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Avviso : la foto non ha senso,é stata un'idea di my sister che peró mi ha fatto venire un'idea.
Ron e Hermione spalancarono gli occhi contemporaneamente e Harry mormoró"era...era in cucina,credo.Mi ha visto ,mi ha salutato e mi ha dato la lattina"

"E tu l'hai accettata?!Harry,non hai imparato nulla?!"

"Herm ,non pensavo che..."

"In ogni caso credo che tu debba parlare con Ginny"

"Non lo ascolterà.Non ora"

"Giaà.Voi Weasley dovete avere un talento per la vostra testardaggine"

"Senti chi parla"

"Che vuoi dire?"

"Hermione,tu sei probabilmente la strega più testarda del mondo"

"Ragazzi,vi sembra il momento?Andate.a chiamare Ginny"

"Provo io".Hermione salì rapidamente le scale e bussó alla porta di Ginny.Vedendo che non le rispondeva socchiuse la porta."Gin?"

"Che c'é?"

"Ehm...Harry,si é svegliato vuole parlarti"

"Perché non parla con Angélique?"

"Dai,Ginny,lo sai che Harry ti ama"

"Talmente tanto da non sapere come mi chiamo"

"No,Ginny.Lui non si riferiva a te quando ha detto quel nome.Angélique gli ha dato il veleno"

"Bella scusa.Neanche Ron ha mai inventato una scusa più idiota"

"Gin,non é una scusa"

"Sai che ti dico?Andiamo,andiamo a parlare con il grande Harry Potter"

"Ginny non..."ma la rossa si era già precipitata giù dalle scale fumante di rabbia.
Hermione rimase per un attimo indecisa sul seguirla ma poi decise di andare in biblioteca.
Prese un libro e si sedette a un tavolo a leggere.Dopo qualche attimo un rumore di passi le fece sollevare gli occhi dalle pagine e intravide un ciuffo di capelli biondastri svoltare l'angolo.Si alzó cercando di non fare rumore,si abbassó e strisció verso la porta tentando di non farsi vedere.All'ultimo momento ,quando si era giaà alzata e aveva posato la mano sulla maniglia,la voce di Malfoy la fece gelare."Mi eviti,Granger?Non che mi dispiaccia ma vorrei sapere il motivo di tale privilegio"

"Stavo solo andando via.Non mi sembravi di questo avviso l'altra sera".Draco si avvicinó e Hermione arretró lentamente fino a ritrovarsi con le spalle contro il muro."Ho spaventato una Grifondoro"

"Non ho paura di te,Malfoy"

"Vedi,Granger"sussurró lui avvicinandosi"a volte un bacio é solo un bacio".Detto questo la sorpassó ed uscì dalla biblioteca.Lei scivoló strusciando le spalle contro il muro fino a sedersi a terra e fece apparire con la bacchetta un calice sospeso aa mezz'aria da cui uscivano sbuffi di vapore argenteo.Rimase ad ammirare la sua creazione in silenzio,con le lacrime che le scivolavano lungo le guance.Non voleva piangere,non doveva essere triste.Doveva essere felice.Poteva tornare ad odiare Malfoy.Quindi aveva smesso di odiarlo?No di certo.Eppure stava piangendopiangendo perché lui le aveva detto che quel bbacio tra di loro non significava niente.Si asciugó le lacrime con un gesto di stizza e fece sparire il calice.A quel punto scese di sotto e si chiuse in camera sua.
Nel frattempo Ginny era entrata come una furia nella stanza di Harry e aveva sbattuto la porta dietro di lei.Una volta arrivata peró fu come se si fosse scaricata improvviisamente e rimase ferma ad aspettare che qualcuno dicesse qualcosa.Alla fine ci pensó Ron "Ginny,che ti ha detto Hermione?"

"Un mucchio di sciocchezzs"

"Tipo?"

"Che il tuo amico mi ha chiamata Angélique perché lei gli ha dato il veleno"

"Io avrei un nome"

"Sì : stronzo.Ti piace come nome?"

"Ginny,ti giuró su Silente che non ti avrei mai chiamato Angélique"

"Purtroppo Silente é moorto e ...tu potresti fare la stessa fine "

"Basta.Non mi credi,non sei poi così diversa da Cho.Non fate che frignare"

"Non mi conosci affatto se mi paragoni a quell'oca"

"Mi sarebbe piaciuto conoscerti allora"

"Ragazzi,basta"

"Zitto Ron!"

"No.Voi due,chiudete la bocca.Aspettate quì".Si Smaterializzó e lasció Ginny e Harry a lanciarsi sguardi in assoluto silenzio.
Dopo un po' si Materializzó nella stanza tenendo sotto braccio Angélique."Ora sì che siamo al complteto"borbottó Ginny cercando la bacchetta nella tasca dei pantaloni.Ron peró fu più veloce di lei e puntó la bacchetta contro Angélique : "incarceramus".Lucide corde nere avvolsero la ragazza e Ron lanció un incantesimo di appello.Una fialetta piena di un liquido incolore voló nella sua mano tesa.La stappó e si avvicinó alla ragazza.Lei si dimenó cercando di tapparsi la bocca ma Ron si oppose e le fece colare la pozione in gola."Veritaserum"spiegó poi voltandosi verso Ginny e Harry.
"Ron ,sappiamo anche noi cos'é.Ma ora falle le domande prima che l'effetto svanisca"

"Okay...Sai chi sono io?"

"Ronald Weasley"

"E lui?"

"Harry Potter"

"Gli hai dato tu il veleno?"

"Sì"

"Lo hai fatto di tua volontà?"

"No"

"Chi te lo ha ordinato?"

"Non lo so"

"É chiaro che mente!"

"non puó mentire,Ginny"

"Ora le chiedo qualcosa io.Ti piace Harry?"

"Sì"

"Lo sapevo!Figlia di..."

"Ginny!"

"Stavo per dire di buona donna...."

"sì,come no"

"Vattene tu".Slegó la giovane con un colpo di bacchetta e la spinse fuori dalla porta."Allora?"chiese Harry a Ginny"mi credi?"

"Io...suppongo di non avere altra scelta"

"Uhm...mi spiace di averti paragonato alla Chang,sei molto più forte di lei"

"Vero"

"Sai,dovresti scusarti per aver dubitato di me"

"Se pensi veramenre che dovrei scusarmi sei un vero idiota,Harry James Potter.Cosa avresti fatto se ti avrei chiamato...non so...Draco?"

"Scherzavo"

"Okay"

"quindi?"

"Quindi?"

"Ehm...".Ginny si fece lentamente avanti e lo bació.Ron spostó lo sguardo chiedendo"non potrste evitare?"ma vedendo che non parevano intenzionati a smettere lasció la stanza chiaramente infastidito.
"Hermione?"chiese bussando alla sua porta"posso entrare?".Aprì la porta chiiedendo "tutto okay?Sei sparita più veloce di Piton davanti a una botriglia di shampo"

"Non sei spiritoso,Ronald"

"Sei tu che non hai senso dell'umorismo"

"Pensala come ti pare.Non combatto guerre di intelligenza contro gente disarmata"(we,raga non sapevo che scrive).Ron fece per ribattere ma poi la guardó negli occhi accorgendosi che qualcosa non andava e chiese"hai pianto?"

"Ron non..."

"É stato Malfoy,vero?Dimmelo,che ti ha fatto quel lurido surrogato di essere umano?"

"LUI NON MI HA FATTO NIENTE ,OKAY?LA MIA VITA NON RUOTA ATTORNO A QUEL TIZIO.COSA CREDI CHE ABBIA MAI DOVUTO FARMI?"

"Non c'é nessun bisogno di urlare.Ehm...'Mione sei arrabbiata con me?"

"NON CHIAMARMI 'MIONE"

"Ma...Io vado a mangiare ,lasciamo stare"

"No,Ron,aspetta.Non volevo urlare,non sono arrabbiata con te"

"Allora si puó sapere che hai?"

"Niente.Piuttosto...cosa é successo tra Ginny e Harry?"

"Hanno fatto pace"

"Come?"

"Ho usato il Veritaserum su Angélique"

"Hai fatto tutto da solo?É stata una tua idea?"

"Sempre questo tono sorpreso".Dei passi veloci fuori dalla porta li fecero bloccare,si scambiarono un'occhiata preoccupata e poi Ron disse"credo che sia meglio che io vada ma prima : é stato Malfoy,vero?So che é stato lui"

"Ron,non ti preoccupare.Sto bene.Non mi faccio turbare da una persona che ha più capelli che cervello"

"Quindi ammetti che é stato lui!"

"Ron,non fare niente ,per fav..."

"La prossima volta che vedo quell'idiota lo crucio,te lo giuro "

"Sul serio,Ron,non ne vale la pena"

"almeno dimmi che ti ha fatto"

"Non posso..."

"Ma certo perché fidarsi del tuo miglioore amico,no?"

"Ronald,non fare il bambino,sai chr mi fido di te e Harry più di qualunque altra persona"

"Allora dimmi che ti ha fatto"

"Ti arrabbieresti"

"Ti giuro di no ma ora dimmelo"

"L'altra sera,quando ero al parco,c'era Malfoy"

"E?"

"e m-mi ha...mi ha baciata".Un misto di shock,rabbia e disgusto si delineó sul volto di Ron che ,trattenendosi dal non urlare,chiese "tu hai baciato quell'individuo?Dimmi che é uno scherzo,non puoi essere seria"

"É...é stato lui"

"Quel piccolo idiota...Beh,per lo meno se stai piangendo per questo significa che non ti é piaciuto"

"Certo che non mi é piaciuto!Insomma,é Malfoy.Ma..."

"Ma?"

"I-in realtà non stavo p-piangendo per questo"

"Per cosa allora?"

"Io...l'ho incontrato e mi ha detto che...che quel b-bacio non significava niente"

"E a te questo dispiace?"

"Sì,no,non lo so...io..."

"Ora so che qualcuno fa più cazzate di me"

"Ron,avevi detto che non ti saresti arrabbiato"

"Beh,l'ho detto prima di scoprire che ci hai traditi".Uscì lasciandola sola e lei affondó la faccia nel cuscino ricominciando a piangere.

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