Ho dormito per la prima volta in quattro mesi.

I sonniferi funzionano davvero.

Come nei film.

Ci credi che ora sembro proprio la ragazza insonne di uno di quei film che guardavamo ogni sabato sera chiusi in camera di Mike?

Non vedo lui e Calum da tre giorni.

C'è stato uno sciopero a scuola.

Nessuno di noi è comunque uscito di casa.

Se tu fossi stato qui saremmo andati insieme all'Ink.

A leggere libri di barzellette e bere caffè espresso.

Ma non ci sei.

Ho voglia di parlare con qualcuno.

Ho evitato mia madre.

Sono uscita di casa senza dirle nulla.

Le ho lasciato un messaggio sul telefono.

Non è lei quella con cui voglio parlare.

Non è neanche Calum.

Eppure mi sto dirigendo verso casa sua.

Joy ha fatto storie quando ho suonato al campanello.

Non parla più neanche con me.

O con Mike.

Mali mi ha sorriso.

Scendendo dalle scale ha detto a sua madre di farmi entrare.

Che ero venuta per chiacchierare con lei.

Non era vero.

Ma ho apprezzato comunque il suo aiuto.

Quando sono entrata in camera di Cal, lui stava fumando.

Mi sono arrabbiata.

Gli ho spento la sigaretta.

Ora sulla parete vicino alla finestra c'è un cerchiolino di cenere.

Gli ho urlato contro.

Lui mi ha spinta.

Cadere a terra non mi ha fatto male.

Ho battuto una coscia.

Ma non ho sentito nulla, comunque.

Joy si è affacciata alla porta.

Sentendo Cal urlare è salita di corsa.

Non si è scomposta quando mi ha vista a terra.

In lacrime.

Anche con suo figlio che dava di matto davanti agli occhi.

Lei si è preoccupata di farci mantenere un tono basso.

Aveva mal di testa.

Calum le ha gridato contro.

Io gli ho urlato di smetterla.

Joy se n'è andata.

Come facevi a calmarlo, in situazioni del genere?

Calum fa paura.

Si è seduto sul letto.

Mi ha guardata con gli occhi infiammati di rabbia per qualche minuto.

Entrambi siamo rimasti immobili.

Ci hai lasciati così deboli, Luke.

Siamo dei burattini cui sono stati tagliati i fili.

Siamo dei bambini.

Abbandonati.

Ci hai lasciati alla deriva.

Eravamo il legno di una zattera costruita d'emergenza.

Eravamo stabili.

Incasinati.

Ma stabili.

Tu eri il filo legato stretto che ci teneva uniti.

Sei stato anche l'onda blu oceano che ci ha fatti a pezzi.

Ognuno di noi ora giace inerme.

In località differenti.

Siamo così lontani, seppur così vicini.

Ci hai resi quel che siamo ora.

Degli sconosciuti che si rialzano a vicenda.

Tu continui ad essere l'onda anomala che ci fa naufragare.

-Sempre tua, Jodie.