Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Cap 8

Cuoricini ci becchiamo in settimana nuova, per un nuovo capitolo.

Buona lettura
💛🤗😘

Selene

Sospirai, a l'ennesimo rigiro nel mio letto quella nottata.

Fortunatamente, avevo finito gli esami e non sarei dovuta andare a scuola fino al prossimo trimestre.

Finalmente potevo dire, che avevano inizio le mie vacanze estive.

Erano iniziate nel modo migliore, ciclo.

Dovevo alzarmi e prendermi qualcosa, non stavo affatto bene.

Sospirai esasperata, tirandomi su a sedere sul letto, mentre aprivo il cassetto del mio comodino per prendere una pastiglia, notando che mancava la scatolina che prendevo ogni mese, per regolare il ciclo.

Le pillola.

Domani, dovrò chiedere alla mamma di accompagnarmi in farmacia, per prenderle prima che finisca il mio ciclo.

Non che succederebbe qualcosa, ma poi dovrei ripassare la visita farmene segnare altre e r iniziare tutto da capo.

No grazie, mi trovavo bene così.

E poi grazie a quelle, avevano regolato il mio ciclo, dato che lo avevo sempre avuto un po' sballato.

Già da ragazzina, Doc, pensava derivava anche dal forte stress subito prima di essere trovava da Gabriel e quando mi avevano presa.

E con quelle non avrei più avuto problemi.

Scossi la testa, per cacciare via il ricordo nero del mio passato prima di loro.

Mia madre non mi aveva mai voluta, e lo ha risolto, vendendomi per soldi, per potersi comprare della droga.

Scossi di nuovo la testa, come a cacciare quei ricordi, mentre mi tiravo su, dirigendomi verso la porta della mia stanza, per andare di sotto in cucina, per prendere un bicchiere d'acqua.

Sospirai, andando lungo il corridoio, per poi scendere la lunga scalinata in marmo che mi avrebbe condotta di sotto.

Arrivai nell'enorme cucina, mentre accendevo la luce, notando che era appena l'una passata, mentre mi apprestavo a prendere un bicchiere e dell'acqua dal frigo.

Riempii il bicchiere d'acqua, per poi buttarmi la pastiglia in bocca e buttarla giù con un grosso sorso.

Sospirai, appoggiandomi al bancone della cucina, cercando di rilassarmi, mentre mi tornava in mente la conversazione con Rose, di quell'esatto pomeriggio.

Come avrei avuto il coraggio di dirgli la verità?

Come!?

Poggiai le braccia sul marmo del ripiano, per poi appoggiarci la testa sopra, come se così potessi trovare il coraggio di farlo.

Si come no.

Questa cosa mi stava stressando più del dovuto.

Solo perché avevo paura.

Paura che mi avrebbe spezzato il cuore, non perché lo volesse.

Solo perché semplicemente non provava le mie stesse cose.

I miei stessi sentimenti ed emozioni.

L'emozione come i sentimenti non si possono comandare.

Tirai un altro sospiro rimanendo in quella assurda posizione, mentre attendevo anche che la pillola facesse il suo effetto, benefico.


Gabriel

Avevo appena parcheggiato la mia macchina in garage, notando che avevo fatto estremamente tardi.

Il mio piano di rientrare presto e parlare con la mia eterna dannazione  e salvezza, non era andato a buon fine.

Dopo l'incontro con l'architetto, per dare il via alla costruzione del mio ristorante, mi ero dovuto recare di nuovo al capanno, per controllare se le spedizioni da mandare in Messico erano pronte.

Doveva essere tutto perfetto, non potevano fare ritardi.

Nella mia famiglia, non esisteva ritardi e ne errori.

I nostri compratori dovevano essere ben soddisfatti, se volevamo essere ben pagati.

E quindi, addio piano di rientrare prima in casa.

Sbuffai infastidito, mentre entravo dentro casa, notando una luce provenire dalla cucina.

Alzai un sopracciglio con fare sorpreso, mentre mi dirigevo con passo silenzioso verso di esso, notando il mio piccolo raggio di sole, appoggiato con la testa sulle braccia, del ripiano in marmo della cucina.

Questo si che era un bel colpo di fortuna, cazzo!

Continuai ad avvicinarmi a lei, silenziosamente, fino ad arrivare alle sue spalle, per poi circondarle i fianchi in una presa salda, ma delicata, attirandola verso di me.

La sentii sobbalzare per la sorpresa e lo spavento, mentre le facevo appoggiare la sua delicata schiena al mio petto duro e scolpito, mentre la intrappolavo contro di me.

-Finalmente, ci becchiamo miss fuga.-

Dissi, con voce canzonatorio e infastidita, sentendola irrigidire fra le mie forti e possenti braccia.

-Io..

Non ti ho sentito rientrare Gabriel.-

-Oh lo so piccolina..

Amo cogliere di sorpresa le mie vittime.

Ancora di più la mia preda preferita.-

Dissi, con voce bassa e sensuale, mentre la facevo rigirare fra le mie braccia, in modo che i nostri occhi potessero incastrarsi alla perfezione.

Notavo il suo disagio misto a imbarazzo, mentre continuavo a tenerla intrappolata fra me e il bordo del ripiano in marmo, mentre la finivo di bloccare con le mia braccia, hai lati delle sue.

-Allora, ne vogliamo parlare?-

-Di cosa?-

-Che sono due giorni che mi eviti Selene.-

-Io..

No, non è così.-

-Ah no?

Pensi che io sia stupido, mia regina.-

La sentii sobbalzare a quella parola, facendomi sorridere internamente.

L' avevo sempre chiamata così, dalla prima volta che l'avevo salvata da le grinfie di quel figlio di puttana.

-No, è una tua impressione.

Dovevo studiare per il test finale, per questo non ci siamo visti.-

-Sai Sel, non amo essere preso per il culo.

Tanto meno da te.

Anzi non lo tollero per niente da te, e se tu fossi mia tesoro, oh..

Ti avrei già piegata sulle mie ginocchia e sculacciata, per un tale affronto.

Odio chi mi mente.

Chi mi mente viene punito severamente, e tu non ne saresti esonerata, solo in modo diverso.-

Dissi, con un tono di voce caldo e dominante, vedendola rabbrividire fra le mie braccia, mentre il suo viso si colorava di rosso, facendomi sentire dannatamente bene, per l'effetto che riuscivo a scatenarle solo con le mie parole.

-Che stai dicendo..?-

-Mi hai capito bene piccola.

Ora riproviamo, perché sono due giorni che mi eviti come la peste?

Ce qualcosa che devo sapere?-

Lo so, ero un bastardo, ma il fatto che mi aveva evitato per due giorni, stava facendo di nuovo ribollire il mio sangue, ora che l'avevo in trappola, non riuscivo a rimanere calmo e lucido.

No, dovevo sapere la verità.

E potevo dire con certezza che stavo mandando a fanculo i miei buoni propositi di parlarle con calma, per chiarirci.

Lo pretendevo.

Perché da come notavo le reazioni del suo corpo a me, ne avevo la conferma.

Ma dovevo capirlo da prima, da molto prima.

Solo che ero stato concentrato solo su di me, per non fare qualche sciocchezza, non sapendo che la risposta l'avevo sempre avuta davanti a gli occhi.

-Non sto mentendo io..-

-Oh piccola, risposta sbagliata, riprova.-

La vidi mordersi nervosamente il labbro inferiore, mentre alzavo la mano in direzione del suo viso delicato, liberando il labbro, in una lenta e sensuale carezza con il pollice, dalla tortura dei suoi denti.

La sentii tremare di nuovo, mentre tratteneva un sospiro tremolante dentro di se, ma che avevo percepito distintamente.

Nel nostro mondo, imparavi come prima  cosa le reazioni del corpo, e per questo mi sentivo un emerito coglione, che non me ne ero reso conto prima, di ciò che questa meraviglia provasse per me.

-Parla.

Parla con me piccola.-

Dissi, con voce carezzevole, mentre avvicinavo il mio viso al suo, sentendola tremare di piacere e imbarazzo fra le mie braccia, facendomi sorridere soddisfatto.

-Voglio la verità Sel, parla.-

Continuai, a un millimetro dalle sue labbra, mentre sentivo il mio essere, urlare di baciarla e rivendicare la sua bocca come il suo corpicino sensuale come mio.

-Io..-

-Tu?-

-Io..

Ti ho evitato perché ho capito cosa hai fatto sabato e..

Mi ha fatto male.-

-E perché ti ha fatto male, mia regina.

Dimmelo.-

Dissi, con voce ammaliante, mentre vedevo i suoi occhioni lucidi, guardarmi, come a trovare il coraggio di dirmi la verità.

-Ti amo Gabriel, ho capito di amarti e non so nemmeno io quando è iniziato questo sentimento in me.

So solo che ce sempre stato, e quando l'ho realizzato e ho capito beh..

Non avevo il coraggio di dirtelo.

Poi tu sabato insomma..

E io mi sono ingelosita.

Ho sentito come se il mio cuore si frantumasse e..

Non avrei avuto il diritto lo so.

E so anche che forse, tutto questo cambierà il nostro rapporto.

Lo capisco e mi dispiace io..-

-Fa silenzio ragazzina.-

Dissi, prima di afferrare il suo viso delicato a coppa fra le mie mani grandi e calde, mentre finalmente avevo ottenuto tutte le risposte di cui avevo bisogno di sentire.

Rivendicai la sua bocca, in modo lento e delicato, rubando il suo primo bacio.

In modo dolce e lento, mentre mi facevo spazio fra le sue labbra dolci, rendendomi folle di desiderio.

Continuai a baciarla lentamente, mentre sentivo la mia bambina, come se stesse realizzando ciò che stava accadendo, ricambiando in modo timido e impacciato, facendomi sorridere sulle sue labbra, mentre le sue piccole mani, si aggrappavano alla mia maglia, come fossi la sua ancora di salvezza.

La baciai ancora e ancora, fino a che non ci separammo per mancanza d'ossigeno, cercando di riprendere il controllo dei nostri respiri.

-L'ho sempre detto, che tu sei la mia eterna dannazione e salvezza mia regina.

Non immagini quanto io ami te.

Solo che ero troppo concentrato su di me, per non fartelo capire, mentre avevo già le risposte davanti a gli occhi.

Perdonami piccola.-

Dissi, prima di riappropriarmi delle sue dolci labbra, rivendicandole sta volta con più possesso fino a che non sentimmo un finto colpo di tosse, facendoci separare all'istante.

Sentii la mia piccola irrigidirsi fra le mie braccia, mentre volgevamo lo sguardo, verso i miei genitori, che ci stavano guardando con fare stupito e soddisfatto.

-Scusate l'interruzione, avevamo sentito dei rumori di sotto ed eravamo scesi a controllare.-

-Amore, te l'avevo detto che era meglio non scendere, che era tutto sotto controllo.-

Sentii dire da mia madre, con fare divertito e uno sguardo colmo di dolcezza e amore, rivolto a noi.

-Già, lo vedo.

Devo dire, non tanto per la mia principessa, ma tu finalmente ti sei deciso.

Solo una cosa ragazzo, falla soffrire e mi dimentico che sei mio figlio.-

Disse, strizzando l'occhio a una Selene sotto shock per l'imbarazzo, mentre se ne tornavano di sopra.

Ottimo, lo avevano capito tutti a quanto vedo, il coglione ero solo io.

Scossi la testa, mentre vedevo la mia piccola regina, guardare ancora il punto dove si trovavano i miei genitori, mentre il suo viso stava superando tutte le gradazioni di rosso esistenti al mondo.

Non riuscii a trattenere un sorrisetto divertito, mentre le rigiravo il viso verso di me, riprendendo da dove ci avevano interrotti.

Continua

Buonanotte cuoricini🌙⭐️

Vi adoro
💛💛💛💛💛

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro