Hermione si rese conto che ora gli unici passi che udiva,oltre i suoi,erano quelli pesanti di Hagrid.
Si voltó appena mentre il Guardiacaccia avanzava e si accorse che Draco si era fermato.

"Non ti faranno niente"sussurró"tu non hai fatto nulla di male".Nulla di male.Non era esattamente la verità e lei lo sapeva benisssimo.I ricordi della scorsa estate riaffiorarono vividi nella sua mente ma li ignoró.
Draco non sembró convinto dalle sue parole.Rimase fermo,a fissare il vuoto.
Lei lo prese per un braccio strattonandolo "andiamo,Malfoy,non posso mica portarti imbraccio"lo incitó riacquistando un normale tono di voce.Lui parve uscire da una specie di trance e la seguì.
Hagrid li lasció andare davanti all'ingresso e i due entrarono insieme.
Hermione si guardó intorno cercando nervosamente la Preside.Se prima aveva detestato lo stare in coppia con Malfoy,ora aveva paura a staccarsene.Se la McGranitt avrebbe sul serio permesso di togliergli l'anima?La Preside amava i suoi studenti ma quel ragazzo era comunque colui che aveva tentato di uccidere Silente.Ora ,tuttavia,i pensieri di Hermione erano misteriosamente cambiati.Era convinta che Draco avesse abbassato la bacchetta,convinta che Draco non avrebbe mai ucciso Albus Silente.
Solo in quel momento si accorse che gli stava ancora tenendo il polso e lo lasció andare arrossendo.
La McGranitt apparve sulla soglia proclamando "Malfoy,Granger,venite con me".La seguirono fino alla Sala Grande che era colma di studenti.La Preside fece zittire tutti e prese a parlare "durante la Guerra,ognuno di voi ha combattuto fianco a fianco,in un'armonia di fratellanza,cancellando ogni divergenza.Quelli sono gli studenti di cui voglio essere orgogliosa.Invece,ultimamente,tra di voi sento sempre più squilibri.Continuate a insultarvi,farvi stupidi scherzi e escludervi a vicenda e questo mi delude.Anche prendendo in considerazione il fatto che ho sentito molti di voi accusarsi l'un l'altro per quello che é successo oggi,ho deciso di mettere in atto un progetto a cui pensavo da un po' di tempo.Verrete divisi in coppie,una ragazza di una casa e un ragazzo di un'altra.Dovrete convivere pacificamente con il vostro compagno di coppia condividendo con esso il banco e studiando insieme ogni pomeriggio.Inoltre,una volta a settimana dovrete visitare un luogo di Hogwarts che ritenete speciale o particolare e lasciarvi qualcosa che ha per voi un valore affettivo.State tranquilli,alla fine del lavoro potrete riprendere tutto ció che non volete lasciare.Questo progetto durerà tre mesi.Il primo giorno vi farete delle domande per conoscervi meglio,scriverete le risposte su un foglio e me lo consegnerete.Ci sono domande?".Nessuna mano alzata.

"Bene,allora ecco le coppie"concluse la McGranitt facendo apparire dei fogli che fluttuarono verso ognuno di loro.
Hermione lesse il suo senza essere troppo sorpresa : Malfoy.

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"Dobbiamo studiare insieme"ricordó Hermione vedendo Draco raccogliere i suoi libri pronto ad andarsene.

"Alle tre davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo"rispose lui uscendo.
Hermione pranzó in fretta e salì nel dormitorio.Tolse la mantella rimanendo solo con la camica e la gonna,infiló in una borsa qualche libro,pergamene,piume e inchiostro,si pettinó i capelli e raggiunse l'arazzo.
Malfoy arrivó dopo pochi attimi e ,senza dirle niente,prese a camminare avanti e indietro con lo sguardo fisso.
Alla terza volta che passava davanti alla parete,una massiccia porta di legno fece la sua comparsa.Hermione la spinse ritrovandosi in una stanza enorme.Su una parete c'eran una libreria e su quella opposta una grande finestra.C'era anche un caminetto dal fuoco scoppiettante,un divano ,un mobiletto e un tavolo con sopra un vassoio di panini.

"La Stanza non puó far apparire del cibo"osservó Hermione entrando.

"Infatti ho desiderato che un Elfo entrasse prima di noi e lo facesse apparire"

"Astuto"commentó Hermione sedendosi sul divano.Lui prese posto accanto a lei tirando fuori pergamene,piume e inchiostro.e dicendo"suppongo dovremmo iniziare dalle domande,prima tu,Granger"

"Mmmhh...Dove vivi ora?"

"New York"

"Dai,tocca a te"

"Quanto credi che io sia stupendo da nove a dieci?"

"Malfoy!Se vuoi giocare così...Perché tremavi come una foglia ,ieri?"

"Perché sei venuta a salvarmi e hai voluto a tutti i costi portarmi dentro?"

"Perché mi hai salvato quando stavamo cadendo?"

"Basta.Dobbiamo farci sul serio queste stupide domande"

"Ci sei arrivato"

"Uhm...Materia scolastica preferita?"

"Aritmanzia.Ma anche Trasfigurazione non mi dispiace e poi anche Incantesimi é una materia stupenda,per non parlare di Difesa Contro le Arti Oscure...Oh sì,anche Antiche Rune mi fa impazzire"

"Ho capito,ho capito,stop"

"La tua?"

"Pozioni"

"Materia che odi?"

"Cura delle Creature Magiche.Ho ancora la cicatrice di quel maledetto pollo".Hermione trattenette a stento una risata e si appuntó le risposte attendendo la prossima domanda.

"Quanta paura hai di me?"

"Paura di te?"

"Non negarlo.So che sei terrorizzata da me dopo ...beh,dopo quest'estate e anche sta notte eri tesissima"

"Anche se io dovessi aver paura di te la colpa sarebbe tua,no?"

"Non ho mai detto il contrario"

"Dove vuoi andare a parare?"

"Da nessuna parte"

"In ogni caso,non ho realmente paura di te.Poi ora che se ne sono andati nessuno ti obbligherà più a ...a farmi quelle cose".Malfoy spostó lo sguardo verso la foresta e borbottó"non volevo farlo...loro...mi hanno costretto".

"Sai,si dice che le persone quando mentono non guardano negli occhi il loro interlocutore".Gli occhi di ghiaccio del ragazzo si spostarono verso quelli ambrati della ragazza ripentendo"non volevo fare quello che ho fatto,mi hanno costretto.Anche...Anche con Silente...Non ho mai voluto...essere cattivo"

"Non ho mai creduto che tu possa essere cattivo"

"Allora o sei molto stupida o sei infinitamente capace di perdonare"

"Che vuoi dire?"

"Non consideri cattiva una persona che ti ha insultato per sei anni e ti ha venduto ai Mangiamorte,notevole"

"Non chiamarmi più lurida Mezzosangue",non sapeva neanche lei perché lo stva supplicanddo in quel modo ma non riusciva a fermarsi.

"Pensavo non ti importasse"

"Infatti ma...Mi importa quando sei tu a chiamarmi così perché so che tu lo fai con l'intento di ferirmi e poi mi fa ancora più male quando penso a ció che mi ha fatto la tua zia folle".Con gli occhi lucidi,si arrotoló la manica passando un dito sulla scritta cicatrizzata : Mezzosangue.

"Okay,non ti chiameró mai più in quel modo"concordó stranamente Draco.

Okayyy,allora,non so neanche io perché ho fatto questo Draco così awoso(?)e sinceramente neanche mi allettava tanto ma ora non swmbra male.Voi che ne pensate?