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Cap 39

Kir Walsh

-Come cazzo è possibile, che anche questo fottuto carico, ce stato portato via?-

Ero completamente fuori di me, non era possibile, che ogni carico importante, mi veniva soffiato da sotto al naso.

Stavo perdendo i miei fottuti guadagni, e dovevo rimediare, se non volevo perdere i miei clienti.

-Signore?-

Mi riscossi dai miei pensieri, girandomi verso uno dei miei uomini, mentre buttavo giù l'ennesimo bicchiere di whisky.

-Avete scoperto qualcosa?-

-Sono dei mercenari, e non sappiamo per chi lavorano.-

-CAZZO SCOPRITE PER CHI STANNO LAVORANDO, NON VOGLIO PERDERE ALTRI FOTTUTI CARICHI!-

Lanciai il bicchiere di whisky contro il muro, mandandolo in frantumi in mille pezzi, mentre la collera stava invadendo tutto il mio essere.

Dovevo calmarmi, e vederci chiaro.

Che cazzo ci guadagnavano dei fottuti mercenari con il mio carico?

No c'era qualcuno dietro, e avrei scoperto chi, lo avrei preso e fatto fuori io stesso.

E poi c'era l'altra fottuta cosa da fare, dovevo andarmi a prendere quella fottuta ragazzina, e far fuori suo marito.

Ma non avevo organizzato niente, dato che stavo perdendo la testa, dietro hai miei fottuti carichi, che mi venivano soffiati da sotto al mio naso.

Mi passai nervosamente una mano fra i capelli, mentre alzavo lo sguardo, vedendo la porta del mio ufficio aperta, non essendomi nemmeno accorto che il mio uomo si era dileguato, vedendo passare la mia cameriera preferita.

-Tu, vieni immediatamente qui!-

Vidi lo sguardo di puro terrore farsi largo nei suoi bellissimi occhi, ma era imparagonabile alla donna che avrei voluto in quel momento al mio fianco.

Selene King.

-Signore avrei da fare io..-

-Non vuoi farmi ripetere una seconda volta, non è vero mocciosa?-

-No..

Signore.-

Le vidi, lo sguardo farsi lucido, mentre entrava nel mio ufficio, chiudendo la porta alle sue spalle, mentre si avvicinava a me, come un coniglietto spaventato di fronte al suo cacciatore.

-Ho bisogno di rilassarmi, inginocchiati.-

Dissi con voce perentoria, mentre un sorriso sadico si stava aprendo sulle mie labbra, vedendola eseguire il mio ordine, mentre mi aprivo i miei pantaloni, tirandoli giù insieme alle mie fottute mutande.

Afferrai il mio cazzo pompandolo un paio di volte, prima di accostarmi vicino alla sua bocca.

-Apri.-

Dissi a mo di ordine, mentre il corpo tremante della donna hai miei piedi, eseguiva il mio ordine

Mi appoggiai contro il bordo della scrivania, chiudendo gli occhi, non appena la bocca della mia cameriera avvolgeva il mio cazzo duro.

Afferrai duramente i suoi capelli castani, racconti in una coda alta, impartendogli il movimento duro e veloce come piaceva a me.

-Cazzo si..-

Ero in estasi.

Mi abbandonai al piacere della sua bocca, mentre affondavo dentro di lei con forza, sentendo i suoni strozzati di essa, facendomi ringhiare come un fottuto animale.

Apri gli occhi, godendomi la vista migliore della sua sottomissione, mentre continuavo a scoparla in modo feroce.

Ero in estasi.

Fissai la ragazza hai miei piedi, immaginando Selene al suo posto, avvertendo l'onda dell'orgasmo avvolgermi, fino a riversarmi tutto dentro di lei, facendola quasi soffocare con il mio seme abbondante.

-Brava ragazza.-

Dissi con voce roca, mentre le accarezzavo la testa con una brava cagnolina ubbidiente, mentre mi sfilavo dalla sua bocca, notando le lacrime colare su sul viso.

-Puliscimi e vattene.-

Dissi, mentre la vedevo leccare e ripulirmi il cazzo, per poi andarsene come se n'era venuta.

Mi sentivo abbastanza calmo e rilassato, dovevo sapere chi ci era dietro hai mercenari.





Gabriel

-Tutto sistemato, il coglione non è riuscito a far partire la sua fottuta spedizione Signore.-

Ghignai sadicamente, mentre sorseggiavo la mia vodka, soddisfatto della riuscita del mio piano.

Sicuramente starà andando fuori di testa, non sapendo chi ce dietro hai mercenari assoldati da me.

-Ottimo, farò partire immediatamente il bonifico.-

Chiusi la chiamata, per poi entrare nella mia banca, facendo un bonifico di dieci mila dollari a gli uomini, che stavano lavorando per me.

Sorrisi soddisfatto, posando il cellulare sulla mia scrivania, mentre finivo il bicchiere di vodka, completamente rilassato, immaginando il fottuto pezzo di merda, andare fuori di testa, perdendo un altro carico.

Oh..

Non vedevo l ora che avrebbe capito che c'ero io dietro a tutto questo, così da trascinarlo fino alla mia città, dove ero più forte, così da mettere fine alla sua inutile vita di merda.

E sapevo che una volta, che avrebbe capito che dietro c'ero io, avrebbe avuto l'ardore di venire a casa mia per fottermi e a quel punto, sarei stato pronto per fottere io lui, una volta per tutte, vendicando la mia famiglia.

Mi passai una mano fra i capelli, mentre il desiderio della vendetta stava logorando la mia anima nera, pronto a far fuori il pezzo di merda.

Afferrai una sigaretta dal pacchetto sopra la mia scrivania, portandomela alle labbra, accendendomela subito dopo, ispirando il fumo tossico, mentre sentivo il mio corpo rilassarsi istantaneamente.

Un secco bussare alla mia porta mi distrasse dai miei pensieri ricchi di vendetta e morte per il pezzo di merda, dando il permesso di entrare, con un secco "avanti".

Vidi la porta aprirsi, trovando il mio fedele braccio destro, l'uomo che consideravo alla pari di un fratello, entrare come se l'ufficio appartenesse a lui, facendomi sorridere divertito, mentre richiudeva la porta alle sue spalle, andando poi verso il mobile bar, per versarsi da bere.

-Ma prego, fai come se l'ufficio fosse tuo.-

Dissi, in modo sarcastico, mentre mi accomodavo meglio sulla mia poltrona in pelle nera, mentre lo vedevo ghignare divertito, venendo verso di me, andandosi a sedere alla sedia di fronte alla mia scrivania, accomodandosi.

-Lo sai, che io posso.-

-E' questo il problema, ti ho dato troppe libertà.

Alle volte ti scordi che io sono il fottuto boss.-

-Naah, è che mi diverte, provocare il mio migliore amico, dato che io posso farlo.-

Lo sentii dire con sicurezza, mentre un sorrisetto da stronzo, si stava facendo largo sulle sue labbra, prima si sorseggiare il mio whisky.

-Novità?-

-Il fottuto carico di Walsh è andato perduto.-

Dissi, ghignando sadicamente, mentre lo vedevo alzare il bicchiere divertito, buttando giù un altro sorso.

-Ottimo fratello, la mia bellissima nipotina come sta?-

-La mia principessa sta bene, mangia, dorme e cresce serenamente.

Cazzo, sono passate due settimane e ancora non ci credo che sono diventato padre, è fottutamente bellissimo.-

Dissi, senza nascondere nessun sentimento davanti a Thomas, mentre lo vedevo sorridermi con fare complice, sapendo che anche lui lo aveva provato prima di me.

-La spedizione della droga e delle armi è stata fatta?-

-Certamente, ho controllato io, non preoccuparti, dovrebbe arrivarti il resto dei soldi dal boss del Messico, entro qualche ora.-

-Ottimo, efficiente come sempre.-

Lo vidi ghignare divertito, mentre il mio cellulare prese a suonare incessantemente, notando che era uno degli uomini che avevo commissionato a prendere i soldi del mese di La Costa.

-Che diavolo succede Kyle?-

-Signore, La Costa ha tentato di fuggire, lo stiamo portando da lei.-

-No, portalo al capanno legatelo lì, e lasciatelo.

Andrò domani a sistemare la faccenda, almeno una notte piena di pentimento e terrore forse renderà lucida la sua mente, per la cazzata appena compiuta.-

-Va bene Signore, sarà fatto.-

-Bene.-

Chiusi la chiamata, mentre finivo di fumare la mia sigaretta, per poi spegnerla nel posacenere, pronto a tornarmene finalmente a casa dalla mia bellissima moglie e figlia.

Non avrei sprecato altro mio tempo, per un pezzente che sarebbe morto.

Ci sarei andato domani con tutta calma.

-Che succede fratello?-

-La Costa, ha tentato di fuggire, ma Kyle, insieme hai ragazzi lo hanno ripreso subito.-

-Sanno la fine che fanno, eppure ci provano sempre.-

-Sono dei fottuti coglioni, che firmano la loro condanna.-

Dissi, ghignando sadicamente, mentre afferravo la pistola, mettendola nel retro dei miei pantaloni, per poi afferrare il mio giaccone in pelle mettendolo indosso, pronto ad andarmene finalmente a casa.

Avevo avuto una giornata piena, ma la soddisfazione che avevo fatto perdere un altro fottuto carico al pezzo di merda, le aveva superate tutte, dandomi la soddisfazione che meritavo.

Aprii la porta del mio ufficio, attraversando il salone del ristorante, vedendo il mio staff salutarmi con rispetto, mentre uscivo fuori, pronto a dirigermi alla mia auto, per andarmene.

-Ci vediamo Thomas, saluta Rose e dai un bacio alla piccola.-

-Grazie, buona serata, dai un bacio alla mia bellissima nipotina e saluta Sel.-

Disse, sorridendomi divertito alla parola "buona serata".

Sicuramente lo sarebbe stata.

Sorrisi maliziosamente, mentre entravo in auto, avviando il motore, pronto a per far rientro finalmente a casa, dalla mia bellissima donna e dalla mia splendida bambina.

La mia essenza vitale, il mio tutto.

Continua

Cuoricini il finale si sta avvicinando sempre di più🥺.

Grazie immensamente di cuore 💓
per tutti i bellissimi commenti, l'elenco lettura, le stelline e le visualizzazioni
💛🤗😘.

Ci becchiamo nei prossimi giorni con
un'altro capitolo💛.

Buonanotte meraviglie🌙⭐️

Vi adoro
💛💛💛💛💛

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