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Date?. 9

"Tutti commettono errori. È per questo che c'è una gomma per ogni matita."

Santo cielo, che mal di testa!

Fu la prima cosa che pensai non appena i miei occhi si aprirono. Dire che la mia testa stava per esplodere era davvero diminutivo.

Cercai di alzarmi dal letto, ma le forti fitte me lo impedirono. Solo dopo svariati minuti, poggiai finalmente i piedi sul pavimento freddo della mia camera.

Mi diressi verso la cucina, avevo un urgente bisogno di prendere un'aspirina.

Presi posto su uno sgabello e cercai di fare mente locale. Ricordavo ben poco della sera precedente, solo alcuni tratti.






Entrai nella vasca, avevo proprio bisogno di una rinfrescata e di rilassarmi un po'. Avviai la mia playlist e la voce di The weeknd riempì la stanza.

Mi immersi completamente in acqua, prima che il cellulare mi avvisasse dell'arrivo di un SMS:

"Pranzo da me, ci saranno anche gli altri. Ti aspetto."

Risposi alla mia amica dicendole che ci sarei stata, non che avessi scelta.

Finalmente la testa sembrò far meno male e la lucidità tornar da me.



Dopo essermi lavata e risciacquata tornai nella mia stanza. Infilai l'intimo e cominciai ad ispezionare il mio armadio, cercando cosa poter indossare.

Optai per un semplice pantalone beige e una t-shit bianca extra-large con sopra la stampa di Alice nel paese delle meraviglie.

Sin da piccola avevo sempre amato quella storia. Ricordavo che ogni qualvolta ci si dovesse travestire, la mia unica opzione era sempre e solo il personaggio di Alice.

La piccola sognatrice.

Forse per questo mi piaceva così tanto; per la sua immaginazione; per il suo sognare anche ad occhi aperti.

Anch'io un tempo ero come lei.
Sognavo.

Sentii per un attimo gli occhi pizzicare a causa dei ricordi che mi inondarono la testa.

La vista si offuscò per qualche secondo.

Nell'ultimo periodo questi episodi erano sempre più insistenti e presenti.

Avevo evitato di parlarne con Aileen, sapevo che molto probabilmente si sarebbe preoccupata, e non poco, per una cosa che ritenevo futile.

Decisi di prendere dei pasticcini da poter portare al pranzo, così da non presentarmi a mani vuote , ma soprattutto perché da piccola quella pasticceria era ormai una tappa fissa.

Scesi dal taxi e mi diressi verso l'appartamento della mia amica. Bussai e dopo qualche secondo la porta si aprì, rivelando la figura di Dean ergersi in tutta la sua elegante sicurezza.

Indossava una semplice t-shirt nera e un pantalone del medesimo colore. La maglia stretta ai suoi bicipiti, lasciava ben poco all'immaginazione.

<<Faccio io, non preoccuparti.>> prese delicatamente la scatola di dolciumi dalle mie mani e mi lasciò un piccolo sorriso, invitandomi successivamente ad entrare.

Lo seguii dirigendomi verso la cucina, da cui provenivano alcune voci.

Non appena varcai la soglia, Aileen corse ad abbracciarmi per poi focalizzare la sua piena attenzione sulla scotola rosa piena di sane calorie.

Salutai tutti gli altri presenti con un sorriso.

Lucas, seduto su uno sgabello impegnato a mangiare delle patatine, e a convincere la sua ragazza a sedersi sulle sue gambe.

E Kyros seduto sulla piccola isola della cucina intento a bere quello che dedussi potesse essere succo.

Notai l'assenza della sua ragazza, e per un attimo tirai un sospiro di sollievo.

Non ero mai stata una persona molto sicura di me, ma quella ragazza riusciva a mettermi in soggezione, anche non facendo nulla.

Ricordavo benissimo come la sera prima fosse riuscita a farmi sentire una formica, semplicemente ballando con il suo ragazzo.





Presi alcuni piatti dalla credenza e li portai sulla tavola, così da poter aiutare ad apparecchiare.

Tornai, poi, in cucina, per prendere delle posate, ma prima di poter tornare indietro venni richiamata da Dean, che in quel momento era poggiato al frigo, le braccia incrociate al petto con fare sicuro.

Mi avvicinai chiedendogli cosa volesse.
<<Mi chiedevo se domani sera fossi libera. Potremmo cenare fuori.>> mi sorrise e attese una mia risposta.

<<I-io...->> mi bloccai non riuscendo a trovare una giusta risposta. Una parte di me mi diceva di accettare, dopotutto sarebbe stata solo una cena con un amico.
Ma d'altra parte mi sentivo insicura.

<<-certo, sono libera.>> decisi di accettare, dal momento che mi parve la cosa più giusta da fare.

Annuì e dopo aver provveduto a scegliere l'orario migliore per la sera seguente ci dirigemmo entrambi nella sala da pranzo.

Prendemmo posto al tavolo, mi sedetti al lato di Dean, Lucas e Aileen entrambi rispettivamente a capotavola e Kyros nel posto difronte a me.

Cominciammo a mangiare, ma una sensazione di disagio mi portò ad alzare il capo.

Ad incontrare il mio sguardo ci fu quello di Kyros.

Spezzò un pezzo di pane e lo portò alle labbra continuando a tenere lo sguardo fisso sul mio.

Cosa stava cercando di fare?

Mi stava indirettamente chiedendo di continuare a guardarlo.
Di deliziarlo con le mie attenzioni.

Tossii quando un pezzo di cibo si fermò in gola, attirando l'attenzione di tutti i presenti.

Sentii il ragazzo difronte a me ridacchiare, cosa che non gli evitò un'occhiataccia da parte mia.

<<È tutto okay?>> mi chiese Dean poggiando una mano sulla mia schiena.
<<Si, non preoccuparti.>> risposi per rassicurarlo.

Bevvi un'abbondante quantità di acqua, riuscendo a riassestarmi.




Dopo aver terminato il pranzo rimanemmo ai nostri posti, intrattenendoci in chiacchiere.

Lucas continuava ad elogiare le doti da fotografa della sua ragazza, raccontandoci addirittura delle volte in cui lo aveva fotografato in momenti intimi.

Scoppiammo inevitabilmente tutti a ridere, tutti tranne Aileen, che aveva provato invano a farlo zittire, ma lui era troppo impegnato nel suo discorso per darle ascolto.

Sentii improvvisamente qualcosa premermi sulla coscia, facendomi sussultare. Diressi il mio sguardo in quella direzione, trovando la mano di Dean.

Deglutii a disagio, pensando ad un modo per sfuggire da quella situazione, per me, imbarazzante.

<<Il dolce->> mi alzai di scatto facendo ritirare la sua mano, <<-vado a prenderlo.>> mi diressi verso la cucina, quasi correndo.

Mi toccai le guance, che trovai in fiamme.

Ero sul serio così delicata?

<<Molto carina la maglia.>> sentii la voce di Kyros alle mie spalle, così mi voltai verso di lui.

Lo guardai ristringendo gli occhi in due fessure, cercando inutilmente di sembrare intimidatoria.

<<Mi stai prendendo in giro?>> incrociai le braccia al petto.

<<No, -fece una piccola risata- lo penso sul serio, ma credevo che la tua ossessione per Alice fosse scomparsa con il tempo.>> rise, contagiando anche me.

Mi piaceva ricordare i bei momenti passati.

<<E il cappellaio matto, è ancora qui?>> mi poggiai all'isola, assumendo una postura più docile.

<<Non è mai andato via.>> divenne improvvisamente serio, incatenandomi con il suo sguardo.

Sentii per un attimo quel filo che, forse, ancora ci legava l'uno all'altra.

Si avvicinò lentamente a me, posizionando le mani sul ripiano di marmo su cui ero poggiata, non potevo scappare, se lo avessi voluto.

<<Cos'è realmente cambiato?>> chiese.

Non sapevo cosa fosse realmente cambiato, in quel momento eravamo solo Venus e Kyros. Alice and the mad hatters.

Eravamo solo quei bambini a cui piaceva giocare insieme.

Ero ancora la bambina che quando non riusciva a capire qualche problema matematico, correva dal suo migliore amico per farsi aiutare.

Speravo che lui fosse ancora quel bambino che quando riusciva ad acciuffare una farfalla correva dalla sua migliore amica per regalargliela.

Sperai che non fosse cambiato nulla.

Riuscivo a sentire il suo respiro sfiorarmi, la distanza era sempre meno.

In quel momento, ricordai qualcosa della sera precedente.

Flashback

Continuavo a guardare Kyros e la sua ragazza strusciarsi l'uno sull'altra. Stavano dando spettacolo a tutti i presenti.
Mi chiesi addirittura perché si comportassero così, l'alcol mi aveva addirittura fatto dimenticare che quei due uscissero insieme e che probabilmente gesti del genere fossero all'ordine del giorno.
Afferrai ancora una volta il bicchiere dal tavolo per bere un altro sorso della strana miscela che conteneva.
Quando rialzai lo sguardo vidi i due innamorati baciarsi, ma avrei giurato di aver visto Kyros fissarmi.
Che avessi bevuto troppo?
Probabile, ma i suoi occhi erano proprio su di me.
<<Baciami.>> mi voltai verso Dean, non sapendo realmente cosa stessi facendo.
Un attimo dopo un paio di labbra erano poggiate delicatamente sulle mie.

Fine flashback

<<I-io, ieri->> deglutii a fatica il groppo che sentivo in gola <<-ho baciato Dean?>> chiesi sperando con tutta me stessa di ricevere in risposta, una negazione.

<<Si, l'hai fatto.>> il suo sguardo tornò nuovamente serio e un cipiglio prese posto sul suo viso.

Sgranai gli occhi quando tutte le mie speranze crollarono. Mi chiesi se fossi sul serio stupida fino a quel punto.

Mi sentii sbagliata. Avevo avuto un solo ragazzo nella mia vita e improvvisamente baciavo persone a me quasi estranee.

Abbassai la testa, disgustata da me stessa.

<<Mi stavo chiedendo che fine aveste fatto.>> mi voltai verso la voce poco distante da noi trovando un Dean poggiato allo stipite della porta.

Allontanai velocemente Kyros da me afferrando al volo la scotola contenente i dolci e dirigendomi a passo spedito verso la sala da pranzo.

Dean aprì la portiera dell'auto invitandomi ad entrare. Aveva insistito molto affinché accettassi di farmi riportare a casa da lui.

Portai lo sguardo sulla mia destra quando sentii il rombo di una moto collidere con i miei timpani.

Si trattava di Kyros, che dopo avermi lasciato un'ultima occhiata abbassò in fretta la visiera del suo casco e sfrecciò via.

🌻🌻🌻

Eccomi tornata con un nuovo capitolo, dopo una lunga attesa, sono qui!!💕

Cosa ne pensate di questo capitolo?

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