Capitolo 16
Chiamo mia madre e le dico di non aspettarmi per cena perché sono andata a magiare una pizza con Sofia. Sinceramente non l'ha presa neanche tanto male, per il semplice motivo che non le ho detto che Sofia non esiste e che sono in un bosco con un ragazzo con un sorriso perfetto.
'Dove siamo?' Chiedo emozionata.
'Shhh.' Risponde solamente.
Arriviamo vicino a un fiumicello e subito dopo noto una casa su un albero.
Da piccola è sempre stato il mio sogno avere una casa sull'albero, ma mio padre diceva che era una cosa stupida e senza senso.
'Allora?' Mi chiede.
Non rispondo.
È perfetto qui.
'È è.. Bellissimo, boh, perfetto, stupendo...' Dico cercando di prendere fiato.
'Vieni.'
Mi prende per mano e mi porta sul retro della casa dove c'è una scala a chiocciola.
Saliamo la scala e arrivano su.
Strano a dirsi ma non fa freddo, ci sono dei sacchi a pelo, tre/quattro cuscini, due puf, un tavolino,tantissime foto e medaglie appese è uno skate.
Sul tavolino ci sono due pizze con le patatine.
La mia preferita.
Vado da lui e lo abbraccio fortissimo.
'Ti piace?' Mi chiede
'Si.' Rispondo.
Ci sediamo e iniziamo a mangiare la pizza.
Come ha fatto a portala qua?
Boh, rimarremo sempre col dubbio.
Guardo il cellulare e vedo che sono le nove.
Massi posso restare un altra ora.
Una parete è fatta di vetro, e difronte a questa ci sono i sacchi a pelo.
Francesco si sdraia e mi fa segno di sedermi in mezzo alle sue gambe.
Mi vado a sedere e lui mi copre con una coperta.
'Hai freddo?' Mi chiede preoccupato e con la voce tremante.
Mi sono proprio dimenticata di avere la sua felpa quindi mi giro e me la tolgo.
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