Vader - Disegni e Lettere - Capitolo 34
Castello di Darth Vader, stanze private del Sith, Mustafar, Orlo Esterno
Darth Vader sedeva silenzioso nelle sue stanze con in mano uno dei taccuini dei Edoardo.
Quel ragazzo era straordinario, un cantautore nato.
Il signore dei Sith si rendeva conto però che quelle canzoni nascondevano un messaggio più profondo, quale fosse però, gli era precluso.
Edoardo lo aveva nascosto molto bene, sotto strati di figure retoriche, Vader doveva ammetterlo, Edoardo era bravissimo a occultare le informazioni quando voleva.
E sembrava che quei taccuini fossero stati scritti apposta per far dannare chiunque ne fosse entrato in possesso.
Forse però Edoardo non aveva immaginato cosa sarebbe successo quando aveva scritto quelle pagine.
D'altronde che poteva immaginarselo?
Nessuno.
In quel momento Vader notò un qualcosa che spuntava dal taccuino, afferrò il foglio e lo estrasse.
Era piegato in quattro ed era sgualcito, doveva essere rimasto nascosto lì dentro per tanto tempo.
Senza pensarci due volte Vader aprí il foglio e si ritrovò a fissare un disegno.
Raffigurava due ragazzi, e Vader non faticò a riconoscere Edoardo in uno dei due, l'altro era sicuramente un Jedi, ma il Sith non riuscì a riconoscerlo, forse lo aveva visto in passato ma non ne era certo.
Edoardo era raffigurato nell'atto di stringere la tunica dell'altro ragazzo, evidentemente disperato, mentre lo Jedi pareva avere lo sguardo vitreo, come se fosse morto e Vader non faticò a comprendere che lo fosse veramente.
Quel disegno raffigurava Edoardo, non molto più giovane di quanto non lo fosse in quel momento, che piangeva disperato stringendo un Jedi.
Vader girò il foglio e notò che vi era una sorta di appunto o di dedica, la scrittura era quella di Edoardo.
Ti ho amato più della mia stessa vita e vederti morire tra le mie braccia è un dolore pari solo a quello che mi ha colpito quando la mia adorata cugina è venuta a mancare.
Ti amo, Jared e spero che ovunque tu sia, sarai fiero di me.
Addio per sempre
Edoardo
Vader fissava quelle scritte cercando di dare un senso a quello che aveva appena letto.
Edoardo era stato innamorato di un Jedi, tale Jared che doveva essere morto qualche tempo prima, probabilmente per colpa dell'ordine 66, un amore di cui nessuno sapeva niente o forse Padmé lo sapeva.
-Sapevo di Edoardo e Jared - Padmé comparve al fianco di suo marito con un sorriso strano in volto.
-E perché non me lo hai detto? - domandò scocciato il Sith.
-Perché avrebbe voluto dire tradire Edoardo e non avrei mai potuto farlo. - fu la risposta della ex senatrice.
Vader girò di nuovo il figlio per tornare a guardare il disegno.
Edoardo aveva tracciato i segni molto bene, si vedeva la ferita lasciata dal blaster che aveva colpito Jared, ma soprattutto si vedeva il dolore negli occhi del ragazzo.
-Anche lui ha perso la persona che ama - sospirò Vader.
-Anakin - fu l'unica cosa che disse Padmé.
-No, Padmé quante altre persone soffrono a causa mia. Sto uccidendo Jedi come non ci fosse un domani e questo non mi aiuta a far tacere la coscienza, anzi. E la cosa peggiore è che io non volevo tutto questo! - Vader tirò un pugno al ginocchio prostetico furibondo.
Non c'era niente da fare, il dolore e la sofferenza erano troppi e questo non faceva che aumentare il potere del lato oscuro, il quale lo aveva reso schiavo.
Proprio lui che anelava la libertà si era trovato schiavo, di nuovo.
Schiavo per scelta, perché aveva accettato Palpatine come mentore, rischiando di uccidere la donna che amava, Edoardo gli aveva confermato che Padmé era viva dopo aver lasciato Mustafar e che il bambino era nato vivo e non morto come gli avevano fatto credere.
-Padmé ci sono troppe cose che non so. Ho fatto errori abnormi, dei quali mi pento, ma conta poco perché le persone che sono morte o i Jedi che ho torturato fino a farli morire non torneranno in vita. - Vader fece per colpirsi ancora una volta, ma la ex senatrice lo fermò afferrandogli la mano e impedendogli di farsi di nuovo del male.
-Non è facendoti del male che risolverai le cose, ma facendo veramente qualcosa -
-E cosa? Sono comunque il secondo in comando dell'impero. Palpatine mi conosce, sa che non lo tradirei mai e a dire il vero non posso nemmeno farlo, mi scoprirebbe subito, non è così stupido - dichiarò Vader ancora più furioso.
-Tu hai paura, Anakin!- affermò Padmé e quelle parole furono per Vader come un pugno nello stomaco.
-No, non è vero, non ho paura - rispose il Sith, cercando di dissimulare il tremore della voce.
-Mi correggo, sei terrorizzato. Temi l'imperatore, è per via di quello che è accaduto dopo la mia morte, vero? Hai tentato di ucciderlo, ma lui ha usato i fulmini di Forza per sottometterti e, nonostante il tuo spirito indomito, è riuscito a spezzarti usando le tue stesse paure e il tuo senso di colpa, è così? - domandò Padmé guardando suo marito.
Il silenzio che seguí fece capire a Padmé di aver fatto centro.
-La sola idea di essere stato io la causa della tua morte mi ha devastato. Quando poi ho scoperto che Edoardo era malato mi sono sentito ancora più inutile e ancora più spregevole di quello che sono. Non pensavo che Edoardo si fosse innamorato in modo tanto profondo. Ci sono intere pagine dedicate a questo amore, che io non avevo compreso, perché, come ben sai Edoardo è abilissimo con le figure retoriche. Ma so che in questo taccuini c'è molto di più di quello che vedo. - dichiarò il Sith tornando ad osservare le pagine imbrattate di inchiostro.
Ancora non aveva capito chi fossero i soli gemelli eppure, dovevano per forza centrare con Padmé perché tutte le volte che compariva l'angelo i soli erano presenti.
Edoardo aveva scritto apposta quelle righe, perché voleva che lui sapesse qualcosa di importante riguardante Padmé, o forse riguardante suo figlio.
-Devo trovare Edoardo, Padmé. Sai dov'è?
-Per ora è su Kashyyyk, ma penso che siano già ripartiti, non so dove sia diretto, dovrai scoprirlo tu - fu la risposta di Padmé.
Vader sospirò, mentre tornava a pensare ad Edoardo e a quel ragazzo, Jared, morto troppo presto, come molti altri giovani padawan.
Edoardo era un mistero per tutti, lui compreso.
-Eschiele! Ho bisogno di un libro! -
Angolo autrice : Nuovo capitolo, nuova rivelazione ;) cosa ne pensate? :)
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