Invidiavo il modo in cui guardavi

Jodie.

Ricordo che la guardavi sempre

in quel modo,

come per dirle

-Sei la creatura più bella

ad esistere su questa Terra-.

Ero geloso del modo in cui le sorridevi,

qualunque cosa facesse,

qualunque cosa dicesse,

come per dirle

-Il solo suono della tua voce

rende questa tortura un po' meno atroce-.

Mi faceva male sapere

che eri in grado di amare qualcuno

che non fossi io,

che avresti potuto guardare una ragazza

e ammirarne la bellezza

senza sentirti a disagio

sapendo che in fondo non era ciò che
volevi.

Mi fece male,

dover lasciare Anne

perché anche se non la amavo

quanto amavo te

era l'unica che avesse tentato di capire,

che non ci fosse riuscita

è un'altra storia.

Mi faceva arrabbiare

il modo in cui il mio stomaco si ribaltava

quando ti vedevo entrare in una stanza

e il fatto che non potessi controllare la rabbia

quando i tuoi occhi cercavano subito lei.

Mi rendeva triste,

sapere che eri triste quando lei

iniziò a rivolgere le sue attenzioni ad un altro.

Mi dispiacque

quando ti accorgesti che l'altro era

il tuo migliore amico.

Ti amai ancora di più,

quando rimanesti in silenzio

e non dicesti niente della situazione,

nonostante ti ferisse

il modo in cui Calum

aveva iniziato a guardarla.

Non posso nascondere

che ne fui felice

perché sperai che i tuoi occhi

da quel momento in poi

avrebbero cercato solo me.

E lo facevano,

lo ricordo così bene

che pensarci mi lascia senza fiato,

ma non era lo stesso.

Me ne accorgevo,

dello sconforto con cui trascinavi

i tuoi occhi su di me,

come se volessi dirmi

-Vorrei baciarti anche l'anima

ma non posso,

perché è così sbagliato-.

-Sempre tuo, Michael