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Cap 30

-Signora King, benvenuta.-

-Grazie, buonasera, mio marito è nel suo ufficio?-

-Si, certamente.-

-E' impegnato oppure..-

-No no, non nell'ultima ora comunque, penso non ci sia nessuno nel suo ufficio, può andare.-

-La ringrazio.-

Sorrisi con dolcezza, mentre mi avviavo verso l'ufficio di mio marito, bussando leggermente alla porta aspettando il suo permesso di entrare.

Un secco "avanti", mi diede il via per entrare.

Aprii la porta, sotto lo sguardo sorpreso di mio marito, mentre gli sorridevo con dolcezza, entrando dentro, richiudendo la porta alle mie spalle.

-Disturbo, Signor King?-

Dissi, sorridendo smaliziata, vedendolo cogliermi con quel sorrisetto malizioso, che mi toglieva il fiato, sentendolo sussurrare:

-Mia moglie, MAI.-

Gabriel

Sorrisi maliziosamente, mentre spegnevo il computer, mentre il mio sguardo ardente si posava sulla figura regale e sensuale di mia moglie.

-In cosa posso esserle utile Signora King?-

Le dissi con voce maliziosa, mentre la vidi ridacchiare come una scolaretta, facendomi indurire il cazzo all'istante.

-Non so, avevo solo bisogno di fare una sorpresa a mio marito.

Senta, mi posso accomodare oppure..

Sa essendo un uomo molto impegnato non vorrei crearle nessun disturbo.-

La sentii dire, con voce smaliziata e divertita, mentre si avvicinava alla mia scrivania, facendomi infuocare a ogni suo passo, stando al gioco della mia bambolina.

-Ovviamente, si accomodi pure.-

Dissi, mentre la vedevo avvicinarsi alla sedia di fronte alla mia, bloccandola all'istante.

-Mi scusi Signora King, dove crede di sedersi?

Non è quello il suo posto.-

-Ah no?-

-Vieni qui, ragazzina, prima che mi alzi e ti piego sulla mia scrivania e ti sculaccio per la tua insolente provocazione.-

Dissi, con voce calda e suadente, vedendola arrossire deliziosamente davanti alle mie parole.

La vidi avvicinarsi a me, mentre tiravo indietro la poltrona in pelle in cui ero seduto, in modo da farla sedere sulle mie gambe, non prima di averle visto sfilarsi il pellicciotto rosa che aveva indosso e poggiarlo alla sedia, di fronte alla mia scrivania.

L'afferrai per i fianchi, facendola mettere seduta di lato, mentre afferravo immediatamente il suo delicato mento, fra il pollice e l'indice, attirando la sua dolcissima bocca alla mia, baciandola all'istante.

Dio, quanto mi era mancata in queste ore, mi mancava costantemente la mia donna, da sentire la mia anima ardere di agonia.

La baciai con puro desiderio ardente, sentendola ricambiare più dolcemente il mio assalto, fino a separarci per mancanza d'ossigeno, beandomi della vista delle sue labbra rosse e gonfie come ciliegie mature.

Le posai una mano sul ventre gonfio, sentendo i calcetti di nostra figlia, deliziandomi di quella sensazione, mentre accarezzavo amorevolmente in quel punto, facendogli sentire la mia presenza.

Ancora due mesi, e la nostra piccola Speranza, sarebbe stata fra le nostre braccia.

Ero fottutamente agitato.

Avevo paura di non essere un buon padre per lei e per i nostri futuri figli.

Ma mi sarei impegnato costantemente per esserlo, a qualsiasi costo.

La mia famiglia veniva prima di tutto, perfino del mio stesso regno.

-Com'è andata oggi?-

La sentii sussurrarmi con dolcezza, mentre mi accarezzava delicatamente la pelle del mio collo, facendomi chiudere gli occhi, beandomi della sensazione balsamica del suo tocco, sul mio corpo che si rifletteva sulla mia anima oscura.

La strinsi più a me, mentre sospiravo di piacere.

-Molto bene piccola, tu so che hai trovato il vestito e anche Rose.-

Dissi, aprendo gli occhi, puntandoli contro il suo da cerbiatta.

-Si, finalmente ho trovato un vestito che non mi faccia sembrare un enorme meringa.-

La sentii dire, ridendo divertita.

-Mm..

La mia piccola meringa da prendere ha morsi.-

Dissi, con voce calda, mentre ringhiavo giocosamente, contro la pelle delicata del suo collo, dandole un piccolo morso malizioso e giocoso, sentendola rabbrividire di piacere, facendomi ghignare maliziosamente.

La vidi stringere le cosce, mentre continuavo a mordicchiarle e leccarle sensualmente la pelle delicata del collo, facendo pressione fra le sue cosce, in modo che si aprissero per me, facendomi strada fra di esse.

Arrivai sulla sua dolce passerina coperta da troppi strati per i miei gusti, mutandine e calze, accarezzandola in quel punto, sentendo il suo calore umido raccogliersi.

Sorrisi soddisfatto, mentre marchiavo il suo collo, sotto i suoi sospiri di piacere, mentre continuavo ad accarezzarla fra le sue cosce calde e frementi.

-Amore, fermati!-

La sentii dire, con voce tremante cercando di spostare la mia mano, facendomi sorridere divertito, contro la sua pelle.

-Perché?

Non posso coccolare "intimamente" mia moglie.-

-No.-

La sentii dire, mettendo su un piccolo broncio adorabile.

-Togli quel broncio bambolina, sennò te lo faccio togliere io, con questo.-

Dissi, dandole una spinta da sotto il suo culetto, facendogli sentire quanto fossi pronto per lei.

La vidi arrossire timidamente sulle guance, mentre mi assestava uno schiaffetto sul braccio, facendomi ridere da vero stronzo.

Le spostai la mano fra le sue cosce, afferrando la sua con cui mi aveva colpito, portandomela alle labbra, baciandola dolcemente.

-Che ne dici, di chiamare a casa e mangiamo qui stasera?

Diamo la serata libera allo staff.-

La sentii dire, con quel suo sorriso dolce, mentre mi avvicinavo al suo viso, completamente estasiato dalla mia piccola ninfa, baciandola subito dopo.

-Dico che è un ottima idea.-

Dissi, sulle sue labbra, baciandola di nuovo, per poi spostarmi, per afferrare il mio telefono per chiamare a casa.

-Ho una fame.-

La sentii dire, facendomi sorridere divertito, mentre posavo una mano sul suo pancione adorabile, gustandomi dei movimenti della nostra piccola farfallina.

-Allora mi conviene avvertire subito il ristorante, che qui si trova una donna affamata e incinta, che deve mangiare per due!-

-Esatto!-

Risi, mentre componevo il numero di Adele, quando vidi il cellulare annunciare la chiamata da uno dei miei uomini.

-Che succede?-

-Signore, lo abbiamo trovato.-

Ghignai sadicamente soddisfatto, mentre pregustavo già, la fine di Aston, a meno che non avesse trovato i miei fottuti soldi, che mi doveva questo mese.

Vidi lo sguardo di mia moglie, guardarmi con fare curioso, mentre le accarezzavo dolcemente il ventre.

-Arrivo.-

Dissi, chiudendo la chiamata.

-Ce qualche problema?-

-Oh no piccola, un cliente a bisogno di vedermi, credo che la nostra cena sia rimandata a un'altra sera.

Scusami piccola.-

Dissi, lasciandole una carezza, mentre il mio sguardo era diventato completamente illeggibile per lei.

-Oh..

Va bene amore, mi porti a casa tu?-

-Certo, ti lascio e vado.

Stasera non aspettarmi, rientro tardi.-

Dissi, mentre la vedevo tirarsi su, afferrando il suo pellicciotto e la sua borsa pronta ad andare.

Afferrai la mia pistola, mettendola nel retro dei miei pantaloni, avvicinando al mio appendi abiti, afferrando il cappotto mettendolo subito dopo.

Allungai la mia grossa mano calda alla sua, stringendola delicatamente, mentre mi dirigevo fuori, pronto a mietere la mia prossima vittima.

Quaranta minuti dopo, stavo parcheggiando la mia auto, di fronte al capanno, mentre la neve sembrava si fosse finalmente fermata, mentre  mi prestavo a scendere.

Mi avviai con passo dominante e sicuro verso la struttura, entrandoci, vedendo i miei uomini lavorare su la droga e le armi, mentre i miei operai avevano già staccato da un paio d'ore.

Vidi i miei ragazzi salutarmi con rispetto, mentre alzavo la testa in segno di saluto, dirigendomi spedito, verso la porta, che mi avrebbe condotto al piano di sotto, infine alla porta, dove si trovava la stanza delle mie punizioni letali.

Scesi lentamente le scale, arrivando in pochi secondi di fronte alla porta, aprendola, sentendo le urla di Aston, completamente nel panico, che invadevano la stanza del sotterraneo.

Ghignai sadicamente, mentre vedevo l'uomo legato come un fottuto salame a testa in giù, guardarmi con odio e terrore, mentre vedevo i miei uomini abbassare la testa con rispetto facendo due passi indietro.

-Finalmente Aston, attendevo con ansia il nostro incontro.-

Continua

Ciao cuoricini meravigliosi, come state? Come sono andate le feste?
Spero con tutto il cuore benissimo e che state altrettanto benissimo!
💛🤗😘

Grazie immensamente di cuore💓
per tutti i bellissimi commenti, le visualizzazioni, le stelline e l'elenco lettura💛😘🤗.

Ci becchiamo in settimana nuova,
con un nuovo capitolo💛.

Buonanotte meraviglie🌙⭐️

vi adoro
💛💛💛💛💛

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