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23.

CRIS

In pochi minuti siamo riusciti ad addobbare tutta la nostra area campeggio: le zucche circondano le nostre tende e tra il tettino di ognuna ci abbiamo legato dei festoni con disegnate delle streghette, dei fantasmi e delle zucche terrificati. Le candele nelle zucche le accendiamo quando fa di più buio, così renderemo tutto ancor più misterioso.

Papà e Stewart sono arrivati con le braccia cariche di legna per accendere il fuoco e a me, Cloe e Josh ci hanno dato un po' di tempo libero, intanto che loro preparano la cena.

<<La sentite l'aria di Halloween?>> Domando una volta essermi seduta in un tronco. Non vedo l' ora che sia questa sera per sentire le storie paurose che mio padre e gli altri racconteranno per inquietarci.

<<Sinceramente sì, peccato che non succederà mai qualcosa di sovrannaturale come nei film>>, ammette Cloe.

<<Vorresti dire che ti piacerebbe l'idea di essere inseguita da uno psicopatico con una maschera che vuole a tutti i costi ucciderti?>> Interviene Josh facendo saltellare qualche sassolino in un mini laghetto.

<<Perché no? Non sarebbe male, non succede mai nulla!>>

<<Io ti consiglierei di non sperarci molto, perché una volta che sei dentro all'incubo, ci rimani>>, dico <<e poi tutte queste cose non esistono!>> Esclamo.

<<E chi te lo dice? Guarda che alcuni casi di esorcismo ci sono stati e soprattutto le persone psicopatiche>>, confessa Josh.

<<Secondo me queste cose non esistono e non hanno neppure senso!>>

<<Una leggenda narra che una ragazza di dodici anni viveva sempre sola a casa per via del lavoro del padre e della morte di sua madre, ma alla bambina non inquietava tutto ciò, perché con lei, c'era il cagnolino a farle compagnia. Ogni volta che aveva bisogno di qualcosa o che sentiva strani rumori, metteva la mano in un lato del cuscino, dove il cagnolino, che dormiva con lei, le leccava il palmo della mano per rassicurarla. Una notte, la ragazza continuava a sentire rumori dal salotto, erano simili a dei ticchettii. Spaventata allungò la mano verso la parte destra del suo letto ed essa le venne leccata. Ad un tratto decise di alzarsi dal letto e andare in salotto, dove sentiva provenire quel continuo rumore che le faceva perdere il sonno. Quando accese la luce vide il portone spalancato che batteva sulla mensola e il cancello spalancato con una scritta sulla parete, con incise le parole 'anche le persone possono leccare'>>, racconta Josh. Stringo tra le mani i peli di Miele e mi guardo un po' attorno come osservata.

<<Josh dì la verità, c'è un pizzico della tua pervesione all'interno della storia>>, dice Cloe, buttandola sul divertente. La vedo che ha paura, perché si sistema di continuo le fiezze di capelli dietro alle orecchie.

<<Non c'è niente da ridere Cloe. La storia è vera e si dice che la ragazza sta ancora andando alla ricerca del suo cane e della creatura che l'ha fatto fuggire.>>

Il pensiero di questa notte, da sola mi fa rabbrividire, ho paura e voglio al più presto ritornare dalla mia famiglia. Il sole sta tramontando e il vento si leva.

<<Possiamo andarcene? I nostri genitori ci staranno aspettando per la cena>>, dico, abbiamo fatto un po' di strada per arrivare fin qui.

Josh come se avesse capito la mia paura, mi mette un braccio attorno al collo e mi porta più vicina al suo corpo. Cloe non ci fa caso, malgrado si sia girata più volte verso di me per parlarmi o avvertirmi di non inciampare; sembra così normale tutta questa situazione per lei.

Quando arriviamo dai nostri genitori, notiamo che hanno già acceso il fuoco e steso varie copertine a terra per farci stare comodi.

<<Oh ragazzi, potete accomodarvi, che la cena è quasi pronta>>, ci avverte Beatrice, iniziando a mettere nei piattini un po' di vitel tonne fatto da mia madre.

Mi accomodo tra Cloe e Josh e metto Miele all'interno del trasportino vicino a me: ora ho paura di perdermelo grazie alla mega storia di Josh.

Iniziamo a mangiare e io mi sento ancora scossa. Il sole è del tutto scomparso, così decido di iniziare ad accendere le candele all'interno delle zucche, con l'aiuto di mia madre.

Bea spacchetta un piatto dalla carta stagnola. Compaiono dei wustel tagliati a forma di dita, e al posto dell'unghia c'è una specie di mandorla, ed una salsa rossa, che credo sia ketchup.

<<Dio sono veramente stupende!>> Esclamo, prendendone una. Fanno impressione, sembra veramente di gustarsi dita umane.
I dolci sono la parte più bella: ci sono i marshmallow sciolti sul fuoco e dei biscottini a forma di zucca e fantasmino.

<<Cloe, dormi questa notte?>> Sorride Stewart. Cloe fa una smorfia e annuisce ridacchiando.

<<Guarda che c'è il lupo mannaro eh>>, continua mio padre.

<<Non esiste.>> Ammetto.

<<Invece sì. Mia mamma quando era giovane ha detto di aver visto una persona tutta pelosa che rotolava per la strada. Sentiva frequenti ululati e mi disse che si vedevano benissimo le orecchie e le mani a forma di zampe>>, dice Beatrice.

<<Ormai siete adulti, non credo abbiate paura di certe leggende metropolitane. Piuttosto, si aggira su internet la terrificante storia di Mary Blood; consiste nel rimanere da soli dentro casa e di chiudersi al buio in bagno; bisogna mettere una mano sullo specchio e ripetere per tre volte il nome della bambina morta e lei comparirà dopo poco sullo specchio.Ti ponerà una serie di domande e ad ogni risposta giusta, potrai lanciare un maleficio alla persona che tanto odi; se invece risponderai male Mary Blood entrerà all'interno del tuo corpo e non uscirà mai più!>>

Presa dalla storia che ha appena raccontato mio padre mi incanto su un punto indecifrabile, pensando a come sarebbe una vita con una creatura all'interno del tuo corpo.

<<BUUUUUUU>>, urla Josh all'interno del mio orecchio. Metto una mano sul cuore e chiudo per un attimo gli occhi. Giuro che prima o poi ci metto lui nel fuoco e non i marshmallow.

Lui ride sotto i baffi e mi abbraccia, facendo cadere tutti e due all'indietro; ridiamo come scemi e appena ci alziamo lo sguardo di Bea e di mia madre non dice nulla di buono. Per un'altra mezz'ora i nostri genitori continuano a parlare di racconti spaventosi e ringrazio il cielo per essermi portata un golfino pesante, almeno nessuno vede la mia pelle d'oca.

<<Mi raccomando Cris, cerca di non far fuggire Miele...>>, ridacchia Josh, quando è il momento di andare a dormire. Quando effettivamente vedo che tutti si sono addormentati prendo Miele e lo coccolo come se fosse un peluche.

<<Avevi bisogno di coccole anche tu, vero? Non ti senti osservato? Io ho tantissima paura che lì fuori ci sia qualcuno...>>, ammetto. Mi metto sotto alle coperte e aspetto a spegnere la luce della tenda.

<<Proteggimi tu eh.>> Avviso il cane. Spengo tutto e il mondo delle paura s' impossessa di me: sento strani rumori, come dei passi, alle volte come tonfi, che si avvicinano dalla mia parte. Stringo forte Miele e non so come, ma magicamente trovo qualcosa di interessante, per chiudere occhio.

Il sogno tramuta lentamente così a poco a poco inizio di nuovo a svegliarmi, fino ad arrivare in un dormiveglia fastidioso.

<<Miele...>>, sussurro con voce assonnata; ho bisogno di sentire il mio cagnolino per dormire di nuovo. Allungo la mano verso la mia sinistra e Miele mi lecca la mano: la sua piccola lingua è calda e bagnata, si sente rilassato almeno lui. Tendo ancora di più la mano per accarezzarlo, ma per mio orrore ciò che sto toccando è un carnoso volto umano. Mi alzo di scatto e preparo la gola per lanciare un forte grido, ma una mano sulla mia bocca mi frena, facendomi ancora di più angosciare.

<<Sono io, scemotta!>> Sussurra la voce di Josh, tenendomi stretta a lui. Sospiro: per una maledettissima volta sono sollevata all'idea che nella mia tenda ci sia lui e non una strana creatura.

Accendo la luce e finalmente il volto divertito di Josh compare ai miei occhi.

<<Anche le persone leccano.>> Sorride.

<<Mi hai fatto prendere un colpo, ho il cuore che va a mille>>, vedo Miele addosso a lui, così lo sollevo e lo coccolo... questa volta sul serio.

<<Attenta Cris, c'è qualcuno dietro la tua tenda!>> Esclama puntando il dito dietro di me. Lancio Miele sulle coperte e balzo tra le braccia di Josh, tirando un urlo micidiale. Stringo forte il corpo del ragazzo e chiudo gli occhi, spero solo che tutta questa tortura finisca al più presto.

<<E' un trucco che uso spesso per farmi abbracciare da una ragazza!>> Confessa ridendo.

Mi tolgo da sopra di lui e gli do uno schiaffo sul braccio <<non devi farmi questi scherzi, capito?>>

Lui alza le mani in segno di arresa, poi, ciò che attira la mia attenzione è la sua mano che dalla tasca della tuta prende un tablet nuovo di zecca. <<E questo dove l'hai preso?>>

<<Tranquillizzati, lo uso solo per vedere i film su Netfilx.>>

<<E tua madre, non ti dice nulla?>>

<<Bè, l'ho messo in valigia e nessuno si è accorto di nulla. Mia madre non ci avrà neanche pensato>>, ammette <<ma ora vediamoci un film dai, ne ho scaricati molti. Non credo che avrai ancora sonno...>>

<<No ovviamente!>> Esclamo coprendomi di nuovo. Non so come, ma Josh trova un modo per non tenere sempre il cellulare e poi si infila con me sotto le coperte. Il film che ha scelto ovviamente è splatter e certe scene sono proprio l'apice dello schifo. Mi copro gli occhi con le coperte e Josh ridacchiando mi porta il braccio dietro al mio collo, facendomi avvicinare a lui per poi stringermi dolcemente.

<<La piccola Cris ha paura...>>, sorride. Continuiamo a vedere il film e inutile dirlo, ma ogni volta che mi copro gli occhi o che grugnisco dallo schifo, Josh è sempre pronto per stringermi ancora più stretta, tanto da farmi addormentre tra le sue braccia.

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