Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 24 • Aspettative

Al mattino, sono in piedi ben prima della sveglia e mi prendo del tempo per sorseggiare con calma un buon caffé. Osservo il panorama dalla finestra di questo appartamento, insieme libertà e carcere.

Non sento i miei genitori da una settimana, ma è troppo presto per chiamarli adesso. E poi, non mi va di sentire i soliti discorsi sulla nostra condizione economica e su quanto dobbiamo essere grati a Nicola e Francesca per avermi accolto in casa senza spese di affitto richieste. Questa gratitudine ha un prezzo, ovvero non sapere più come far capire a Francesca che noi non siamo mai stati insieme e che una relazione non fa per noi. Avremo anche fatto del sesso fantastico, ma per quanto mi riguarda finisce lì il mio coinvolgimento.

Senza neanche volerlo, mi torna in mente Emma. Il lato positivo è che non abbiamo mai perso l'intesa perfetta tra i nostri corpi, ma neanche tra i nostri sguardi. Io lo so che nei suoi occhi brucia il mio stesso fuoco. Siamo divorati dallo stesso desiderio, condannati allo stesso girone dell'inferno. Intrecciati, indissolubili. E qualunque cosa ci riservi il futuro, ci sarà sempre una parte di lei che vive in me e una parte di me che apparterrà a lei.

Una ventina di minuti dopo, con la tazzina ormai vuota e fredda tra le dita, distolgo lo sguardo dalla finestra e concentro l'attenzione sulla faccia sconvolta di Nicola, che è appena entrato in tutta fretta in cucina.

Indica il suo cellulare.

- Emma mi ha appena scritto che ha voglia di sushi! E indovina dove dovevamo andare venerdì scorso? - esulta.

Mi gratto la nuca.

- A mangiare sushi? - ipotizzo, privo di tutto il suo entusiasmo.

Cosa vorrebbe dire questa mossa di Emma?

Ieri notte è stata lasciva e passionale con me... Bugiarda, ma pur sempre dedita a me. Adesso non può cambiare bandiera in questo modo.

- Sì! Secondo te devo chiederle di nuovo di uscire? Sembra che aspetti solo questo. - continua il mio amico.

E io che speravo di essere stato abbastanza chiaro quando gli avevo detto che non era una da relazione seria! Non perché lo pensassi davvero, ma perché ho ancora la speranza che quella relazione, forse, possa nascere tra me e lei.

Dovrei ricredermi? No, non mi voglio arrendere.

Nicola mi guarda, in attesa di una mia risposta.

- L'altra volta ti ha detto di no, se non sbaglio. - ragiono ad alta voce.

- Aveva detto di sì, poi non so che le è successo ma non è più voluta uscire. Magari... Sai come sono le ragazze, un po' lunatiche... Basta guardare mia sorella. Un attimo prima è tutta disponibile e gentile, poi diventa una iena incazzata. - ribatte lui.

Purtroppo, devo ammettere che non fa una piega. Sono il primo a non capire come decifrare le ragazze, soprattutto se si parla di Emma. Anche Francesca, però, ha i suoi sbalzi d'umore non indifferenti che tendono a lasciarmi perplesso.

Alzo le spalle.

- Cosa devo dirti, amico? Provaci di nuovo. - butto lì.

Dentro di me, spero che non escano insieme: nonostante io sia sicuro di esercitare un certo effetto su Emma, Nicola ha tante buone qualità che a me mancano e che lei potrebbe valorizzare. Tanto per cominciare, lui non fa sesso occasionale. Piuttosto scherza con le ragazze o fa il cretino per divertirsi, ma senza volerle portare poi a letto, cosa che invece alcune di loro sembrano desiderare ardentemente. In secondo luogo, sa trattare una ragazza in modo speciale, mentre io faccio fatica a non vederle tutte come intercambiabili. Ero convinto che anche Emma lo fosse, finché non mi sono accorto che questo fastidio allucinante che provo ogni volta che la relaziono a Nicola ha un significato. Infine, ha un modo di fare completamente diverso dal mio, più simpatico e rassicurante.

Io sono esattamente il tipo di ragazzo da cui le madri dicono alle figlie di tenersi alla larga. Quello che gira in moto senza casco, che supera i limiti di velocità in auto, che salta le lezioni quando crede di avere di meglio da fare (dormire compreso), che non sa cuocere un uovo né accendere una lavatrice. Quello che passerebbe la vita su un campo di pallacanestro, calcio, tennis o in sala pesi ma che giudica troppo faticoso pulire la casa. Quello che quando vede una ragazza piangere non sa da che parte iniziare per migliorare la situazione e, restando immobile, riesce comunque a peggiorarla. Quello che non sa dare certezze, perché lui stesso non ne ha.

E so di meritare una ragazza altrettanto pessima, che non aggiunga nulla alla mia vita come io non sarei in grado di aggiungere niente alla sua, ma per colpa di qualche strano meccanismo della vita voglio il meglio. Voglio una ragazza che mi ascolti, che parli al momento giusto, che sappia quando tacere e baciarmi soltanto, sussurrando parole che hanno senso unicamente fra le nostre labbra. Voglio una ragazza che abbia degli obiettivi nella vita e che trovi il tempo di stare con me, tenermi sulle spine e soddisfarmi, vincere e farmi sentire vincitore. Perché non c'è trofeo più grande della vittoria equispartita, che beneficia entrambi. Voglio lei, la mia Emma dai capelli biondi e il corpo di una dea tra le lenzuola, lo sguardo indecifrabile. Il mistero più grande.

Ed è qui che si scontra il mio egoismo con il mio senso di giustizia: desidero una persona che starebbe meglio con un'altra. Io so che Emma e Nicola sarebbero una coppia ben assortita. Saprebbero prendersi cura l'uno dell'altra, ridere ed essere felici. Ma non saremmo io e lei, un incendio che divampa all'istante. Non ci sarebbero i nostri momenti di tensione che culminano con degli orgasmi incredibili. Non ci sarebbe quella sfida continua che non ti stanca neanche dopo settecento giorni, perché sai che il giorno settecentouno potrebbe succedere qualsiasi cosa.

Scuoto la testa: io non voglio neanche una relazione. Perché sto facendo tutti questi castelli mentali? Guardo il mio amico negli occhi.

- Le hai chiesto di nuovo di uscire? - domando.

- Sì.

Nicola appoggia il telefono sul tavolo.

- Accetterà. - lo rassicuro.

Si illumina.

- Dici?

Forse non posso dire di conoscere veramente Emma, di saper prevedere ogni sua mossa, ma penso di aver capito come ragiona. Oppure, è solo una sensazione.

- Vedrai, dirà di sì. - confermo.

Nicola sembra volermi credere e inizia a prepararsi la colazione. Io so per certo di avere ragione e il tempo lo dimostrerà.

__________

A voi i commenti 🙈

Baci ❤

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro