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Edoardo - Ferite che non sanguinano - Capitolo 32

Sentiero per le Terre Buie, Kashyyyk, Orlo Esterno

Edoardo stava male, e questa volta non era colpa del bruciasnague, no il suo dolore era un dolore più psicologico che fisico, la sua malattia, in questo caso, non c'entrava.

Mentre avanzava con i suoi amici nella palude che erano le Terre Buie, stando attenti a non finire tra le fauci di qualche animale o pianta, i pensieri del giovane si rincorrevano confusi, ma tutti con lo stesso denominatore comune, ovvero il dolore e la nuda consapevolezza di essere in parte responsabile della fine della repubblica e della Epurazione dei Jedi.

Padmé stessa si sentiva terribilmente in colpa, ma anche per il fatto di non essere riuscita a capire che la vicinanza con Palpatine stava corrompendo Anakin.

Entrambi avevano molto di cui rimproverarsi, per quanto riguardava Edoardo lui se ne rimproverava di continuo.

Nei due anni che aveva passato lontano da tutto e da tutti, dopo che si era dimesso dal suo ruolo di senatore, aveva anche pensato di farla finita. Si era ferito molte volte, provocandosi un dolore enorme, ma anche il bruciasnague aveva contribuito a farlo soffrire.

Era stata Padmé, o meglio la sua presenza costante, ad aiutarlo a uscire da quel baratro nero che era la depressione in cui era precipitato.

Non era stato facile buttarsi alle spalle tutto, il dolore non si sarebbe mai del tutto dissipato, ma Padmé gli aveva detto che se fosse morto non avrebbe potuto mantenere la promessa che le aveva prestato.

Aveva ripreso a viaggiare sotto falso nome, passando dagli ambienti più nobili a quelli più degradati, stando il mezzo alla gente, ascoltando discorsi e facendo inaspettate scoperte.

Aveva scoperto tanto, ma sapeva che poteva scoprirne di più andando proprio alla fonte, ovvero finendo tra i ranghi dell'impero.

E c'era un solo modo per farlo, iscriversi ad una accademia, ma Edoardo non voleva iscriversi ad una accademia qualunque oh no, voleva iscriversi ad una delle migliori, così aveva scelto Vardos.

Solo che, quando si era iscritto era già troppo grande, aveva infatti già diciotto anni, non avrebbe mai potuto entrare in accademia il primo anno.

Quindi si era iscritto al terzo anno, le sue abilità gli avevano permesso di superare le selezioni riuscendo anche a non farsi beccare sul fatto che avesse il bruciasnague.

Il medico lo aveva capito, ma non aveva detto niente, o meglio non aveva detto niente al direttore Gleb, ma lo aveva fatto a Vader, il che era anche peggio.

Il Sith non poteva ucciderlo, ma Edoardo sapeva quanto furibondo doveva essere stato Vader una volta scoperta la malattia del ragazzo.

-Tutto bene, Edo? - domandò Sebastian affiancando l'amico.

-Sí, tranquillo, sono solo un po' stanco - Edoardo accennò un sorriso.

Non voleva far preoccupare i suoi compagni, ma non riusciva a scacciare del tutti i brutti pensieri che, da quando avevano iniziato quel percorso nelle terre Buie, erano diventati più forti.

-A cosa stai pensando? - domandò Violet.

Edoardo scosse la testa senza dire altro.

-Pensi che i soldati ci abbiano preceduti? - domandò Sebastian.

-Ci sono segni di bruciature ovunque, sicuramente con loro hanno i flame troopers, cercano di farsi strada in queste zone con l'uso della violenza, direi che è tipico dell'impero. - affermò Edoardo notando quel che restava di una pianta carnivora, incenerita dal fucile di un flametrooper.

-Voi siete stati in accademia per un po', come avete fatto a sopravvivere? - domandò Cal ad un certo punto.

-Non è stato facile per niente, anche perché dovevi stare attento ad ogni parola che dicevi, se ti sfuggiva un qualcosa in più eri finito - fu la risposta di Sebastian.

Violet ascoltava distrattamente quei discorsi, la sua mente sembrava da un'altra parte, e questo non sfuggì a nessuno dei suoi compagni.

La ragazza era stranamente silenziosa, non aveva aperto bocca da quando avevano iniziato ad addentrarsi nelle Terre Buie, ed Edoardo dubitava che fosse a causa della presenza dei Wyyschokk, giganteschi ragni tanto grossi quanto letali. Visto che erano agilissimi e molto silenziosi.

Si erano imbattuti in alcuni di loro durante la discesa e lo scontro non era stato affatto equo.

Il Wyyschokk era stato particolarmente ostico da sconfiggere e solo le loro forze congiunte erano riuscite a farlo fuori, ad Edoardo non sembrava affatto strano che gli esseri umani fossero in pericolo rispetto agli Wookie.

Le impronte pesanti dei soldati che erano passati di lì prima di loro, facevano loro da guida attraverso la palude.

Edoardo stava pensando anche alle Trappofauci, enormi piante carnivore tipiche delle zone umide come le Terre Buie, per attirare le prede emetteva un particolare odore che stimolava i ricettori della fame, questo portava le prede ad avvicinarsi, era successo anche a loro, ma avevano evitato di finire nelle sue fauci solo perché Iside si era lanciata in picchiata sulla pianta, ingaggiando un duello senza esclusione di colpi che aveva visto la fenice uscire vincitrice dallo scontro.

-Guardate, un comlink - Cal si inginocchiò recuperando un oggetto coperto di fango.

-È dell'impero? - volle sapere Edoardo.

-No, credo che sia dei partigiani, forse possiamo capire che cosa è successo. - dichiarò l'ex Jedi, guadagnandosi un'occhiata dubbiosa da parte di Edoardo e Violet, mentre Sebastian gli mostrò un sorriso incoraggiante.

-E come farai a scoprire cosa è successo? Proverai ad ascoltare le conversazioni contenute lì dentro? - domandò Violet curiosa.

-No, userà la Forza. Cal ha questa particolare abilità, riesce a percepire i ricordi attraverso gli oggetti, solo pochi Jedi sono in grado di fare ciò è un'abilitá molto rara - spiegò Sebastian.

A differenza di Cal, lui quel potere non lo possedeva, ed era un peccato, perché gli sarebbe piaciuto poter vedere le storie che gli oggetti avevano da raccontare.

Quella spiegazione serví a dissipare i dubbi sia di Violet che di Edoardo, dubbi tuttavia legittimi, perché ciò che per Sebastian e Cal poteva essere normale, per gli altri due ragazzi non lo era affatto.

Cal annuì mentre si concentrava, cercando le memorie del comlink.

Se era caduto dalla tasca di uno dei partigiani allora doveva aver "vissuto" la fuga dei partigiani guidati da Mari, e l'abbandono di Kashyyyk da parte di Saw.

-Non corcordo con il modo di fare di Saw, perché abbandonare gli Wookie? - domandò Violet indignata.

-Non penso che siamo nella posizione di poterlo giudicare, sai? Lui ha le sue idee, diverse da quelle della ribellione, ma comunque sono idee, non condanno le idee - affermò Edoardo in modo diplomatico.

Si vedeva che in passato era stato senatore.

Ma Cal non stava ascoltando, si concentrò sull'oggetto che aveva in mano e all'inizio non vide nulla, poi iniziò a intravedere delle immagini, dapprima sfuocate, poi sempre più nitide.

Vide chiaramente le truppe imperiali che avanzavano inesorabili, dopo aver riconquistato la raffineria, le immagini e i suoni si inseguivano nella mente di Cal.

Il suono dei blaster che infrangeva l'aria, i lamenti dei feriti, il rumore degli stivali che affondavano nel terreno umido delle Terre Buie.

Saw se ne era già andato e i suoi partigiani si erano divisi. Sarebbero stati ancora meno di quando erano partiti, ma Cal sapeva che Saw aveva l'abilità necessaria per radunare altri seguaci, aveva il carisma per poterci riuscire.

Non si discute, per sopravvivere dobbiamo andarcene da Kashyyyk. La voce di Saw arrivò imperiosa alle orecchie di Cal, doveva essere il momento in cui era arrivato ai ferri corti con Mari.

Non abbandonerò i Wookie, accetterò chiunque voglia restare. Era stata la risposta di Mari.

Allora ti lasceremo indietro! Truppe! Andiamo.

Di colpo le immagini si interruppero e Cal si ritrovò con il fiato corto, come se avesse corso un sacco.

-Tutto bene, Cal? Cosa hai visto? - domandò Edoardo.

-I partigiani si sono inoltrati nelle terre Buie dopo che Saw ha deciso di abbandonare il pianeta, sono molto più avanti, rispetto a dove siamo noi, per trovarli dovremmo camminare ancora un bel po'- dichiarò Cal.

-Allora direi che è il caso di continuare. Non sappiamo se abbiamo soldati alle calcagna - affermò Violet.

-Vero, proseguiamo - sorrise Cal, mentre BD emetteva dei cinguettii felici.

Edoardo sorrise, abbandonando i brutti pensieri e rimandando a data da destinarsi l'idea di dire la verità sul suo legame con Vader ai suoi amici.

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