Cap 12
"-CHE CAZZO STA SUCCEDENDO!?-
Dissi, in preda alla furia e il panico, mentre buttavo a terra Selene, cercando di coprila con il mio corpo, mentre un altro tavolo saltava in aria.
Le schegge volevano da per tutto, mentre vedevo il caos divampare intorno a noi.
Spostai lo sguardo, mentre cercavo di proteggere mia moglie con il mio corpo, mentre tutto stava esplodendo intorno a noi, come se fossimo in guerra.
Vidi il mio migliore amico, spostare sua moglie e sua figlia, in una zona più appartata, mentre estraeva la pistola insieme hai miei uomini.
Mi tirai su, trovando mia moglie letteralmente svenuta, mentre l'afferravo fra le mie braccia a mo di sposa, correndo in direzione opposta, mentre gli scoppi non cessavano.
La gente correva da per tutto cercando di ripararsi, mentre io cercavo di intravedere mio padre e mia madre ma niente.
CEH CAZZO STAVA SUCCEDENDO!?
CHI CAZZO STAVA ATTACCANDO IL GIORNO DEL MIO MATRIMONIO?
Arrivai vicino ha Rose e sua figlia, mentre posavo mia moglie svenuta di fianco a loro, intimando di non muoversi, mentre estraevo la pistola, correndo verso i miei uomini.
Sembrava una zona di guerra, solo con la differenza che non c'era nessuno.
Chi cazzo aveva messo delle bombe nel mio ristorante?
CHI CAZZO ERA STATO!?
A un certo punto gli scoppi cessarono, mentre il caos aleggiava intorno a noi.
Sentii una moto sgommare e poi correre via.
Mi girai in direzione della strada, mentre urlavo hai miei uomini, di inseguire quella dannata moto, e scoprire chi cazzo aveva organizzato tutto questo.
Tenni la pistola stretta alla mia mano, mentre cercavo i miei genitori in tutto quel caos.
Quando intravidi un corpo vicino a un tavolo completamente distrutto.
Era il corpo di mio padre, che stringeva mia madre a se.
Corsi nella loro direzione posando la pistola, nel retro dei miei pantaloni, mentre mi inginocchiavo di fianco a loro, controllando i loro battiti ma niente.
NO CAZZO NO!
NON POTEVA ESSERE!
Controllai di nuovo e non sentii nessun battito provenire dai loro corpi.
Un dolore allucinante invase completamente la mia mente e il mio corpo, mentre il dolore mischiato alla furia, mi stavano accecando del tutto.
No non poteva essere.
I miei genitori, erano morti."
Gabriel
Mi risvegliai dai miei pensieri, mentre spostavo lo sguardo su i miei uomini, che stavano ripulendo il disastro intorno a me, mentre alcune ambulanze avevano invaso l'intero giardino e parcheggio del Paradise.
Avevo un dolore sordo, provenire dal mio petto, un dolore che non riuscivo a descrivere, mentre cercavo di rimanere calmo e lucido, non mostrandomi debole davanti a nessuno, mentre vedevo far salire alcuni feriti che facevano parte degli invitati, mentre due ambulanze avevano appena portato via i corpi esanimi dei miei genitori.
Mi passai nervosamente una mano fra i capelli, mentre mi allontanavo per un attimo in direzione di un'altra ambulanza, dove vidi mia moglie che si stava riprendendo.
-Che è successo?-
La sentii sussurrare dall'ambulanza, mentre Rose era vicino a mia moglie, dopo che era cessato tutto, aveva lasciato sua figlia hai suoi genitori che fortunatamente non avevano subito nessun danno, e li aveva mandati a casa.
-Signora, dovremmo portarla in ospedale per ulteriori controlli.-
-Io..
Dove sono Gabriel e i miei genitori dove..?-
La sentii dire in preda al panico, mentre mi avvicinavo a loro con fare silenzioso, mentre cercavo di controllare il mio dolore e la mia ira latente, salendo sull'ambulanza, facendo segno ha Rose, di poter raggiungere Thomas.
La vidi accennarmi un piccolo si, mentre si dirigeva fuori dall'ambulanza, mentre mi andavo ad accomodare di fianco a Selene.
-Amore, cosa è successo?
Stai bene?
Mamma e papà?-
Non la guardai ne gli occhi, mentre facevo cenno all'ambulanza di poter partire, mentre mi allungavo ad accarezzarle una guancia, cercando di tranquillizzarla.
-Gabriel..?-
-Andrà tutto bene piccola.-
Dissi, mentre il dolore sordo al mio petto aumentava sempre di più.
Vidi lo sguardo di mia moglie cercare il mio, mentre continuavo a evitarlo.
In poco tempo arrivammo in Ospedale, così che potesse fare tutti controlli, mentre cercavo di mantenere il controllo.
Non potevo perderlo.
Nel mio mondo non era concesso.
Afferrai il cellulare dalla tasca dei miei pantaloni, mentre aspettavo che tutte le visite a mia moglie terminassero, mentre chiamavo Josh.
-Li avete trovati?-
-No Signore, è come se si fossero dissolti.-
-MALEDIZIONE! DOVETE TROVARE QUEI FOTTUTI BASTARDI JOSH!-
-Lo faremo Signore.-
Chiusi la chiamata, poggiando la testa contro il muro, mentre sentivo dei passi avvicinarsi a me.
Spostai lo sguardo verso la direzione dei passi silenziosi simili hai miei, sapendo già chi fosse.
-Ho lasciato Rose insieme hai suoi genitori e sono corso qui fratello.
La polizia starà venendo qui.-
-NON VOGLIO ROTTURE DÌ COGLIONI, ADESSO!
DEVO DIRE A MIA MOGLIE CHE I MIEI GENITORI SONO MORTI, IL GIORNO DEL NOSTRO MATRIMONIO CAZZO!
E NON SO CHI CAZZO SIA STATO!
MI SENTO ANDARE COMPLETAMENTE FUORI DÌ TESTA!-
Dissi, completamente fuori di me, alzandomi in piedi, sferrando un pugno contro il muro di fronte a me.
Sentii la mano del mio migliore amico, posarsi sulla mia spalla, come a volermi comunicare che c'era e che ci sarebbe sempre stato, e che mi era vicino nel mio dolore.
Probabilmente perché capiva benissimo il mio dolore, essendoci passato anni prima di me.
Ma adesso, non sopportavo la vicinanza di nessuno.
Mi scrollai la sua mano di dosso, sferrando un secondo e un terzo pugno al muro, rompendo le nocche della mia mano, lasciando l'impronta del mio sangue su di essa.
Avevo un dolore assordante mischiato a una furia ceca, che a stento riuscivo a controllare.
-Signor King?-
Mi voltai in direzione di una Dottoressa, mentre cercavo di ricompormi, avvicinandomi a lei.
-Dottoressa, mia moglie sta bene?-
-Si, le abbiamo dato qualcosa per farla calmare.-
-Che è successo?-
La guardai accigliato, mentre stringevo i pugni dolorosamente, cercando di mantenere un controllo freddo e controllato verso di lei.
-Ha sentito due dei miei colleghi parlare, di ciò che era successo, e ha sentito dei suoi genitori Signor King, ha avuto una crisi, l'abbiamo dovuta calmare.
Nel suo stato è bene che stia tranquilla.-
-CHE CAZZO SIGNIFICA NEL SUO STATO?
E COME CAZZO VI SIETE PERMESSI DÌ PARLARE DÌ FRONTE A MIA MOGLIE, CAZZO!-
Ero completamente fuori di me, mentre vedevo la Dottoressa, arretrare di qualche passo terrorizzata.
-Mi dispiace, li ho già richiamati per questo Signor King e..-
-NON ME NE FREGA UN CAZZO CHE LÌ HAI RICHIAMATI, VAI AVANTI E SPIEGAMI CHE VUOLDIRE:
"NEL SUO STATO".-
-Sua moglie è incinta, per l'esattezza è entrata nel terzo mese.-
Rimasi paralizzato a quelle parole.
Avrei rischiato di perdere non solo la mia donna insieme hai miei genitori ma anche nostro figlio.
-Stanno bene?-
Dissi, puntando il mio sguardo freddo e calcolato in quello della Dottoressa.
-Si Signore, stanno benissimo, per questo gli abbiamo dato un calmante, nel suo stato non è bene che subisca un forte stress e la perdita dei genitori, è stato un duro colpo per sua moglie.
Per questo gli abbiamo dato un tranquillante, per calmarla.-
-Capito, va bene.
La posso vedere?-
-Certamente Signore, e alla stanza 201, una volta finita la flebo, può tornare a casa.-
-Bene, la ringrazio.-
Dissi, dirigendomi in direzione della stanza di mia moglie, lanciai uno sguardo a Thomas, in segno di scusa per il mio comportamento, ma sapevo che capiva benissimo il mio stato attuale.
Vidi due uomini in giacca e cravatta venire verso di me.
-Signor King?-
-Si?-
-Ci dispiace per la sua perdita, siamo l'agente Stone e Martin. Volevamo sapere cosa è successo al suo ristorante.-
-Non lo avete saputo?-
Sentii dire da Thomas, mentre cercavo di mantenere il controllo.
-Il Signor King, era qui in Ospedale, ma le posso rispondere io, mi trovavo al Paradise.
Ce stato una fuga di gas, che gli addetti del ristorante, non si sono accorti.
Può chiedere al nostro avvocato.
Le fornirà tutto ciò che vi serva sapere.
Ma più che sapere la disgrazia che è avvenuta in un giorno così importante per colpa di una mancata competenza da gli uomini del Signor King, non avrete altro.
E' stato un incidente, che pagherà l'assicurazione.-
-Ah, non ci hanno detto niente.-
-Come avete sentito dal mio socio, è stato un maledettissimo incidente Signori.
Ora se cortesemente potete andare, io devo recarmi da mia moglie.-
-Certamente Signor King, e ci scusi per l'intrusione, ma è il nostro lavoro.
Siamo addolorati per la sua perdita.-
-Grazie.-
Dissi, mentre stringevo prima una e poi l'altra mano degli agenti andandomene subito dopo.
Entrai dentro la camera asettica e odorante di disinfettante, mentre richiudevo la porta alle mie spalle, spostando lo sguardo sulla mia bellissima sposa, che aveva uno sguardo spento e fisso verso la grande finestra di fianco a lei.
Mi avvicinai silenziosamente a Selene, mentre sembrava così piccola sopra quel letto, e mi sembrava tutto così sbagliato.
Il quel momento, dovevamo essere a festeggiare e poi festeggiare nel nostro letto, in un modo assai più allettante di questo, e invece era andato tutto a puttane.
Tutto in catastrofe.
La vidi con una mano poggiata sul ventre, in modo protettivo, mentre l'altro braccio era steso sul materasso, con la flebo attaccata, quasi al suo termine, mentre tornavo di nuovo con lo sguardo sul ventre ancora piatto.
Doveva essere un giorno di festa e fra qualche giorno forse di sorpresa, invece la gioia era accompagnata dal dolore della perdita di mio padre e mia madre.
Mi avvicinai a lei, vedendo il suo viso girarsi verso di me, mentre i suoi occhi esprimevano tutto il dolore che stava trattenendo dentro di se.
Mi abbassai verso di lei, lasciandole un piccolo bacio sulla fronte, sentendola rabbrividire fra le mie braccia, mentre i miei occhi tornavano su i suoi.
-Andiamo a casa Gabriel, ti prego.-
La sentii sussurrare con voce tremante, mentre le accarezzavo dolcemente un lato del viso, con le nocche sane dell'altra mano, mentre le accennavo un piccolo si con la testa, pronto a portala via di lì.
Domani ci sarebbero stati i funerali e sarebbe stata un'altra giornata dura per noi, ma dovevo mantenere il controllo, perché sono un King, e King anche quando stanno affondando, non abbassano mai la testa.
Mai.
Continua
Cuoricini meravigliosi ci becchiamo in settimana nuova con un nuovo capitolo💛🤗😘!
Buonanotte meraviglie🌙⭐️
Vi adoro
💛💛💛💛💛
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro