Dramione♡
Draco/ Hermione♡♥

Non lo facevo apposta. Stare da solo da una parte, trattare male chi mi capitava davanti. Non lo facevo di proposito;era stata la mia educazione.
A casa quando cercavo di chiedere un abbraccio, nei momenti in cui mi sentivo solo, l'unica cosa che ricevevo era una sonora strillata su quanto debole fossi nel cercare conforto in un atto d'amore.
Questo, come sostiene mio padre, è la più grande debolezza dell' essere umano; invece per me è stata la più grande fortuna che potessi ricevere.
Negli anni trascorsi ad Hogwarts il buio, la solitudine, l'arroganza e la paura sono diventati la mia famiglia, mi accoglievano sempre tirandomi sempre di più in un circolo vizioso di riservatezza e malinconia; l'unica cosa che potesse riportarmi alla realtà e farmi vedere nuovamente i colori e gli aspetti positivi del mondo era il suo sguardo.
Passavo le giornate ai piedi del Platano Picchiatore a disegnare il suo viso e i suoi occhi sui miei libri e le mie pergamene, nascondendole in fretta quando Tiger e Goyle si avvicinavano per intrattenere una noiosa e spesso inutile conversazione. Li cacciavo via in malo modo, l'ho detto nel mio vocabolario la parola amore e gentilezza non esistevano, e loro se ne andavano via borbottando su quanto il mio carattere si fosse incupito e reso solitario col passare del tempo.
Nonostante tutto ciò, però, passavo ore in biblioteca nascosto tra gli scaffali a osservare i suoi occhi che scorrevano velocemente sulle pagine giallognole dei volumi, che tirava faticosamente giù dagli scaffali e che, poi, deponeva con delicatezza sul legio.
Nella delicatezza di quelle movenze e nell'amore di quello sguardo mi ci perdevo per ore cogliendo ogni singolo dettaglio delle sue espressioni e di ogni singola sporgenza delle vene che si affacciavano delicatamente sul suo viso candido quando c'era qualcosa che nn capiva pienamente, ecco in quei momenti il velo di rammarico, tristezza, violenza e solitudine che stava calato sul mio cuore si alzava leggermente per permettere agli altri sentimenti,mai provati prima, di emergere e di farmi sentire un nuovo, caldo e accogliente calore che penso si possa provare solo se siviene abbracciati. Ecco quello era il mio abbraccio, il mio essere amato e il mio amare che erano legati assieme da quelle movenze e da quelle piccole fossette che le si Andavano a creare sul bordo della bocca quando lasciava trasparire dei piccoli sorrisi.
Così passavo le mie giornate, era quello che mi permetteva di andare avanti sopportando lo strazio di una vita passata a sperare nell'amore e nell'amorevolenza di due genitori che non ne avevano.
Tutto nella mia vita aveva cominciato a prendere una piega migliore e vedevo tutto con più chiarezza, il mondo si tingeva di colori più caldi e le persone sembravano essere migliori di quanto fossero in realtà, forse perché ero abituato a vederne solo il lato oscuro, quello celato, nascosto agli occhi ma che alberga nel profondo del nostro cuore e che ci guida nel compiere le nostre peggiori azioni, ecco in quei giorni grazie a lei riuscii a vedere la bellezza nello sbocciare di un fiore o nel semplice sorgere del sole al mattino, che mi ricordava che anche se la mia vita era insopportabile stava iniziando ad andare meglio, e mi ricordava che forse con l'aiuto di quello sguardo avrei potuto cambiare il mio mondo rendendolo un posto migliore di come era sempre stato.
Non le parlai mai. Mi limitai a osservarla e vegliarla da ogni sorta di male che potesse colpirla, ma putroppo come ogni amore non dichiarato si finisce per perdere quella persona a causa di un' altra.
Ronald Weasley. Con quei capelli rossi e il viso tondo e insopportabilmente da bambino,non so cosa ci trovasse in lui ma quando mi resi conto che lo amava il mio cuore si frantumò in un milione di piccoli frammenti impossibili da rimettere a posto,il sole tornò freddo, le personi crudeli e io tornai a rintanarmi nel mio piccolo,buio e crudele mondo senz'amore fondato sull'odio. Piansi, li maledissi, li spiai, mi feci del male, li ignorai e pian piano tutto ciò che avevo sempre provato per lei divenne il nulla.
Iniziai a praticare le arti oscure, le uniche che mi dessero conforti facendomi sentire potente anche senza quell'inutile sentimento che avevo ormai cancellato con odio dal mio cuore assieme al ricordo del suo viso.
Non tornai più in biblioteca, ma continuai a vegliare su di lei, anche dopo tutto il male che mi aveva fatto comtinuai a osservarla, a seguirla e a vegliarla cercando disperatame te di proteggere il ricordo di una persona che non esisteva più e di un'amore più vivo e scottante che mai che mi ardeva con violenza nel petto.
Non le parlai mai, ma coninuai a vegliare su di lei, sempre. Sempre.