Capitolo 2. Josh's Pov
Dove mi trovo? Perché non ho la forza per aprire gli occhi? Chi c'è davanti a me?
Vedo un uomo che accarezza il volto di quella che potrebbe essere sua moglie e la donna che ricambia il suo affetto con un sorriso che sembra essere più splendente persino del sole. Ci sono due bambini che corrono nella loro direzione con in mano i loro piccoli cappotti. Sembrano dover uscire. La cucina dove ci troviamo è rassettata, niente sembra essere fuori posto, eppure, dall'odore si direbbe che hanno terminato da poco di fare colazione. Posso ancora sentir bruciare nelle mie narici quella fragranza tipica dello sciroppo d'acero e dei chicchi di caffè che probabilmente sono stati precedentemente tostati. Che strano, anche alla mia mamma biologica piaceva tanto quest'odore.
Vedo una giovane governante aiutare quei teneri bambini ad indossare i loro indumenti. Il papà li ammonisce di non essere troppo vivaci, altrimenti tata Shell non avrebbe adempiuto al loro compito con facilità. Che strano anche la mia attuale domestica ha questo cognome, saranno legate da qualche rapporto? Eppure mi ha sempre detto di non avere una famiglia e che i primi anni di vita li avevi trascorsi presso un istituto.
Dovrò chiederglielo.
La dolce famiglia dopo essersi preparata, si accinge a raggiungere l'auto parcheggiata nel cortile davanti la casa. Sento l'uomo che dice all'autista di prendersi la giornata libera, oggi avrebbe guidato lui. Cercava intimità con la sua famiglia e non voleva estranei che potessero rovinare quella calda atmosfera invernale.
Saliti in macchina, aveva pregato tutti di allacciare le rispettive cinture di sicurezza.
Effettivamente è pericoloso viaggiare senza rispettare le primarie norme di sicurezza.
Sento suonare alla radio una canzone "abbastanza" movimentata che fa ballare e cantare la donna, ogni volta che arriva la strofa del ritornello. Se non sbaglio la canzone doveva essere "Smells like teen spirit". La conosco solo perché fa parte della mia playlist, che sono solito ascoltare, quando vado a correre.
Continuano a susseguirsi un'infinità di canzoni, ma la donna, che per le prime cinque era piena di energia, adesso sembra essersi spenta. Penso proprio che non si senta bene. Il suo volto ha assunto il colorito dei fiocchi di neve che non accennano a voler smettere di cadere. Anche l'uomo alla guida si è accorto del malessere di quella bella donna dai lunghi capelli castani e la pelle ambrata. Penso che possa essere di origine messicane, o comunque, tipiche dell'America del sud. La sua bellezza latina sembra essere qualcosa di raro nel mondo in cui io vivo adesso.
L'uomo invece, non è molto diverso da mio padre. Sembra il classico tipo in affari, pieno di soldi e la piccolina che gioca con il fratellino sembra assomigliare particolarmente a quest'ultimo. Il bimbo, al contrario, mi ricorda me. Quei grandi occhi color cioccolato, come dice sempre una mia amica, mi sono alquanto familiari.
Continuando a guidare, gli occhi del padre di famiglia, sembravano rapiti dalla donna seduta al suo fianco. La paura contornava quelle piccole pupille, mentre una luce bianca, sembrava avvicinarsi sempre di più alla nostra auto.
Il buio. Dove sono finiti tutti? Perché non riesco a vedere più niente?
Oh ecco, vedo qualche immagine sfocata.
Questa volta mi trovo ad una festa. Sono tutti vestiti strani e, ora che ci faccio caso, anche io.
Si! Adesso ricordo è halloween. Che stupida ricorrenza e pensare che ci sono venuto solo per accontentare mia sorella e per indispettire quella strana ragazza bionda. I suoi occhi sono proprio belli di un grigio-azzurro, anche se nascondono al loro interno, tanta sofferenza. La stessa che ogni mattina vedo stampata sul mio volto.
Sarebbe anche carina se non avesse quella lingua biforcuta!
Mi fa incazzare ogni volta che mi risponde, eppure, sono tentato dall'assalire quelle piccole labbra carnose che si ritrova. Per ora preferisco non fare niente. Tanto, una come lei che soffre per qualcosa che non mi è ancora chiaro, non saprà mai aprirsi completamente all'amore. È capitato con Kathy la mia ex e capiterà ancora. Niente dura per sempre e questo, io lo so bene. E poi chi me lo fa fare.
I continui battibecchi che mi ritrovo a scambiare con lei, mi piacciono molto più di qualsiasi storia d'amore. Se dovessi sentire determinate esigenze, potrei sempre rivolgermi al mio fan club di ochette. Cazzo! Quella piccola camionista bionda, ha affibbiato nomignoli ad ogni cosa e adesso mi ritrovo a sorridere per ogni stronzata che penso.
A proposito vedo mia sorella e quella ragazza troppo appiccicosa loro amica, ma non vedo Meg.
Cammino, dunque, tra questa marmaglia di alcolizzati. Speriamo che non si sia cacciata in qualche guaio! Imbranata com'è, starà litigando di sicuro con qualcuno. Invece, eccola lì, seduta o meglio sdraiata sopra una poltrona, completamente incosciente di portare una gonna e non dei pantaloni. Vedo che si sta annoiando e questo mi fa sorridere. I ragazzi continuano a fissarla, ma io li guardo male, non ho voglia di prendere a pugni qualcuno. Per fortuna loro si accorgono della mia presenza e quindi non si avvicinano per niente a lei. Ho scelto il vestito adatto, agente della swat. Infatti, per una buona oretta ho allontanato tanti porci da quella poltrona quasi fossi la sua guardia del corpo e lei? Non se ne è nemmeno resa conto. Che stupida!
Finalmente mi faccio coraggio e la invito a ballare. Lei sembra essere contenta e...anche molto brilla.
Mi struscia addosso, vuole di sicuro provocarmi, ma io non starei mai con una ragazza ubriaca e incosciente. Il suo abbraccio, però, mi provoca dei brividi lungo la schiena. Ho bisogno di aria fresca, dunque la invito ad uscire fuori con me, con la scusa di una sigaretta.
Sono sicuro che a breve vomiterà anche l'anima.
Cosa succede di nuovo il buio. Adesso dove andrò a finire? Spero di ritornare al più presto al presente. Mi sembra tanto di essere il protagonista della trilogia di Zemeckis, "Ritorno al futuro", solo che finora sto facendo salti temporali solo nel passato.
Il buio continua ad essere il protagonista della scena, eppure sento delle mani calde che accarezzano la mia schiena. Chi può essere? Sento tirare con passione i miei capelli, forse un po' troppo lunghi, e sento graffiare il mio bicipite destro, ma perché non riesco a vederla in volto?
Delle labbra calde, sfiorano prima le mie, poi la mia pelle. Posso persino sentire il battito dei nostri cuori, tant'è forte la passione che si avverte in questo momento. Piccoli sussurri provengono dalla sua carnosa bocca, ma io continuo a non capire di chi sia. Avverto solo una sensazione di benessere. Finalmente la pace. Beh, se devo sentirmi così per il resto della mia vita allora, scelgo di rimanere qui!
"Libera", chi è che sta urlando?
"Libera", perché interrompono questo paradiso?
"Libera", una scarica elettrica si propaga nel mio corpo.
Ecco che si intravede una luce sfocata.
Volti mai visti, mi circondano, puntando la luce di una piccola torcia nei miei occhi. Alcuni sorridono, altri pronunciano parole, per me, incomprensibili e qualcuno, da molto lontano urla il mio nome. Sembra afflitta dal dolore, ma non riesco a riconoscerla.
"Josh...non lasciarmi!"
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