Tutto è diverso da quando te ne sei andato.

La scuola è semplicemente scuola

non più il luogo in cui ci siamo conosciuti,

in cui siamo cresciuti insieme.

L'aula di chimica è nient'altro che un agglomerato di banchi di plastica grigia,

sgabelli di legno dalle gambe storte

e contenitori di vetro dalle buffe forme.

Non ho più un compagno di laboratorio,

i miei voti sono calati a picco.

Mi sembra impossibile che l'aula 131 sia vuota ora.

Se chiudo gli occhi riesco ancora a vederti

seduto accanto alla finestra aperta,

con la matita infilata dietro ad un orecchio.

Nulla di questo posto mi diverte più ormai,

senza le tue mani che incastrano palline di carta tra i miei capelli a lezione di inglese.

Non riesco più a mangiare a mensa,

senza di te

che ti infili le cannucce nelle orecchie mentre arricci la bocca e stringi gli occhi.

Mi hai detto di non pensarti troppo

e io lo sto facendo lo stesso.

Mi hai detto che mi avresti chiamato ogni martedì all'ora di pranzo

e che la distanza non sarebbe stata neanche nei miei pensieri.

Mi hai detto,

"Ci sentiamo presto".

Ma sto ancora aspettando di sentirci, Luke.

-Sempre tua, Jodie.