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Capitolo 16 • Logica

- Ho fatto i pancake!

Ouch. Mi sono tirata su a sedere troppo in fretta. Che mal di testa... Perché non ho l'Oki a portata di mano, quando serve?

Sara spalanca la porta della mia stanza con un sorrisone gigantesco. Per essere una che si è appena lasciata col fidanzato, direi che si sta riprendendo bene.

- Vieni a fare colazione? - saltella.

- Arrivo, arrivo... Senti, mi trovi una bustina di Oki già che ci sei? Ho malissimo alla testa. - gracchio, con voce roca e impastata dal sonno.

È quasi ironico confrontare la propria mise prima di una serata in un locale con quella dopo appena qualche ora scarsa di sonno. La differenza è esilarante.

Mi trascino in bagno stropicciandomi gli occhi e, dopo una bella rinfrescata, mi sento già tre volte meglio. Il profumino che viene dalla cucina, poi, risveglia anche il mio stomaco.

- Prima un pancake, poi l'Oki. - istruisce Sara, indicando piatto e bicchiere già pronti sul tavolo.

Adoro quando si prende cura di me. Tra noi ha sempre funzionato un po' così: ammettere le reciproche debolezze, non nascondere i momenti difficili ed esserci, quindi, per sopperire alle mancanze dell'altra. La sicurezza di avere qualcuno su cui contare davvero non ha prezzo.

- Allora? Serata interessante ieri? Ho visto un certo Alessandro parcheggiare sotto casa, ma non è rimasto molto...

La curiosità di Sara mi scombussola, inizialmente. È ancora troppo presto perché le mie connessioni mentali funzionino a dovere.

Mi lego i capelli in una coda di cavallo mal fatta e inizio a mangiare.

- Alessandro mi ha riportata a casa perché Lisa è stata male. La sua amica l'ha portata via prima. - esordisco.

- Ah! Quindi siete rimasti soli soletti! - insinua subito Sara.

Alzo gli occhi al cielo.

- Sì, ma non per molto.

Taccio finché non riesco a prendere la medicina, quindi osservo il modo in cui il sole illumina la mia bella coinquilina e riprendo.

- Voleva baciarmi, però.

- Cosa?! E l'ha fatto? - scatta subito lei.

Scuoto la testa, deludendola.

- Davvero gli hai detto di no?

- Sì. Voglio sapere cos'ha in mente e, visto che non vuole dirmelo, rimango sulle mie. È finita la parte del "vincere facile". - chiarisco.

Sara mi osserva con cipiglio serio dietro le lenti dei suoi occhiali.

- Sai, nonostante tutto mi piace questa logica. Fatti valere, amica mia. - decreta.

Annuisco.

- E poi, mi è sembrato scorretto nei confronti di Nicola. Mi piacerebbe dare una vera chance a me e lui... Se Alessandro dorme o resta indeciso, io non gli starò dietro. Non più.

- Wow. Mi stai piacendo sempre di più. Continua così! - approva Sara.

Convinta anch'io dei miei progressi, sbuffo sonoramente quando mi arriva un messaggio di Chiara che smonta tutto.

Jennifer Spice, domani alle due e mezza nuove riprese

Come non detto.

- Perché quella faccia? - indaga Sara.

Insisto per lavare i piatti e mettere tutto a posto come ringraziamento per le sue premure, quindi le spiego la difficoltà di lavorare con Nicola piuttosto che con Alessandro.

Lei rimane perplessa.

- Non sei più in sintonia con Nicola, scusa? Ormai su Alessandro hai messo una croce, no?

Tentenno.

- Diciamo che la carta vincente qui è l'attrazione, il magnetismo, non la sintonia. Oddio, non dico che non c'entri, ma non è determinante. - cerco di spiegarmi.

- Okay... Non è comunque detta l'ultima parola. Magari scatta la scintilla all'improvviso. Un fuego caliente che vi avvolge e vi fonde insieme. - replica, virando poi al comico con accento spagnolo.

Ridacchio.

- Fuego caliente, sì. Non succede mai nella realtà, lo sai. - commento, realista.

Sara soppesa le mie parole.

- La realtà può essere sorprendente.

Un'occhiata casuale all'orologio mi fa andare nel panico.

Sono già le nove!

- Oh cavolo, io dovrei essere in aula adesso! - mi alzo di scatto.

Sara rimane a fissarmi.

- E anche tu! - aggiungo.

Rotea gli occhi.

- Oh, sì, signorina. Adesso ci prepariamo alla velocità della luce e andiamo a lezione tutte e due. - decido.

Il nostro appartamento diventa così un via vai di trucchi, spazzole e vestiti. Ci scontriamo per prendere le chiavi e usciamo quasi allo stesso momento, con Sara che mi precede così che tocchi a me chiudere la porta con più giri di chiave. La proprietaria dell'appartamento si è raccomandata soltanto di chiudere bene quando non ci siamo, perché è paranoica e terrorizzata dei ladri.

- Non ti addormentare a matematica! - saluto Sara.

- E tu non sbavare sui tuoi amici! - replica lei, di rimando.

Ci salutiamo con una risata e prendiamo direzioni diverse.

Io entro nel cuore del quartiere di San Salvario, ammirando il Parco del Valentino proprio dietro la facoltà e l'andamento antico dell'architettura degli edifici tutto intorno. C'è persino una via colma di graffiti e un muro dedicato alle cose che la gente vuole fare prima di morire. Qualche volta, dovrei fermarmici e scrivere il mio personale obiettivo.

Ritiro le cuffiette attraverso cui ho ascoltato la musica finora, entro in aula e prendo posto esattamente come al solito, notando però che Lisa non c'è. Avrei dovuto immaginarlo, visto com'era ridotta ieri sera.

- Ciao, ragazzi. - saluto i miei amici.

Alessandro si passa una mano sul viso, visibilmente tirato e segnato dalle occhiaie. Ricambia il saluto come se fosse costretto.

Nicola è ben più sveglio, ma indossa un'espressione insolitamente grave.

- Ciao, Emma.

Lo guardo e ricordo che ha dovuto affrontare il lutto di sua nonna.

Come ho potuto essere così smemorata?

- Come stai? - domando, con tatto.

Ricevo un'alzata di spalle in risposta.

- Sapevo che sarebbe stata dura. - ammette.

- Ma non pensavi così tanto? - provo a completare.

D'improvviso ecco gli occhi lucidi di chi non riesce a trattenere le emozioni vere, profonde. Quelle che ti cambiano dentro.

Spazza via quello spiraglio di umanità fragile con un respiro lento.

- Pensare non rende mai il vivere appieno. - commenta.

E più di tutte le frasi importanti dette oggi dai professori, questa mi sembra davvero una perla rara.

__________

Andare a lezione dopo aver fatto serata è una scelta discutibile, come potete notare dalla cera di Alessandro. Vedremo se averlo sostituito con Nicola nella produzione del video musicale di Amami è stata una scelta altrettanto discutibile...

Baci ❤

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