Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Vento

Le continue tempeste di sabbia sono state reputate pericolose e potenzialmente fatali.
Sono state avvistate sempre più tribù dei Cavalca Vento.
Ricordiamo ai cittadini che sono creature territoriali ed estremamente aggressive.
Pertanto è altamente consigliato non distaccarsi dal sentiero prestabilito dagli esperti quando si viaggia fuori città.
Non vi sarà garantita alcuna protezione.
Stiamo lavorando a una soluzione alternativa.

Il Comitato delle Guardie Cittadine.
___________________

-Vuoi sapere come ho fatto, no? Chiedilo piuttosto che fare quella faccia. Se continui a fissare la mia piuma in quel modo rischi di consumarla.-

Quella sera Narion non aveva chiesto nulla ad Alphere. Forse era conscio di non trovarsi in una zona adatta a un tipo di discorso riservato o forse era solo stanchezza. Tuttavia quel fazzoletto era stato lì a tormentarlo per tutta la notte. Che la piuma che aveva usato per scrivere fosse magica? L'unica magia che sembrava possedere era quella che gli permetteva di creare l'inchiostro dalla punta. Anche quel fazzoletto era solo un pezzo di seta bianca.

Ora che erano usciti dal quella piccola città alla volta di Serpe Arancione, forse poteva ricevere delle risposte.

-Me lo dirai?- Il tono di voce utilizzato dal mezzelfo era senza dubbio entusiasta, ma nascondeva un briciolo di sospetto e confusione. Era davvero così facile ottenere informazioni?

-Non vedo perché no.-

-Davvero?-

-Non ci capiresti nulla in ogni caso.-

Ecco la fregatura.

-Non sarò un genio, però non mi sembra carino darmi dello stupido in questo modo.-

-Io non ti ho dato dello stupido.- Ribatté immediatamente Alphere, aggiungendo poi un sorrisetto. -Non direttamente, almeno. Hai fatto tutto da solo.-

Al povero Narion arrossirono persino le punte delle orecchie dall'imbarazzo.

-Allora, te lo spiego oppure no?- Lo richiamò successivamente, armandosi di piuma e accovacciandosi sulla sabbia. Si voltò verso Narion, attendendo che si avvicinasse anche lui. -Conosci le rune?-

-Rune? Di che tipo?- Era una domanda un pò vaga. Dopotutto, esistevano una tipologia di rune più o meno equivalenti al numero di lingue del mondo attualmente. Chiedere se si conoscessero delle rune era come chiedere se si sapesse parlare una lingua qualsiasi. -Se vuoi sapere delle rune elfiche, ne conosco un paio.-

-Non parlo di rune elfiche. Dimmi se hai mai visto qualcosa di simile.- Con il vessillo della piuma Alphere tracciò sulla sabbia un simbolo curvilineo. Appariva quasi come una buffa girandola.

-È molto simile a una runa elfica.- Ammise Narion, andando a indicare un pezzo della runa. -Ma qui è sbagliato. Questo pezzo non c'è.-

-Perché questa non è una runa elfica.- Precisò, mettendo poi una mano sopra al disegno. -Quelle sono solo la derivata di questa.- Le parole che ne seguirono furono indecifrabili da parte del mezzelfo. Non capiva che lingua stesse parlando, ma presto la sua attenzione fu catturata da un fiore bianco che piano piano stava crescendo dalla runa. -Non penso proprio che le tue rune sappiano fare questo.-

Narion era così scioccato e stupito che solo un grumiglio scomposto di balbettii fuoriuscì dalle sue labbra.

-Questa è la lingua del mondo. La prima lingua mai esistita.- Alphere prese un grumulo di sabbia da terra. -È questa che decide lo stato delle cose e, se sai guidarla, puoi farlo anche tu.- Lasciò volare al vento tutta quella sabbia. -Questa può diventare oro o legno se glielo chiedi.-

-E dovrei chiederglielo con quelle rune?-

-Ovviamente. Ma devi saperlo chiedere. Per questo te lo sto dicendo. Non che me ne voglia vantare, ma nessuno otre me è in grado di capire alla perfezione quelle rune.-

-Basta... chiedere?- Non poteva essere così semplice. Quello che stava menzionando Alphere era qualcosa che potenzialmente avrebbe potuto elevare qualsiasi persona al livello di una divinità!

-Si! Affascinante, vero? È lo stesso principio alla base della magia. Anzi, posso affermare quasi con certezza assoluta che l'arte magica non sia che un derivato della lingua del mondo. I maghi non fanno nient'altro se non accedere al flusso di magia che risiede in ogni cosa e ordinargli di mutare nel loro incantesimo.-

-Quindi quello che hai fatto tu è un incantesimo.- Narion stava facendo veramente fatica nel seguire i suoi ragionamenti.

-Ed è proprio qui che ti sbagli. I maghi ordinano alla magia di scagliare il loro incantesimo. Io chiedo a essa di adeguarsi alla mia richiesta. La differenza? Per ere avete istruito la magia a obbedire a determinati ordini. Ma non avete mai imparato a conoscerla veramente. Per questo è limitata a quelle poche cose che le avete insegnato di fare. Nessuno ha mai provato a parlarle ed esplorare le milioni di possibilità che ha da offrire.- Tutto quello era esaltante per Alphere. Avere qualcuno con cui condividere i frutti della sua ricerca era fantastico. Soprattutto se quel qualcuno non era uno dei tre Guardiani che non avrebbero potuto capire gli sforzi di un "normale mortale". -Tu comprendi gli oggetti, no? Ci parli per caso?-

-Diciamo di si. Riesco a capire di cosa sono fatti. Se mi concentro riesco persino ad accedere ai loro ricordi.-

-Allora perché non provi a fare la stessa cosa?- Alphere gli porse la piuma. -Prova a parlarci.-

Narion prese l'oggetto con riluttanza. -Non è così semplice.-

-Perché lo rendi complicato. Non ci stai nemmeno provando.-

Il mezzelfo prese un respiro profondo. La mano gli tremava e in testa aveva solo che confusione. Era tutto così affrettato, ma stava iniziando veramente a credere alle parole di quel costrutto. Aveva un dono e non lo aveva mai fruttato. Ma non sentiva nulla. Guardò con sconforto la piuma, deluso da sé stesso.

-Nessun problema. Ci riuscirai prima o poi. Quella puoi tenerla. È solo una piuma. Ma se vuoi conoscere il vero me, devi riuscire a fartela amica. Rimarrai sorpreso. Ora riprendiamo a camminare. Voglio arrivare a Serpe Arancione il prima possibile.- Beh... da una parte stava mentendo. L'Alphere di ora non ricordava quanto in realtà non desiderasse tornare. Voleva solo completare il suo allenamento con la Volpe il più in fretta possibile per aiutare Apat. Dopotutto, il tempo che perdeva su Alteria era più costoso rispetto a quello dell'Abisso.

Tuttavia i due non andarono molto lontano: un forte vento si alzò improvvisamente. Ad Alphere non parve interessare questo cambio improvviso del meteo, ma lo sguardo di Narion stava già guizzando da una parte all'altra alla ricerca di qualcosa.

-Non vedo le bandiere.-

-Che bandiere?-

-Quelle del sentiero. Non le trovo.-

-Non ricordo di aver visto bandiere di recente.- Forse ce ne erano alcune appena fuori dalla città, ma ormai era da molto che l'unica cosa che avevano visto era la sabbia. -Mi stai dicendo che ci siamo persi?-

-Ci siamo persi.- Rispose nel panico Narion, posando lo zaino per terra e aprendolo alla ricerca di una mappa. Tuttavia quel vento non accennava a diminuire e, non appena presa la carta tra le mani, questa gli volò via.

-Ti hanno mai detto che sei quello intelligente della famiglia?- La nota sarcastica decisamente marcata e un fare completamente calmo e composto di Alphere stavano andando in contrapposizione con il panico che stava provando il povero Narion.

-Senza la mappa non possiamo raggiungere il rifugio! Non potremmo scappare dalla tempesta di sabbia!-

-Tempesta di sabbia?- Il vento si era alzato solo un pochino. Era esagerato affermare che si sarebbe formata una tempesta di sabbia proprio lì. Tuttavia, Narion viaggiava spesso per quelle terre ed era un residente di Alteria. Effettivamente doveva essere più informato. Ma la certezza assoluta che le sue parole non fossero infondate fu data da un'improvvisa folata di vento che spazzò Alphere letteralmente via di qualche metro. Avendo rotolato per la sabbia, ora se l'era ritrovata per tutti i vestiti. Il solo pensiero che avrebbe dovuto passare la serata a pulirsi le giunture non lo faceva impazzire di gioia.

Narion gli corse incontro, prendendogli la mano e trascinandoselo dietro.

-Dobbiamo trovare un posto sicuro!-

-Ma c'è solo sabbia!- Ribatté Alphere. Attorno a loro vi era solo un cielo coperto di granelli di sabbia che avevano iniziato a vagare in circolo e un terreno instabile.

Un'altra folata separò i due. Non sapevano dire quanto fossero distanti, poiché a quel punto non vedevano assolutamente più niente. Chiamarsi era futile, dato che ogni suono risultava ovattato da quella tempesta. Gli parve di vedere delle ombre  sfrecciare. A quella velocità fu impossibile riconoscere quelle figure. E la sabbia sugli occhi non aiutava. L'attimo prima se li stava stropicciando e quello dopo sentiva il terreno mancargli da sotto i piedi. Alphere era almeno a una decina di metri dal suolo e la cosa peggiore è che non vedeva dove sarebbe atterrato. Se la risposta erano delle rocce, quel corpo sarebbe sicuramente morto. A quel punto andava bene scoprire parte delle sue carte. Era pronto a usare le ali del Cigno, ma qualcun altro lo afferrò.

-Ho preso l'altro!- Un'aarakocra dalle piume chiare teneva saldamente le spalle di Alphere con i suoi artigli. Indossava praticamente degli stracci rovinati e un paio di occhialini per proteggersi dalla sabbia. La voce sembrava appartenere a una donna.

Lei cavalcò su quel vento ostile come se lo facesse da una vita. Come se lo conoscesse e gli dicesse da che parte andare. A breve fu affiancata da altri due aarakocra di cui uno aveva preso Narion. Grazie a loro, erano usciti da una situazione potenzialmente pericolosa e fatale.

_____________________

Sono in ritardo, lo sooo!

Ma! Non posso essere in ritardo se non sono mai stata in orario UwU

Alla prossima~

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro