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(10).Old flame and stupid new crush.


Chan Hee's point of view.

YongGuk parcheggia l'auto in mal modo ed io mi fiondo verso la portiere intenta a non passare un minute di più con quel ragazzo ma la sua mano enorme mi afferra l'avambraccio e la sua risata roca si espande per tutto l'abitacolo della macchina, mi giro con un espressione scocciata dipinta in faccia ed impianto i miei occhi scuri nei suoi.

"Beh?" domando scuotendo il braccio ed incitandolo a mollare la presa.

"Questo vestito non è troppo corto?" domanda lui scettico fissandomi le gambe coperte da delle calze color carne leggere, la mia mano colpisce la sua nuca e lui alza di scatto lo sguardo.

"Sei anche mio padre adesso?" sbuffo incrociando le braccia sotto il seno.

Le sue labbra si piegano in un sorrisetto malizioso mentre toglie le chiavi dal quadrante per poi infilarle nella tasca dei jeans neri che indossa. –"Beh a me non dispiacerebbe se tu mi chiamassi Papino." Esordisce strizzandomi l'occhio.

"Ma vaffanculo." Urlo alzandogli gentilmente il dito medio per poi spalancare la portiera e camminare velocemente verso l'entrata, velocemente per quanto questi tacchi vertiginosi, gentilmente prestati da Rin Hee, mi permettano.

Dio mio, quanto è stupido quel ragazzo.

Dan Bi's point of view.


Quando entro nel locale il forte odore di sudore e fumo mi investe in pieno facendomi reprimere un conato di vomito, sembra la festa nel salotto delle gemelle solo molto, ma molto, più grande e puzzolente.

Rimango per un momento basita ad osservare una ragazza che sembra vagamente essere la secchiona della classe mentre si struscia in modo sexy su due ragazzi che la intrappolano tra i loro corpi enormi, ma non era una santa quella?

Mi riscuoto dai miei pensieri scuotendo la testa e mi dirigo verso il bancone sedendomi su uno dei pochi sgabelli senza vodka o altre sostanze alcoliche rovesciate sopra, stasera non dovrebbe esserci anche il gruppo di Bang? Questo vuol dire che deve per forza esserci anche Junhong, arrossisco e reprimo un sorrisino smielato al pensiero del ragazzo alto e biondo per cui ho una cotta.

"Smettila di pensare a Junhong, dolcezza, divertiti." Mi urla qualcuno in un orecchio, sobbalzo spaventata e mi volto a guardare alla mia destra dove Rin Hee è in piedi nella sua tutina nera "sexy", come la definisce lei –o Jae la definisce così?—rido quando i miei occhi cadono su Youngjae che cerca di abbassargliela in tutti i modi per coprire il più possibile le gambe snelle e slanciate.

"Ma non hai neppure le calze?" urla il ragazzo fissandola con gli occhi sgranati, lei si gira a guardarlo e scoppia a ridere.

"Andiamo Jae, balliamo." Urla prendendogli la mano e trascinandola in mezzo alla folla scatenata e sudata che si dimena sulle note della canzone.

"Senza speranze." Sussurro ridendo mentre li vedo scomparire man mano.

"Vuoi qualcosa da bere?" domanda una voce alla mia sinistra, mi giro e mi ritrovo il barman di fronte –molto carino, devo ammetterlo- mi sorride ed io incespico sulle parole da dire. "Allora?" domanda ancora ed una tenera risata gli sfugge dalle labbra piene e rosee.

"Io, ecco." Inizio finalmente a parlare quando una voce conosciuta mi interrompe.

"Io vorrei da bere, lei no." Junhong esordisce dal nulla appoggiando il suo braccio sulle mie spalle, aggrotto le sopracciglia e mi giro a fissarlo.

Lui si stringe nelle spalle e sorride. –"Non sembri reggere molto bene l'alcol."

Ed hai proprio ragione!

Sto per rispondergli quando il barman gli fa scivolare il drink sotto il naso, lui l'afferra, sorride e si dilegua lasciandomi da sola come una menomata mentale.

Ma che cazzo?!

Ringhio alzandomi di scatto e mi butto in mezzo alla folla intenta a cercare quello stupido spilungone, ma come osa lasciarmi così dopo aver interrotto quel barman figo che ci provava con me? Giuro che quando lo trovo lo riempio così tanto di botte da fargli dimenticare il suo vero nome!

"Ciao bellissima, ti va di ballare?" domanda un ragazzo coi capelli neri e le lentine azzurre sbucando dal nulla ed afferrandomi i fianchi in una morsa troppo ferrea.

"Levati dai piedi, deficiente." Sibilio tra i denti spingendolo dalle spalle.

"Andiamo un solo ballo." Dice ridendo sommessamente, il suo alito puzza fin troppo d'alcol e quando ride una folata d'aria intrise da quella puzza mi entra nelle narici incitandomi a vomitargli addosso tutto il contenuto del mio stomaco.

Che palle! Tutti a me questi devono rompere!

"Senti, ti ho detto che non voglio ballare, ti devo fare anche un disegnino?" domando sarcastica per poi piantargli una ginocchiata nell'addome ed andarmene lasciandolo lì, a terra dolorante mentre le persone gli ballano attorno non curanti.

Odio le discoteche, odio Choi Junhong! Dov'è Choi Junhong? Dannazione!

Giro per la discoteca come un'anima in pena dell'Inferno Dantesco e non riesco ancora a scorgere la figura di Junhong, sbuffo: mi fanno male i piedi sia per i tacchi, sia per l'aver camminato- o come meglio dire barcollato- in giro come una deficiente alla ricerca di un idiota.

Mi fermo in un angolo e attacco la schiena al muro sospirando pesantemente, una ragazza ubriaca e mezza svestita barcolla in avanti ridendo sguaiatamente, i suoi piedi fanno uno strano incrocio con i miei e lei cade in avanti, sbattendo la faccia sul pavimento sporco, i suoi tacchi a spillo mi graffiano le caviglie ed io mi mordo il labbro inferiore per non affibbiarle nomi poco carini. Le amiche sobrie arrivano di corsa e la sollevano per le ascelle per poi portarla verso il bagno delle ragazze ed io mi lascio andare ad una sbuffo prendendo ad osservare la gente attorno a me.

Una coppia si getta al mio fianco, si stanno baciando appassionatamente, lei ha la schiena attaccata al muro e lui la copre quasi interamente, si staccano per un momento, giusto i secondi per riprendere fiato e proprio in quei secondi il ragazzo volta la testa verso di me, mi immobilizzo con gli occhi sgranati e le labbra dischiuse.

Il ragazzo è Junhong.

Sento gli occhi inumidirsi velocemente segno che le lacrime vogliono sgorgare come un fiume in piena ma non glielo permetto, non posso piangere davanti a lui, non stiamo insieme, non ci sentiamo nemmeno. Mi sento una stupida ad aver pensato che provasse realmente qualcosa per me.

Lui rimane lì a fissarmi, sembra scioccato. Io tiro su col naso, mi chino e mi sfilo i tacchi e proprio mentre lui allunga la mano per afferrarmi, io scappo via alla velocità della luce spintonando gente a caso, sento la sua voce urlare il mio nome ma non mi giro nemmeno a guardarlo.

Stupida Dan Bi, stupida!

Chan Hee's point of view.


Mi abbasso il vestitino quanto più posso ed inizio a muovermi a fatica tra i corpi sudati cercando di arrivare sana e salva al bancone per prendere qualcosa da bere- nulla di alcolico, non me ne frega un cazzo che quando ordinerò una Pepsi le persone mi guarderanno come se fossi un alieno.

Dopo vari insulti verso persone a caso, giungo alla mia meta e mi siedo sbuffando su uno dei tanti sgabelli, il barman ammicca nella mia direzione e poi inizia a preparare qualche drink senza nemmeno farmi aprire bocca, alzo le sopracciglia quando me lo posa davanti strizzandomi l'occhio, ha un vago odore di candeggina e penso seriamente che sarei dovuta andare dall'altro barman che è molto più carino, sobrio ed intelligente.

"Questo è per te, tesoro, è gratis.-" dice con voce stranamente acuta per un ragazzo, sgrano gli occhi con un'espressione leggermente schifata ed annuisco per poi alzarmi e recuperare il drink.

Scorgo un divanetto in un angolo vuoto e mi ci getto su per poi posare il drink sul tavolino dinanzi a me iniziandolo a girare distrattamente con la cannuccia mentre osservo le persone che mi passano davanti.

"Chani." una voce mi distrae dai miei pensieri, mi volto verso la persona seduta al mio fianco e rimango congelata sul posto quando me lo ritrovo a due centimetri dal viso.

"Siyoung." riesco a rispondere nonostante la mia voce faccia fatica ad uscire, sento le mani sudare eccessivamente e le struscio sulla pelle della poltroncina sotto di me.

"Da quando bevi?" domanda con voce divertita mentre osserva il drink stretto tra le mie mani.

Mollo la presa come se il bicchiere mi avesse ustionato le dita, mi passo una mano tra i capelli a disagio e tossisco fintamente. "No, in realtà me l'ha offerto il barman." rispondo deviando il suo sguardo mentre mi stringo nelle spalle cercando di disegnare un'espressione indifferente sul mio viso.

"Quindi non ti dispiace se lo prendo io?" domando indicandolo con un cenno del capo, scuoto la testa e lui lo afferra prendendone un sorso.

"Come stai?" domanda con una tranquillità assurda, le mie mani sono in un bagno di sudore ed in questo istante vorrei proprio sparire.

"Molto bene, e tu?" rispondo mordendomi l'interno guancia in preda all'ansia.

"Anche io." Sorride per poi passarsi una mano tra i capelli biondi.

Annuisco e cade un silenzio imbarazzante nel quale io mi fisso le mani a disagio e lui continua a bere il suo, cioè il mio, drink mentre osserva le persone ballare. Alzo anche io lo sguardo piantandolo sulla folla delirante, mi sembra di scorgere Ha Gi ballare con un tizio random e poco più lontano c'è Daehyun che la guarda come se volesse incenerirla.

Uh, sento un vago odore di gelosia qui.

"Quindi." inizia a riparlare mentre pianta i suoi occhi nei miei. "Stai con Bang?" domanda avvicinandosi di più a me, i nostri corpi sono divisi da un solo piccolo, minuscolo strato d'aria, alzo il viso per guardarlo meglio ed i nostri nasi si sfiorano.

"Si." risponde una voce da film horror dietro di me, un braccio muscoloso si posa sulle mie spalle e mi allontana dal viso di Siyoung facendomi scontrare contro un petto. Ringhio sottovoce mentre mi volto a fissare Yongguk che guarda Siyoung con un sorrisino vittorioso sulle labbra.

"Ah." il viso del ragazzo di fronte a me si rabbuia improvvisamente ed io provo a liberarmi dalla presa di Yongguk con scarsi risultati.

"Ti ha usata e tradita, stupida ragazzina." mi sussurra ad un orecchio e la verità in quelle parole mi ferisce profondamente a tal punto che quando Siyoung si alza per andarsene non provo neppure a fermarlo ma rimango immobile, col corpo di Yongguk che mi tiene ferma evitando di farmi fare delle stronzate.

Due dita si posano sotto il mio mento e poco dopo i miei occhi incontrano quelli neri di Yongguk, mi mordo il labbro cercando di reprimere le lacrime che cercando di sgorgare dai miei occhi e Yongguk sorride amaramente per poi avvolgere le sue braccia attorno al mio corpo e stringermi in un abbraccio, una lacrima solitaria mi riga la guancia ed io mi affretto a scacciarla via. Yongguk si allontana e prende a fissarmi, ci guardiamo negli occhi per un breve istante di tempo poi il suo sguardo si posa sulle mie labbra, mi sporgo in avanti e lui posa velocemente le sue labbra sulle mie, la sua mano preme contro la mia nuca e le mie corrono lungo le sue braccia lasciate scoperte dalla maglia a mezze maniche. Inclina il viso per approfondire il bacio ed io lo lascio fare.

Un rumore di vetro frantumato ci costringe a staccarci, il drink che mi aveva offerto il barman giace a terra insieme ai cocci di vetro del bicchiere, incarno un sopracciglio ed alzo lo sguardo trovandomi davanti la mia professoressa di matematica che fissa con uno sguardo che lancia saette me e Yongguk.

"Oh non sapevo che la discoteca fosse aperta anche alle nonne in pensione." ghigno con un sorriso bastardo sulle labbra.

"Tu, stupida ragazzina." ringhia puntandomi un unghia laccata di rosso contro, incarno un sopracciglio e abbasso lentamente la sua mano mentre rido divertita.

Ci da le spalle e si avvia verso l'uscita, Yongguk scatta sulla poltroncina e poi si alza, correndo verso la direzione di quella vipera di matematica.

Stupido idiota.

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