Ashton si è seduto al mio fianco.

Si è appena svegliato.

Ha i capelli scarmigliati.

Mi guarda con i suoi grandi occhi nocciola.

Sembra davvero felice.

Lo invidio.

"Non ti manca neanche un po'?"

Non risponde.

Mi sorride.

"Io ci provo a non pensarlo.

Sono lì ogni notte che mi schiaccio sotto ad un cuscino per tenerlo fuori dai miei pensieri.

Ma sono ricordi da cui non posso scappare.

Non sto bene per niente".

E lui non risponde.

Di nuovo.

Mi sorride.

Malinconico.

Guardare la tua mancanza distruggergli il sorriso è terribile.

L'incubo peggiore di tutti.

Ashton suona ancora.

Adesso anche la chitarra.

Meglio di quando lo incontrammo per la prima volta.

Canta ancora.

"Vorrei svegliarmi con un'amnesia

e dimenticare di tutte le più stupide e piccole cose

come il modo in cui mi sentivo quando mi addormentavo al tuo fianco

e tutti i ricordi a cui non potrò mai sfuggire

perché non sto bene per niente"

Ho sentito qualcosa.

Era strano.

Mancava.

La voce di Ashton mi è sempre piaciuta.

Lo sai.

Ma quella canzone era tua.

Sentire la voce di qualcun altro che la canta la fa sembrare sbagliata.

"Luke era davvero un bravo compositore, tu sembri ricordarle, le sue canzoni. Hai citato Amnesia. Chissà se dov'è ora continua a scrivere"

Mi sono alzata.

Ho iniziato a pulire.

Come può dire certe cose?

E sentirsi ancora bene.

Sono distrutta.

Sono persa.

Sono stata da un posto all'altro.

Cercando di riportarti indietro.

Mi sento come se avessi camminato per giorni e giorni

cercando di trovare un modo per smettere di sentire ciò che sento

ma la verità è che non posso ancora affrontare il fatto

che nulla e nessuno sarà mai meglio di te.

Senza di te sono una ragazza persa.

-Sempre tua, Jodie.