Their bodies. 8
"L'occhio è il punto in cui si mescolano anima e corpo."
(Christian Friedrich Hebbel)
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Quella sera sarei dovuta uscire con Aileen. Aveva voglia di festeggiare la buona riuscita del suo lavoro. Mi aveva detto che le foto avevano avuto un riscontro positivo.
Mancava poco al suo arrivo, così finii di prepararmi e l'attesi. Indossai un vestitino nero, sandali alti del medesimo colore e un giubbotto di jeans.
Dopo poco, il campanello mi avvertì del suo arrivo, così mi diedi un ultimo sguardo allo specchio e la raggiunsi.
Salii in auto e la salutai con un piccolo bacio sulla guancia. Alzai il volume della radio, quando sentii una delle mie canzoni preferite. Voltai lo sguardo verso il finestrino poggiando il mento sulla mano.
Quella sera non ero particolarmente in vena di far festa. Per l'intera giornata ero stata attanagliata da un forte mal di testa, ma per Aileen avrei fatto di tutto. Sapevo quanto fosse appassionata alla fotografia, e per lei, riuscire ad ottenere un buon risultato era fondamentale, e non potevo biasimare la sua voglia di festeggiare.
<<Venus, credo di non averti detto che questa sera non saremo sole.>> mi sorrise e scese dall'auto.
Avvolta dalla nube dei miei pensieri non mi ero accorta che fossimo già arrivate a destinazione.
Mi guardai intorno. Ci trovavamo nella periferia di Manhattan. Potei dedurre che il posto fosse lontano dal caos della città, dal momento che non riuscii a vedere molti edifici nei dintorni.
Seguii Aileen dirigendoci all'interno.
Il locale era stracolmo di gente e la musica rimbombava nei miei timpani. Al centro della sala si ergeva un ammasso di corpi sudaticci che si muoveva sulle note di una delle numerose canzoni che ci avrebbe accompagnato per l'intera serata.
In lontananza riuscii a scorgere dei volti conosciuti: Dean intento a parlare con Lucas, ragazzo di Aileen, e con loro notai due ragazzi occupati a scambiarsi saliva.
Quando arrivammo da loro ebbi il piacere di capire chi fosse uno dei due amanti: Kyros.
Non avevo, però, idea di chi fosse la sua accompagnatrice, era la prima volta che la vedevo.
<<Ragazze, ben arrivate.>> Dean ci salutò, lasciandomi un bacio sulla guancia, gesto che mi fece diventare paonazza. Sperai con tutta me stessa che non riuscisse a notarlo, ma il suo sorrisino mi diceva tutt'altro. Salutai a mia volta i presenti.
<<Sempre puntuale, amore.>> Lucas schernì la sua ragazza, prima di lasciargli un languido bacio sulle labbra, facendomi voltare verso Dean, imbarazzata.
Quest'ultimo mi incitò a prendere posto al suo fianco, e così feci.
Aileen mi presentò la ragazza che poco prima era impegnata a pomiciare con Ky. Il suo nome era Dianne e, inoltre, scoprii che non fosse la sua semplice accompagnatrice, bensì, la sua ragazza.
La presenza di Dean aveva reso la serata più leggera, e di gran lunga meno imbarazzante. D'altronde erano presenti due coppie, e se non ci fosse stato lui, probabilmente mi sarei rinchiusa in un angolino di quel divano, e non avrei fiatato per tutta la serata.
Il quel momento odiai Hyun-jae. Ogni qualvolta mi trovassi in compagnia di amici, lui era sempre lì con me, e questo non aveva giovato alle mie capacità nei rapporti umani. A me bastava lui. E ora lui non era lì, -per fortuna direi-.
<<Dai, andiamo anche noi in pista.>> propose ad un tratto Lucas, ritrovando il pieno appoggio di Dianne, che cominciò a tirare il braccio del suo ragazzo nel tentativo di trascinarlo con lei tra la folla.
<<Andiamo con loro?>> mi chiese Dean, portando alle labbra la cannuccia del suo cocktail. Arricciai il naso e scossi di poco la testa in senso di diniego.
<<Starò con te, non mi sembra carino lasciarti sola.>> mi sorrise continuando a sorseggiare il suo miscuglio alcolico.
Imitai la sua azioni, cominciando ad assaporare il mio moscow mule.
Il mio sguardo cadde accidentalmente tra la folla. Notai la direzione degli occhi di Kyros, mi stava fissando, senza preoccuparsi di nasconderlo. Mi voltai verso Dean, cercando una qualsiasi scusa per scambiare qualche parola.
<<È davvero buono.>> gli dissi bevendo un lungo sorso del mio cocktail.
<<Ehi ehi, vacci piano, -fece una piccola risata- non vorrei doverti riportare a casa incosciente.>> effettivamente non aveva tutti i torti, avevo alzato un po' troppo il gomito.
Avvampai quando mi sorrise e poggiò una mano sulla mia coscia nuda. Mi voltai cercando di sfuggire al suo sguardo, ma la situazione andò di male in peggio.
Mi ritrovai a guardare per l'ennesima volta la coppia di fidanzatini. Lei, che continua a sbattere i fianchi contro quelli di lui. I suoi boccoli biondi saldamente tenuti stretti dalla mano del suo ragazzo. Le sue braccia a circondargli il collo. Le loro labbra incollate. I loro corpi che si muovevano in sincronia. Le mani che toccavano tutto dell'altro.
Quel ragazzo, in quel momento, mi parve ancora più bello.
Quando, senza staccare le labbra da quelle di Dianne, aprì gli occhi e li puntò nei miei, sentii una scossa lungo tutto il corpo. Forse l'alcol era arrivato al mio cervello, perché afferrai senza esitazione la mano di Dean e lo trascinai in pista, posizionandomi esattamente difronte alla coppia.
Perché? Non lo so.
Legai le mani dietro al collo di Dean e lui poggiò le sue sui miei fianchi. Mi mossi accompagnata dalla musica, sulle note di Chantaje. Mi sentii persino così audace da lasciarmi guidare da lui.
Eppure, nonostante stessi ballando con lui, non riuscii a staccare gli occhi dalla coppia al nostro fianco, non potei distogliere lo sguardo dalle sue pozze verdi, qualcosa me lo impediva, forse proprio quello scambio di occhiate.
Sembravano così perfetti insieme e per un attimo invidiai Dianne.
Passai una mano tra i capelli, cominciava a far davvero caldo. Il mio corpo era stretto a quello di Dean, mi accorsi solo in quel momento della nostra spropositata vicinanza. Eravamo così vicini che i miei seni si scontrarono con il suo petto. Sentivo quasi l'alcol entrare in circolo nelle mie vene.
La bocca di Dean era estremamente vicina alla mia, voltai il capo, non desideravo che mi baciasse. Le sue labbra si posarono sull'angolo delle mie. Si, avevo bevuto, forse anche troppo, ma avevo ancora un briciolo di sanità mentale.
La nostra vicinanza non mutò, per questo cercai di tenere il più lontano possibile le nostre labbra.
Dopo poco mi accorsi che la coppia al nostro fianco era sparita. Vagai con lo sguardo tra la folla, senza un vero motivo. Li trovai poco più distanti. Lui le stringeva la mano, guidandola verso i bagni, e potei facilmente dedurre come sarebbe terminata la loro serata.
Chiesi a Dean se volesse tornare con me al tavolo, la mia voglia di far festa era diminuita ancor di più.
Il tempo passò, non so esattamente quanto, i bicchieri sul tavolo erano aumentati, avevo perso il conto delle quantità di alcol ingerita.
Sentivo come se la testa si fosse staccata dal resto del corpo. Non era la mia prima sbronza, dopotutto a Seoul, bere era quotidianità. Credevo di aver raggiunto un buon livello di sopportazione dell'alcol, ma mi sbagliavo di gran lunga.
Probabilmente il giorno successivo mi sarei chiesta cosa diavolo mi fosse passato per la mente, al punto da ridurmi ad uno straccio.
La mia mente si spense, fino a non permettermi di ricordare oltre, ma la sensazione di un paio di labbra sulle mie, la ricordai.
🌻🌻🌻
Eccomi tornata con un nuovo capitolo!!💞
La foto che si trova a inizio capitolo, riprende un aspetto di quest'ultimo.
Una donna che copre gli occhi ad un uomo, quale credete che possa essere il significato, anche riportato nel capitolo?
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