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20.

CRIS

Ho aspettato che Josh si cambiasse per poi andare a casa con lui. L'espulzione non ci voleva proprio, come fa ad essere così superficiale su questa tragedia?

Bea ci è venuta gentilmente a prendere e Josh non le ha ancora detto ciò che è successo alla partita, anche se lei si è un po' insospettita dell'orario molto presto. <<Tua madre e tuo padre verranno verso le otto, Caterina ha detto che ti ha preparato lei il borsone per domani...>>, mi dice Bea, non appena varchiamo la soglia di casa.ù

<<Si portano anche Miele?>>

Lei fa una faccia confusa <<ehm..... veramente non ne sapevo niente.>>Ammette. Sbuffo sonoramente, sapevo che c'era qualcosa sotto, i miei hanno sempre odiato quel povero cagnolino e solo Dio sa il perché.

<<Ti prego Bea, puoi chiamare i miei e chiedergli se hanno ancora intenzione di portare Miele e come vogliono organizzarsi se è sì?>> Lei annuisce, lasciando soli me e Josh in salotto. Lui inizia a disfarsi la borsa, fissando quella divisa per qualche minuto in più e stingendola tra i pugni delle mani, poi butta tutto in lavatrice. <<Che ne dici, andiamo in camera mia?>> Mi sorride, cercando di non pensarci.

Annuisco non facendo domande e a passo svelto, salgo le scale per andare in camera sua. Sono le sei e mezza e Cloe non è ancora tornata, inizio a preoccuparmi sia per lei che per Stewart, perché la pioggia è tanta e la nebbia è fitta.

Josh si butta sul letto e io mi ci siedo semplicemente, con un po' di più di grazia. <<Hai intenzione di non dirlo a tua madre?>> Gli chiedo.

<<A che servirebbe? Per sentire ancora più rimproveri e per far capire che neanche questa volta ce l'ho fatta? A nessuno interessa niente di ciò che faccio e credi che una partita in più o una in meno cambi la vita a qualcuno?>> Risponde, sedendosi e mettendo la testa tra le mani <<Cris, io non ce la faccio più, ti giuro che sto esplodendo!>> Ammette, guardandomi per un attimo.

<<Ti capisco, so che non è facile per te, ma pensa positivo: avrai più tempo libero per allenarti e migliorare sempre di più, oppure per studiare e recuperare quei brutti quattro che hai preso durante le ultime due settimane passate>>, la butto sul ridere. Lui sorride, tirando su con il naso e asciugandosi le lacrime con il dorso della mano; che strano, non l'ho mai visto piangere e anche se è normale, fa comuque strano vederlo su di Josh.

<<Che dici, vediamo un film?>> Mi chiede alzandosi e cercando qualcosa sul suo astuccio dove tiene tutti i CD.

<<Come vuoi, per me è uguale>>, confesso, buttandomi sul letto e coprendomi con le lenzuola. Mette il film, e parte l'inizio: sono letteralmente stupita per la sua scelta drammatica e ora credo che non ci volesse proprio.

Un modo ci deve pur essere per far entrare di nuovo Josh nella squadra, il mister si deve pur accorgere che non è normale non farlo più giocare, è un'idiozia!

Qualcuno bussa alla porta e io vado ad aprire. Beatrice compare in tutto il suo sorriso e inizia a parlare. <<Cris, volevo dirti che ho chiamato i tuoi genitori e mi hanno detto che Miele questa sera rimarrà a casa e che lo passeremo a prendere domani.>>

Quando Bea chiude la porta mi butto di nuovo sul letto e scoppio a piangere, ricordandomi di nuovo le scene del cagnolino indifeso sotto alla pioggia, con il pelo tutto bagnato e infreddolito.

<<Cris, che ti prende?>> Mi chiede Josh, mettendomi una mano su un fianco per girarmi.

<<Lo odiano Josh, lo odiano a morte!>> La mia voce viene fuori ovattata dalle coperte del piumone e le lacrime mi fanno chiudere il naso.

JOSH

<<Cris, girati, non capisco nulla.>> Ammetto. Chi ce l'ha a morte con chi?

Cris si gira e mi dispiace un casino vederla così distrutta. <<Miele... non ... non ha mai fatto niente, specialmente ai miei genitori e loro continuano a detestarlo>>, dice.

<<Hai sentito mia madre? Solo questa sera starà da solo, domani lo rivedrai>>, cerco di consolarla, perciò stoppo il film, noioso tral'altro: capisco che continueremo a parlare, anche se il motivo è banale: voglio molto bene a quel cane e questo non lo metto in dubbio, ma Cris esagera.

<<Questa sera piove Josh, non posso lasciarlo da solo, non possono i miei genitori pensare che io li lasci fare>>, continua, cercando di asciugarsi le lacrime. Già sono a pezzi perché non posso più partecipare alle partite per quel coglione del mio avversario e ora vedere Cris così, è ancora peggio.

<<E' solo per una notte, e poi è dentro casa...>>

<<No Josh, tu non l'hai visto quel giorno. Mia madre stava pulendo e di fuori c'era il diluvio universale. Dato che Miele gli zampettava di qua e di là perché aveva paura e mia madre gli aveva tolto le cuccie su cui stare, l'ha costretto ad andare di fuori, chiudendocelo. All'epoca non avevamo ancora la cuccia di legno, così è rimasto all'ingresso della casa, ad abbagliare e graffiare nella porta perché era infreddolito e tremava come una foglia. Appena sono ritornata a casa l'ho ritrovato che tremava tutto, sotto la pioggia e con il pelo ghiacciato. Miele ora ha sempre paura quando c'è il temporale, molto più di un cane normale.>>

Appena finisce di raccontare, scoppia di nuovo il lacrime e io mi sento il dovere di abbracciarla e accarezzarle la testa. Non potevo mai immaginare che Bruno e Caterina potessero fare una cosa simile, Miele è pur sempre un essere umano, e nessuno può immaginarsi quanto sia dolce e buono quel cagnolino... non si merita tutto ciò.

Non so neanche come guardare in faccia i genitori di Cris dopo quello che mi ha raccontato, perché questo fatto mi sembra molto più crudele di un semplice abbandono.

<<Non posso lasciarlo da solo Josh. Lui... lui è sempre stato buono e rispettoso di tutti, non se lo merita tutto questo...>>, dice, nascondendosi nell'incavo della mia spalla.

<<Shh>>, le sussurro ciondolandola avanti e indietro, baciandole di tanto in tanto la testa.

Non potevo mai credere di avere un momento così intimo con la ragazza che tanto detesto e specialmente in camera mia e sul mio letto!

<<Senti, facciamo così: io te e se vuoi anche Cloe, possiamo passare la notte a casa tua, così faremo compagnia a Miele e lasceremo i nostri letti ai tuoi genitori. Che ne dici?>> Le propongo.

Lei si alza dalla mia spalla e mi guarda negli occhi: è impossibile come questa ragazza è così bella nonostante abbia appena pianto; i suoi occhi sono ancora più chiari e puliti e le sue labbra sono gonfie e piene.

<<Sì, sì ti prego facciamo così!>> Esclama tirandosi su e asciugandosi le lacrime. Guarda sulla mia maglietta il punto in cui si era messa prima e mette il labbruccio.

CAZZO!

<<Oh mi dispiace Josh, ti ho sporcato la maglia con un po' di mascara. Mi dispiace tanto, se me la dai magari te la posso lavare>>, dice, indicando la macchia grigiastra microscopica.

Ridacchio e le asciugo le ultime lacrime <<non fa niente Cris, smettila di prendertela con te stessa per tutto. La macchia è piccola e questa maglia non mi piace affatto!>>

In realtà è la mia preferita, perché è del calcio, ed è la prima divisa che avevamo fatto. Decido di non pensarci, così avvio di nuovo la tv e rimaniamo in silenzio a vedere sto porco di film che non ho capito neanche la trama, perché l'unica attenzione che ho ora, è il calcio. Come posso stare fermo per otto mesi? Come?

Appena ritorno dal campeggio dovrò parlarne con Rigoni, perché fino a che sono quattro partite è okay, ma per tutta la stagione posso spararmi. Ho deciso che racconterò l'accaduto solo a Cloe e mi assicurerò che tenga la bocca ben chiusa, anche se a mamma e papà non interesserà nulla.

Cris di tanto in tanto tira su con il naso creando un rumore fastidioso, ma ogni volta che mi giro per sgridarla mi blocco nel vedere il suo nasino rosso e i suoi occhi lucidi. A pensare alla scena di Miele che prova e riprova a farsi sentire per entrare in casa,  mi viene in mente di andare a casa Hemilton e ammazzare Bruno e Caterina. Solo un mostro può non voler bene a quel cagnolino che ogni volta ti dà e può anche non ricevere, che si fa coccolare da tutti, che non ringhia se lo sgridi e non ribatte se lo lasci in cuccia e non sopra al letto.

Quando sento confusione al piano di sotto capisco che qualcuno è arrivato e quando la porta sbatte sulla parete, deduco che sia mia sorella.

<<Che cavolo hai combinato Josh?>> Mi urla contro Cloe, chiudendo la porta. Guarda per un'attimo Cris, ma poi passa di nuovo su di me, come se fosse del tutto normale che noi due stiamo insieme. Cioè...non in quel senso, però... vabè la smetto, sennò mi impappino.

<<E' stato un cretino della squadra avversaria che mi ha calciato la gamba e non la palla, perché deve essere sempre e solo colpa mia...>>

<<Dovevi mantenere il controllo, sai che Rigoni è passato alla storia come "l'allenatore presuntuoso per aver creato una rissa per uno stupido rigore", dovevi dargli retta per una buona volta!>> Si siede sul letto e continua a fissarmi <<Cristo Josh, per quanto non ti faranno giocare?>> Mi chiede; questa è la domanda che più mi spaventa, alla quale non avrei mai voluto imbattermi.

<<Per tutto l'anno sono fuori>>, confesso, abbassando la testa.

<<Tutto l'anno? Io pensavo massimo cinque partite.>>

<<Lo so, ma infatti funziona così Cloe, ma Rigoni mi ha punito, perché per lui era indispensabile mantenere il controllo>>, ammetto, ripensando alle sue parole.

"Josh fregatene di quello che gli avversari fanno per sconcentrarti, hai una squadra da portare avanti, fai un respiro profondo e vai a vincere anche questa partita"

<<Che disastro!>> Esclama in un sussurro, mettendosi la testa tra le mani.

<<Ti prego, non dirlo a mamma e papà, perfavore Cloe!>> La scongiuro, per me questo è importante.

<<Te lo prometto Josh, ma spiegami solo perché hai agito. Di solito ti attieni sempre alle regole...>>

Bella domanda... non posso mica dirle che ero in pensiero del rapporto tra me e Cris; non posso ripeterle per la centesima volta che lei è la preferita dei miei genitori, perché si offenderebbe come sempre: malgrado cerca di aiutarmi, non ci riesce e si ritrova sempre uno dei due genitori appresso; non posso dirle che non ero sostenuto da nessuno, mi riderebbe in faccia ripetendomi che lei c'è sempre.

<<Perché continuava a farmi sgambetti, a spingermi e a giocare sleale e io queste cose non posso tollerarle Cloe. E poi non c'eri tu, quindi credo che non ho saputo gestire la mia ansia>>, una mezza verità.

Lei sospira e poi mi abbraccia <<non dovevi farlo Josh.>>

Da dietro le spalle di mia sorella, vedo Cris che ci guarda sorridendo e andare piano piano giù dal letto, come se si sentisse di troppo, ma il problema è che non voglio che se ne vada. Vorrei stare con lei ancora un altro po'. Mi stacco da mia sorella in modo da portare l'attenzione su di Cris, che sta cercando di svincolare fuori dalla stanza: cogliona...è così buffa!

<<Cris, fammiti salutare per bene!>> Esclama Cloe, afferrandola per un braccio e portandola di nuovo nella stanza. Wow, credevo le facesse il terzo grado del perché era qui, cosa stavamo facendo e perché era sul mio letto.

<<Mi sei mancata... questa sera mi dovrai dire cos'è successo oggi a scuola eh.>>

<<Certo Cloe, ma riguardo questa notte, dovrei chiedere ai nostri genitori se io, te e Josh possiamo dormire da me, per non lasciare Miele da solo>> sussurra Cris. Se si mette di nuovo a piangere giuro che ammazzo mia sorella.

<<E' un'ottima idea, così possiamo fare casini di notte e nessuno ci potrà sentire>>, esclama Cloe.

<<No, io voglio dormire>>, mi intrometto. Ma che casini? Domani dobbiamo partire all'alba e loro si mettono a fare baldoria!

<<E anche Miele, sennò domani abbaglia tutto un continuo>>, continua Cris sorridendomi. Non è vero che Miele abbaglia se non dorme, Cris l'ha solo detto per assecondarmi.

Quando Cloe non ci dà molta attenzione le faccio un'occhiolino e lei risponde con una linguaccia. Le ragazze spariscono in camera di mia sorella e io rimango solo come un testa di cazzo.

Quando sento il campanello decido di andare al piano di sotto, tanto per fare qualcosa e accogliere gli Hemilton cordialmente. Dopo quello che mi ha raccontato Cris non riesco più a guardarli nello stesso modo, ma mi sforzo comunque a far finta che nessuno mi abbia mai detto nulla.

Quando ci mettiamo a cena, ovviamente, il mio posto è vicino a Cris e non mi dispiace a differenza delle altre volte: sono contento che mi parli di nuovo e che tra di noi non ci sia tensione.

<<Josh, com'è andata la partita?>> Mi chiede Bruno non facendoci apposta. Già partiamo con il sodo. Punto lo sguardo verso Cris, che fa finta di niente ma intanto ha sbarrato gli occhi.

<<Bene, abbiamo vinto 4-3>>, rispondo, cercando di farmi spuntare un sorriso. <<Bravissimi e quando sarà la possima partita?>> Continua. Mi schiarisco la voce <<non lo so>>, ammetto.

Cloe mi viene in aiuto e la ringrazio mentalmente. Il discorso si è spostato su cosa faremo questo weekend e mia madre con Cate, stanno facendo la lista...

<<Comunque volevo chiedervi un cosa...>>, subentra Cris, facendomi distogliere dai miei pensieri.

<<Dicci Cri.>>

<<Bè, ecco... come dire... era possibile per me, Josh e Cloe dormire a casa mia per questa notte?>> La butta là, non facendo entrare il nome di Miele. Il silenzio cala e tutti gli sguardi si puntano su di lei, che dopo un po' inizia a sentirsi in imbarazzo...bè, chi non lo farebbe?

<<Ah.>>Esce fuori soltanto.

<<Bè? Che cos'è tutto questo silenzio, o è sì o è no!>> Mi intrometto. Mi stanno facendo prendere il nervoso con questi sguardi.

<<Per me non c'è problema, ma la casa non è mia, quindi la scelta va a Cate e Bruno>>, dice babbo.

Caterina apre bocca, ma poi la richiude <<è per Miele vero?>>

<<Mamma lo sai che non voglio lasciarlo solo e poi vi diamo un po' più di spazio a voi e a noi.>>

<<Per me non c'è problema, ma di fuori c'è un temporale terribile e credo sia meglio che quacuno vi accompagni in macchina. Mi raccomando non fate casini eh>>, premette Bruno, facendole l'occhiolino. Lei annuisce sorridendogli e il rapporto 'amore eterno' subentra nella stanza, lasciandomi perplesso per la loro affinità.

Cloe ridacchia, lei vuole fare proprio macello, quindi non assicuro niente a nessuno.

CRIS

<<Corri, che mi sono lavata i capelli stasera.>> Mi rimprovera Cloe, coprendosi la testa con le mani, come meglio può fare.

Provo velocemente più chiavi, perché sono tutte uguali e mi ci vuole minimo un minuto per trovare quella giusta.

Una volta che siamo entrati Cloe si va a specchiare per vedere se ci sono orrori nei suoi capelli, mentre Josh si distende sul divano.

<<Posso dormire qui? Si sta comodi!>> Ammette. Annuisco, se vabene a lui, allora è okay.

<<Ma Miele?>> Mi chiede guardando a terra e chinandosi di poco per vedere se è sotto al tavolino, ma non c'è. Sento graffiare, così apro la porta del bagno, della cucina e della camera dei miei, ma non c'è in nessuna di esse. Eppure sento ancora a graffiare.

<<Non posso crederci!>> Esclamo correndo verso la camera mia. L'hanno rifatto, hanno imprigionato Miele in cameretta con un temporale che rompe i timpani.

Appena apro la porta il cane corre subito giù di sotto e salta sul divano sopra all'addome di Josh; si ragomitola come fa sempre e poi mi guarda in modo strano.

<<Non è colpa mia Miele, non sapevo che ti avessero chiuso lì>>, ammetto cercando di fargli una carezza. Lui mi ringhia facendomi vedere i denti <<Miele, non ero a casa, non è stata colpa mia. Se l'avessi saputo sarei venuta prima.>> Allungo la mano per fargli una carezza, ma lui mi morde, non stringendo molto per fortuna.

<<Ah!>>

<<Tutto okay Cris? >> Fa Josh, obbligando a far andare il cane a cuccia.

<<Ehi Miele!>> Ci interrompe la voce di Cloe che si avvicina al cane per fargli le coccole. Sto per avvertirla di stare attenta, ma Miele scodinzola, volendo montarle in braccio.

<<La smettiamo con tutte queste sconcerie? Andiamo a dormire, che domani ci dobbiamo svegliare presto>>, borbotta Josh, coprendosi con una coperta.

<<Sei il solito rompi coglioni!>> Ammette Cloe, lanciandogli un cuscino in pieno volto.

<<Allora domani mattina non ti abbraccio.>> Ribatte il fratello puntandole il dito contro.

<<Non dormiremo ora vero? Dai Cris, sono le undici e mezza>>, ammette Cloe, una volta esserci chiuse in camera. << Ho delle idee, che ne dici se continui a scrivere? >>

<<Ora non mi va, sono molto stanca Clo...>>, sussurro. <<Guarda, io ti dico le idee che mi sono venute e tu poi vedi cosa farci.>>Prova a convicermi.

Alla fine mi sono messa a scrivere un nuovo capitolo <<andiamo di sotto? A te non ti ci va un thè, o una cioccolata calda?>>

Veramente no, ma dato che ha già aperto la porta decido di seguirla. Facciamo veramente molto piano, malgrado siamo a conoscenza del fatto che ci sia Miele che si muove ad ogni rumore. E' voluto rimanere con Josh e tenermi il muso.

Intanto che la cioccolata si riscalda preparo le ciotole e i biscottini ai mirtilli e cioccolato che tengo per me e solo per me, perché i miei genitori ora hanno deciso di seguire una dietra del tutto innoqua tanto per complicarsi la vita. Miele come per scusarsi, compare in cucina con la coda in mezzo alle gambe e le orecchie basse... fa così pena.

<<Ehi piccolino >>, lui si sposta dalla mia mano, ma poi ci ripensa volendo le coccole.

<<Cris, levati che verso la cioccolata>>, mi avverte Cloe passando sopra di me con il pentolino tiepido.

Ad un tratto la luce se ne va e nella stanza non rimane che il rimbombo di un tuono. Miele mi salta sopra e solo dopo aver sentito un tonfo, decido di prendere la torcia e vedere che sta succedendo.

Il pelo del cane da nero, compare lucido, bagnato e gocciolante. Guardo verso Cloe che con un'espressione alquanto preoccupata si porta le mani in bocca.

<<Cris, io ho paura del buio!>> Esclama, prima di preoccuparsi per Miele. Cloe mi salta sopra abbracciandomi, mentre io illumino il cane. La luce prima o poi tornerà.

<<Mi potete dire cosa cazzo sta succedendo in questa casa?>> Chiede con voce roca Josh che è appena entrato in cucina e sta girando lo sguardo da tutte le parti di essa.

Gli punto la luce contro facendolo gemere dal dolore; poi si strofina gli occhi, prendendo il suo cellulare e accendendo anche lui la torcia.

<<Perché Miele si sta rincorrendo?>> Ci domanda ancora, assumendo un'espressione serena e un sorriso in faccia.

<<Josh lo puoi portare di fuori? Io intanto vado a vedere gli interruttori della luce. Magari guarda che Miele non mangi la cioccolata, gli fa male.>> Dico semplicemente.

<<E io Cris? Non mi voglio muovere da qui. Appena accenderai la luce, pulirò a terra.>> Subentra Cloe, accucciandosi in un ngolo della cucina.

Josh annuisce e senza dire niente, scompare in salotto con Miele alle calcagne che si gira ancora su se stesso. Io ridacchio, dando la torcia a Cloe per farla stare più sicura e poi esco e per mio orrore vedo che Josh ha preso la calza da giardinaggio e sta bagnando Miele dalla testa alle zampe

<<Josh!>> Lo rimprovero <<cosa stai facendo?>>

<<Sto pulendo il cane, pensavi veramente che alle due di notte mi sarei messo in ginocchio ad insaponargli la pancia?>>

Ridacchio un pochino e poi, lentamente apro il mobiletto con tutti i cavi della luce, premendo un pulsante. Vedo che la casa è di nuovo illuminata e la sagoma di Cloe che si è tirata su da terra e spent la torcia.

Poi mi reco da Josh e prendo la calza dalla sua presa: Miele si sgrulla più volte e fugge dentro alla sua cuccia di legno per paura dell'acqua.

Prendo un respiro profono e chiudo gli occhi, mettendomi la calsa sui capelli per bagnare tutto il mio corpo, spero che Miele si convinca ad uscire.

<<Cristina tu sei tutta matta, per questo me ne torno a casa.>> Mi fa presente Josh, cercando di togliere il disturbo.

<<Josh, Josh ti prego non andartene, mi serve il tuo aiuto!>> Lo supplico.

<<So solo che abbiamo un cane da tirare fuori dalla cuccia e lavarlo con una calza, la cogliona della padrona che si bagna come se il cane potesse capirla e la notte fonda che non fa vedere un cazzo>>, si lamenta.

Mi prende la calza dalle mani e la punta all'interno della cuccia. Gli sposto il braccio, dandogli una scoppola sopra e facendolo un po' bagnare.

<<Ma che cazzo?>> Fa confuso.

<<Così me lo ammazzi!>>

<<Non ti ammazzo nessuno, prima o poi dovrà uscire no?>>

Miele si decide di fuggire dalla cuccia, così riesco a lavarlo come si deve e a far sparire la cioccolata dal suo pelo. <<Mi passi il sapone?>>

<<Sotto la pancia e nelle parti intime, Josh.>> Gli dico, continuando a massaggiare le orecchie. Lui si blocca e sono costretta a guardarlo.

<<Io non gli massaggio le palle, te lo scordi!>> Alza il tono di voce. Sospiro, facendo tutto il lavoro da sola.

<<Comunque grazie... cioè, non hai fatto nulla, ma sinceramente anche io ho un pò di paura del buio.>> Ammetto.

Josh mi guarda confuso <<ah... sembravi molto a tuo agio...>>, dice.

Abbasso lo sguardo <<solamente perché sapevo che in casa c'eri tu >>, sussurro.

Non so come possa aver reagito Josh, so solo che ora, mi sta prendendo il mento tra due dita e piano piano si avvicina alla mia faccia.

Quando le nostre labbra si stanno per toccare, apro leggermente la bocca, ma le parole di Cloe che ci annuncia di aver finito, ci fanno involontariamente staccare.

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CHE FATE OGGI? CHI HA GIÀ VOGLIA DI ANDARE AL MARE?
A CHI MANCA QUALCUNO?

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