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Cap 31

-Finalmente Aston, attendevo con ansia il nostro incontro.-

Gabriel

-La prego..

Io riuscirò a ripagarla..

Io..-

-Non pregarmi, perché non sono Dio e non mi ci paragono neanche minimamente, essendo un'anima nera e dannata, quindi preghi la persona sbagliata.

Se non erro, sei tu venuto a trattare con il Diavolo stesso, non sono stato io a venire fottutamente da te.-

-Si Signore ma..-

-Voglio sapere una cosa, ancora per quanto credevi di nasconderti?

A proposito, dove lo avete trovato?-

Dissi, rivolgendomi hai miei uomini, mentre mi accendevo una sigaretta, rilassandomi, prima di immergere le mani nel fottuto sangue di questo coglione.

-Era in un lurido Hotel Signore, sotto falso nome.

Ha pagato il proprietario, per non rivelare il vero nome, lo abbiamo visto alla finestra che fumava tranquillamente e siamo entrati.

Come il proprietario ci ha visto, riconoscendoci, ci ha spiattellato tutto.-

Ghignai divertito, mentre annuivo divertito dalla cosa, mentre tornavo con lo sguardo verso il coglione piagnucolante.

Continuai a fumare tranquillamente, mentre il mio sguardo gli trapassava la sua sudicia anima terrorizzata, mentre accrescevo gustosamente la sua ansia e terrore.

Sapeva la fine che stava per fare, a meno che non avesse i miei fottuti soldi.

Tirai un ultima boccata di sigaretta, per poi gettarla a terra e spegnerla sotto la suola della mia scarpa, avvicinandomi al pezzo di merda, afferrandogli dolorosamente i capelli, per tenerlo fermo, mentre dondolava a testa in giù, come un vero maiale, pronto per essere sgozzato da me.

-Allora Aston, arriviamo subito al dunque, ce li hai miei fottuti soldi oppure no?-

-Signore io..-

-No, no, no.

Non tergiversare, anche se sappiamo entrambi che non hai miei fottuti soldi, e sapevi cosa andavi incontro Aston.

Hai provato anche a nasconderti, pagando un altro coglione per non farti scoprire, ma ti è andata male.

Quell'uomo ha avuto la sana intelligenza, di non mettersi contro il re di New York, e ha fatto bene.

Ora, senza ulteriore perdita di tempo, direi di incominciare a divertirmi un po'.-

Dissi, le ultime parole con un tono sadicamente divertito, mentre il mio sguardo completamente vuoto e privo di qualsiasi sentimento, incastrava il suo terrorizzato, mentre lo vedevo pisciarsi addosso.

Mi allontani giusto in tempo di qualche passo, mentre si imbrattava completamente della sua stessa fetida urina puzzolente.

-Che schifo Aston, almeno sii uomo verso la tua fine.-

Dissi, da vero bastardo, mentre il ghigno sadico sulle mie labbra si andava ad allargare sempre di più, avvicinandomi verso i miei attrezzi per scegliere con quale divertirmi, prima di ucciderlo del tutto.

-Tyler, fammi un favore ragazzo, vai a casa sua, e prendi l'atto della casa, portalo dal nostro falsificatore esperto, e fai cambiare le firme, in modo che quella casa, risulta venduta a me.

Così da metterla in vendita il prima possibile.-

-Certamente Signore, vado.-

-Noo la mia casa!-

-La mia casa vorrai dire.

Lo sapevi Aston, cosa sarebbe accaduto se non mi avresti pagato ogni fottuto mese.

Ma comunque, non credo che tu debba preoccuparti della casa, ora come ora.-

Dissi, mentre afferravo un piede di porco, mentre afferravo la pistola della fiamma ossidrica accendendola, in modo da far surriscaldare il metallo, fino a renderlo ardente come pura lava.

-La prego Signore, non lo faccia..-

Feci finta di non sentire le sue inutili urla e suppliche da coglione qual'era, spegnendo la fiamma, avvicinandomi a lui.

-Spogliatelo, e dannazione prendete dei guanti, si è pisciato fottutamente addosso ragazzi, non voglio che vi prendiate qualcosa.-

Vidi i miei uomini, sorridere divertiti, mentre afferravano dei guanti dentro a uno scaffale, per poi spogliarlo rapidamente, facendolo rimanere completamente nudo, come il verme che era.

Mi avvicinai a l'uomo piangente, mentre accostavo la parte incandescente su suo uccello moscio, bruciandolo.

Le urla di dolore, invaserò tutta la stanza, facendo accrescere l'oscurità nella mia anima, mentre impartivo la punizione meritata su questo fottuto pezzente del cazzo, continuando a ustionare ogni parte sensibile del suo corpo.

Continuai per delle ore, divertendomi a infliggergli ogni dolore possibile e immaginabile, mentre l'uomo sofferente, ormai non aveva nemmeno più la forza di pregarmi e di urlare.

-Scendetelo, e mettetelo legato sul tavolo, a carponi.-

-La..

La prego Signor King mi perdoni..

La ripagherò..

La prego..-

-Non dovevi prendermi fottutamente per il culo Aston.-

Dissi, con voce inflessibile e priva di qualsiasi emozione, mentre l'oscurità avvolgeva la mia anima, ormai sazia, attendendo la fase finale, della sua fottuta vittima.

I demoni, si saziavano del dolore, proprio come me.

Infondo, sapevo di non essere un'anima pura, ma un'anima oscura destinata all'inferno.

Mi avvicinai alle spalle di Aston, dopo che i miei ragazzi, avevano eseguito il mio ordine alla perfezione, mentre richiamavo uno di loro, facendogli segno di allargagli il culo.

Un ghigno malefico, stava brillando sul mio volto, dando la fine di questo pezzo di merda, ben meritata.

Avvertendo uno dei miei ragazzi, fare ciò che gli avevo ordinato, sentii Aston urlare ancora più forte, non credendo che fosse ancora in forze per farlo, prima di infilargli con forza, il pezzo di ferro su per il culo uccidendolo all'istante.

Mi spostai, vedendo il corpo esamine di Aston, cadere in malo modo di lato, mentre i miei uomini, eseguivano subito l'ordine, senza nemmeno parlare, sapendo esattamente cosa fare, di dare una fottuta ripulita, fino a farlo scomparire, come se non fosse mai esistito.

Andai in bagno, per lavarmi le mani, per poi uscire fuori, afferrando il mio telefono, che segnavano le due di notte passate, mandando solo un semplice messaggio, che Thomas avrebbe capito.

Non lo avevo fatto chiamare, non c'era bisogno, lo avrei avvertito io ha fatto compiuto.

Aston è sistemato.

Non ti ho fatto avvertire, perché non c'era bisogno.

Goditi la fottuta nottata con la tua splendida famiglia.

Buonanotte stronzo!

Sorrisi divertito del mio stesso messaggio, mentre mi apprestavo a uscire di lì, pronto a tornare finalmente a casa, dalla mia splendida moglie.


Venti minuti dopo, stavo rientrando dentro casa, in quella notte d'inverno gelida, dopo aver sterminato chi aveva cercato di prendermi per il culo, pronto ad avere la mia scosse di adrenalina pura.

Dopo che uccidevo, il desiderio oscuro del sangue, si trasformava in scosse di desiderio, che dovevo sfogare con una sana scopata, con la mia bellissima femmina che si trovava, completamente addormentata dentro il nostro letto.

Ancora per poco ragazzina.

Pensai mentre salivo le scale, andando dritto nella nostra camera da letto, illuminata leggermente, dalle fiamme danzanti del camino, mentre richiudevo la porta con fare silenzioso alle mie spalle.

Vidi la mia splendida donna, profondamente addormentata, con il mio cuscino stretto a se, facendola sembrare un angelo, pronto per un demone affamato come me.

L'avrei devastata.

Mm..

Avrei devastato quel delizioso corpicino, con affondi forti e ondate di piacere.

Ma prima, avevo bisogno di ripulire il mio corpo, prima di posare le mie mani sudice di peccato mortale, sul corpo delicato e puro della mia donna.

Mi diressi in bagno per una doccia veloce, per poi rientrare pochi minuti dopo, completamente nudo e pronto, per affondare dentro di lei.

Montai sul letto, come un predatore, che aveva appena puntato alla sua splendida preda, pronta per essere mangiata dal sottoscritto, mentre la mia erezione dolorante e le mie palle piene gridavano di sprofondare e marchiare il suo corpino delicato e nostro.

Ero folle, di desiderio osceno per questa incredibile donna.

Avevo una fame costante del suo amore e del suo corpo, la mia anima agognava costantemente la sua pura di luce, come il mio corpo, aveva bisogno di legarsi intimamente al suo, per sentirsi fottutamente bene e in pace.

Le sfilai delicatamente la coperta dal suo corpino, coperto da una della mie maglie, facendomi sorridere sinceramente, sapendo che si era addormentata con un mio capo indosso, per sentire il mio profumo su di lei.

La mia bambina, era deliziosa e sexy, con i miei vestiti indosso, ma la preferivo nuda, per la mia fame cruda.

Feci scorrere lentamente una mano sulle sue cosce nude e vellutate, sentendola sospirare nel sonno, mentre si stringeva di più al mio cuscino, arrivando fino alla curva del suo sederino nudo, facendomi ringhiare di puro desiderio.

Lo strinsi leggermente, per non farla spaventare, mentre presi a impastare il lato del suo culetto esposto, essendo sdraiata sul fianco, mentre la sentivo gemere di piacere, nell'incoscienza del sonno.

-Ragazzina, svegliati.-

Dissi, allungandomi verso sul suo corpino, baciandole la guancia, fino ad arrivare alle sue labbra, reclamando la sua bocca.

La sentii rispondere delicatamente al mio richiamo, mentre prendeva a svegliarsi, mentre la spingevo a sdraiarsi di schiena, non lasciando un solo secondo la sua dolcissima bocca facendola mia.

La sentii gemere attraverso il nostro bacio, mentre le separavo le cosce, così da mettermici in mezzo, strusciando la mia erezione dolorante, fra le sue pieghe già bagnate per me, facendomi ruggire di puro desiderio.

Non avevo tempo per i preliminari, dovevo assolutamente affondare dentro di lei.

Mi spostai, sfilandole la mia maglia, gettandola in un angolo remoto della camera, mentre mi calavo su quei magnifici seni pieni di latte, afferrandone uno nella mia mano, mentre l'altro catturavo la sua corolla fra le mie labbra, iniziandola a succhiare e leccare con devozione, mentre stringevo sensualmente l'altro seno, impastandolo, mentre mi spingevo dentro di lei, in un solo colpo, affondando tutta la mia grossa presenza, dentro quel calore bagnato, rivendicandola come sempre, come mia.

Presi a muovermi da subito con spinte forti e profonde, mentre devastavo di piacere quelle meraviglie, mentre le gambe di mia moglie andavano ad agganciarsi perfettamente hai miei fianchi duri e forti, mentre le sue piccole mani, scendevano lungo la mia schiena, mandandomi incredibili scosse di piacere.

Continuai ad affondare dentro di lei, ancora e ancora, deliziandomi del suono bagnato dei nostri sessi uniti e delle nostre pelli sbattere, facendo ruggire la parte dominante e troglodita di me, mentre continuavo a farla mia ancora e ancora.

Presi a far ruotare il bacino, toccando i punti nascosti dentro di lei, mentre le sue grida di pura estasi si mischiavano hai miei gemiti duri, mandandomi completamente fuori, come il canto di una sirena, continuando a stuzzicarla così, prima di riprendere ad affondare dentro di lei, con ancora più forza, fino a che entrambi non raggiungemmo l apice del piacere.

Sentii la sua deliziosa passerina stringermi come in una morsa, mentre mi inondava della sua dolcissima essenza, mentre riversavo tutto il mio seme bollente dentro di lei, marchiandola come mia.

-Cazzo si!-

Dissi, completamente perso nel piacere, stando attento a non pesarle sul ventre, mentre la mia piccola donna, era completamente persa nell'estasi assoluta.

Guardai il suo sensuale corpo tremante post-coito, con i capelli sparsi selvaggiamente sul cuscino, il viso leggermente arrossato e i suoi occhi chiusi, completamente abbandonata sotto di me, mentre mi sentivo dannatamente un fottuto stronzo, bastardo fortunato, ad avere tutto questo.

Le afferrai i fianchi, mentre mi sdraiavo di fianco, rimanendo ancora deliziosamente uniti, mentre afferravo la sua coscia, portandomela sul fianco, mentre la stringevo prontamente a me, mentre mi deliziavo della vista della mia splendida donna, completamente abbandonata di fianco a me.

La vidi aprire gli occhi da cerbiatta, lucidi per il piacere da poco provato, mentre mi coglieva con un sorriso dolce e luminoso, per poi vederla avvicinarsi a me, posando le sue dolci labbra sulle mie, reclamando un bacio dolce e pieno d'amore, mentre il mio cuore perdeva un battito per le forti emozioni che sapeva scatenarmi, questa piccola creatura speciale, che Dio, mi aveva fatto incontrare otto anni prima, divenendo mia quattro anni dopo.

La strinsi a me, mentre facevo scorrere la mia mano calda dolcemente lungo la pelle del suo fianco, fino a scendere alla curva del suo pancione, dove lì giorno dopo giorno, stava crescendo il frutto del nostro amore, facendomi sentire completamente estasiato.

Ero realizzato in tutto, ero un uomo potente e temuto, ma questo Dio, questo era assolutamente perfettamente imparagonabile a tutto ciò, per me questo era l'essenza di tutto.











Cole

-Signore, è tutto pronto per sabato.-

-Ottimo ragazzo, non deludermi.-

Continua

Cuoricini ci becchiamo nei prossimi giorni con un nuovo capitolo!🤗💛😘

Grazie di cuore 💓 per tutti bellissimi commenti, le visualizzazioni e le stelline💛😘.

Buonanotte meraviglie🌙⭐️

Vi adoro
💛💛💛💛💛

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