortunata: amo giocare a bowling, quindi la proposta mi alletta.

- Quanti siamo? - domando.

Si scompone appena, poi appoggia il gomito sul banco e la testa al palmo della mano.

I suoi capelli, che a malapena superano le spalle, sono perfettamente lisci, di un biondo scuro molto corposo: belli senza dubbio, ma qualcosa nelle lunghe ciocche di Emma, alcune più chiare di altre e tutte che vanno schiarendosi verso le punte, mi lascia proprio senza fiato. E poi, ho ancora fissa nella memoria la sua chioma modellata dal sale marino a onde naturali, che mi riporta inevitabilmente a ricordi felici.

Mi volto a cercarla con gli occhi e noto che ha raccolto i capelli fino all'altezza delle orecchie, lasciandoli sciolti al di sotto. Superano la metà della schiena, arrivando quasi quasi ai fianchi.

- Io, te... - inizia Lisa, esitante.

La guardo, senza riuscire a decifrare le sue iridi castane. Distoglie l'attenzione dal mio viso.

- ... Emma e Nicola, ovviamente. - aggiunge, con una risatina.

- Okay. Posso invitare anche mio cugino? Va matto per il bowling. - aggiungo.

Lei annuisce, facendomi capire che non ci sono problemi.

Assesto una gomitata a Nico per dirgli di sabato sera, interrompendolo dalla fitta chiacchierata con Emma.

Rivolgo a lei uno sguardo interrogativo, come per chiederle "che intenzioni hai?", e ne ricevo uno criptico, ma ben consapevole, quasi fosse un "non sono affari tuoi... o forse sì, ma non mettere il becco in mezzo".

- Dimmi, Ale. - mi esorta Nico.

- Sì, io e Lisa pensavamo di andare al bowling sabato sera. Adesso lo dico anche a mio cugino, voi venite? - propongo.

A rispondere non è il mio amico.

- Certo. Non so giocare, ma immagino che mi insegnerete... Vero, Nico? - ammette Emma, civettuola.

Serro la mascella. Io sono più bravo di Nicola. Le insegnerò con molto piacere.

- Senza dubbio. - le sorride il mio amico.

Improvvisamente ho una voglia matta di prenderlo a pugni.

Perché non prende per buono il mio consiglio di non costruire una relazione con lei? Di solito ci diamo retta a vicenda quando si tratta di ragazze.

Quando arriviamo a casa, Francesca non c'è e dobbiamo arrangiarci da soli per il pranzo. Nicola prepara una spaghettata ai frutti di mare e io lavo le pentole, poi esce per le riprese del video di Amami. Non avessi mai rifiutato quella proposta di Emma: ora non mi starei mangiando le mani ad immaginare cosa stiano facendo.

Mi alzo e mi vesto in tutta fretta, deciso a scoprirlo. Nicola non me lo nasconderebbe, se glielo chiedessi, ma ho come l'impressione che vedere con i miei occhi sia tutta un'altra cosa.

Dov'è che facevano le riprese? Salgo in macchina, cercando di ricordare se Emma si sia lasciata sfuggire l'informazione. No, non mi viene in mente.

Decido di scrivere a Francesca, la mia ultima possibilità.

Al Blow, risponde.

Inserisco rapidamente l'indirizzo per far partire il navigatore e mi immetto nel traffico. Non impiego molto tempo: dopo essere rimasto per un po' su Corso Francia, mi bastano un paio di altre svolte per trovare lo studio. Parcheggio accanto al marciapiede e inizio la missione da spia.

Appena entro, la segretaria mi squadra e rimane attenta alle mie mosse. Mi avvicino.

- Buongiorno. Sono stato chiamato da Chiara, devo fare una comparsa... - invento.

La segretaria, una rossa con gli occhiali e le labbra molto carnose, mi sorride subito.

- Oh, sì. Terzo piano, ala E in fondo in fondo. Dovresti sentire le voci anche a distanza, o gli oggetti che vengono spostati. - mi informa subito, sbattendo abilmente le ciglia.

La ringrazio con uno dei miei sorrisi migliori e salgo le scale, onde evitare di imbattermi in qualcuno che non dovrebbe vedermi qui.

La scarsa sorveglianza di questo studio è poco promettente: davvero un'artista in carriera come Chiara non è esigente in fatto di sicurezza?

Tuttavia, trovo facilmente la sala delle riprese, ma mi tengo nascosto. Voglio solo sbirciare.

Mi allungo per guardare dalla finestra parzialmente velata e per poco non mando all'aria tutti i miei buoni propositi di spiare in gran segreto. Cosa vuol dire quella vicinanza e quella confidenza che c'è tra Emma e Nicola? E i sorrisini, il modo in cui tendono a toccarsi... Lui si sporge per baciarla, con presa sicura, e lei ricambia in pieno. Possibile?

Come fa una persona capace di passioni tanto travolgenti a controllarle e dirottarle con tanta destrezza? Non ne è mai sopraffatta? Perché solo io mi trovo incastrato fra catene e pulsioni continue, che mi spingono sempre più fuori controllo?

Si accarezzano il viso, il collo, il petto. È abbastanza. Devo andarmene.

Scelgo un percorso diverso rispetto a prima e vengo attirato da una discussione accesa. Mi appiattisco contro il muro.

- Devi sempre essere così dispotica?! Ti dico che questa è l'angolazione migliore che c'è per questo momento. Guarda come risalta la sua mascella. - spiega una voce maschile che sembra esperta.

- Non mi piace questa ombra. Mi sono fatta spedire l'illuminante da Kylie Jenner in persona per poterlo usare in questo video e, con tutti i soldi che ci ho speso, voglio che si veda dallo spazio. È tanto difficile? - sbraita quella che dev'essere senz'altro Chiara, stizzita.

Un sospiro esasperato.

- Nella scena dopo c'è un'intera rotazione sul suo zigomo. Zoomato. Con i flash puntati addosso. Fidati che si vede anche da un cazzo di buco nero. Il Sole si è già messo gli occhiali. - ironizza l'interlocutore. Immagino sia un tecnico che vuole soltanto fare il suo lavoro al meglio.

Segue un silenzio molto breve, teso.

- Mettiteli anche tu, allora. Si vede che non hai ancora capito con chi hai a che fare. Sono una tua superiore, sto sopra di te. - prosegue Chiara, lenta e precisa.

Improvvisamente mi sento di troppo, anche se non appartengo alla loro atmosfera.

Le vibrazioni elettriche arrivano anche a me.

- Ah, sì? Allora dimostramelo. - la sfida il tecnico.

Scivolo oltre la porta della stanza non appena sento lo schiocco di un bacio. A forza di litigare, questi due sono finiti per risolverla in modo del tutto originale. Mi sporgo dal lato opposto rispetto a quello in cui ero poco fa, per vederli con i miei occhi: eh sì, si stanno proprio dando da fare. Il tecnico sembra un bel tipo, oltretutto.

Sto quasi per andare via, certo che nessuno possa vedermi, quando sento qualcosa che mi fa inchiodare sul posto.

- Adesso puoi dire a Emma che non c'è più bisogno di fare la fidanzatina perfetta con Nicola. Abbiamo tutto il materiale che volevamo per il video: manca il montaggio e qualche manipolazione di cui ci occuperemo noi. - sussurra il tecnico.

Cosa? Emma sta fingendo? È tutta una farsa?!

Chiara si sposta, ma non ho idea di come. Sento solo il fruscìo dei vestiti e il rumore dei passi.

- Sì, ma mi sembra che stiano bene insieme. Sempre meglio di quell'Alessandro. Ha rifiutato di prendere parte al mio video, ti rendi conto? - scatta.

- Lo ripeti sempre. - sbuffa il tecnico - E almeno quell'Alessandro le interessava davvero. Nicola è un ripiego, dai.

- Sarebbe un bel ripiego, ma temo che inizi a piacerle sul serio. È innamorata del modo in cui vuole prendersi cura di lei. - commenta Chiara.

Un altro spostamento.

- E tu? Sei innamorata del modo in cui mi prendo cura di te? - replica il tecnico, divagando.

- No, mi contraddici sempre. - protesta lei.

Una risatina calcolata.

- Tu ami litigare con me per questo. E poi, se non ti contraddico io, chi terrà a freno il tuo ego?

Decido di non restare oltre perché riprendono a baciarsi appassionatamente e credo di averne abbastanza.

Sono sconvolto dalla falsità di Emma. Come ha potuto recitare così, ingannare tutti quanti? Nico non se lo merita, proprio per niente. E io glielo dirò.

Se c'è qualcuno con un ego smisurato qui è lei, che pensa solo al suo benessere e ai suoi interessi, senza calcolare gli altri. Un illuminante spedito da Kylie Jenner in persona è niente, al confronto.

__________

Sorprese?

Alessandro ha scoperto cosa trama Emma e intende metterle i bastoni tra le ruote, Lisa permettendo. E Chiara... Be', che dire di lei? Non poteva che essere irrimediabilmente attratta da qualcuno che la contraddice nonostante sia lei a comandare.

Spero di avervi incuriosite sulla piega che prenderanno le cose

Baci ❤

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