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Capitolo 17 C'è ancora speranza

Narratrice: Simona 80

Appena vidi Charlene morire, mi portai una mano sulle labbra; sconvolta e venendomi da piangere.
"Lei...ci ha salvate?.."
Pensai, per poi scoppiare a piangere.

<<CHARLENE?!..>>
Urlò Lucy, per poi soccorrerla; mentre gli altri erano sbigottiti e sconvolti dalla situazione.
<<C-come sta?!..>>
Le chiesi agitata, ma il viso di Lucy iniziò ad irrigarsi dalle lacrime.
<<È MORTA!...>>
Urlò Lucy, piangendo e tutti iniziammo a sentirci male per lei.

Improvvisamente, però, arrivò una chipette sui quindici anni.
Ella era un po' cicciottella : con i capelli lunghi e biondi e indossava un vestitino verde scuro.
Appena vide Charlene, notammo che era sconvolta ed iniziò a piangere incontrollabilmente.
Dopodiché, corse verso di lei, non riuscendo a calmarsi.
<<SORELLONA?!!>>
Urlò, per poi inginocchiarsi dinanzi a lei e stringerla forte in un abbraccio; mentre piangeva disperatamente.
<<PERCHÉ L'HAI FATTO?!
SEI UNA STUPIDA, ALVY!
SEI SOLO, UNA STUPIDA INCOSCIENTE!!!>>
Urlò quella chipette, piangendo ininterrottamente; ma appena sentii il nome di mia sorella, mi sentii malissimo e iniziai a capire tutto.
"Quella... È Teodora...
Perciò...
Alvy ha salvato me?...
ED È MORTA A CAUSA MIA?!
NO! NON PUÒ ESSERE SUCCESSO!!..."
Pensai, mentalmente, per poi scoppiare a piangere ancora più forte; portandomi le mani sul viso.

<<A-aspetta... COME L'HAI CHIAMATA?!...>>
Urlarono tutti, sconvolti e confusi.
<<COME AVREI DOVUTO CHIAMARLA?! CON IL SUO NOME!!..>>
Urlò Teodora quindicenne, per poi stringerla più forte a sé e in quel momento, si creò il silenzio più totale.
Finché, ad un certo punto, il chipmunk che l'aveva uccisa, non scoppiò a ridere in modo malvagio e tutti ci voltammo verso di lui; guardandolo malissimo.
<<Ragazzi e ragazze, siete così ingenui e ingenue!
Ma non l'avete ancora capito?
Sono stato io a darle quel nome!
Così, avrebbe nascosto la sua identità!
Siete davvero stupidi!>>
Esclamò quell'uomo e a quel punto, Teodora lo guardò malissimo; per poi alzarsi da terra e andare verso di lui, infuriata.
<<TU SEI SOLO UN MOSTRO BASTARDO!!!
DOVEVI PER FORZA, UCCIDERE UNA DELLE MIE SORELLE?!!!
SE SI, PERCHÉ?!!>>
Chiese Teodora, urlando e cercando di non piangere e a quel punto, egli riscoppiò a ridere.
<<Teodora, io sono Shon!
Il fratello, della madre, di Simona'60.
Sono dalla sua parte e voglio separare tutte le coppie!>>
Esclamò Shon, per poi scoppiare a ridere nuovamente; in modo malvagio.
A quel punto, Teodora strinse i pugni, arrabbiata e lo prese per il colletto della felpa.
<<STAMMI A SENTIRE!!
NON HAI VINTO, PERCHÉ SE MIA SORELLA HA SALVATO SIMONA, DI CONSEGUENZA HA CAMBIATO IL PRESENTE E SONO VIVE ENTRAMBE!!>>
Esclamò Teodora, guardandolo male e a quel punto, iniziai a rassicurarmi.
<<Teodora... È qui che ti sbagli!>>
Esclamò Shon, facendo un sorrisetto malvagio e a quel punto sbiancammo.
<<E-eh?...>>
Chiese Teodora, fortemente confusa e a quel punto, il mostro fece un sorrisetto diabolico.
<<Vedi, c'è un motivo se ho portato tua sorella qui.
Ovviamente, mia sorella mi avrebbe ucciso, se non le avessi uccise entrambe.
Perciò, l'ho mandata qui, con l'inganno.
L'ho violentata, perché mi andava di farlo e poi ho aspettato che arrivasse il momento giusto.
Era tutto così semplice!
Sapevo che l'avreste salvata, perciò, ho finito di volerla uccidere subito.
Ma chiaramente, era solo un diversivo.
Ho continuato a recitare, finché il momento non è giunto.
Vedi Teodora, era essenziale la sua morte!
Tempo fa, nel suo passato, l'ho colpita con un incantesimo.
Appena sarebbe morta, la maledizione si sarebbe avverata.
Vedete, lei ha visto il futuro e non ha avuto pace!
E adesso, ci sono due dimensioni parallele.
La prima, è il suo passato tragico; pieno di morte e sofferenza!
La seconda è questa dimensione, la quale, deve ancora subire la sofferenza e la morte!
Appena una dimensione parallela, sarà tornata come dev'essere, quindi, con tutti gli altereghi nella propria dimensione; esse saranno le uniche dimensione e l'altra dimensione scomparirà.
Però, voi vi chiederete...
Se l'incantesimo c'è l'ha lei, che è morta e la maledizione è nell'aria; non possiamo sconfiggerla?
Beh, no!
E questo, perché, la maledizione è sull'altra Alvy'80 e lei avrà allucinazioni; che riguardano la vita della defunta!
A quel punto, si ucciderà e la maledizione colpirà tutti!
E MORIRETE TUTTI! >>
Urlò Shon, per poi scoppiare a ridere e a quel punto, sbiancammo.
<<N-non puoi farlo!...>>
Esclamai, prendendomi coraggio; ma egli fece un sorrisetto.
<<Beh, l'ho già fatto.
Se volete vedere il passato, dell'altra dimensione, beh... Vi ci porto volentieri!>>
Esclamò Shon, per poi aprire un portale, che ci risucchiò tutti.

Dimensione parallela

Narratrice : Alvy'80 (dimensione parallela)

Ero rinchiusa in una specie di prigione; insieme alle mie sorelle e ai ragazzi.
Ero seduta a terra, guardando in basso; molto triste.
Improvvisamente, sentii Simona esultare ed io alzai lo sguardo; curiosa sul perché fosse così felice.
<<Eureka!>>
Esclamò e a quel punto, la guardai confusa.
<<Che succede, Simona?...>>
Le chiesi e a quel punto, lei mi sorrise e disse:
<<Ho un piano! Ho creato una chiave, in grado di liberarci!
Però non voglio che voi rischiate; perciò farò da esca!>>
Appena sentii quelle parole, sbiancai e mi preoccupai.
<<C-COSA?! NON PUOI FARE DA ESCA! ... PER FAVORE!...>>
Urlai, preoccupatissima, ma a quel punto, Simona mi si avvicinò e mi poggiò una mano sulla spalla.
<<Stai tranquilla... Ho creato delle invenzioni che mi proteggeranno...
Comunque, siccome non voglio rischiare; voi non potrete scappare>>
Disse Simona, ma prima che le potessi rispondere, lei prese un invenzione che ci legò.
<<SIMONA?! LIBERACI!!>>
Urlammo, ma lei si alzò, non volendoci ascoltare e prendendo la sua chiave.
<<Appena, quel mostro andrà in prigione, tornerò a liberarvi>>
Disse, per poi aprire la cella e chiuderci.
<<ASPETTA! NON PUOI FARLO!! VERREMO DA TE, QUESTO È UN GIURAMENTO!!!>>
Urlai, ma lei non mi prestò attenzione e se ne andò.
A quel punto, mi rivolsi e Teodora.
<<Teodora?! Vedi qualcosa di appuntito?!..>>
Le chiesi, preoccupata e lei iniziò a guardarsi intorno; ma prima che potesse rispondermi, Johnas rispose al posto suo.
<<Alvy! Guarda! Lì c'è un coltello!>>
Esclamò Johnas, indicandomi un coltello e a quel punto sorrisi.
<<Grandioso! Grazie Johnas!>>
Esclamai, per poi andare verso il coltello e liberarmi.
<<Ora libero anche voi e poi vado a cercare Simona! Ok?>>
Chiesi e tutti annuirono, decisi.
A quel punto, li liberai e andammo verso il portone chiuso.
Mi tolsi una forcina dai capelli e scassinai la serratura.
<<Andiamo!>>
Esclamai e uscimmo dalla cella, decisi a salvare la mia Simona.

Mentre camminavamo, però, sentii dei lamenti da dietro e appena mi girai, vidi delle anomalie catturare i ragazzi e Teodora.
Mi portai una mano sulle labbra, preoccupata e non sapendo che fare.
<<TEODORA?! RAGAZZI?!>>
Urlai, ma poi, qualcuno mi prese da dietro e mi trascinò via.
Iniziai a lamentarmi anch'io, chiudendo gli occhi e cercando di togliermi quella mani dalla bocca; ma esse non erano mani normali...
Infatti, riuscii ad attraversarle con le dita.
Mi portarono lontano e poi mi lanciarono in una stanza; non degnandosi neanche, di farmi atterrare in qualcosa di morbido.
Feci un verso di dolore e cercai di alzarmi, ma qualcuno mi puntò una spada contro.
Iniziai a tremare, guardando dinanzi a me e vidi un chipmunk adulto.
<<C-chi sei?...>>
Gli chiesi, tremando moltissimo, e sperando che fosse un amico; ma a quel punto, lui fece un sorrisetto diabolico.
<<Io sono Shon e tu chi sei?>>
Mi chiese, in modo minaccioso, puntandomi la lama sul collo.
Tremai di paura, ma cercai di non spaventarmi; per aiutare Simona.
<<I-io... S-sono Alvy... Seville...>>
Dissi, spaventatissima e a quel punto, lui posò l'arma e mi prese per il colletto della felpa.
<<Hai otto anni, vero?>>
Mi chiese e io annuii, continuando a tremare.
A quel punto, lui fece un sorrisetto da maniaco.
<<Vedo che da adulta, sarai un bel bocconcino; lo sai?>>
Mi chiese e a quel punto, tremai di più; volendo solo andarmene di lì.
<<S-sai d-dov'è m-mia sorella?...>>
Gli chiesi, balbettando spaventata e a quel punto lui annuì.
<<Si, so dove si trova.
L'ho rapita io>>
Disse a quel pianto sbiancai e mi spaventai tantissimo.
<<C-COSA?!...>>
Urlai spaventata ed improvvisamente, egli fece una risata malvagia.
Dopodiché, prese la spada e mi tagliò il braccio.
Urlai di dolore, mentre il mio braccio cadde a terra e l'altra mano, andò a posizionarsi sulla parte sanguinante.
<<P-PERCHÈ L'HAI FATTO?!!...>>
Urlai, scoppiando a piangere e a quel punto lui mi sorrise.
<<Beh, per farti una maledizione; bambina.>>
Disse, per poi rimettermi il braccio con la magia e a quel punto, sembrava che non me l'avesse mai staccato.
Iniziai a tremare di più e a quel punto, lui si alzò.
<<Resta in quest'oscurità.
Io vado a fare una visitina a tua sorella>>
Disse Shon e a quel punto si alzò, ma io mi alzai a sua volta; con tutta la paura che avevo in corpo.
<<NO!>>
Urlai, per poi mettermi dinanzi alla porta e lui fece un sorrisetto malvagio.
<<Pensi di ostacolarmi, bambina?
Non pensarci nemmeno!>>
Esclamò Shon, per poi riprendere la spada e squarciarmi il collo.
Urlai di dolore, portandomi la mano sul punto dolorante ed egli sorrise.
<<Stavolta, ci vorrà un'ora per togliersi.
Non morirai, ma subirai un'ora, molto dolorosa e piena di sofferenze!
Dormi, io vado ad uccidere tutti>>
Disse Shon, per poi aprire la porta e andarsene.
<<NO! LASCIALI STARE!!>>
Urlai, per poi scoppiare a piangere; ancora a terra.

Mentre piangevo, però, mi arrivano degli strani flashback.
Essi, raffiguravano quello che sarebbe potuto succedere in futuro.
Ovvero, la morte di tutti.
Piansi di più, per poi iniziare a cantare una canzone di Nightmare before Christmas.

(Ho modificato la persona a cui si riferisce, perché si riferisce a Simona)

(Questo video, l'ho pubblicato nel mio nuovo profilo YouTube : "Alvin Foreverfan")

<<Il vento porta la paura; di una tragedia che accadrà...
Accanto a lei sono sicura; ma penso al peggio che verrà...
I miei pensieri son per lei...
Ma non si accorgee, dell'emozionee; che accende in me...
Chissà se capirà, se il fato la vorrà ...
Amica mia qual'è la via?
Dove ti porta la follia?
Vorrei venire anch'io con te; ma l'incertezza è forte in me...
Chissà se un giorno mi vorrai...
Per te soltantooo!
Per questo piantoo...
Perché io so...
Che il sogno svanirà e non si avvererà...>>

Cantai, piangendo più forte, ma improvvisamente, sentii la porta aprirsi.
Mi alzai dolorante e vidi Teodora.
<<TEODORA?!>>
Urlai, per poi abbracciarla.
<<Pensavo che avevano rinchiuso anche a te!>>
Esclamai, piangendo e a quel punto, lei ricambiò l'abbraccio.
<<Si, l'avevano fatto... Ma io sono scappata... Perché piangi?
È tutto ok, ora salviamo tutti...>>
Disse Teodora, ma a quel punto, sciolsi l'abbraccio.
<<Ho visto soltanto oscurità!
In qualche modo, quel tizio mi ha fatto vedere il futuro!!!
MORIRANNO TUTTI E IO NON VOGLIO CHE MORIATE!!>>
Urlai, piangendo tantissimo e a quel punto, Teodora mi abbracciò; sconvolta per ciò che dissi.
<<A-Alvy... Non dirlo neanche per scherzo...
Noi vivremo e nessuno di noi morirà...
Stai tranquilla...>>
Disse Teodora e a quel punto, l'abbracciai più forte; piangendo di più.
<<Ti ha usata come cavia e questo non è giusto...>>
Disse Teodora, accarezzandomi la schiena ed io cercai di calmarmi; ma non ci riuscii.
<<Ora dobbiamo salvare nostra sorella e gli altri...
Non pensiamo alle rassicurazioni...
Quel tipo, mi ha detto, che li ucciderà...>>
Dissi e a quel punto, Teodora mi accarezzò la schiena.
<<Non lo farà!... Vieni, scappiamo!>>
Esclamò Teodora, per poi sciogliere l'abbraccio, prendermi per mano e iniziare a correre.
Arrivammo, improvvisamente, davanti a una porta strana.
Cercammo di aprirla, ma sembrava come se fosse bloccata.
<<Perché non si apre?..>>
Chiesi, preoccupata e a quel punto, Teodora fece spallucce.
<<Usiamo queste...>>
Disse Teodora, per poi prendere dell'acqua.
Io inizialmente rimasi confusa, ma appena Teodora colpì la porta con l'acqua, essa di aprì.
Sembra quasi che era collegata all'elettricità.
<<Wow...>>
Commentai, per poi entrare nella stanza.

Improvvisamente, vidimo un gruppo di ragazzi e ragazze e andammo verso di loro.
<<Hey! Ci serve aiuto!>>
Esclamai, correndo verso di loro, tenendo per mano Teodora.
<<E voi chi siete?>>
Mi chiese un chipmunk : biondo scuro, con gli occhi azzurri, una felpa rossa con una "A" gialla e un berretto rosso.
"Sembra un mio fan, ma non mi conosce...
Strano..."
Pensai confusa, ma cercai di non pensarci.
<<Hanno rapito nostra sorella!>>
Esclamai, ma improvvisamente, vidi mia sorella Simona, correre verso di noi; piena di sangue.
<<SIMONA?!>>
Urlai, per poi correre verso di lei e soccorrerla.
<<Ragazze, che ci fate qui?! Vi avevo detto, che dovevate restare in cella e che sarei tornata a liberarvi!!>>
Esclamò Simona, ma io non l'ascoltai e l'abbracciai piangendo.
<<Sei piena di sangue! E se morissi?! Io non voglio che muori!! Se morissi mi ucciderei!!!>>
Urlai, piangendo e a quel punto, ella sembrava sbigottita e senza parole.
<<A-Alvy, che dici?... Non dire così...>>
Disse Simona, ma io continuai ad abbracciarla piangendo.
<<Ho paura di perderti!..>>
Esclamai, ma a quel punto, lei mi accarezzò la schiena; per rassicurarmi.

Narratore: Simon (cartone)

Vedendo quella scena, mi si sciolse il cuore e mi intenerii.
"Dobbiamo salvarli..."
Pensai e a quel punto, senza farmi notare troppo, mi rivolsi ad Alvin poliziotto.
<<Alvin, dobbiamo fare qualcosa... Mi presti il tuo wolkie tolkie? È un'emergenza, fidati!>>
Esclamai e a quel punto, Alvin me lo passò.
<<Fai molta attenzione, ok?>>
Mi chiese Alvin poliziotto e a quel punto annuii.
Andai verso una porta elettrica e usai il wolkie Tolkie per il segnale.
Tutti mi guardarono confusi.
<<Che stai facendo?...>>
Mi chiesero e a quel punto, dissi:
<<Ho un piano, voi andare a nascondervi...>>
Detto questo, continuai a lavorare.
<<Ma...>>
Disse qualcuno, ma io roteai gli occhi e dissi:
<<Fidatevi di me, andate!>>
Esclamai e a quel punto, li convinsi e se ne andarono.
Cercai di essere molto veloce e appena finii; mi alzai deciso e indossai la mia invenzione.
Vidi quel chipmunk con la pistola e a quel punto, azionai l'invenzione e volai velocemente verso di lui; sferrandogli un pugno in faccia e un calcio per fargli cadere l'arma.
Egli cadde a terra e io tornai a terra, guardandolo serio.
<<E TU CHI SARESTI?!>>
Mi chiese l'uomo, per poi prendere la pistola; ma io feci un sorrisetto.
<<Non puoi minacciarmi con la pistola; il mio calcio l'ha disattivata>>
Dissi e a quel punto, lui mi guardò furioso.
<<CHE COS'È UN BRUTTO SCHERZO?! DA DOVE VIENI?! PERCHÉ SEMBRI UNO DI LORO?!>>
Urlò Shon, puntandomi la pistola e cercando di sparare; ma essa non era più funzionante.
Sorrisi a tutti denti e lui si alzò, arrabbiato.
<<PENSI CHE NON ABBIA LE ARMI DI SCORTA?!>>
Urlò Shon, per poi tirare fuori un telecomando e imprigionare tutti, in delle gabbie chiuse, in modo che non potessero vedere; tranne al mio ragazzo.
<<CHE STAI FACENDO?!>>
Urlai, arrabbiato e lui sorrise in modo diabolico.
<<Dato che mi rovini i piani, ora vedrai cosa si prova, a perdere qualcuno di molto importante.>>
Disse Shon, per poi prendere una bomba e lanciarla verso il mio fidanzato.
<<ALVIN?!..>>
Urlai, per poi premere il pulsante della mia invenzione e cercai di volare verso di lui; ma sentii una risata diabolica.
<<Non c'è la farai! Mancano soltanto, tre secondi!>>
Esclamò Shon e a quel punto, cliccai un altro pulsante; che mi avrebbe consentito di volare in super velocità; spaventato da morire.
<<RESISTI!>>
Urlai, per poi prendere Alvin e posizionarlo sulla mia schiena.
Sentii Alvin stringermi forte, spaventato e a quel punto, cercai di fare le cose velocemente.
Posizionai una cosa sulla bomba, che l'avrebbe disattivata e poi iniziai a colpire Shon da dietro; finché non lo feci svenire e in quegli istanti, sentii Alvin muoversi.
Sicuramente, aveva aperto gli occhi.

Sorrisi soddisfatto e atterrai nel pavimento, facendolo scendere.
<<Stai bene?>>
Gli chiesi, accarezzandogli la guancia; mentre lui mi guardava con un luccichio agli occhi.
A quel punto annuì ed io gli sorrisi, facendolo arrossire.
Improvvisamente, però, Alvin mi abbracciò forte e si mise a piangere.
Io rimasi un po' sbigottito, ma poi ricambiai.
<<Sei un eroe, Simon! Sei molto coraggioso! E anche molto figo!
Sei il mio eroe!>>
Esclamò Alvin, piangendo e sorpreso dalle sue parole, lo abbracciai forte.
<<Oh Alvin, sei molto dolce.
Anche tu sei figo>>
Dissi, per poi ridacchiare, ma lui ridacchiò a sua volta, continuando a piangere e disse:
<<Mai quanto te>>
Sorrisi teneramente a quella risposta e gli accarezzai la schiena dolcemente.
<<Ti amo, Simon>>
Disse ed io arrossii molto, per poi dire:
<<Anch'io ti amo, Alvin>>
A quel punto, sciolsi l'abbraccio e lo baciai sulle labbra; tenendogli i fianchi con le mani.
A quel punto, Alvin sorrise e mise le sue mani sulle mie spalle, ricambiando il bacio ed io sorrisi.
"Ho un fidanzato meraviglioso.."
Pensai, innamorato, continuando a baciarlo.

Dopo un po', purtroppo, dovemmo staccarci; poiché stava iniziando a mancarci l'aria.
A quel punto, Alvin mi sorrise, rosso e in modo adorabile e io gli sorrisi a sua volta.
Dopodiché, presi quella specie di telecomando, cliccai il pulsante e liberai tutti.
<<Ecco fatto! Ora, per risolvere tutto, dobbiamo trovare queste anomalie e salvare tutti!>>
Esclamai e a quel punto, tutti annuirono; decisi.

Narratore: Simon (film)

Nel mentre, io ero rimasto un po' distante; tenendo in braccio il mio Alvin.
Notando che nessuno ci stava fissando, andai un po' più lontano e appena mi accorsi che non c'era nessuno, mi sedetti a terra e sospirai.
Portai la mia mano sul suo viso e glielo accarezzai dolcemente.
<<Oh Alvin... Mi dispiace per tutto ciò che hai subito...
Ora siamo soli e mi dispiace averti fatto aspettare; per la mia sciocca paura...
Non ricordo del nostro passato, però possiamo ricominciare; se tu lo vuoi...
Poiché... Beh... non ricordo, di aver mai provato, un emozione simile per te...
Sento... come se non potessi fare a meno, di starti vicino e resisto al desiderio di baciarti...
Però, desidero salvarti la vita...>>
Dissi e a quel punto, mi scese una lacrima; ma sorrisi speranzoso.
Mi seddetti a terra e poggiai Alvin sul muro, facendolo sedere; per poi mettermi in ginocchio davanti a lui e baciarlo dolcemente, tenendolo per la vita.
Chiusi gli occhi, iniziando a sentirmi bene e in paradiso.
Arrossii tantissimo e sorrisi; mentre il mio cuore iniziò a battere fortissimo.
Ad un tratto, un lampo di luce rossa e blu, ci avvolse, facendomi tornare tutti i ricordi.
Sentii Alvin muoversi e avvolgermi le braccia intorno al collo e sorrisi; per poi continuare a baciarlo.

Non posso crederci... Ha funzionato davvero...
Forse... Sono stato davvero uno sciocco a rimandare...

Continua...

Nuovo record! Questo capitolo, è arrivato a 3044 parole!🥳🎊🎊

Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando, se vi è piaciuto, lasciate un voto e un commento.

Baci🥰😘;

La vostra Cat 🐈🎶

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