Sono passati altri mesi.

Non so quanti.

Ho perso il conto.

Jodie e Calum mi aiutano.

Molto.

Adesso che anche Ashton è tornato

è più facile per loro stare insieme.

Mi sono sentito un peso

per tutto questo tempo.

Abbiamo sempre saputo

io, te ed Ashton

che cosa ci fosse tra Calum e Secchia.

Scusa se la chiamo così.

Voglio solo ricordare.

Quel modo

in cui lo dicevi tu,

come se fosse la cosa più dolce e naturale del mondo.

Per me non hai mai avuto un soprannome.

Ma mi hai sempre fatto sentire

come se tra noi

ci fosse la cosa più naturale

e bella

e dolce

del mondo intero.

Ashton non parla molto.

Non come prima.

Stiamo in silenzio.

Ci guardiamo di tanto in tanto.

Lui controlla che io non abbia

uno dei soliti attacchi di panico.

In questo appartamento

c'è tensione in ogni dove.

Si aspettano che scoppi a piangere

da un momento all'altro.

Ma ho smesso.

Anche di piangere.

Ora sto male,

però non mi lamento.

Perché loro non se lo meritano,

di sentirmi piangere e sgomitare

come se fossi appena andato via.

Anche se è come mi sento,

fa male come se fosse ancora quel giorno.

Lo rivivo.

All'infinito.

-Sempre tuo, Michael.