L'allenamento
LUCA
Ero appena entrato in casa, ero completamente distrutto, ma felice come non mai. Feci un bagno rigenerante, usai un bagnoschiuma che mi diede Giada, profumava di lei, era come se lei fosse lì con me. Dopo mezz'oretta uscì dalla vasca, indossai l'accappatoio e andai in camera, mi buttai sul letto e pensai a lei. Non riuscivo più a togliermela dalla testa, ed era una sensazione bellissima, avrei voluto fosse lì al mio fianco,tra le mie braccia. All'improvviso squilló il telefono, era Alberto il mio allenatore e grande amico, risposi: "dimmi Alberto, ti ascolto?" con voce seria mi disse: " Luca, ma si può sapere cosa hai fatto in questi due giorni, sei completamente sparito, non ti sei fatto sentire più, ti ricordi cosa devi fare domani vero?" "Oh diamine, me lo ero tolto dalla mente domani, ho una gara, ritorno sul ring dopo un anno dall'infortunio." gli risposi. Alberto era infuriato con me, e come biasimarlo, in questi giorni ho saltato gli allenamenti. Dopo che si calmó un pò mi disse: "dimenticati tutto quello che avevi in mente, ti aspetto alle 17:00 in punto in palestra ci siamo intesi?" Gli dissi che ci saremmo visti in palestra. Caspita, addio pomeriggio romantico con Giada. Mi alzai dal letto lasciai cadere l'accappatoio a terra indossai dei boxer D&G neri, uno shorts e una maglietta neri, preparai le mie cose e andai da Giada, chissà se gli andava di venire all'allenamento a vedermi. Non volevo fare a meno di lei nonostante tutto.
GIADA
Ero appena entrata in camera, ero felice più che mai, avevo fatto quello che più mi piaceva al mondo, con l'uomo dei miei sogni. Feci un bagno rigenerante con uno dei bagnoschiuma che creai io, usai la stessa fragranza che diedi a Luca. Una volta terminato, indossai l'accappatoio e andai in camera, mi buttai sul letto e pensavo al mio dolce Luca. Quando sentì bussare alla porta, mi alzai di sobbalzo, mi avvicinai alla porta, e dissi: "chi è?" sentì la voce di Luca che rispose: "Giada sono io Luca, apri." Caspita ero ancora in accappatoio, e gli dissi con tono imbarazzato: "Luca puoi aspettare cinque minuti che mi cambio. Ho fatto il bagno poco fa." Lui con voce dolce mi disse che avrebbe aspettato. Indossai velocemente, l'intimo, un jeans nero e una maglietta nera, e gli aprì subito la porta, e lo feci entrare, mi guardò con sguardo intenso, nei suoi occhi luminosi e belli, mi perdevo come se guardassi un cielo pieno di stelle. Mi tirò forte a sé, e mi avvolse in un caloroso abbraccio, finì con la testa sul suo petto, riuscivo a sentirne il battito del cuore, batteva allo stesso ritmo del mio, mi sembrava di sentire una canzone d'amore. Alzai gli occhi e incontrai i suoi, ci guardammo sempre più intensamente, mi toccò il viso con una mano e mi baciò appassionatamente. Alcuni minuti dopo, si staccò da me e disse: "o mio dolce amor, resteri qui con te per l'eternità. Ma purtroppo devo andare agli allenamenti domani ho una gara, la prima dopo l'infortunio. Ti va di venire con me?" Rimasi un attimo in silenzio, cavoli, mi aveva chiamato amor, tremavo di gioia, poi finalmente parlai: "si mio amor, che vengo con te." Mi diedi una sistematina, e uscimmo. Una volta giù, c'erano le sue fan, dedicò un pó di tempo a loro, poi prendendomi per mano raggiungemmo l'auto, mi fece salire, salì anche lui e andammo in palestra. Una volta arrivati, dentro ad aspettarlo c'erano Marco e Alberto. Alberto era leggermente infuriato, "Luca ti devi allenare, non puoi sparire così per due giorni" gli rimproverò. Mi sentì in colpa, era a causa mia se non si era presentato agli allenamenti in questi giorni. Luca si accorse del mio umore, mi abbracciò e disse: "Giada amore mio, non è colpa tua, non essere triste, mi alleni tu?" Alberto lo guardó in modo strano e gli disse: "Ma Luca stai scherzando, come ti allena lei?" "Alberto, devi sapere che Giada, oltre a essere la mia bellissima ragazza, pratica Kickboxing da quando aveva sette anni, è suo padre è il pugile più forte del mondo, Edoardo Fenice," gli disse, mi guardò incredulo e si voltò verso di me, e disse: "è vero quello che dice Luca?
Gli risposi: "Si è tutto vero." Luca salì sul Ring, salì anche io, misemo i guantoni. Ad un tratto Alberto, ci disse di combattere. Ero così emozionata, stavo per combattere contro Luca Albatros campione olimpionico, nonché l'uomo di cui mi ero follemente innamorata.
LUCA
Alberto ci disse che dovevamo combattere, accettammo entrambi con grande entusiasmo. Non vedevo l'ora di combattere contro la donna di cui ero follemente innamorato. Marco fischió, e Giada mi attaccó con un colpo diretto, che a malapena riuscì a schivare, provai un contrattacco ma lei mi anticipó con un calcio laterale che mi mandò a terra, feci in tempo a tirarla per il braccio e buttarla giù con me, me la ritrovai tra le braccia, con le labbra a un centimetro dalle mie, con uno scatto veloce, capovolsi la situazione, lei era sotto di me e io sopra di lei, ci guardammo con intensità, appoggiai le labbra sulle sue per baciarla, quando un forte fischio ci interruppe, era Alberto che urlando disse: "Forza ragazzi in piedi, ritornate all'allenamento," ci alzammo, Giada era leggermente imbarazzata, ci allennammo per due ore, una volta finito l'allenamento, Alberto e Marco si congratularono con Giada. Alberto mi mise un braccio sulla spalla è mi portò in disparte dicendomi: "non fare stupidaggini stasera, va a letto presto, che domani hai una gara d'affrontare." Lo tranquillizzai che sarei andato a dormire presto, presi Giada con me e andammo via, una volta arrivati al B&B, come al solito fuori era pieno di fan, le salutai e raccontai loro che non potevo trattenermi a lungo con loro perché l'indomani mi aspettava la prima gara dopo l'infortunio, augurai loro la buonanotte, presi la mano di Giada, aprì il portone e andammo al mio appartamento, mangiammo una cosa al volo, lei si alzó, si avvicinò a me, mi diede un bacio lungo e pieno di passione, mi guardò negli occhi e disse: "io vado giù, mi raccomando dormi tranquillo, ci vediamo domani, buona notte amore mio." La salutai con un bacio che trasmetteva tutto il mio amore per lei, gli augurai la buonanotte e a malincuore la lasciai andare via, chiusi la porta con dispiacere, e andai a fare la doccia, mi asciugai, indossai degli shorts e andai a letto, e pensavo unicamente a lei e a quanto avrei voluto fosse li con me.
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