Seventeenth
Quanti decenni sono passati dall'ultimo aggiornamento? Mi dispiace, lo giuro! Comunque sono tornata e farò in modo di portare avanti questa storia che mi sta tanto a cuore.
Se è rimasto qualcuno, sappi che ti amo
✨
Pensavo di non averlo più,
il nostro primo mix-tape.
Mamma ha ricominciato
a sistemarmi camera.
Era da mesi che
non osava metterci piede.
La mattina,
all'alba
stormi di pulviscoli
danzano nell'aria
illuminati dalle prime luci.
E la tua voce
soffusa,
proveniente dalle casse malandate
del mio stereo,
li accompagna.
Di Mercoledì mattina
però
non ero lì
per godermi lo spettacolo.
Poco prima che
facesse giorno,
sono salito sul tetto.
Da ragazzini
lo facevamo sempre.
Io e Calum.
Ci arrampicavamo
sul cassettone del bagno
e aprivamo la finestrella
installata sul soffitto.
Le strade roventi
di Sydney
erano l'unico panorama
che ci era concesso
di ammirare.
A volte
durante le notti
d'estate
l'aria era talmente
pesante
che si faticava
a respirare.
Calum lo odiava.
Così ce ne restavamo lì
solo per qualche minuto
a guardare il vento torrido
che muoveva le fronde
degli alberi più vicini.
Di mercoledì notte,
invece,
l'aria entrava
contro fin troppa facilità
nei polmoni.
Quasi da far
male.
Comunque,
non mi sono mosso.
Con le ginocchia strette al petto,
sono rimasto a guardare
l'immobilità
delle strade.
Che erano vuote,
forse perché
era molto tardi.
Mai viste,
strade così
vuote.
Mi voltai
un paio di volte
verso destra,
quasi
mi aspettassi di vederlo
seduto
al mio fianco,
come quando eravamo
ragazzini.
Ma Calum,
non c'era.
E a chiamarlo
mi sarei sentito
male,
quindi
sono sceso.
Tornato in camera,
col sole poco più alto
dell'orizzonte,
il disco
mi attendeva
sulla scrivania,
che era vuota
se non
per quel CD.
"L'ho trovato infilato sotto l'armadio,
pensavo ti avrebbe fatto piacere trovarlo.
Ultimamente non fai altro
che sentire la sua voce allo stereo".
Mamma se n'era andata,
trascinando la suola delle pantofole
sul pavimento,
come se le gambe
fossero troppo pesanti.
Ho pensato che
probabilmente
sapeva già
che reazione avrei avuto.
La sua voce
sottile
e le sue parole
timide
continuarono a rimbombarmi
in testa
per il resto della giornata,
che passai ad evitare
quel maledetto
mix-tape.
-Sempre tuo, Michael.
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