Cap 16
Selene
Lanciai uno sguardo sul mio telefono, per vedere che orario si fosse fatto.
Erano quasi le venti, mio marito sarebbe tornato di lì a poco.
Tornai verso i fornelli, continuando a preparare la cena di stasera, dato che oggi era il giorno libero della servitù, e quindi sarebbe toccato a me.
Cosa che non mi dispiaceva affatto, amavo cucinare, mi rilassava
Sentii un piccolo calcetto provenire dalla mia pancia, non potevo ancora crederci che erano passati già due mesi da tutto quello che era successo.
Posai dolcemente la mano sul mio ventre gonfio, dove la mia piccola Hope, si era appena fatta sentire.
Sorrisi dolcemente, accarezzando quel punto, mentre mi perdevo nei miei pensieri.
Due mesi, che i miei genitori, si per me erano i miei genitori anche se erano i genitori di Gabriel, erano venuti a mancare il giorno più importante della nostra vita.
Quel giorno doveva essere una festa, invece si è trasformato in un incubo.
Sospirai, cercando di cacciare via quei pensieri, non volevo agitarmi, anche se era difficile.
Gabriel da quella sera, era tornato il freddo e calcolatore, dominante di sempre, aveva dato sfogo al suo dolore davanti a me, si era lasciato andare per poi riemergere più forte di prima.
Ma sapevo che il suo cuore erano pieno di sofferenza proprio come il mio.
Era normale, perdere tutto ciò di più caro così in un attimo e la cosa più orribile che ti possa capitare.
Sentii un altro calcetto della mia principessa, come se mi volesse distogliere dai miei pensieri, sorrisi internamente, se non ci fosse stata lei, forse non sarei così forte come adesso.
Forse, si lo sarei stata per lui, ma mi sarei persa nel dolore costante che sentivo come una voragine dentro di me.
Sposati lo sguardo verso il forno, per dare un'occhiata al pollo e le patate, per vedere se andava tutto bene, mentre prendevo a lavare le cose che avevo organizzato per cucinare, quando all'improvviso mi sentii avvolgere da due forti braccia calde, in una presa possente, ma dolce allo stesso tempo, mentre sentivo le sue mani appoggiarsi sul mio ventre, facendomi sorridere felice, come ogni volta che lo faceva.
-Salve, mia regina.-
Lo sentii sussurrarmi con voce calda e suadente, vicino al mio orecchio, per poi scendere lungo la pelle delicata del mio collo, lasciandomi un bacio sensuale, sentendo il mio corpo reagire all'istante al suo tocco magnetico.
Girai il viso verso di lui, per far combaciare le nostre labbra in un tenere bacio, mentre sentivo il suo sesso coperto dai pantaloni, premere contro il mio fondo schiena facendomi arrossire all'istante, mentre lo sentivo sorridere maliziosamente contro le mie labbra.
-Ecco, l'effetto che mi fai costantemente raggio di sole.-
Mi morsi il labbro, guardandolo dritto ne gli occhi, mentre potevo vedere quanto mi desiderasse in quel momento.
Mi girai completamente verso di lui, avvolgendo le mie piccole braccia intorno al suo corpo possente e forte, mentre mi sentivo spingere contro il ripiano della cucina, confinata fra quello e il suo petto forte e caldo, mentre mi allungavo sulle punte, per arrivare meglio all'altezza del suo viso, posandoci sopra le mie labbra contro lei sue.
Mi sentii stringere possessivamente per i fianchi, mentre mi sollevava, facendomi sedere sul ripiano della cucina, facendosi spazio fra le mie cosce coperte da delle calze, per il vestito di maglia che indossavo, mentre premeva contro di me, tutto il suo desiderio forte e duro, mentre ci divoravamo le labbra a vicenda.
Come due persone che non mangiavano da giorni, mentre sentivo il mio corpo surriscaldarsi e bagnarsi per lui.
Sospirai di piacere attraverso il nostro bacio, mentre sentivo la sua lingua sottomettere sensualmente la mia, mentre mi stringeva sempre di più facendomi sentire quanto mi volesse, mentre il mio corpo tremava di piacere per lui e soltanto per lui.
Ci separammo per mancanza d'ossigeno, mentre sentivo le mie labbra gonfie per i baci appena dati, mentre il suo sguardo, si era oscurato di desiderio, mentre mi divorava con lo sguardo.
Mi sentii arrossire timidamente sulle guance, sotto a quell'intenso sguardo, mentre lo vedevo sorridere maliziosamente, soddisfatto per l'effetto che era capace di procurarmi, facendomi sentire impotente contro la sua dominanza e sensualità.
Lo vidi abbassarsi all'altezza del mio ventre lasciandoci qualche piccolo bacio, facendo sobbalzare il mio cuore per l'emozione, mentre gli passavo dolcemente una mano dietro al collo, accarezzandolo.
Lo vidi tirarsi su, mentre posava dolcemente la sua mano calda e forte sul mio ventre, lasciandomi un bacio sulla punta del nasino, facendomi sentire completamente amata e venerata.
Riusciva ogni giorno, a farmi sentire come la prima volta, solo più intensamente.
Erano sensazioni bellissime.
-Vado a farmi una doccia e sono da te.-
-Ok, finisco di sistemare qui, sicuramente tra dieci minuti suona il timer del forno.-
Dissi, sorridendo dolcemente, mentre gli lasciavo un bacio sul mento, prima di aiutarmi a farmi scendere dal ripiano, e andarsene subito dopo, non prima di sentire una sculacciata sul mio sedere.
-Amore!-
Lo vidi sorridere maliziosamente, mentre usciva dalla cucina, diretto al piano di sopra.
Scossi la testa divertita ed esasperata, lui e quel suo lato così dominante, mi avrebbe fatta impazzire.
Anzi forse lo ero già.
Pazzamente innamorata del mio dominatore personale del mio cuore, della mia anima e del mio corpo.
Amavo il suo modo di dominarmi, anche se mi imbarazzava ad ammetterlo ad alta voce.
Sicuramente non sarei mai riuscita a dirlo a voce alta, ma lui sapeva.
Mi conosce molto bene, ogni emozione ogni reazione ero un dannato libro aperto per lui, ed bellissimo.
Essere capiti alle volte, senza dover parlare o dare spiegazioni, tipo queste imbarazzati.
Ripresi a fare ciò che stavo facendo, mentre controllavo di tanto in tanto il forno.
Fortunatamente la tavola l'avevo già preparata, che mio marito aveva la tendenza di distrarmi su tutto quello che facevo.
Lui e il suo potere da seduttore.
Sorrisi, mentre asciugavo le cose lavate, mentre sentivo la mia piccola "speranza" muoversi dentro di me, facendo battere dolcemente il mio cuore di felicità.
Finalmente sentii il timer del forno suonare.
Andai verso il forno spegnendolo per poi prendere una presina, per tirare fuori la teglia pronta, per la cena.
Posai la teglia sul ripiano, mentre andavo a prendere i piatti per mettere la cena pronta, mentre sentivo i passi di mio marito scendere la scala in marmo, vedendolo subito dopo, spuntare verso l'entrata della cucina, facendomi mozzare il fiato.
Era privo di maglia, mentre indossava i suoi pantaloni della tuta neri, mentre sentivo il mio corpo fremere di fronte a tanta magnificenza e sensualità.
Ecco, era questo che faceva su di me.
Per quanto stessimo insieme da otto anni, era come se lo guardassi sempre per la prima volta.
Aveva un potere magnetico su di me, che non mi sapevo spiegare.
-Ti piace, quello che vedi bambolina?-
Lo sentii dire con voce provocatoria, mentre quel dannato sorrisetto da stronzo si stava facendo largo sulle sue labbra suadenti.
Mi riscossi, spostando lo sguardo, sentendo le mie guance andare a fuoco, mentre lo vedevo avvinarsi me, cercando di riconnettere il mio cervello, per quello che stavo facendo un attimo prima.
Era come se tutto si fosse amplificato da quando ero incinta.
Ormoni!
Non mi siete per niente d'aiuto e il bello mio marito lo sa e se la gode anche.
Lo sentii alle mie spalle, mentre cercavo di ignorarlo deliberatamente, mentre continuavo a mettere la cena nei piatti, mentre sentivo il suo braccio caldo e muscoloso, avvolgere i miei fianchi, mentre con l'altro avvolgeva il mio petto, tirandomi verso di se, ingabbiandomi.
Facendomi sentire deliziosamente in trappola.
-Amo, l'effetto che ti faccio piccola, mi fa sentire dannatamente potente.-
Sentii il mio corpo tremare, a quelle parole e a quella voce calda come il miele, mentre sentivo le mie mutandine continuare a inumidirsi sempre di più.
-Dopo, ti farò così gridare che non avrai più la forza ne di parlare e ne di muoverti.
Perché Daddy, ottiene sempre ciò che vuole dalla sua piccola baby girl.-
Sentii le mie guance superare tutte le sfumature di rosso esistenti al mondo, mentre sentivo le sue mani accarezzarmi il corpo coperto dal mio vestito rosa, mentre il mio respiro andava ad accelerarsi per l'eccitazione.
-Ma dopo, prima dobbiamo nutrirti, perché porti un carico importante e poi ti voglio in forze, per quello che ti farò più tardi.-
Avevo perso totalmente la facoltà di rispondere, mentre lo sentivo scendere a l'altezza del mio orecchio, baciandolo e mordicchiando sensualmente, per poi spostarsi, afferrando i piatti, per portarli in sala da pranzo.
Il mio corpo era invaso da brividi.
Si brividi di piacere e attesa per ciò che mi avrebbe fatto di lì a poco.
Mi morsi nervosamente il labbro inferiore, mentre cercavo di recuperare un minimo di controllo di me, mentre andavo verso il frigo, per prendere la bottiglia di vino, che producevano loro, per poi richiuderlo e dirigermi verso la sala da pranzo, dove il mio demone seduttore personale, stava attendendo la sua povera piccola preda.
Dovevo ammetterlo, amavo lui e tutto il suo essere, anche se mi destabilizzava ogni volta, non avrei cambiato un solo grammo di lui, lo amavo così com'era, anche se fuori da quelle mura, era una persona totalmente diversa, essendo il capo mafia di New York.
Ma, qui, dentro queste mura di casa, con me, per quanto dominante fosse, era un dominio totalmente diverso e speciale, mi faceva sentire amata e protetta ogni volta.
Mi aveva fatta sentire al sicuro dal primo momento, che mi aveva salvato la vita, e mi aveva condotto in questa casa.
Lui il mio demone salvatore personale, che avrei amato sempre, per ogni suo pregio e suo difetto.
Per quanto cattivo potesse essere per la vita che conduceva, lo avrei sempre amato.
Era il mio tutto, e adesso con il nostro piccolo miracolo in arrivo, potevo sentirmi completa.
Anche se sarebbe mancato sempre quella parte importante e fondamentale nelle nostre vite, ma sapevo che loro ci avrebbero sempre amati e vegliati dall'alto dei cieli, proteggendoci a ogni nostro passo.
E avrebbero protetto lui, a ogni suo passo, ne ero certa.
Ne ero totalmente sicura di questo.
Loro erano sempre con noi, anche se non potevamo vederli con i nostri occhi, loro c'erano e ci sarebbero sempre stati.
Continua
Cuoricini ci becchiamo in settimana nuova per un nuovo capitolo🤗💛😘!
Grazie immensamente di cuore💓
per tutti i bellissimi commenti, le stelline, la messa nell'elenco lettura e le visualizzazioni💛.
Buona serata meraviglie, vi adoro
💛💛💛💛💛
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