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Cap 3

Più tardi ci sarà un altro capitolo!
Due in un colpo solo!🎉

Gabriel

Stavo rientrando in quel momento a casa, dopo aver compiuto il mio dovere come figlio del Boss, di certo io ero quello che doveva dare il buono esempio, sempre.

Dato che sarei stato come mio padre se non migliore una volta preso il suo posto.

Avevo ucciso un traditore che avevamo scoperto che aveva fornito dettagli di come prendere quelle ragazze innocenti e andarsene senza alcun problema.

Peccato per lui, che ciò che aveva promesso di dare come merce, gli era andata male e i suoi fottuti soldi non li vedrà mai arrivare.

Kir, non eravamo più riusciti a beccarlo da nessuna parte, immaginando di essersene tornato nella sua fottuta città aiutato dal fottuto pezzo di merda che avevo fatto fuori qualche ora prima.

I traditori, era questa la fine che facevano, li facevo annegare nel loro stesso sangue.

Ero un diavolo.

Provavo piacere a provocare dolore eterno alla mia vittima, prima di farlo morire definitivamente.

Nessuno doveva tradirci o sfidarci, perché avrebbero fatto tutti la stessa fine.

La fine che avevo fatto fare a quel traditore, era stato che un immenso piacere perverso per me, per aver aiutato quel pezzo di merda di Kir.

Era buon per lui, che non avrebbe mai più messo piede nella mia città, se non voleva fare una brutta fine.

E l'avrebbe fatta.

Io non dimentico, mai.

Mi incamminai verso l'entrata della villa, completamente rilassato per ciò che avevo fatto, insieme a Thomas, il mio migliore amico, non che fidato braccio destro, che una volta che sarei divenuto boss, lui sarebbe stato il mio secondo in comando.

Eravamo fratelli, non di sangue, ma eravamo cresciuti come tali.

C'era una tale fiducia e rispetto fra di noi, che non l'avrei ritrovato in nessun altro, a l'infuri di lui.

A parte i miei uomini, ma loro erano un'altra cosa, sarebbero stati i miei soldati.

Avevamo concluso la serata nei migliori dei modi, con una sana scopata in un locale notturno in città.

Che cosa migliore per concludere un lavoro fatto bene, se non con del sano sesso.

Mi sentivo dannatamente bene e rilassato per poter andare dal mio raggio di sole.

Mi diressi verso la sala, mentre vedevo alcune delle nostre cameriere inchinarsi in segno di saluto e rispetto, mentre entravo, trovando mia madre e mio padre che stavano parlando.

-Buonasera.-

Dissi, salutando in segno di rispetto, andando a baciare la fronte di mia madre, mentre mi andavo ad accomodare su una poltrona, rilassandomi completamente.

-Ben tornato figliolo, concluso tutto?-

-Come sempre padre.-

Dissi, ghignando sadicamente divertito, mentre vedevo mio padre emettere il mio stesso sorriso, capendoci al volo.

-Di cosa stavate parlando?-

Chiesi, mentre volgevo lo sguardo a mia madre, che stava sorseggiando del tè caldo alla menta.

-Che domani il nostro avvocato, farà arrivare tutti i documenti dell'adozione.

Dato che quella piccola creatura non a nessuno.

E' stato facile per quel mostro rapirla.

E' stata venduta dalla sua stessa madre per della droga.-

-Cosa!?-

-Già, ci ha fornito i dettagli il boss di Chicago.

Quella creatura proviene da lì.

Evidentemente, quando l'hai trovata, era già  da qualche giorno con lui.

Fortunatamente il mostro non la sfiorata nemmeno con un dito, a parte il mal nutrimento, ma quello derivava già da molto prima.

Evidentemente era stata promessa a qualche malato fuori da New York.

E' stata una manna dal cielo, che l'avete trovata.-

Sentii dire da mia madre in un sussurro, con gli occhi lucidi.

Sentivo una furia cocente divampare dentro di me.

Come cazzo è possibile che una madre possa vendere una creatura del genere per della droga?

Come cazzo può essere possibile!?

-Che cazzo di fine ha fatto quella donna?-

-Figliolo, modera il tono davanti a tua madre.

Comunque non lo sappiamo.-

Cercai di tirare un sospiro, per controllarmi, mentre vedevo mia madre, sorridermi con fare comprensivo.

Come se capisse cosa stessi sentendo in quel momento.

Strinsi i pugni, cercando di controllare la mia ira, mentre non potevo immaginare che una madre, vendesse la propria figlia per della fottuta droga.

La stessa droga si, che vendevamo noi per le strade, ma questo non era il punto.

Una madre dovrebbe proteggere sempre la cosa più preziosa al mondo.

E come ho capito era la droga, e non la carne della sua stessa carne.

Essere immondo, spero che la trovino e la facciano marcire all'inferno.

-A mangiato qualcosa Selene?-

-No..

Le stiamo dando delle vitamine per ora, ma spero che più tardi chieda qualcosa da mangiare tesoro.

E' spaventata.

Per quanto le abbiamo salvato la vita, è terrorizzata da tutto.

Chissà cosa a visto con quel mostro e con quel mostro di sua madre, cosa le ha fatto passare.

Non lo voglio nemmeno immaginare.-

-Dov'è?-

-Nella sua nuova camera, oggi sono arrivati i mobili.

Ho cercato di crearle uno spazio confortevole tutto suo.-

Mi tirai su, uscendo fuori dalla sala, dirigendomi verso la scala, che mi avrebbe condotto al piano di sopra.

Non sapevo spiegarmelo.

Ma sentivo che quel piccolo raggio di sole, andava protetto da tutti per fino da me stesso.

La sentivo mia.

Era come se, avendola trovata io stesso, dovessi occuparmene io.

La dovessi proteggere dal mondo intero.

Non riuscivo a capire quel senso di possessione, che proveniva da dentro.

Come qualcosa di primordiale, come se lei era stata mandata da me, per essere protetta dal mondo intero, sempre.

Era assurdo pensare quasi che, la mia anima si sentisse legata irrimediabilmente alla sua.

Non sapevo spiegarlo.

L'unica cosa che capivo, e che l'avrei protetta a qualsiasi costo.

Anche a costo della mia stessa vita.

Perso nei miei pensieri, che io stesso credevo assurdi, come mi sentissi protettivo nei confronti di quel piccolo raggio di sole, ma era così.

Un Diavolo come me, provava compassione.

Provava, un senso di protezione per un angelo puro.

Ma era così.

Tirai un sospiro, mentre arrivavo di fronte alla sua porta, che era proprio di fronte alla mia camera, sorridendo appena, immaginando che quel piccolo angioletto avesse scelto la camera proprio di fronte alla mia porta, facendomi capire che si sentisse al sicuro con me.

Quando il medico l'aveva iniziata a visitare e fare tutti i controlli, non l'avevo lasciata un solo attimo, mentre i suoi occhioni persi e terrorizzati rimanevano incastonati hai miei, come se gli infondessi coraggio.

Poi era arrivata quella dannata visita, e per non lasciarla mia ero messo di spalle e in modo da non vedere, mentre tenevo quella sua piccola e delicata mano nella mia, cercando di darle conforto e coraggio, mentre mia madre, cercava di tranquillizzarla.

Sentirla piangere terrorizzata mi aveva straziato l'anima.

Ma allo stesso tempo, mi aveva fatto tirare un forte sospiro di sollievo quando il medico aveva appurato, che non era stata toccata minimamente in quel modo.

Scossi la testa, scacciando quel ricordo, mentre sentivo come una morsa stringere le mie viscere, mentre alzavo il braccio, pronto a bussare alla sua porta.

Bussai leggermente, attendendo la voce di quell'angelo che mi dava il permesso di entrare.

-Avanti..-

La sentii sussurrare attraverso la porta, con quella voce delicata, mentre il mio cuore perdeva un battito, mentre aprivo delicatamente la porta, per non spaventarla.

E la vidi.

Continua

Cuoricini meravigliosi dopo pubblico un'altro capitolo e poi ci becchiamo in settimana nuova.

Se posso prima faccio la sorpresa come sempre💛😘.

Ma non prometto niente.

Grazie immensamente di cuore per tutti i bellissimi commenti, le stelline, le visualizzazioni e la messa nell'elenco lettura.

Grazie immensamente di cuore a tutti voi💛🤗😘.

Purtroppo come ho scritto nell'avviso finché non sbloccano Wattpad non posso rispondere hai vostri commenti🥺
Mi dispiace..
Spero che risolvono il prima
possibile🤞🏻.

Ma sappiate che leggo tutti i vostri meravigliosi commenti😍💛.

Vi adoro e grazie ancora di cuore siete un tesoro immenso!
💛💛💛💛💛

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