Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 16 Un tragico futuro

Narratore: Alvin diciottenne (cartone)

Come ogni giorno, di questi tempi, mi risvegliai nel solito posto; buio e oscuro.
È da un po' di tempo, oramai, che le anomalie mi hanno rapito e sono qui dentro da mesi.
Ho perso il conto dei mesi, ma la mia pancia è visibile e sento che il bambino o la bambina, nascerà da un momento all'altro.
L'unica cosa buona, che hanno fatto quelle anomalie, è stato darmi del cibo.
Qui da me, saranno passati mesi, poiché il tempo è diverso qui..
Però, probabilmente, nel mondo normale, non sarà passato neanche un giorno.
Purtroppo, qui il tempo passa più velocemente; ma se stai dentro questo posto, le ore passano normalmente..
Improvvisamente, sentii un dolore alla pancia e capii, che il bambino o la bambina, stava per nascere.
Urlai di dolore, portandomi le mani sulla pancia e cercai di mantenere la calma e di respirare; ma ciò che stava succedendo, era troppo doloroso.
"Oh mio dio... Vorrei che Simon, fosse qui con me..."
Pensai e mi scese una lacrima, al solo pensiero.

Narratore: Simon diciottenne (cartone)

Era da mesi che stavo lì dentro e in tutti questi mesi, stavo progettando un piano per fuggire.
"Spero che Alvin stia bene e che non sia, dentro uno di questi portali.."
Pensai, preoccupatissimo e volendo solo trovarlo.
Ci vollero mesi per finire il mio progetto, ma sento che stavolta ho finito..
Presi l'invenzione e l'accesi e nell'esatto momento in cui l'accesi, mi ritrovai insieme agli altri.

<<Ha funzionato...>>
Dissi, attirando l'attenzione di tutti.
Ad un certo punto, le Brittany mi guardarono in modo strano e dissero:
<<Oh mio dio...ma che ti è successo?! Sembra che sei via da mesi! Bleah.. puzzi..>>
A quel punto, sospirai e controllai il mio telefono, per vedere quanto tempo era passato.
<<Infatti, le anomalie mi hanno rapito e mi hanno portato in una dimensione, dove il tempo passa diversamente..
Infatti sono lì dentro da...>>
Mi fermai un istante, sbiancando e venendomi un'ansia pazzesca.
<<Nove mesi... R-ragazzi, vi prego! Ditemi che Alvin è con voi!>>
Esclamai, agitandomi e a quel punto, tutti iniziarono ad agitarsi e guardarsi intorno.
<<N-non c'è..>>
Risposero tutti e a quel punto, iniziai a mordermi le unghie, dall'ansia.
<<Oh cavolo... Lo devo trovare, assolutamente!..>>
Dissi e a quel punto, tutti annuirono.
<<A-Allora...intanto, devo calmarmi... È tutto ok..forse...>>
Presi la mia invenzione, agitato e cercai di trovare un modo, per individuare la posizione di Alvin.

Narratore: Alvin cartone (diciottenne)

Continuai a spingere, finché il dolore non cessò e sentii il pianto di un neonato.
A quel punto, con il respiro affannoso, vidi una neonata bellissima; con gli occhi azzurri.
Commosso, la presi in braccio e sorrisi, cullandola e cercando di calmarla.
<<No piccola, non piangere.. Ora ci sono io con te..>>
Dissi e dopo un po' che la cullavo, la bimba si calmò.
Sorrisi felice, pensando:
"È bellissima..
Quanto vorrei, che Simon fosse qui, a vederla.."

<<Wow... Sono diventato mamma...>>
Dissi, per poi sorridere e cullare la bambina.

Improvvisamente, però, le anomalie entrarono e cercai di proteggere la mia bambina.
<<Cosa volete?..>>
Chiesi, non riuscendo a nascondere il mio terrore.
A quel punto, le anomalie si rivolsero a me.
<<Nessuno deve trovarvi.. cresci la bambina da solo e non dirgli mai, chi è suo padre..
Altrimenti, uccideremo tua figlia e anche te..>>
Dissero le anomalie e a quel punto sbiancai, venendomi da piangere.
Poi guardai la bambina, sospirai malinconico e dissi:
<<Ti proteggerò a qualunque costo... Perciò, accetto..>>
A quel punto, abbassai lo sguardo e le anomalie mi presero e mi portarono in un altro posto.
Io, senza protestare, continuai a tenere la bambina; cercando di proteggerla.
Arrivammo in una foresta e mi lasciarono lì.
<<Buona fortuna, Alvin.
Cresci bene tua figlia>>
Dissero le anomalie e poi scomparvero.
A quel punto, non riuscii a far a meno di piangere.
Continuai a cullare la bambina, che ormai stava dormendo e le diedi un bacino sulla fronte; continuando a piangere e singhiozzare a bassa voce.
<<Perciò..siamo soli, adesso...
Niente Simon, nessun aiuto...
solo io e te...
Oh piccola..ti prometto, che ti accudirò e ti farò crescere grande e forte..
Non permetterò che ti succeda qualcosa di brutto..
E siccome, non potrò mai dire a nessuno che esisti; ti chiamerò, come ti voleva chiamare Simon...
Lucy... Non essere mai triste e soprattutto, accetta il fatto, che hai solo un padre...
Ma siccome ti ho partorito io, hai una mamma...>>
Dissi piangendo e non riuscendo quasi a parlare e mi sedetti ai piedi di un albero.
<<C-ci hanno..costretti a vivere da soli, nella foresta...ok... Così sia..>>
Dissi, per poi continuare a cullare la bambina e addormentarmi.

Narratrice: Lucy

Mentre mio padre, cercava un modo per trovare Alvin (alias la mamma) ; iniziai a sentirmi strana.
Era come se i miei ricordi stessero cambiando e mi sedetti un istante; portandomi una mano sulla fronte.
Improvvisamente, sentii qualcuno sedersi accanto a me e mettermi una mano sopra la mia.
Tolsi l'altra mano dalla fronte e appena abbassai lo sguardo, vidi che colui che mi stava accarezzando la mano, era Micheal.
<<Ciao fratellino.. che succede?..>>
Gli chiesi e a quel punto, Michey sospirò, abbassando lo sguardo e scoppiando a piangere; attirando l'attenzione di tutti.
<<Credo... Che...s-siano riusciti a separarli... C-con tutto ciò che abbiamo fatto, per aiutarli; credo che non ci sia speranza...
S-sorellona...mi sento, m-male... >>
Disse Micheal, debolissimo e a quel punto mi preoccupai.
<<M-Michey, cos'hai?..>>
Gli chiesi, agitata, voltandomi verso di lui; ma a quel punto, Michey svenì e gli sparì la mano...
<<MICHEY?!..>>
Urlai, soccorrendolo e scendendomi delle lacrime e improvvisamente, successe lo stesso anche a Jennifer; la mia futura sorella.

<<MA CHE STA SUCCEDENDO?!..>>
Urlai, per poi scoppiare a piangere, portandomi le mani sul viso.

<<Oh mio dio... Che sarà successo ad Alvin?...>>
Chiese Simon cartone (18 anni), a sé stesso, agitatissimo.
<<N-non lo so, ma è preoccupante la cosa!..>>
Esclamai, piangendo, per poi abbracciare Michey; mentre soccorrevano anche Jennifer.
<<Lucy...lo dobbiamo trovare a tutti i costi...>>
Disse Simon cartone (18 anni), troppo agitato; ma prima che potessi rispondere in qualche modo, si sentì una voce, che disse:
<<Siete così patetici!>>
Appena sentimmo quella voce ci voltammo e vidimo il chipmunk di prima.

Narratrice: Charlene (Alvy'80)

Appena rividi quel chipmunk sbiancai, spaventata, ricordandomi cosa sarebbe successo.
<<C-cosa vuoi?..>>
Gli chiesi, terrorizzata, respirando affannosamente e a quel punto, Shon fece un ghigno malvagio.
<<Eppure, dovresti saperlo benissimo.>>
Disse Shon, con una voce diabolica e mi si gelò il sangue.
<<N-NO TI PREGO!.. NON FARLO!>>
Urlai, mettendomi davanti alle mia sorelle, per difenderle.
A quel punto, Shon continuò a sorridere.
<<Se fai così, significa che sono riuscito a ucciderla.
Sei veramente astuta, usi il tuo corpo per difenderla..
È un gesto veramente nobile, ma rischi di morire così.
Mi dispiace, ma l'hai voluto tu>>
Disse Shon e a quel punto, chiusi gli occhi e sentii un proiettile dritto nel mio cuore.
Iniziai a sanguinare e a perdere i sensi; sentendo un dolore atroce.
Vedi tutto sfocato e sentii delle urla..
Ad un certo punto, caddi a terra e vidi il cielo...
Stavo volando...
Guardai dinanzi a me e vidi...

Le porti del paradiso...

A quel punto sorrisi, sapendo, di aver finalmente salvato, la mia Simona..

Continua..

Com'era? Troppo tragico?

Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando, se vi è piaciuto, lasciate un voto e un commento.

Baci😘;

La vostra Cat 🐈🎶

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro