'Hai bisogno?' Dico visto che non la smette di fissarmi.
A quel punto sembra come se si fosse svegliato da un sogno e mi dice 'ehm... Non mi ricordo dov'è la mensa, non è che mi potresti accompagnare? Anche perché sei l'unica persona che conosco.' Dice un po' imbarazzato.
'Ehm.. Certo, perché no.' Dico sorridendogli.
Ricambia il sorriso.
'Hai qualche fratello o sorella?' Dico per spezzare il silenzio mentre camminiamo.
'Si ho una sorella: Stella. Ma non la considero tale, litighiamo sempre e da quando e arrivata mio padre non fa altro che darle attenzioni.'
'Va beh, almeno tua madre da attenzioni a te.' Dico cercando di fare una battuta.
'Non propio, mia madre è morta al parto di Stella, e la nuova ragazza di mio padre non mi sopporta.'
Mi sa di aver toccato un tasto dolente, non so come comportarmi.
'Mi dispiace moltissimo per tua madre, ma sono sicura che la nuova ragazza di tuo padre riuscirà ad accettarti.' Dico fingendo un sorriso.
Siamo davanti alla mensa, mi giro per guardarlo e vedo che mi stava già fissando.
'Ti va di pranzare con me?' Dice tutt'un tratto.
'Mi dispiace, ma Francesca mi aveva già chiesto se volevo pranzare con lei.'
Non mi va propio di pranzare con questo qui, non so perché ma lui vuole qualcosa, qualcosa che io non posso dargli.
Sembro una pazza psicopatica, lo so, ma questo ragazzo non mi convince.
'Ah va bene, ci vediamo dopo in classe allora.' Dice con aria triste.
Ma non ho commozione.
'A dopo.' Taglio corto e me ne vado.