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(11). Stuck in the middle with u.

Ha Gi's point of view.

Continuo a muovermi sensualmente tra tutte le persone in pista, butto i capelli dietro la schiena con un gesto del capo e sorrido al ragazzo che mi afferra i fianchi portandomi più vicina a lui.
Stavolta almeno è carino.
Avvolgo le braccia attorno al suo collo mentre veniamo sballotolati a destra e sinistra dalla folla e lui mi regala un enorme sorriso che io non posso fare a meno di ricambiare.
Ho, però, come la sensazione che qualcuno mi stia fissando, sento uno sguardo bruciarmi la schiena e quando mi volto la mia ipotesi viene confermata da Jung Daehyun in mezzo alla folla con le braccia conserte e lo sguardo puntato su di me.
Le mie labbra si deformano in una smorfia quando lo vedo lanciarmi un'occhiata infuocata, gli do ancora le spalle girandomi verso il ragazzo che sta puntando alle mie labbra, ghigno ed inizio ad avvicinarmi anch'io.
Proprio quando c'è solo un filo d'aria a dividerci qualcuno mi afferra il braccio trascinandomi in mezzo alla folla e facendomi quasi inciampare sui tacchi alti che indosso, quando finalmente ci fermiamo davanti al bancone del bar mi volto pronta a sbraitare contro la causa del mio non-bacio ma proprio di fronte a me c'è Jung Daehyun con ancora un'espressione rabbiosa dipinta in viso.
"Yah! Jung Daehyun!" Sbotto reclinando la testa indietro con un ringhio. "Si può sapere che cazzo fai?" Urlo per sovrastare la forte musica, lo vedo sbuffare ed incrociare le braccia al petto.
"Io?" Dice lui, riesco a malapena a sentire la sua voce data la musica.
Pensa forse che ho l'ultra udito, che si parla a così bassa voce?
Sbuffo, scocciata dal suo atteggiamento e faccio per tornare indietro a ballare quando la sua mano mi afferra di nuovo il polso iniziando a trascinarmi nuovamente.
Ma questo è stupido?
Non si ferma finché non siamo fuori dalla discoteca, mi guardo intorno notando che ci sono poche persone; alcune fumano, altre si baciano e ne posso notare un paio che vomitano l'anima nei cespugli.
"Allora che vuoi?" Domando volgendo lo sguardo al ragazzo castano di fronte a me.
"Io? Niente. " dice di tutta risposta lui poggiando le spalle al muro di pietra dietro di noi.
Mi giro di scatto a fissarlo, i miei occhi lanciano saette. "Jung fottuto Daehyun." Dico sottovoce cercando di risultare il più calma possibile anche se dentro di me vorrei farlo a pezzettini e scaricarli nel bagno. "Spero tu stia scherzando."
"Perché dovrei?" Risponde lui altezzosamente con lo sguardo puntato avanti a sé.
Mi sposto dal muro e mi piazzo dinanzi al suo volto, nonostante io sia più bassa riesco a guardarlo in viso e la mia voglia di prenderlo a pugni sale velocemente. "Non hai visto che ero impegnata?" Ringhio tra i denti, spingendo le sue spalle con i palmi delle mani.
"A limonarti uno sconosciuto?" Ghigna lui,abbassando di poco lo sguardo e puntando i suoi occhi neri nei miei. "Stai cercando di farmi cambiarmi idea sul fatto che sei frigida?" Domanda poi scostandosi un ciuffo di capelli con un velocemente movimento del capo e rischiando di darmi una testata sul naso.
"Ma sai quanto mi frega di quello che pensi." Sbuffo allontanandomi di qualche passo ma restando comunque di fronte a lui, incrocio le braccia sotto il seno e sbuffo.
Non troverò quel ragazzo in mezzo a tutta quella gente, dannato Daehyun, ma perché tutte a me?
Devo avere un'espressione davvero affranta poiché Daehyun sbuffa fulminandomi con lo sguardo e piega la gamba appoggiando un piede al muro. "Smettila di pensare a quel tipo, ce ne sono di meglio." Dice guardandomi fisso.
"Tipo?" Domando io iniziando a guardarmi intorno, il bodyguard all'ingresso mi strizza l'occhio ed io reprimo un'espressione disgustata tirando su un falso sorriso.
Vedo gli occhi di Daehyun che saltano infastiditi da me al bodyguard enorme e poi sbuffa posando il suo sguardo unicamente su di me, tira su un angolo delle labbra in un mezzo sorriso e si avvicina pericolosamente. "Io." Mi soffia sulle labbra, chinandosi.
Scoppio a ridere tenendomi lo stomaco con le mani, ma è serio?
Lui alza gli occhi al cielo palesemente infastidito dalla mia reazione e mi afferra le spalle per poi girarmi e spingermi delicatamente verso il muro, si china fino al mio orecchio ed io mi immobilizzo, i suoi capelli mi sfiorano la guancia ed il suo respiro caldo si scontra sul mio collo, inspiro violentemente l'aria nei miei polmoni data la sensazione che mi procura la sua troppa vicinanza.
Ma io lo odio.
"Non osare mai più provarci con nessuno." Sussurra al mio orecchio con voce roca, deglutisco posando una mano sulla sua spalla cercando di allontanarlo ma tutto il mio corpo sembra essere fatto di gelatina.
"Daehyun." Lo chiamo cercando di regolare la voce, la quale si incrina leggermene sull'ultima sillaba e mi ritrovo a sperare che non l'abbia sentita.
Lui rimane chinato sul mio orecchio e sento le sue labbra carnose modellarsi in un sorrisino, oh per l'amor di Dio.
Alza poi il volto poggiando la sua fronte sulla mia, i suoi occhi studiano il mio viso nei minimi dettagli e mi ritrovo ad arrossire velocemente sotto il suo sguardo, se ne accorge ed il suo sorriso si allarga facendomi venire voglia di sparire da un momento all'altro, ma cosa sta succedendo?
Stacca le nostre fronti e punta il suo sguardo sulle mie labbra per poi avvicinarsi fino a farle incontrare con le sue, un intero zoo nel mio stomaco inizia a muoversi mentre sento le sue labbra morbide muoversi sulle mie, la sua lingua percorre il mio labbro inferiore ed io schiudo le labbra permettendole di accedere alla mia bocca.
Oh no, non va bene, lo zoo non smette di muoversi, stupidi animali.
Mi allontano di scatto, scontrando poco gentilmente la mia testa contro il muro, il suo sguardo confuso mi scruta in cerca di una spiegazione, le sue mani sulle mie braccia dove si erano posate poco prima mi danno un immenso fastidio così come il suo sguardo profondo sembra essere pesante come piombo.
Mi scrollo le sue mani da dosso sussurrando un "mollami" e gli do le spalle, chinandomi a togliere i tacchi e correndo dentro dando una spallata al bodyguard, sento gli occhi di Daehyun seguirmi fin quando non scompaio dalla sua visuale e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento é morire.
Ma cosa ho fatto?

Sung Gi's point of view.

Fino a poco fa cercavo di tenere d'occhio tutte e sei le mie ragazze però poi sono scomparse quasi tutte e l'unica che ho sott'occhio adesso è Chanhee seduta ad un tavolo con le braccia incrociate al petto e lo sguardo di una persona che da un momento all'altro potrebbe commettere una carneficina.
Meglio non avvicinarsi, penso mentre giro il mio Sex On The Beach con la cannuccia nera, mi sto annoiando e pensare che venire qui era stata una mia idea, il problema è che non posso andarmene e lasciare le altre qui da sole quindi rimango seduta osservando l'inquietante ragazzo ad un paio di sgabelli da me che mi fa allusioni sessuali mentre beve il suo drink, rabbrividisco quando tira fuori la lingua e lecca la cannuccia come se fosse un lecca-lecca e distolgo lo sguardo prendendo un abbondante sorso dal mio drink posato sul bancone.
Afferro il cellulare dalla mia pochette ed apro instagram cercando il mio hashtag preferito: #monstaxminhyuk.
Inizio a guardare tutte le foto ammirando il mio amore impossibile e sospiro poggiando il gomito sul bancone e la testa sulla mano aperta, perché non sono tutti come lui? Con i suoi profondi occhi ammalianti ed i suoi bellissimi capelli neri.
La vita è così ingiusta, annuisco a me stessa mentre metto qualche like ad alcune fans che hanno avuto l'immensa fortuna di incontrare quel gran pezzo d'uomo, perché io sono così sfigata?
Sospiro ancora scuotendo la testa quando qualcuno picchietta leggermente il dito sulla mia spalla, oddio forse è quello un paio di sgabelli avanti che mi vuole stuprare.
Mi giro di scatto. "Mollami, lurido e smettila con le allusioni sessuali." Sbotto con gli occhi serrati e le mani strette in due pugni, sento l'essere tossire leggermente imbarazzato e poi una leggera risatina smorza l'aria.
Non é il tipo delle allusioni sessuali, vero?
Apro lentamente gli occhi trovandomi Kim Himchan in piedi al mio fianco, un braccio appoggiato al bancone e l'ombra di un sorriso divertito sul viso, sgrano gli occhi fino a farli diventare due palle da bowling e poi rido imbarazzata.
"Oh ciao Himchan caro tesoro mio." Dico velocemente cercando di fargli dimenticare la mia figura di merda ed irreparabilmente ne faccio un'altra.
Oh ciao Himchan caro tesoro mio? Sul serio?
Lo sento ridere mentre lascio scivolare la testa sul bancone tra le mie braccia cercando di nasconderla, sento una mano posarsi sui miei capelli e lasciarci una carezza, mi irrigidisco e sgrano gli occhi fissando il bancone nero a cui sono attaccata mentre la mano di Himchan continua ad accarezzarmi i capelli dolcemente.
"Ciao anche a te Sung Gi cara tesoro mio." Risponde e posso benissimo percepire il sorriso che gli incurva le labbra rosse nella voce.
Alzo leggermente il viso scrutandolo con un solo occhio mentre chiama il barista ed ordina una Piña Colada, semplicemente disgustosa data l'enorme quantità di succo di cocco ed ananas che ci sono dentro.
Quando alzo finalmente la testa la sua mano, che era ancora lì, scivola sulla mia spalla destra e rimane lì per tutto il tempo in cui afferra il suo drink e si siede al mio fianco regalandomi un sorriso prima di prendere un sorso dal suo cocktail.
"Come stai?" Domanda mentre la sua mano si sposta dalla mia spalla posandosi sul mio ginocchio coperto dalle calze nere.
Fisso la mano mordendomi il labbro e poi mi giro a guardarlo. "Non c'è male, a te?" Rispondo leggermente imbarazzata.
"Tutto bene." Risponde mentre il suo pollice continua a fare movimenti circolari sul mio ginocchio.
Beve ancora e poi si gira a guardarmi avvicinandosi pericolosamente al mio viso, il suo alito sa leggermente di rum e succo al cocco ma non è disturbante come pensavo, anzi.
"Sung Gi." Inizia a parlare ed io abbasso per un istante gli occhi non riuscendo a sorreggere il suo sguardo.
Adesso mi dirá che mi ama e mi chiederà di sposarlo e di passare tutta la vita insieme, oddio, devo prepararmi psicologicamente a questa sua confessione. I miei occhi corrono ovunque tranne che su di lui nonostante io cerchi di restare calma, non è ovviamente la prima volta che un ragazzo si dichiara a me però nessuno di loro mi è mai piaciuto di conseguenza finivano tutti nella friendzone, però adesso è diverso; Himchan mi piace ed adesso sta per confessarmi il suo amore, certo non nel migliore dei modi dato che il tipo inquietante è ancora lì a farmi allusioni e lui non si è accorto di nulla però me la farò andar bene come confessione.
"Ti piacciono gli hamburger?" Domanda lui interrompendo il flusso dei miei strani pensieri.
"Sì. " urlo non sentendo nemmeno ciò che mi ha detto ed afferro le sue mani morbide tra le mie intrecciando le nostre dita.
No, aspetta, cosa? Hamburger? Mi ha chiesto se mi piacciono gli hamburger?
Lo guardo alzando entrambe le sopracciglia ed un'espressione scettica si dipinge sul mio viso, questa non è affatto una confessione, sospiro lasciando andare le sue mani e chino il capo.
"C'è un piccolo pub vicino scuola che fa degli ottimi hamburger." Inizia lui ed io annuisco pesantemente con ancora il viso chinato. "Ti andrebbe di andarci insieme?" Domanda poi.
Alzo il viso più velocemente del previsto e lo fisso negli occhi come se fossi una pazza inarrestabile. "Come in un appuntamento? " domando guardando il ragazzo speranzosa.
Lui sorride ampiamente. "È un appuntamento, Choi Sung Gi." Risponde.
Okay, adesso collasso.

Bo Na's point of view.

"Bo Na." Urla una voce maschile dietro di me ed una mano mi afferra il polso bloccandomi, mi giro e Jongup mi sorride.
Sorrido anch'io. "Jongup." Dico, la sua mano scivola dal mio polso alla mia mano afferrandola ed intrecciando teneramente le nostre dita.
"Ti ho cercata ovunque." Mi dice ed il mio sorriso si allarga ancora di più dopo aver udito questa frase.
Mi ha cercata, uhuh, allora gli piaccio davvero.
"Non sapevo venissi anche tu stasera." Gli dico mentre lui mi attira a sè avvolgendo i miei fianchi ed accarezzandoli.
"Beh, ci ha trascinati Yongguk." Risponde lui ed io poggio le mie braccia sulle sue spalle.
"Davvero?" Urlo quando il DJ alza improvvisamente il volume della canzone. "Perché?"
"Voleva controllare Chani." Risponde lui lasciandosi scappare una risata divertita, mi perdo ad osservarlo ed è bellissimo e solo adesso io mi rendo conto di quanto in realtà mi piaccia.
Accarezzo la sua nuca con la punta delle dita, il sorriso non ha nessuna voglia di lasciare il mio viso così anche la bellissima sensazione di pace che mi attanaglia lo stomaco, ma quale pace? É praticamente sotto sopra, specialmente quando Jongup mi sfiora anche se per sbaglio, d'altro canto anche lui mi osserva incantato ed io sento le mie guance avvampare violentemente.
"Sei bellissimo." Dico senza nemmeno pensarci, le parole scivolano fuori dalle mie labbra prima che io possa fare qualunque cosa per bloccarle e le mie guance diventano, se possibile, ancora più rosse.
Sorride, portandomi più vicino al suo corpo e prendendosi il labbro inferiore tra i denti. "Anche tu." Risponde poco dopo e giuro di aver sentito il mio cuore scoppiare in quel preciso istante.
"Andiamo fuori?" Dico continuando ad accarezzare la sua nuca. "Qui c'è troppa gente." Continuo e come se non bastasse il DJ continua ad alzare il volume della musica fracassandomi entrambi i timpani.
Jongup inizia a farsi strada tra la folla a fatica e le nostre mani unite fanno si che io non lo perda, la stessa ragazza della festa tenuta a casa delle gemelle mi si piazza davanti ringhiandomi contro e lanciandomi un'occhiata velenosa, sbuffo e la scosto sgarbatamente col braccio per continuare a seguire il ragazzo davanti a me.
Una volta fuori tiro un sospiro di sollievo dato che nessuno mi preme più sullo stomaco togliendomi il fiato, Jongup si dirige verso il parcheggio ed io mi acciglio mentre lui continua a camminare convinto che io lo stia seguendo, allungo il passo fino a raggiungere il suo fianco.
"Dove andiamo?" Domando aggiustando delle ciocche di capelli dietro l'orecchio.
"A casa." Risponde lui continuando a cercare la sua auto e sorridendo.
"Mi accompagni a casa?" Continuo io con una nota di delusione nella voce.
Jongup si blocca sul posto e poi si gira a guardarmi, ricambio il suo sguardo aspettandomi una sua risposta. "Beh, no." Inizia lui per poi grattarsi la nuca. "Pensavo volessi venire da me." Conclude lui, balbettando leggermente.
Sgrano gli occhi alla sua richiesta e poi annuisco. "Oh, va bene, ma i tuoi genitori?" Domando imbarazzata, non siamo così vicini da farmi conoscere e anche se lo fossimo sarebbe comunque imbarazzantissimo.
Cosa siamo? Amici? No, decisamente no.
Fidanzati? Nemmeno, non abbiamo mai parlato di questo ed io aspetto che sia comunque lui a fare il 'primo passo', in ogni modo lui non si decide a fare questo primo passo e nemmeno io.
Siamo quindi una via di mezzo, né fidanzati né amici.
"I miei sono fuori, puoi anche dormire da me." Continua distogliendo il suo sguardo dal mio mentre le sue guance prendono una leggera sfumatura di rosa.
Reprimo un sorriso ed annuisco perché so che mi sta guardando con la coda dell'occhio, al mio cenno del capo alza il viso e mi fissa con il solito sorriso enorme che mi riserva ogni volta poi afferra la mia mano.
"Aspetta." Dico fermandomi sui miei passi e lasciando la sua mano. "Invio un messaggio ai miei per dirgli che dormo fuori."  Gli spiego afferrando il cellulare dalla tasca stretta dei miei pantaloncini.
Invio un messaggio ai miei dicendo che dormo dalle sorelle Choi e poi ne invio uno a Sung Gi ed Ha Gi dicendo ad entrambe di coprirmi per poi dirle che le spiegerò tutto domani.
"Possiamo andare." Dico poi e ci dirigiamo verso la sua auto.
Apriamo in sincronia la portiera ed entriamo, lego la mia cintura e lui fa lo stesso per poi inserire le chiavi nel quadrante e mettere in moto.
"Comunque quando siamo insieme." Inizio a parlare mentre lui guida tenendo gli occhi incollati alla strada, lui borbotta qualcosa ed io lo prendo come un segno per continuare a parlare. "Beh, c'è sempre, e dico sempre, una ragazza che mi fissa male. " continuo passandomi nervosamente le mani sulle cosce.
Il suo viso ha un guizzo al sentire le mie parole per poi tornare tranquillo e pacato.  "Davvero?" Domanda, non sembra per nulla sorpreso ma non mi soffermo su ciò.
Praticamente lui ed il suo gruppo sono i più popolari a scuola e sicuramente non sono a corto di ragazze a cui piacciono e tra loro ci sono, a volte, quelle molto ossessionate e quella strana ragazza potrebbe essere senza ombra di dubbio una di loro.
"Sì." Gli rispondo guardandolo con la coda dell'occhio. "Hai presente chi é? " gli domando poi, dato che ha tutta la faccia di chi sa.
"Io, mh, sì. " inizia a parlare mentre fa una manovra parcheggiando nel vialetto di quella che suppongo sia casa sua. "In ogni caso non devi preoccuparti di lei." Continua per poi slacciarsi la cintura ed aprire la portiera. "È solo abbastanza ossessionata. " conclude, confermando la mia ipotesia ed io tiro un sospiro di sollievo senza farmi notare e senza nessun motivo in particolare. Di cosa ero preoccupata?
Lo imito e scendiamo dall'auto dirigendoci verso l'entrata della sua enorme casa, è praticamente il doppio della mia, con un immenso gardino che continua dietro la casa ed i muri di un bianco immacolato.
Inserisce le chiavi nella toppa e la apre, facendomi entrare per prima, arranco nel buio rischiando di cadere quando finalmente entra anche lui ed accede le luci. "Vieni, ti do un cambio per la notte." Sorride afferrandomi la mano e dirigendomi lungo le scale, apre la porta in fondo al corridoio e mi lascia entrare.
La sua camera è fin troppo pulito ed ordinata per essere quella di un ragazzo con un enorme letto a due piazze in mezzo affiancato da due comodini, sulla scrivania sono disposti ordinatamente i nostri libri scolastici ed un portapenne, sulla sedia di fronte ad essa è appoggiato il suo zaino, mi sorprendo a vedere che possiede anche una libreria stracolma di libri e mi dirigo verso di essa sfiorando le copertine con la punta delle dita, ci sono anche dei classici.
Lo sento tossire e mi giro sorridendo, lui mi porge una sua felpa e dei pantaloncini da basket. "Puoi andarti a cambiare nel bagno." Sorride contagiosamente. "La porta sulla destra." Mi espone poi ed io annuisco per poi uscire dalla sua camera e dirigermi verso il bagno.
Okay, sto per dormire con Moon Jongup e non sono psicologicamente pronta, potrei collassare da un momento all'altro e questa dannata sensazione di fastidio non vuole darmi tregua, sento che c'è qualcosa che non va e che lui non mi dice ma non riesco a capire cosa.
Sbuffo cambiando velocemente i miei vestiti e piegando il mio top ed il mio pantaloncino per poi tornare in camera e posarli sulla scrivania, Jongup si è già cambiato e giace sul letto coperto dalle sue coperte blu, quando mi vede entrare sorride bloccando lo schermo e posandolo sul comodino al suo fianco.
Vado verso il letto per poi stendermi sotto le coperte, sento i brividi su tutta la pelle quando lui spegne la luce e si avvicina a me, siamo al buio ed io non vedo nulla, riesco a malapena a vedere i lineamenti del suo viso, il suo braccio mi avvolge la vita e la sua testa si posa dolcemente nell'incavo del mio collo, deglutisco sentendo il mio cuore accelerare i battiti sia per la sua vicinanza sia per il buio pesto che ci avvolge.
"Up." Sussurro sperando che non si sia già addormentato ma la sua mano che continua a disegnare cerchi immaginari sulla mia pancia mi da la conferma che è sveglio, mugugna qualcosa sul mio collo per poi leccarsi le labbra e la sua lingua tocca di conseguenza il mio collo facendomi trattenere a stento un gemito.
Dannazione, Bo Na contieniti!
"Puoi accedere la luce?" Domando imbarazzata e lui annuisce per poi allungare il braccio e... aspetta perché mi sta schiacciando la tetta con le dita?
Alza di scatto la testa infastidito. "Perché questa dannata lampada non si accende?" Borbotta infastidito ed io mi lascio andare ad un sospiro frustrato.
"Jongup quella è la mia tetta." Sbotto, non sa distiguere una tetta da un dannato tasto d'accenzione della lampada?
"Oddio, scusami." Risponde tirando velocemente via la mano dal mio seno imbarazzato.
Lascio cadere pesantemente la testa sul cuscino quando sento le sue labbra premere sul mio collo e la sua mano infilarsi sotto la felpa, reclino la testa di lato dandogli più accesso al mio collo e sospiro di piacere dimenticandomi definitivamente del buio che ci circonda e concentrandomi solo sulla sua mano e sulle sue che adesso si sono posate sulle mie.
Per l'amor di Dio, questo non me l'aspettavo.

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